Qualche consiglio per organizzare un viaggio a New York

Ricordo ancora quando un amico, in occasione del mio primo viaggio a New York, mi disse di prepararmi perché avrei messo piede nella città più bella del mondo. Dopo tanti anni e tante volte a New York City, non ho cambiato idea: per me rimane la città più bella del mondo. Perché è esattamente come la si immagina dopo aver visto film e telefilm e dopo aver letto libri ambientati tra le sue strade. E per tantissimi altri motivi.

È una metropoli che accoglie chiunque, ma che con grande facilità può divorare in un sol boccone; è affascinante e allo stesso tempo difficile da affrontare faccia a faccia. Un po’ come i dinosauri del suo Museo di Storia Naturale.

Ma non bisogna lasciarsi spaventare, almeno non troppo, da questa città che in un modo o nell’altro lascia un segno indelebile a chiunque trascorra un po’ di tempo tra le sue braccia. Con qualche consiglio è facile affrontare New York e innamorarsene follemente.

Il volo per New York City

Ovvero: i pro e i contro della tariffa Economy Light di Alitalia. Non sto a scrivere che New York ha tre aeroporti collegati ai principali scali europei perché questi dettagli si trovano su qualunque guida. Quello che non si trova sulle guide è il risvolto della medaglia della tariffa promozionale della nostra compagnia di bandiera.
Il vantaggio principale, o forse l’unico, è il prezzo. Se un volo con Emirates costa novecento euro, l’Economy Light permette di risparmiarne trecento. Si viaggia con il solo bagaglio a mano: per noi non è un problema perché partiamo sempre con lo zaino, ma bisogna tenerne conto se non si è abituati a viaggiare leggeri.

La cosa peggiore è stata la (non) scelta dei posti: nonostante Alitalia avesse pubblicizzato la possibilità di scegliere gratis i posti a sedere con la tariffa Light, purtroppo non è stato possibile nemmeno a pagamento per colpa di un non meglio specificato problema tecnico. Tra l’altro, le mie numerose richieste all’assistenza clienti non hanno mai ricevuto risposta. All’andata tutto bene perché ci è stata assegnata la fila da due, ma al ritorno siamo capitati nei posti centrali nella fila da quattro. Con il senno di poi, avrei volentieri speso qualche euro in più in cambio della possibilità di scegliere.

Come raggiungere Manhattan dall’aeroporto JFK

Una volta arrivati in aeroporto, non vanno sottovalutati i tempi di attesa per i controlli doganali: nel nostro caso siamo rimasti in coda per due ore. Ogni visitatore deve rispondere alle domande dei poliziotti (quanto vi fermate, dove alloggiate, qual è il motivo del viaggio) e fornire le impronte digitali, e per esperienza sapevo che è un passaggio che richiede tantissimo tempo. Anche per questo abbiamo evitato i mezzi pubblici per raggiungere Manhattan perché ci avremmo impiegato almeno altre due ore.

New York Brooklyn Bridge.jpg

Prima di partire avevo prenotato due biglietti con SuperShuttle, un servizio condiviso che costa una ventina di dollari a testa. Al momento della prenotazione si forniscono i dati del volo di arrivo e la destinazione, e dopo il controllo doganale in aeroporto ci si rivolge agli addetti del desk di SuperShuttle per informarli del nostro arrivo. L’attesa è di circa quindici minuti, poi si parte con il minivan insieme agli altri passeggeri. Un servizio molto conveniente e abbastanza comodo per raggiungere sia gli hotel che le abitazioni private.

Al ritorno siamo partiti da Brooklyn – più vicino al JFK – quindi abbiamo utilizzato Uber, spendendo sessanta dollari (meno rispetto alle tariffe dei taxi gialli). Il tempo di percorrenza comunque è stato di oltre un’ora per via del traffico.

