Visitare Stoccolma: gli errori da evitare

Il mio viaggio a Stoccolma risale a qualche anno fa, ma di recente i momenti trascorsi nella capitale svedese mi sono tornati in mente grazie al video di una YouTuber che seguo. E che purtroppo mi ha fatto accapponare la pelle per una serie di misconceptions (perdonatemi se uso un termine inglese ma non riesco a trovare, in questo contesto, un equivalente appropriato in italiano) da parte della tizia su questa città e sulla Svezia in generale.

Ed è un peccato, perché una vlogger con un seguito discreto come il suo rischia di convincere i suoi followers di alcuni concetti del tutto sbagliati, come per esempio che a Stoccolma si mangi male, che tutto costi carissimo e che oltre a Gamla Stan ci sia poco altro da vedere. In realtà non è affatto così, ma purtroppo temo che chi segue uno YouTuber con una conoscenza davvero limitata della città che sta visitando e con zero interesse ad andare oltre le prime dieci pagine della Lonely Planet, finirà per commettere gli stessi errori della signorina in questione.

Errori da evitare a Stoccolma: andare all’Ikea

La prima cosa che ha fatto la YouTuber, appena arrivata a Stoccolma, è stata quella di andare all’Ikea. Per me dovrebbe essere un reato penale. Un grande magazzino, ma perché visitare un grande magazzino in vacanza? Va bene che, a differenza dei negozi Ikea in giro per l’Italia, quello di Stoccolma non si trova in una squallida periferia ma nel centrale quartiere di Norrmalm, ma rimane pur sempre un tristissimo centro commerciale che odora di cartone per imballaggi e di salsa all’aneto.

Ikea
Photo by Steve Webel on Flickr

Ho guardato il video o ho anche cercato delle immagini online per provare a convincermi che il negozio Ikea di Stoccolma potesse essere diverso da tutti gli altri, ma non c’è stato niente da fare: le librerie Billy sono sempre le stesse (ovviamente). Come se non bastasse, la tizia ha anche pranzato nella Bottega Svedese: perché andare fino a Stoccolma a mangiare le polpette di merluzzo che servono anche all’Ikea di Carugate?

Errori da evitare a Stoccolma: fare shopping nei negozi delle catene internazionali

La seconda tappa della YouTuber in gita a Stoccolma è stata H&M. Bisognerebbe sequestrarle subito le carte di credito e anche i contanti, non si sa mai. Non capisco che senso abbia andare a Stoccolma per fare acquisti da H&M o in negozio di una grande catena internazionale. Una gita in un punto vendita di un grande brand di abbigliamento a basso costo sta allo shopping come la Bottega Svedese dell’Ikea sta alla gastronomia. Questi negozi esistono davvero ovunque ma, soprattutto, ogni loro articolo ormai è a portata di click in qualunque posto ci troviamo.

Shopping
Photo by Fernand De Canne on Unsplash

Io adoro fare shopping, anche in viaggio, perché così posso portare a casa un souvenir della città che ho visitato, ma non in un negozio che vende t-shirt e vestiti che posso trovare nello stesso punto vendita in centro a Torino. Mi chiedo come mai l’aspirante influencer non abbia invece scelto il quartiere di Södermalm, ricco di negozi di abbigliamento vintage e di stilisti emergenti e indipendenti. Evidentemente per alcuni è meglio un capo che indossano altre migliaia di persone in giro per il mondo.

Errori da evitare a Stoccolma: pensare che gli alberghi in centro siano troppo cari

Questa è, purtroppo, un’idea comune a tantissime persone, compresi diversi blogger che hanno soggiornato a Stoccolma. Quante volte ho letto di viaggiatori che hanno scelto un albergo a un’ora di metropolitana dal centro, magari un express hotel dove le stanze non hanno le finestre? Sono convinta che buona parte di questi blogger non abbiano nemmeno provato a cercare una soluzione in centro. Certamente non lo ha fatto la YouTuber in trasferta, che ha preferito un appartamento in affitto lontano dal centro storico. Avrà davvero risparmiato? Probabilmente facendo la spesa all’Ikea e cucinando tutti i pasti a casa sì. Ma davvero la fatica vale il risparmio?

