Visitare Atene: gli errori da evitare

Ci siamo di nuovo: la YouTuber che a Stoccolma consigliava ai suoi follower di non perdersi una visita all’Ikea e di mangiare alla Bottega Svedese ha colpito ancora. Questa volta ha cambiato destinazione, ma purtroppo non l’approccio da viaggiatrice approssimativa e superficiale. Il suo viaggio più recente l’ha portata ad Atene, città sulla quale aleggiano tanti luoghi comuni del tutto infondati, che questa cosiddetta influencer non ha fatto altro che fomentare.

Lo so cosa state pensando: che non dovrei perdere tempo a guardare i suoi vlog se penso che siano un concentrato di concetti diametralmente opposti rispetto ai miei, ma non ce la faccio. Devo guardarli. Ogni volta non riesco a resistere e, quando ricevo la notifica di un nuovo video, mi domando cosa avrà combinato questa volta la YouTuber.

Errori da evitare ad Atene: l’abbigliamento sbagliato

Questa sarebbe una regola da rispettare in ogni città: evitare un tipo di abbigliamento poco adatto. Pensi di macinare chilometri a piedi a Manhattan? Non partire con un paio di Louboutin. Hai in programma un viaggio alle Lofoten a febbraio? Non pensare che una maglia di lana e una giacca antivento ti permetteranno di sopravvivere a quelle temperature. Ci vuole un po’ di buon senso. Invece la ragazza ha affrontato la salita all’Acropoli di Atene con indosso un vestitino svolazzante e un paio di infradito di gomma.

Atene Partenone.jpg

Capisco che ad agosto faccia caldissimo in Grecia, capisco che le foto con un outfit carino sia fondamentali per tante blogger, ma perché sottoporti a una punizione simile? Immaginate il sentiero sterrato e ripido, le scalinate di pietra sotto il sole cocente, e il vento caldo a sfavore. Non sono forse meglio un paio di pantaloni e delle scarpe da tennis? Non la pensa così la YouTuber, che è arrivata non so come fino all’Acropoli con l’abbinamento vestito corto e flip-flop: è un miracolo che non si sia rotta una caviglia o che non sia rimasta impigliata in un ramo ritrovandosi in mutande. Mai scegliere l’abbigliamento sbagliato ma, se lo fai, poi non ti lamentare e non dare la colpa a chi ha costruito l’Acropoli in luogo inaccessibile.

Errori da evitare ad Atene: l’appartamento per risparmiare

Anche questa volta, con lo scopo di risparmiare a tutti i costi, la blogger ha deciso di prenotare un appartamento e non un albergo. Senza però preoccuparsi prima di partire di studiare la geografia della città. Si è così ritrovata in una zona lontana dal centro, in un appartamento in cui il proprietario non aveva avuto la gentilezza di lasciare del cibo per la colazione.

Così la tizia si è vista costretta a uscire in pigiama per cercare un supermercato dove comprare latte, cereali e caffè istantaneo. Avrà risparmiato davvero? Non ne sono sicura, soprattutto in una città come Atene, dove gli alberghi sono in linea di massima abbastanza economici.

Errori da evitare ad Atene: pensare che sia sporca e disordinata

Io stessa, prima di partire per Atene, mi ero sentita dire da più persone quanto fosse sporca, disordinata e anche pericolosa. Ma al mio arrivo non ho trovato sporcizia né disordine, né mi sono mai sentita in pericolo. Certo, non è Berlino o Zurigo, ma se partiamo per la capitale della Grecia aspettandoci un contesto tedesco o svizzero, allora abbiamo sbagliato tutto. E, in ogni caso, ho trovato Atene più pulita di Amsterdam, per esempio.

