Organizzare un viaggio in treno nel Regno Unito

Ero molto indecisa riguardo la pubblicazione di questo post, scritto poco prima della presunta partenza per le vacanze. Perché alla fine non sono andata da nessuna parte, e il viaggio pianificato nei minimi dettagli è andato a farsi benedire. Per questo il cursore del mouse si è spostato più volte tra i pulsanti “Pubblica” e “Cestina”. Che senso ha condividere un post che parla di un viaggio che non ho fatto? Ma poi ho pensato che siccome ormai avevo organizzato tutto, avrei potuto scrivere una lista di consigli: magari a qualcuno torneranno utili.

Se avete in mente di organizzare un viaggio in treno nel sud dell’Inghilterra, i prossimi paragrafi potrebbero offrirvi qualche spunto.

Quando ho iniziato a pensare alla meta per le vacanze poi annullate, le idee erano tante. Avevo voglia di un viaggio itinerante, ma allo stesso tempo non volevo affrontare lo stress di dover guidare all’estero, di pianificare i percorsi e i tempi di percorrenza. Così avevo deciso di organizzare una vacanza on the railroad anziché una on the road. La scelta della meta è stata abbastanza casuale: la fotografia di una città vista su Instagram, e il desiderio di saperne di più.

Di lì in avanti, la creazione dell’itinerario è stata molto semplice. Sud dell’Inghilterra ad anello, partendo da Londra, passando per il Sussex e per il Kent.

Organizzare un viaggio in treno nel Regno Unito: la pianificazione del percorso

Prima di comprare un biglietto per una tratta tra due città del Regno Unito, occorre sapere quale compagnia ferroviaria operi su quella linea. Infatti, con la privatizzazione della British Rail, dal 1997 le ferrovie del Regno Unito sono di proprietà di diverse aziende. Se ne contano quasi quaranta, che gestiscono linee diverse a seconda della zona del paese. Se molti usano per la pianificazione e l’acquisto una nota piattaforma che opera a livello internazionale, io preferisco la prenotazione diretta tramite il sito della compagnia ferroviaria, dove spesso ho trovato prezzi decisamente più bassi.

Per conoscere percorsi, tariffe e operatori ho usato lo strumento del Journey Planner sul sito di National Rail, che rimanda poi alla homepage dell’operatore da cui effettuare l’acquisto. Per esempio, per prenotare il biglietto per la tratta dall’aeroporto di Londra Gatwick a Brighton, ho inserito la partenza e l’arrivo sul sito di National Rail e, da qui, sono stata indirizzata a quello della Southern, la compagnia che opera su quel percorso.

Organizzare un viaggio in treno nel Regno Unito: la scelta della tariffa

Al di là della normale distinzione tra biglietto standard o di prima classe, ci sono differenze sostanziali che incidono sul prezzo. La tariffa più conveniente è di regola la advance che, come suggerisce il nome, prevede di acquistare con molto anticipo a un prezzo scontato. Questi biglietti hanno però lo svantaggio di poter essere utilizzati solo su itinerari specifici e soprattutto solo per l’orario scelto in fase di prenotazione. Per esempio, da Hastings a Dover, la tariffa advance obbliga a prendere solo i treni che passano per Tonbridge e non quelli via Ashford. In altri casi può invece esserci la restrizione che impone di prendere solo il treno all’ora indicata al momento della prenotazione, riducendo a zero la flessibilità.

Train ticket
Photo by thapanee srisawat on Unsplash

Una tipologia meno rigida è la off peak, che non ha imposizioni relative all’itinerario su una determinata tratta, ma che richiede di viaggiare su treni che partono al di fuori degli orari di punta. La scelta dell’orario di partenza è forse un po’ limitata, ma rimane un buon margine di scelta.

La tariffa che avevo selezionato per tutti i miei biglietti è stata la anytime che, come suggerisce il nome, permette di partire in qualsiasi orario del giorno. Di solito non si tratta della scelta più economica, ma prenotando con due mesi di anticipo ero riuscita a trovare prezzi ottimi. Personalmente trovo che sia l’opzione migliore se si è in vacanza, perché in questo modo non si è vincolati a orari rigidi.

In generale, il mio consiglio è di prenotare con larghissimo anticipo, se possibile. A differenza di quanto avviene con i biglietti dei treni regionali in Italia, dove la tariffa per una certa tratta è sempre la stessa, nel Regno Unito il sistema rispecchia vagamente quello delle prenotazioni aeree. Se per esempio, la tratta da Cuneo a Torino costerà sempre sette euro, il prezzo del viaggio da Brighton a Londra può variare a seconda di quando acquistiamo. Anni fa, costretta all’ultimo momento a viaggiare in treno dalla Cornovaglia a Londra, comprai il biglietto appena prima della partenza, pagandolo ben ottanta sterline.

Organizzare un viaggio in treno nel Regno Unito: la prenotazione e il ritiro del biglietto

Dovendo comprare più biglietti, mi sono registrata sui siti di ognuna delle compagnie ferroviarie salvando i miei dati in modo da non doverli inserire ogni volta. In questo modo, è possibile avere a disposizione tutte le prenotazioni effettuate. Ho sempre effettuato il pagamento in sicurezza tramite il mio account PayPal, ma ovviamente è possibile pagare anche con carta di credito (oppure tramite Amazon).

La modalità di consegna varia a seconda della compagnia che opera su una determinata tratta. Per esempio, i biglietti della Southern e della Thameslink vengono inviati in formato pdf via email. Quelli della Southeastern vanno invece ritirati alle casse automatiche della stazione di partenza inserendo il codice di prenotazione e una carta di credito: nessun importo viene addebitato dato che si tratta di un’operazione per dimostrare di essere i legittimi proprietari del biglietto (procedura sperimentata più volte senza intoppi).