Boat House Hotel Djurgarden Stockholm

Per il mio viaggio a Stoccolma, avevo scelto un hotel della catena Scandic: un albergo di fascia media, nel cuore di Gamla Stan, e da cui potevamo comodamente raggiungere a piedi tutto quello che volevamo vedere. E il prezzo era assolutamente accettabile, in linea con le tariffe di altre strutture di pari livello in qualunque capitale europea.

Errori da evitare a Stoccolma: pensare che per mangiare fuori serva un budget altissimo

In diversi articoli trovati online ho letto di gente che ha comprato i panini al supermercato e li ha mangiati in camera oppure, orrore orrore, che ha saccheggiato il buffet della colazione per fare il pieno di cibo fino alla sera o al mattino dopo. A quest’ultima categoria voglio dire una cosa: vergognatevi almeno un po’, perché quel cibo non è vostro e, se lo considerate tale perché avete pagato il prezzo della stanza, potete considerare vostra solo la minima parte che potete mangiare a colazione. Non tutti i panini, gli yogurt, i biscotti, le marmellate, le mele e i pezzi di formaggio che nascondete dello zaino a cui attingete per il resto della giornata.

Rosendal Stockholm

Se vi state chiedendo a quale categoria appartenga la YouTuber, sappiate che ha commesso entrambi i crimini perché secondo lei mangiare a Stoccolma costa troppo. Chiunque viva in una grande città in Italia e abbia l’abitudine di fare aperitivi e cene fuori con una certa regolarità, si renderà conto che una cena a Stoccolma non costa molto di più dello stesso pasto a Torino. A Stoccolma ho mangiato tanto e in posti diversi, e posso confermare che ci sono opzioni per tutte le tasche, come accade ovunque.

Errori da evitare a Stoccolma: pensare che il tempo sia terribile

Chi dice che un cielo grigio è brutto? Personalmente, preferisco di gran lunga i colori delle nuvole e del paesaggio dopo la pioggia rispetto al sole accecante e al caldo torrido. Ma è questione di gusti, e almeno in questo ambito capisco la perplessità della YouTuber prima della partenza: farà bello, farà caldo, ci sarà il sole? Queste le sue domande prima di arrivare a destinazione. Se temi un po’ di pioggia e quindici gradi ad agosto, non andare a Stoccolma. Se vuoi il caldo e il cielo azzurro vai a Ibiza.

Stockholm Djurgarden

Il tempo terribile è un concetto relativo. Infatti, non ricordo se fosse un norvegese o uno svedese ad aver detto che non esiste il brutto tempo, ma solo vestiti sbagliati. Non potrei essere più d’accordo. Vi lascio un’ultima immagine del vlog della tizia: lei e il fidanzato in giro per una piovosa Stoccolma con le Hogan ai piedi e il piumino Moncler chiuso fin sopra al mento, mentre gli svedesi intorno a loro camminavano tranquillamente in felpa o in maniche corte.

Siete mai stati a Stoccolma? Quale consiglio dareste a chi avesse intenzione di visitare la città per la prima volta?

40 pensieri riguardo “Visitare Stoccolma: gli errori da evitare

  1. Certo che è davvero ridicolo stare in una città bellissima come Stoccolma per andare all’Ikea o da H&M! E poi il luogo comune che si mangi male… Ancora mi sogno lo smõrrebrõd che mangiai al caffè del Rosendals Trädgård

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  2. Stoccolma per me è la più bella delle capitali scandinave. Ci tornerei mille volte! Non riesco a capacitarmi di come si possa solo pensare che non ci sia niente da vedere oltre Gamla Stan. Una delle capitali europee in cui macini km tante sono le cose da vedere. Ma uno che va all’Ikea a Stoccolma, cosa può capire? 🙂
    A Stoccolma non solo ho mangiato bene ma anche a buon prezzo