Dove dormire a New York City

La scelta della zona dove dormire a New York dipende da molti fattori. Dal budget a disposizione, innanzitutto, dato che siamo in una delle città più care in assoluto. Un albergo in zona Midtown costerà di più di una struttura a Long Island, ma per chi non è mai stato a New York, prenotare una camera a Manhattan eviterà lunghi spostamenti in metropolitana ogni giorno.
Per le prime due notti abbiamo scelto un hotel a Chelsea, tra la Sesta Avenue e la Ventottesima Strada. Al ritorno da Philadelphia, abbiamo invece prenotato un albergo a Brooklyn perché avevamo intenzione di passare gli ultimi due giorni tra Williamsburg e Coney Island.

In entrambi i casi, ho prenotato direttamente tramite i siti degli alberghi, scegliendo di non utilizzare Booking con il quale ho un pessimo rapporto. Così facendo ho avuto un’idea precisa di tariffe, tasse e servizi offerti, evitando brutte sorprese all’arrivo in hotel.

Come muoversi a New York

La metropolitana è efficientissima e porta ovunque. All’arrivo abbiamo acquistato la MetroCard, la tessera che permette di utilizzare tutti i mezzi pubblici. Si compra alle macchinette automatiche di qualunque stazione della metropolitana, al costo di un dollaro, e si carica con l’importo desiderato. Nel nostro caso sono stati sufficienti venti dollari a testa. Ogni corsa costa 2,75 dollari, per cui chi pensa di usare parecchio la metropolitana può valutare la possibilità di acquistare la Unlimited Ride a trentadue dollari.

New York Metrocard.jpg

Riuscire a districarsi tra le linee è facile: prima di partire avevo scaricato l’app NYC Subway che funziona abbastanza bene anche offline. Dopo aver inserito il punto di partenza e quello di arrivo, l’app propone il percorso più breve con l’indicazione della linea, che è contraddistinta da un colore e da una lettera o da un numero. A quel punto, una volta alla fermata di partenza, non resta che capire se si è diretti uptown o downtown e attendere il treno al binario corrispondente.

Anche senza Google Maps, orientarsi a piedi è semplice. Basta sapere che partendo dalla parte “superiore” di Manhattan, le streets sono disposte in orizzontale, con numeri decrescenti da nord verso sud, mentre le avenues sono quelle verticali, con numeri crescenti da est a ovest. È più facile in pratica che in teoria.
Fondamentale scaricare Uber, che è più conveniente rispetto ai taxi gialli. Un accorgimento: meglio non utilizzare l’opzione di localizzazione automatica perché un paio di volte ci siamo ritrovati a dover correre fino all’incrocio successivo per trovare il nostro Uber. Meglio inserire manualmente l’indirizzo esatto.

New York City e l’aria condizionata

Ero già stata a New York in estate, ma avevo dimenticato l’uso smodato che gli americani fanno dell’aria condizionata. Se fuori ci sono trenta gradi, in qualunque posto chiuso ce ne saranno al massimo sedici. Musei, ristoranti, negozi, caffetterie, taxi, vagoni della metropolitana… Detesto il caldo e se posso accendo l’aria condizionata già ad aprile, ma devo ammettere che in questo caso anche io ho fatto fatica ad abituarmi. Meglio mettere sempre in borsa una pashmina o un pullover leggero per evitare l’ibernazione – o quantomeno la congestione durante i pasti.

38 pensieri riguardo “Qualche consiglio per organizzare un viaggio a New York

  1. Ho ancora i brividi ricordando l’aria condizionata di New York: un nemico temibile, perché rischia davvero di farti brutti scherzi durante una vacanza nella Grande Mela! La pashmina o una sciarpa leggera sono indispensabili!
    Anche la Unlimited Ride è indispensabile per godersi la vacanza senza pensieri! Le distanze a New York possono risultare proibitive a piedi, anche se noi, da buoni maratoneti urbani, spesso consumiamo le suole per goderci le diversità mai banali dei quartieri di Manhattan! 😉

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    1. Al museo di Storia Naturale ho sofferto per due ore: fuori in coda un caldo infernale, poi entri e ti senti le goccioline di sudore che ti si congelano sulla pelle (e ovviamente avevo dimenticato sia la pashmina che il pullover).
      Nel nostro caso non abbiamo fatto la Unlimited Ride perché anche noi abbiamo camminato parecchio, ma per più giorni – e per chi cammina meno – è fondamentale 🙂

