Borse e viaggi: due brand francesi da tenere d’occhio

Le borse sono il mio tallone d’Achille: quando ne vedo una che mi piace, non so resistere. Alcuni potrebbero pensare che io sia un’accumulatrice seriale, ma non è così. O meglio, potrei accumulare una quantità infinita di borse, ma mi sono imposta una regola che prevede di venderne una prima di comprarne un’altra. E così è stato, ancora una volta, negli ultimi mesi. Ne ho venduta una che vedeva la luce del sole troppo raramente, quindi ho iniziato a guardarmi intorno per dare il benvenuto a qualche nuovo acquisto.

Grazie alla YouTuber Alice in Paris, ho scoperto due brand parigini accomunati dalla produzione con tecniche artigianali e in quantità limitate, dal design essenziale e dai prezzi accessibili, soprattutto se paragonati a quelli di tanti marchi più noti. Come sempre, quando ho intenzione di comprare una borsa la domanda principale è una: è versatile da usare soprattutto in viaggio?

Borse e viaggi: La Perruque

La Perruque è un laboratorio artigianale del Marais, dove i due fondatori del brand, Robin Hureau e Robin Nozay, dal 2015, realizzano borse e altri articoli in pelle dal design lineare e creati interamente a mano. Sono ispirati dal modernismo, dall’architettura e dall’arte, e questo si riflette nel loro stile minimale. I modelli tra cui scegliere sono pochi, e ogni articolo è realizzato in quantità limitate.

Da quando ho scoperto questo brand qualche mese fa, ho iniziato a tenere d’occhio la borsa a tracolla: rettangolare, piccola ma non minuscola, senza loghi né fronzoli. Purtroppo però il colore che piaceva a me, il gold (come quello usato anche da Hermès, ma a una frazione minuscola del prezzo) era sempre esaurita. Avrei potuto chiedere di realizzarne una su ordinazione, ma il costo sarebbe aumentato del trenta per cento. E poi un giorno è arrivata la notizia a cui faccio ancora fatica a credere.

Una volta o due all’anno, i fondatori organizzano su Instagram una archive sale, in cui vengono messi in vendita articoli fuori catalogo o con leggeri difetti. Appena dato il via all’iniziativa, è stata pubblicata la foto della borsa a cui stavo dietro da mesi: il sac à rabat in morbida pelle naturale a un quinto del prezzo originale. Perché, vi chiederete? Perché si trattava di un ordine su misura mai ritirato, con una riga impercettibile sul retro. L’archive sale funziona così: il primo a mandare un DM su Instagram si aggiudica l’articolo. Ho deciso di provarci, senza crederci davvero. E la sera ho ricevuto una comunicazione da La Perruque: la borsa era mia. Ho subito effettuato il pagamento e in pochi giorni l’ho ricevuta a casa.

Questo modello misura ventiquattro centimetri in larghezza, diciassette in altezza e sette in profondità; ha una tasca interna spaziosa chiusa da una patta con chiusura magnetica nascosta e una tracolla regolabile. Inoltre, sul retro ha una tasca in cui ci sta il cellulare: molto comoda, soprattutto in viaggio, per evitare di aprire e chiudere in continuazione la borsa quando si vuole scattare una fotografia.

Dove comprare gli articoli di La Perruque? Nella loro boutique del Marais, o sul sito ufficiale.

Borse e viaggi: Guibert Paris

Guibert Paris nasce nel 1999 dal sogno di Pierre Guibert: quello di aprire le porte della sua selleria parigina, trasformandola in una boutique in cui vendere non solo articoli come selle, staffe e redini, ma anche borse e articoli di pelletteria di altissima qualità.

La Maison Guibert si trova nella centralissima Avenue Victor Hugo e, nel corso degli anni, è diventata una vetrina, oltre che per gli appassionati di equitazione, per gli amanti dei pellami pregiati e delle tecniche artigianali. I materiali sono ricchi e morbidi, e le creazioni sono realizzate con un savoir faire unico.

Anche in questo caso, le borse tra cui scegliere non sono molte e la gamma dei colori è ristretta. Ad attirare la mia attenzione è stato un modello non molto diverso da quello acquistato dall’atelier La Perruque, ma con qualche dettaglio che la rende più chic. La borsa Allure è realizzata in morbida pelle martellata, con alcuni particolari eleganti, come la chiusura con il logo del brand in metallo dorato e le cuciture realizzate in punto sella. Il pellame morbidissimo permette alla borsa di adattarsi con il tempo, facendo sì che al suo interno trovi spazio tutto quello che serve.