Atene mercato centrale.jpg

A spaventare la blogger, in particolare, è stato il mercato centrale, non lontano da piazza Monastiraki. Ma cosa ti aspetti da un mercato popolare? Questo è il regno delle casalinghe ateniesi: discutono ad alta voce con i macellai, che rispondono con la mannaia in una mano e un pezzo di carne rossa nell’altra. Se vi infastidisce l’odore del sangue e la vista dei grembiuli sporchi, andate da un’altra parte. Questo non è un posto per turisti alla ricerca dello scatto perfetto per Instagram.

Errori da evitare ad Atene: mangiare in una trappola per turisti

Poco dopo l’arrivo in città, la YouTuber parte alla ricerca di un posto dove cenare, con lo scopo di mangiare in una vera taverna greca, ça va sans dire. La trova in pieno centro, in un locale con le tovaglie di carta cerata a quadri, i cestini di vimini polverosi pieni di grappoli d’uva di plastica e, orrore orrore, le foto dei piatti all’ingresso (e con buona probabilità anche la traduzione in cinque lingue). In una città come Atene, dove anche si mangia benissimo, di tutto, e a prezzi ridicoli!

Come se non bastasse, anziché provare quello che la cucina greca ha da offrire, con la sua ricchezza e la sua varietà, l’intrepida viaggiatrice ha mangiato insalata greca per tre giorni. Un po’ mi dispiace, perché non sa cosa si è persa.

Errori da evitare ad Atene: fare shopping nei negozi delle catene internazionali

Ultimo ma non meno importante, uno degli errori che aveva già commesso a Stoccolma. Si è ritagliata un po’ di tempo libero per fare shopping, cosa che faccio spesso anche io, ma purtroppo lo ha fatto da Zara e da H&M, forse sperando di trovare un’offerta diversa rispetto a quella che c’è in Italia oppure online. E, per non farsi mancare niente, si è comprata un paio di Havaianas identiche a quelle che avrebbe potuto comprare a Rimini o a Serravalle Scrivia.

Non ho altro da aggiungere, se non che dovrebbe venirle revocato il passaporto per punizione.

Cosa ne pensate di chi viaggia in questo modo? Sono troppo drastica se penso sarebbe meglio rimanere a casa piuttosto che vedere una qualunque città dal punto di vista della YouTuber?

35 pensieri riguardo “Visitare Atene: gli errori da evitare

  1. Mi è capitato spesso di vedere influencer da strapazzo fare percorsi anche di trekking in vestitini e ballerine o sandali. Capisco che anche l’occhio vuole la sua parte ma non risulta più vera una foto in cui sei in tuta per poter poi attirare i tuoi follower sul percorso fatto? Boh!

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  2. Ma dove l’hai scovata questa fenomena? Mi fa troppo ridere la sua ingenuità che rasenta la follia. Atene è una metropoli con i pregi e i difetti delle grandi città; ovvio che la tavernetta greca con la mussaka fatta dalla proprietaria la trovi più facilmente a Koufinissi che in centro….In ogni caso, ma veramente ha detto che l’Acropoli è in un “luogo inaccessibile”? Oltre al passaporto le revocherei anche la licenza elementare sempre che ce l’abbia!

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  3. Io continuo a non capire come faccia ad avere seguito una persona così. A parte lo shopping di cui già avevamo discusso nella precedente puntata, le infradito per salire fino all’acropoli vogliono dire cercar di farsi male per le visualizzazioni. Anche se poi sia arrivata in cima, il buon senso l’ha sicuramente lasciato a casa!!! Magari sul vestitino posso anche sorpassare, perché pure io lo metto ma con i bikers short e le scarpe da ginnastica sotto!
    Poi mangiare solo insalata greca… senza parole, veramente.