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  2. New York e’ stata per me una bellissima sorpresa: ero partita senza troppe aspettative e invece e’ stato amore a prima vista. Sara’ che il tempo in quella prima settimana di giugno e’ stato semplicemente perfetto (cielo terso e quel tepore che ti faceva girare in pantaloni corti), sara’ che ovunque ti giri ti sembra di esserci gia’ stato, sara’ perche’ NY offre tutto e molto di piu’. Non vedo l’ora di tornare ma quando sara’ il momento mettero’ un po’ di alert per i voli con Airitaly (mi dicono che la business sia abbastanza economica) o con Emirates (che se capita un’offerta non bisogna lasciarsela sfuggire).

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    1. Anche io un anno ero stata a NY tra fine maggio e inizio giugno e anche noi in quel periodo abbiamo trovato un clima davvero perfetto.
      Airitaly l’avevo anche presa in considerazione ma alla fine Alitalia era più conveniente – e si è capito perché 😉 Se capita l’offerta di Emirates non bisogna assolutamente farsela scappare!

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  3. Che voglia di tornare a New York per dedicarle una settimanina piena. Ho tante cose da rivedere e tante, tantissime da scoprire per la prima volta.
    Però devo chiarire che non so se sarei in grado di partire per una città come questa con solo un bagaglio a mano…… ma con l’economy di Alitalia, hai il bagaglio a mano (tipo piccolo trolley) + la borsina/zainetto o solo il bagaglio a mano?
    Sarà che se posso evitare la nostra compagnia di bandiera lo faccio ben felice, ma sono totalmente impreparata sulla questione.
    Adoro Chelsea. La prima e unica volta che siamo stati a NYC abbiamo dormito 5 notti in un hotel super bello che ora, a causa del cambio che non è più così favorevole come qualche anno fa, e di alcune ristrutturazioni della hall della struttura costa il doppio…….. aiuto!
    Tornandoci forse mi piacerebbe dormire a Brooklyn. Boh, si vedrà.

    Non credo che l’anno prossimo sarà il prescelto per il grande ritorno perchè abbiamo già altro in mente e sono tutte cose piuttosto impegnative, ma non si sa mai.
    Nel frattempo mi godo i tuoi racconti e le tue foto…

    Elena

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    1. E’ una città talmente grande che purtroppo due giorni non sono stati minimamente sufficienti, nonostante ci fossimo già stati. Certo il caldo non ha aiutato perché a un certo punto diventava faticoso anche mettere un piede in fila all’altro e continuare a camminare… Comunque sono sicura che non mi annoierei nemmeno in un mese intero a NY!
      Per quanto riguarda il bagaglio, la tariffa economy “normale” consente di portare un bagaglio da stiva (mi pare da 20 kg), più un bagaglio a mano in cabina (tipo zainetto), più un accessorio (borsetta da donna, borsa per computer). La nostra tariffa invece, la Economy Light, permetteva di portare solo uno zaino da 8 kg a bordo più un accessorio. Per il bagaglio davvero non è stato un problema per noi, ma tutto il resto… La cosa del non poter scegliere i posti nonostante lo avessero pubblicizzato mi ha fatto imbestialire, e soprattutto il fatto che non abbiano mai risposto alle mie richieste. Non so ma non credo che in futuro avrò voglia di volare di nuovo con Alitalia.
      Ah ah vedo che fai come me: programmi un anno per l’altro 😉

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  4. Se tutte le metro adottassero la politica dell’up e downtown sarebbe fantastico! Sai quante volte ho rischiato di finire altrove proprio perché nelle stazioni non viene mai specificata la direzione!? DUE ore di fila per rispondere a tre domande, buono a sapersi! Effettivamente la card con le corse illimitate secondo me conviene farla a prescindere, con qualche dollaro in più (sembra il titolo di un western) si sta tranquilli in caso di maltempo, metti che becchi un corteo anti presidente-col-ciuffo e similari 😉 Segno tutto! Ma il discorso aria condizionata vale anche in inverno nel senso sono esagerati anche con il riscaldamento? Bentornata Silvia! ❤