Misura ventiquattro centimetri in larghezza, diciassette in altezza e sette in profondità (esattamente come quella di La Perruque). È leggermente strutturata ma, essendo realizzata in pelle Taurillon (la stessa usata, anche in questo caso, da Hermès per la Birkin), è molto morbida, ed è disponibile in sette colori. Al momento (non l’ho ancora comprata) sono indecisa tra il nero classico e il Massäi, una via di mezzo tra il rosso e l’ocra.

Gli articoli di Guibert Paris si trovano nella boutique di Avenue Victor Hugo, oppure sul sito ufficiale.

Sono molto soddisfatta del mio acquisto (e spero di vendere un’altra borsa per comprare anche quella di Guibert Paris): si tratta di un articolo realizzato in maniera eccellente e caratterizzato dal design lineare. Oltre ovviamente a essere una borsa comoda che in viaggio permette di portare l’essenziale per una giornata fuori.

Conoscete altri brand poco noti ma di qualità?

Cover photo by Kévin JINER on Unsplash

16 pensieri riguardo “Borse e viaggi: due brand francesi da tenere d’occhio

  1. Mammamia che colpo di fortuna! È molto bella la borsa che ti sei aggiudicata, mi piace tantissimo il colore, le linee sobrie e le rifiniture precisissime (sono andata a sbirciare). Bella l’idea dell’archive sale e poi un quinto è proprio un bel risparmio! Conoscendomi sarebbe perfetta in viaggio ma anche per tutti i giorni. Ah…. da amante dell’equitazione ho riconosciuto la lavorazione già nella foto che hai condiviso dal profilo IG, prima ancora di leggere 🙂 Quanto mi manca quell’odore di cuoio tipico delle sellerie! Mi piace molto anche la seconda. Anzi, forse mi piace di più (ho adocchiato la Pessoa)! 😀

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    1. Prima dell’archive sale avevo analizzato le foto al microscopio per controllare cuciture e rifiniture, e mi ero anche fatta mandare un video di una di quelle a prezzo pieno, per essere sicura della qualità! Che poi si è rivelata davvero eccellente.
      Non sapevo che fossi appassionata di equitazione! Quindi è normale che ti piaccia di più Guibert. Sto davvero lottando per resistere alla tentazione di comprare anche quella… magari saprò resistere fino al mio compleanno – e allora sarà sold out 😅

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  2. Non conoscevo per nulla questi brand e beh… finora cosa mi sono persa!! Adoro questi modelli di borse e anche i colori proposti. E poi sulla qualità dei materiali non Si discute. Io sono per le cose che durano una vita!

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  3. Posso dire che saresti una perfetta venditrice? Qualora volessi cambiare lavoro, hai già una professione tra le mani!

    A parte gli scherzi, credo di aver sentito parlare di La Perruque recentemente ma non avevo ancora approfondito sui loro prodotti. La sale archive è sicuramente un’ottima scusa per chi vuole un prodotto di qualità ma ad un prezzo più basso anche se con qualche difetto di fabbrica.

    Il secondo brand invece mi era del tutto sconosciuto ma esteticamente lo preferisco.

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    1. Ah ah però riuscirei a vendere solo quello che piace a me 😂
      A quanto pare La Perruque è abbastanza nota, mentre io l’ho scoperta solo di recente. Hanno pochi prodotti ma di qualità ottima. Guibert mi piace molto e sono davvero tentata da una delle loro borse, anche se quello che mi frena un po’ è il logo un po’ vistoso. Non sarebbe male vederla dal vivo prima di decidere!

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    1. Un marchio artigianale ma davvero eccellente! Pensa che quando li ho contattati su Instagram ancora prima dell’archive sale mi hanno risposto subito e sono stati davvero molto gentili. Impensabile da altri brand più noti. Ottima l’idea della vendita dei prezzi invenduti, così non si accumulano articoli inutilmente.

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  4. Non conoscevo questi brand, ma devo ammettere che già dalle foto si percepisce la qualità dei materiali e della manodopera. Bellissima inoltre l’idea di usare Instagram come vetrina per questi articoli mai ritirati o invenduti, che consente inoltre all’azienda un flusso costante di pubblico che ritorna sulla loro pagina per vedere le “offerte del momento”, e contemporaneamente sgolosa anche le novità.

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    1. Sì, trovo che l’idea di usare Instagram per vendere gli articoli non ritirati o invenduti o con leggeri difetti sia davvero buona: per il prezzo più accessibile e per evitare accumuli di magazzino.
      Non vedo l’ora di usare la mia nuova borsa per il prossimo viaggio 🙂

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  5. Grazie carissima per avermi fatto scoprire questi brand, sai che anche io sono amante delle borse.

    Da un pò di tempo poi mi attraggono proprio queste borse di qualità ma poco conosciute proprio per intenditori. La scoperta poi dell’archive sale è eccezionale, dovrò anche io monitorare la pagina, mica male comprarla così scontata!

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