Organizzare un viaggio in treno nel Regno Unito: il costo

Perché in treno? Questa è la domanda, più che legittima, che mi è stata rivolta più volte. Le risposte sono diverse: per non dover fare le rotonde “al contrario”, per non stare incollata a Google Maps per paura di sbagliare strada, per evitare di girare come una trottola cercando invano un parcheggio vicino all’albergo. E poi, perché no?

Train travel
Photo by Jennifer Latuperisa-Andresen on Unsplash

Soprattutto, per via dei costi. Prima di convincermi che il treno fosse l’opzione migliore, avevo comunque voluto cercare le tariffe per il noleggio di un’auto. Il confronto delle proposte di diverse compagnie ha dato risultati abbastanza uniformi: il prezzo di un modello base con chilometraggio illimitato e copertura della franchigia per una settimana si aggirava tra gli ottocento e i novecento euro. Per i biglietti del treno per due persone ne ho spesi complessivamente meno di duecento. Ecco perché il treno in un attimo è diventata l’unica soluzione.

Organizzare un viaggio in treno nel Regno Unito: il rimborso

Quando, due giorni prima della data di partenza mi sono resa conto di non poter partire, ho cercato di cancellare tutte le prenotazioni effettuate, in modo da non rimetterci dal punto di vista economico. In realtà non ci speravo, ma conviene sempre fare un tentativo. Mi sono collegata al mio profilo sui siti delle compagnie ferroviarie e, per le tratte prenotate, ho cliccato sull’opzione che prevede la richiesta del rimborso per un viaggio non effettuato. Tranne in un caso, sono tutti andati a buon fine e, nel giro di qualche giorno, gli importi mi sono stati accreditati sul mio account PayPal.

Avete esperienze di viaggi in treno nel Regno Unito, o qualche consiglio che volete condividere?

24 pensieri riguardo “Organizzare un viaggio in treno nel Regno Unito

  1. Immagino che sia stato doloroso pubblicare questo articolo ma hai fatto bene. Innanzitutto perché prima o poi lo farai e poi perché tutte le informazioni sono utilissime per noi lettori. Non guiderei mai in Inghilterra e il treno è un’ottima soluzione. Ricordo ancora un meraviglioso viaggio in Scozia fatto con mia mamma utilizzando solo la Scottish Rail

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  2. E invece hai fatto bene a cliccare pubblica!
    È la stessa tratta che avrei fatto io: da Londra Gatwick a Brighton per poi dirigermi a Portsmouth e imbarcarmi sull’isola cantando quel vecchio successo dei Dik Dik (questa arriva a pochi😂) Ecco, questa cosa delle variazioni sulle tratte non la conoscevo, avrei rischiato di accendere un mutuo allora acquistandoli al momento! Benedetto Paypal, molti non lo accettano (comprese compagnie aeree) come metodo di pagamento, io invece lo trovo più comodo e immediato della carta. Caspita che differenza tra noleggio e treno! Ma poi a parte il discorso economico vuoi mettere la bellezza della campagna (o della costa) inglese che scorre lentamente da un finestrino? Ti rifarai del viaggio Silvia, infatti concordo su tutto con Antomaio65, prima o poi lo farai e sono tutte informazioni utili che un viaggiatore si aspetta di trovare su un travel blog ❤

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    1. Sai che quando mi avevi parlato del progetto di viaggio sull’isola dei dik dik avevo iniziato a guardare gli alloggi e avevo trovato un bellissimo albergo nel bel mezzo del nulla?
      Sempre prenotare prima il biglietto del treno, per evitare salassi!
      Chissà se riuscirò a organizzare di nuovo per il prossimo anno 🤞🏼

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  3. All’estero non ho mai fatto lunghi spostamenti in treno, ma indubbiamente è un’ottima alternativa per chi non ama guidare. Per lo meno hai la possibilità di rilassarti guardando dal finestrino gli scenari cambiare chilometro dopo chilometro. Visti i costi della benzina e delle autostrade poi risulta essere anche competitico sui prezzi.

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  4. L’anno prossimo tornerò in Regno Unito ma non ho pensato di visitare le zone che ho scelto con il treno e un po’ me ne rammarico dopo aver letto il tuo articolo: è sicuramente una buona alternativa all’auto anche se riduce un po’ gli spazi di manovra. Non avevo idea che le ferrovie fossero gestite da quaranta aziende!

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  5. Con me sfondi non una porta ma un portone, visto che io amo usare i mezzi in viaggio. In questo caso, visto che ci vivo nel Regno Unito, non posso che confermare il dover prenotare alcune tratte con largo anticipo, anche se alcune hanno una tariffa base, ad esempio Cardiff-Bristol è quasi sempre meno di £15 sola andata. Lo stesso vale per il ticket anytime, la miglior scelta quando non sai a che ora prenderai il treno, o l’anytime return per i viaggi andata e ritorno.
    Hai fatto ben a richiedere i rimborsi, i britannici sono abbastanza etici.

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  6. I viaggi in treno hanno sempre il loro fascino! Magari di impieghi il doppio del tempio rispetto a usi un’auto o un aereo, ma credo sia un’esperienza appagabile! Non avevo mai pensato ad un viaggio in treno nel Regno Unito, ottimo spunto!

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  7. Secondo me hai fatto bene a pubblicare l’articolo perché molto spesso si sente parlare di viaggi on the road e mai tramite treno. Avere informazioni in più, anche se alla fine non lo hai fatto, fa sempre comodo. Mi dispiace che tu non sia riuscita ad intraprendere questo viaggio, spero riuscirai e recuperare.

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