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    1. Davvero, sarebbe così comodo: nord sud est ovest (e questo sembra il titolo di un album) oppure downtown o uptown. Invece a volte sembra che chi studia le mappe si diverta a complicare la vita dei poveri passeggeri.
      Due ore di fila per rispondere a domande del tipo: “Perché una settimana di vacanza?” E ti giuro che ti verrebbe da dare qualche risposta sarcastica, e invece sono proprio seri…
      Per quanto riguarda il riscaldamento no, nel senso che in pieno inverno riscaldano, ma in maniera normale: hanno proprio qualche fissa strana con l’aria condizionata!
      Grazie, un bacione 😘

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  5. Son proprio cambiati i tempi… sono stata a NYC la prima volta nel 2008 con 400euro di volo a/r, tutto perfetto, e una camera d’hotel economica nell’Upper West Side che potevo permettermi. Adesso invece i prezzi sono pura follia! Già nel 2015 riguardai lo stesso hotel perché mi sarebbe piaciuto tornare lì, e aveva le tariffe letteralmente triplicate. Aiuto! Però è vero: rimane una delle città più belle del mondo!

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    1. Sì anche io ho notato la stessa cosa: nel 2007 ho comprato un biglietto Milano – New York a 350 euro. E non parliamo degli alberghi e pure dei taxi: pensa che avevamo speso meno di 40 dollari dall’aeroporto e ora ne costa il doppio.
      Però una volta ogni tanto ne vale la pena perché è una città stupenda 😍

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  6. Tutte informazioni molto utili per visitare la grande mela. Io lotto contro l’aria condizionata un po’ in tutti i viaggi, torno sempre con qualche malanno. Non capisco perchè è sempre così forte.

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    1. Pensa che all’arrivo in hotel a Philadelphia fuori c’erano 35 gradi e dentro sembrava di stare in un frigo, al punto che ho la tizia alla reception aveva camicia, maglia e giacca. Se hanno freddo anche loro perché non possono tenerla a una temperatura più accettabile?

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  7. New York mi fa battere il cuore. Ci tornerei subito, è una città indimenticabile, ogni volta offre un risvolto nuovo, un carattere diverso. Le tue considerazioni sulla tariffa economy light alitalia sono preziose, le terrò in considerazione. Per il resto, mi hai fatto venire una nostalgia!

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  8. Ho nel cuore New York e veramente anche per me è la città più affascinante che ci sia, è incredibile come io mi sia sentita in un luogo familiare nonostante fosse la prima volta che ci mettevo piede, hai ragione è proprio come l’abbiamo imparata a conoscere dai film. Io ci sono stata in inverno quindi l’uso forsennato dei condizionatori non l’ho conosciuto. Mi piacerebbe tornarci in primavera per vedere il central park verde.

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  9. Verissimo il tuo incipit: New York è, nonostante le decine di libri letti o di film visti lì ambientati, esattamente come ce la si immagina. Non delude nemmeno un suo angolo, niente è sotto le aspettative. Semmai, sorprende!

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  10. New York è la mia casa nel mondo. Ci sono stata tante volte e non mi stanca mai. I sono andata dal JFK a Brooklyn e a Manhattan sia con la metro sia col taxi (anche in metro non si perde moltissimo tempo). Per il resto concordo con te. Tutta la vita la metrocard e poi si risparmia tantissimo se si affitta un appartamento 🙂 niente. mi hai fatto venire voglia di tornarci!

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  11. New York è per me, ancora adesso, impossibile da definire. Ma alla fine, nonostante tutto, l’ho amata alla follia e non vedo l’ira di tornarci di nuovo! Hai dato davvero ottimi consigli in questo post! Soprattutto la Metrocard è indispensabile, anche se sei abituato a camminare, le distanze in città sono davvero notevoli!

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