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  3. Senza parole! Ed è pura un vlogger, avrà anche delle persone che la seguono… Andare a Stoccolma per visitare l’Ikea e H&M è una vera follia, e soprattutto per poi dire che la città non le è piaciuta. Penso che per viaggiare con la testa occorra una certa cultura di base e che purtroppo in tanti si improvvisano viaggiatori senza neppure avere idea di cosa significhi

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  4. Silvia il problema è che alcuni non viaggiano per il piacere della conoscenza, Lo fanno per mettere bandierine su una mappa e gareggiare con altri sulla quantità di paesi o città visitate. Acquistano il biglietto aereo e poi dormono o mangiano a caso e poi condividono ” le 10 cose da vedere a ….” facendo una sorta di copia e incolla da internet …. Quindi fatte due foto e un video poi hanno tutto il tempo di andare da H&M e fare quello che veramente interessa loro :” ripetere ciò che fanno a casa “. Ciao

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  5. Beh credo che siano applicabili ad ogni città, turistica o meno. Sinceramente, essendo una viaggiatrice e non una turista, non ho mai perso tempo a fare shopping ( se non nei negozi di gastronomia tipica ) e ho sempre speso quello che ritenevo opportuno in base all’esperienza. L’ikea per me poi è un girone dell’inferno.. figurati se ci andrei a Stoccolma

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  6. Saranno finiti con l’influenZer, mi sembra un finale degno del più appropriato contrappasso dantesco. Chissà quali altri tour culturali abbiano ripreso nel loro canale. E i commenti dei suoi followers? Qualcuno che ha disapprovato? Andare all’Ikea per me significa fare il cane pastore perché purtroppo ogni volta che decido di andarci mi si riempie la macchina di imbucati. Devo decidermi ad andare in incognito 😀
    Ma con tutte le cose belle da vedere a Stoccolma… (faccina che si mette la mano in testa).

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  7. Ciao Silvia, anche io come te non sopporto chi vuole per forza pontificare su una meta seminando il panico e facendo solo un becero terrorismo psicologico. Nel mio caso è capitato che ben 2 guide di viaggio spaccassero per “impraticabili” delle strade che invece io ho percorso tranquillamente . Secondo me è proprio il modo di comunicare che va cambiato.

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    1. Anche a me era capitata una cosa simile prima di andare ad Atene: in tantissimi a scrivere che è sporca e pericolosa. E quando sono partita avevo un po’ di ansia, invece ho trovato una città pulita, dove non mi sono mai sentita in pericolo. Terrorismo psicologo: hai pienamente ragione.

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  8. Sono stata a Stoccolma anni fa e durante il mio soggiorno ho alloggiato in centro, ho mangiato fuori a ogni pasto, non sono stata all’IKEA nè da H&M, e ho trovato splendide giornate di sole (ma fredde). Insomma, poveraccia questa YouTuber che non ha saputo apprezzare Stoccolma!

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  9. L’ide che per colpa di certa gente con un folto seguito si creino disguidi e malintesi quando si va in una nuova destinazione, la dice lunga sul pubblico medio. Spero che chi abbia reale interesse si documenti anche su altri canali più attendibili. Detto questo, il vecchio concetto del “si mangia male se non nel paese d’origine” ormai è trito e ritrito e sinceramente la gente che non ha voglia di sperimentare per capriccio (perché se si parla di allergie o intolleranze è un altro discorso) ha ampiamente stufato. Così come non fare le proprie ricerche su come muoversi e poter risparmiare magari scegliendo lo street food.
    Altra nota dolente: il tempo. Ragà, sono paesi del Nord, fatevi una ragione che il sole spunta poco, soprattutto d’inverno e se non vi piace, andate da un’altra parte. Io veramente non ho più pazienza con ste persone.
    Poi appena hai citato hogan e moncler ho capito che fossero italiani e la finisco così.

