London, long time no see

C’era un tempo in cui a Londra tornavo in media due volte all’anno. Poi si sono messe di mezzo pandemie, cancellazioni dell’ultimo minuto e chi più ne ha più ne metta, che hanno fatto sì che i viaggi in questa città si riducessero a uno ogni due anni, nella migliore delle ipotesi. Così, dal 2019 si è passati al 2022 e, infine, a marzo di quest’anno.

Anche questa volta, per poco abbiamo corso il rischio di non riuscire a partire ma, thank God, ce l’abbiamo fatta. Essendo stati a Londra innumerevoli volte, abbiamo preferito evitare tappe come Buckingham Palace, il Big Ben e via dicendo, così come quelle meno note ma che già conoscevamo come Shoreditch, scegliendo di vedere invece posti nuovi o dove non tornavamo da tempo.

London, long time no see: Berwick Street

Avendo trascorso il 1995 e gli anni successivi ad ascoltare a ripetizione tutte le tracce di (What’s the Story) Morning Glory?, non potevamo non tornare a Berwick Street. Ora è molto diversa da come era allora: meno grezza, più pulita, e con meno negozi di dischi. Chissà se nel 2024 Liam Gallagher la sceglierebbe ancora per la foto di copertina del suo album?

Non ricordo nemmeno quanti negozi di vinili ci fossero allora, ma ora ne rimangono forse tre che comunque vale la pena di visitare. Se ci siete stati anni fa, sarà impossibile non farsi travolgere dalla nostalgia per un’epoca passata quando in questa via non lontana da Oxford Street non c’erano ancora catene di abbigliamento, caffetterie e locali carini.

London, long time no see: Regent Street

Questa è una tappa molto turistica, lo so, ma in occasione del nostro ultimo viaggio non c’eravamo stati, e poi eravamo da quelle parti, quindi perché no? Il sabato pomeriggio è più affollata del solito, tra turisti e londinesi che entrano ed escono dai tantissimi negozi.

Il motivo principale della tappa a Oxford Street era un negozio di jeans di un brand che conosco, difficilmente reperibile in Italia, dove volevo entrare solo per dare un’occhiata. In realtà sapevo bene già prima di vedere l’insegna che non avrei saputo resistere alla tentazione. E così è stato.

London, long time no see: Natural History Museum

Dopo aver visto l’American Museum of Natural History di New York, ho scoperto di non saper resistere al fascino dei dinosauri. Al Natural History Museum di Londra non ero mai stata, ed è una tappa che secondo me merita di essere inclusa. Innanzitutto perché si trova all’interno di un bellissimo edificio storico di South Kensington, l’Alfred Waterhouse Building, costruito nel 1881 e in seguito incorporato all’interno di quello che allora era il museo geologico.

Natural History Museum London

Oltre ai dinosauri, all’interno del museo sono esposti reperti di botanica, entomologia, mineralogia, paleontologia e zoologia. Per di più, l’ingresso è gratuito e si possono prenotare i biglietti online sul sito ufficiale, evitando così le code. Peccato solo per la sala della balena azzurra, chiusa per lavori al momento della nostra visita, e per le frotte di bambini urlanti.

London, long time no see: Neal’s Yard

Conosco da tempo questo angolo di Londra, a due passi da Covent Garden, anche se è diventato un posto da non perdere solo da qualche anno. O forse non mi ero mai accorta che fosse famoso. Se state passeggiando tra Leicester Square e Covent Garden, vale la pena di fare una piccola deviazione per raggiungere questa piazzetta colorata.

Neals nYarddon

Negozi di abbigliamento di brand più e meno noti, caffetterie, librerie e anche una food hall un po’ commerciale. Tutt’introno, un labirinto di strade vivaci dove fare shopping e fermarsi in un pub per una birra e per guardare la gente che passa per strada.

London, long time no see: Portobello Road (quando non c’è il mercato)

Se volete evitare la ressa del mercato del sabato e della domenica, andate a Notting Hill e a Portobello Road durante un giorno infrasettimanale. Come altre volte, ci siamo stati di lunedì mattina presto, quando ancora molti dei negozi non avevano aperto.

In questo modo ci si può godere veramente la bellezza del quartiere con le sue casette colorate, senza essere travolti dalle migliaia di turisti che affollano queste strade durante il fine settimana. Si può perdere tempo tra i negozi di antiquariato e di bigiotteria, e fermarsi per un caffè e un pain au chocolat in una delle caffetterie, senza fretta.

23 pensieri riguardo “London, long time no see

  1. o sono una voce fuori dal coro. Non ho mai avuto curiosità verso questa città… Mai ho pensato di volerla visitare nella mia vita. Lo so, non sono normale. Ma le antipatie a pelle credo valgano anche per le mete di viaggio. O no??

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  2. Quant’è bella Londra? Spero abbiate beccato quelle due settimane di sole appena passate!

    Mi hai ricordato che da tanto non visito il Natural History Museum (anche se prediligo sempre il Victoria & Albert di fronte!). E non credo di essere mai stata a Berwick Street!

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  3. Il Natural History Museum: tanta storia gratis in un edificio storico e bellissimo? Per me sarebbe un paradiso… certo, peccato per le classi di ragazzini urlanti ma doveva pur esserci un difetto 😛 Molto carino il Neal’s Yard, effettivamente vale la pena fare una deviazione. Sono scoppiata a ridere alla lettura di “solo per dare un’occhiata”, è un’espressione che urla “danni, devo fare tanti danni” 😀 Alla luce di quello che mi è parso di capire (intendo com’ è diventata Berwick Street) non credo proprio, tanto varrebbe l’interno di un centro commerciale. Wow, resta comunque una media invidiabile. Puoi sempre organizzare una vacanza in altri luoghi del Regno e raggiungere Londra per una gita di un giorno (sempre se ne vale la pena) 😉 Ah, bei tempi, quelli!

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  4. Ritornare dopo anni in una città lontana è una delle cose che amo fare e che mi emozionano sempre. Se l’hai esplorata sufficientemente la prima volta (o le prime volte) ricorderai sicuramente negozietti, ristorantini e angolini vari ed è bellissimo vederne l’evoluzione (o a volte l’involuzione). Purtroppo sono emozioni che si possono provare poche volte perché servono anni per vedere cambiamenti sostanziali, ma ne vale la pena.

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  5. Penso di conoscere Londra abbastanza bene (ammesso che si possa riuscire a conoscerla bene!), visto che è una delle città che amo di più, ma non avevo mai sentito parlare di Berwick Street. Andrò a dare un’occhiata la prossima volta!

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  6. Piace anche a me tornare nei luoghi che già conosco e che ogni volta mi suscitano allegria e spesso, commozione. Vederne i cambiamenti, sentirsi parte della “strada” è un’emozione che si prova non ovunque, ma solo nei luoghi del cuore. Londra lo è sicuramente per te, si sente dalle tue parole e si vede dai tuoi scatti.

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