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    1. Eppure ce l’ha, anche su Instagram! E vedessi i video di moda: un elogio ai brand di fast fashion! Compra vagonate di vestiti che poi restituisce, senza pensare a tutto quello che c’è dietro.
      Ah ah dici che le infradito servono per provare a fare millemila visualizzazioni in caso di caduta rovinosa??? Magari è proprio così 😉

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  4. Le tovaglie a quadri di carta cerata e la frutta finta, ma che tristezza!
    Questa cosa di entrare nelle catene è una turba da psicanalizzare, ma la tipa è felice di questo modo di viaggiare? Per carità, non ritengo di avere la verità in tasca, ma evolviti, la prossima volta osa con uno sconosciuto negozio locale! E certo che ha comprato le Havaianas, le altre infradito le deve aver disintegrate lungo la salita per il Partenone 😉
    Ma che disgraziati questi greci… pure loro che costruiscono l’Acropoli in punti inaccessibili hahahah! Mi hai fatto venire in mente una ragazza che arrivò su Rocca Calascio con i tacchi! I tacchi a spillo! Con tutte quelle rocce aguzze in nome di una foto… la follia! 😂 Passaporto revocato e DASPO per tutte le catene internazionali 😂

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    1. Ma figurati, un negozio locale? E se la commessa ti rivolge la parola e lei non capisce? Perché una persona del genere secondo me non prova nemmeno a capire e a farsi capire in un’altra lingua.
      Ah ah è vero: ha dovuto ricomprare le Havaianas perché le aveva distrutte! E il DASPO per le catene internazionali: sto morendo!!!

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  5. Vorrei tanto poter vedere anche io un video di questa youtuber. E’ chiaro che ha un modo di viaggiare abbastanza mediocre e magari ha anche tanti followers, mentre quelli che scrivono cose interessanti vengono ignorati. Quando andrò in Grecia spero di trovare un bel vestito tipico da zara… non si può mai sapere!

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  6. Anche io faccio parte di quelle a cui Atene è piaciuta moltissimo. Tempo fa anche io ho pubblicato un post su questa città ed ho ricevuto molti commenti contrastanti per pulizia, sicurezza ed eleganza. Atene è la capitale più antica d’Europa: potrà pure avere zone meno ordinate. Atene è bella e genuina e si offre per com’è, senza trucchi o inganni.

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  7. Mi trovo molto d’accordo con te. Tuttavia, il web pullula di viaggiatori di questo tipo e, come accade anche per altri ambiti, è inevitabile. Guardiamo il lato positivo: hai sempre molti spunti su cui farci riflettere sul tuo blog 😉

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  8. E io che pensavo di essere una viaggiatrice sfigata visto che non mi porto dietro mega abiti svolazzanti rossi e cappelli gialli dal diametro di 2 metri!
    Comunque quando sono andata alle Maldive il pilota del nostro idrovolante era in infradito… sottovaluti la potenza del piede libero!

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  9. Ma cosa ti aspetti da un mercato popolare? Questo è il regno delle casalinghe ateniesi: discutono ad alta voce con i macellai, che rispondono con la mannaia in una mano e un pezzo di carne rossa nell’altra…. OH SI! Verrebbero fuori delle fotografie di street ph favolose in un mercato come questo!
    Che dire, lei è inqualificabile, non so chi sia ma se questa persona dovrebbe rappresentare i blogger o vlogger… ORRORE!
    Cosa ne penso di chi viaggia così? Che è meglio che stia a casa sua dove l’unica cosa che può criticare è sé stessa.

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  10. Io la penso esattamente come te! A me è capitato di vedere una ragazza su un quad sul Monte Teide con una canotta con bretelline, mentre io ero con felpa e giubbino in macchina. (Anche se eravamo a Tenerife, sul vulcano fa freddino). Io non sono mai stata ad Atene, però credo che proverei a conoscere meglio la città sia da un punto di vista turistico che local. Mi piacerebbe provare qualche piatto tipico, comprare qualche abito o accessorio tipico ed osservare i mercati locali. Credo che queste persone (youtuber o blogger di cui parli) siano un po’ pericolose perché sono “influencer” ed appunto chi le segue rischia di farsi influenzare perdendosi così delle esperienze uniche.

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