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    1. Il problema è che probabilmente i suoi follower non mettono nemmeno in dubbio quello che dice/scrive. Mi dispiace dirlo, ma per me chi la pensa come lei dovrebbe rimanere a casa, tanto non impara niente di nuovo viaggiando.
      Ah guarda, sul cibo potremmo aprire una discussione infinita con quelli che pensavo che solo a casa si mangia bene, specialmente se si tratta dell’Italia!
      Poi chi si lamenta del tempo mi fa proprio incavolare. Se odi la pioggia non andare a Bergen a maggio ma vai piuttosto a Tel Aviv.
      Moncler e Hogan la dicono lunga anche sul pubblico della YouTuber…

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      1. Se la gente usasse un pop’ più il cervello, gente simile potrebbe andare a lavorare anziché farsi le vacanze con Youtube e invece..
        Non sono viaggiatori né turisti, sono solo persone che sentono il bisogno di mettere la bandierina su un luogo senza scoprirlo davvero. Che pena…

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        1. Ecco quella è un’altra cosa che odio. Capisco volere la foto carina però ad esempio se sono in giro tutto il giorno, di sicuro non avrò i capelli perfetti o le scarpe col tacco. C’è gente che fa i cambi d’abito pur di avere la foto, per me è una cosa inconcepibile. Cosa dovrei portare due valigie solo per fare le foto fighe?!

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        1. Perché tutto questo astio? Davvero, non ho capito a cosa ti riferisci.
          Sicuramente le polpette a Carugate (o a Torino) hanno un altro sapore. Il punto è che con tutto quello che si potrebbe mangiare a Stoccolma, provare delle polpette che potesti mangiare anche a casa è un peccato, non credi?

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        2. il mio commento non è astioso. Come quello prima è ironico/sarcastico. Non condivido quello che diceva la vlogger. Condivido moderatamente i commenti dei tuoi utenti. Anche se…

          “Sono completamente d’accordo a metà con il mister.”

          Luigi Garzya dixit

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        3. Complimenti per il tuo sarcasmo che ha tutto il sapore dell’astio. Per quanto riguarda i commenti dei miei utenti, mi dispiace che tu li condivida solo moderatamente ma d’altra parte per fortuna c’è anche chi come te si diverte a fare della polemica credendo di essere simpatico 😉

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  10. Sono più che d’accordo con tutto quello hai scritto però spezzo una lancia a favore di Ikea… Sarei troppo curiosa di vedere com’è fatta la “mamma” di tutti i negozi Ikea del mondo! Ehm.. sì, sono una grande amante di Ikea

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  11. Ma come si fa ad andare all’Ikea durante un viaggio? Ora, posso capire che sei in Svezia e l’Ikea è svedese, quindi in qualche modo “tipica”, ma è un negozio di mobili, peraltro uguale a quello che hai sottocasa, voleva mettersi un Billy in valigia? Delirio. Per H&M idem. Magari si sarà anche comrpata una raccolta degli ABBA per fare l’en-plein delle robe svedesi! 🙂
    Purtroppo non sono mai stata a Stoccolma e ammetto che il clima freddo e i costi alti non mi attirano, ma credo sia una bella città e mi piacerebbe andarci prima o poi.

    P.S: la colazione abbondante in viaggio per me è sacra, il pranzo non lo faccio praticamente mai, ma rubarsi i panini dal buffet è una roba veramente da poveracci. Poveracci con Hogan e Moncler, ovviamente! 😉

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  12. Posso dire che questo è un tipo di turismo becero che deve proprio essere sconsigliato? Già il solo pensare che in una grande città si debba andare in negozi di grandi marchi è squallido, se poi lo fa una persona come queste, che ha un certo seguito, è ancora più grave.

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  13. Cosa posso dire? Che mi deludi, Silvia, se continui a seguire ‘sta vlogger! Cose inumane ha fatto, e le ha pure raccontate! Sono stata a Stoccolma qualche anno fa, bellissima, soleggiata, con negozietti vintage dove ho trovato cose carinissime, parchi fantastici, musei gratis… al ristorante ho speso un po’ più delle mie aspettative, ma è comunque una città molto turistica, e non conoscendola bene, può succedere!

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  14. Non sono mai stata a Stoccolma, ma questa ragazza di cui parli ha fatto errori grossolani che non andrebbero fatti nella visita di nessuna città. Mi sono ritrovata molto sulla tua considerazione del “brutto tempo” , molto meglio visitare una città con un tempo nuvoloso e fresco che con un sole cocente sulla testa!

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