Come fare a organizzare un viaggio a New York (edizione 2023)

Ho scritto tantissimo, forse anche troppo, su New York. E ho già pubblicato, qualche anno fa, un post con un elenco di consigli per chi volesse organizzare un viaggio in questa città. Ma da allora è passato del tempo, e intanto c’è stato il Covid, che ha influenzato il nostro modo di viaggiare. In quattro anni le cose cambiano parecchio, soprattutto in un posto come New York, che è la ever-changing city per eccellenza.

Cosa è cambiato in particolare tra il mio viaggio del 2019 e quello del 2023? In sostanza i prezzi, che sono aumentati, anche se non in maniera esorbitante. E, per quanto mi riguarda, la scelta di dove dormire, dove mangiare e cosa fare per scoprire aspetti diversi da quelli che già conoscevo in questa città.

Come fare a organizzare un viaggio a New York (edizione 2023): il volo

Acquistate, se potete, un biglietto per un volo diretto. Se nel 2019 avevamo scelto un volo dall’aeroporto di Torino (più facilmente raggiungibile per noi) con scalo a Roma, quest’anno abbiamo optato per un volo da Malpensa al JFK. Si è rivelata un’ottima opzione perché lo scalo di due-tre ore sia all’andata che al ritorno ti ammazza fisicamente. Il volo sembra ancora più lungo se devi stare fermo a fare niente in un ambiente anonimo.

Aeroporto

Per semplici questioni di prezzo, questa volta abbiamo viaggiato con Delta Airlines, con un biglietto che in classe economy basic in bassa stagione è costato di più di quello che avevamo pagato in altissima stagione quattro anni fa. Ma tant’è. La nostra tariffa includeva solo il bagaglio a mano di misura massima 56 x 35 x 23 centimetri senza restrizioni di peso, più un secondo articolo come una borsa o uno zainetto. Per noi è stato più che sufficiente. Con questa tariffa l’assegnazione dei posti è casuale, ma la ragazza dell’agenzia da cui ho acquistato i biglietti ha fatto in modo che ci fossero assegnati due posti vicini nella fila da due.

Come fare a organizzare un viaggio a New York (edizione 2023): i documenti

Ora non è più necessario il Green Pass per entrare negli Stati Uniti, ma lo era ad aprile, per cui lo abbiamo inserito in fase di check in. Ovviamente serve il passaporto, che il mio compagno ha dovuto rinnovare prima della partenza. All’epoca, da settembre eravamo riusciti a ottenere un appuntamento per dicembre con consegna del documento a gennaio. Non so se ora il rinnovo richieda ancora tempi biblici, ma è bene muoversi per tempo.

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Non mi stancherò mai di ripeterlo: richiedete l’ESTA, l’Electronic System for Travel Authorization, solo ed esclusivamente tramite il sito ufficiale del Dipartimento Interno della Sicurezza degli Stati Uniti d’America. Esistono tantissimi portali non ufficiali, e la differenza sostanziale sta nel prezzo: se normalmente costa ventuno dollari, con altri fornitori potreste arrivare a pagare quattro volte tanto.

Ultimo ma non meno importante: ricordatevi di stipulare un’assicurazione che copra le spese per emergenze mediche, interventi e ricoveri. Noi l’abbiamo fatta con Allianz, ma una qualunque delle maggiori compagnie assicurative andrà benissimo.

Come fare a organizzare un viaggio a New York (edizione 2023): i mezzi di trasporto

Avevo voglia di spendere ottanta dollari per un taxi dal JFK a Manhattan? No. Ma avevo ancora meno voglia di prendere il treno dall’aeroporto fino a Jamaica Station, poi la metropolitana fino a Penn Station e per finire un altro treno fino alla stazione più vicina all’hotel, a dieci minuti a piedi. Così, dopo il controllo passaporti, mi sono messa in coda davanti al desk ufficiale dei taxi di New York, e in un’ora sono arrivata comodamente a destinazione.

Diversamente, abbiamo usato pochissimo i taxi (sia quelli gialli fermati per strada sia Uber, i cui prezzi tra l’altro sono aumentati dal 2019), decidendo di camminare il più possibile e di spostarci da un quartiere all’altro con la metropolitana. Come sempre, abbiamo acquistato la MetroCard al costo di un dollaro, ricaricandola quando necessario ai chioschi che si trovano in tutte le stazioni. Il prezzo di ogni corsa è di due dollari e novanta centesimi in tutta l’area metropolitana.

Come fare a organizzare un viaggio a New York (edizione 2023): cosa vedere

A questo proposito, si potrebbe scrivere un libro. E non basterebbe. Al rientro, la mia collega mi ha chiesto se fossimo riusciti a vedere tutto. Tutto no, ma tutto quello che avevamo in mente di vedere sì, come per esempio la Public Library e il Guggenheim Museum. Una delle cose da tenere a mente prima di partire per New York è di avere le idee chiare sulle cose che non vogliamo perderci, consapevoli del fatto che, a meno di stare un mese, non si potrà mai vedere tutto.

Audrey Hepburn New York

Io ho fatto una lista dei posti in cui volevo andare, poi li ho localizzati su Google Maps, in modo da suddividere gli spostamenti in macro-zone. Viste le distanze e il tempo necessario per spostarsi, è bene capire quali attrazioni si trovano una vicina una all’altra, ottimizzando così i tempi. Per esempio, chi fosse interessato a vedere il Guggenheim Museum, potrebbe decidere di includere anche l’American Museum of Natural History tra le tappe, visto che attraversando Central Park i due distano poco più di un miglio l’uno dall’altro.

Come fare a organizzare un viaggio a New York (edizione 2023): dove dormire

Nemmeno in questo caso ci sono cose giuste o sbagliate da fare. C’è chi preferisce gli appartamenti agli hotel, chi ama gli ostelli, chi predilige una struttura più lontana ma meno costosa. Siccome sono una viaggiatrice viziata, amo la comodità e il design per cui, in occasione di questo viaggio, ho scelto la zona di Tribeca, ossia quella del Triangle Below Canal Street.

Walker Hotel Tribeca Room

Il Walker Hotel Tribeca non è per niente economico (ma quale albergo decente lo è, in una grande città?) ma ha tutto quello che cerco quando sono in viaggio: ottima posizione, camera confortevole e di design, stile particolare e colazione inclusa nel prezzo. Ma, ovviamente, si tratta di scelte personali che dipendono da molti fattori. Un consiglio valido sempre: prenotate direttamente dal sito ufficiale dell’hotel, in modo da sapere esattamente quali saranno le tasse e gli extra che dovrete aggiungere al totale del soggiorno.

Come fare a organizzare un viaggio a New York (edizione 2023): dove mangiare

Decidere a priori o lasciarsi ispirare? Questo, per molti, potrebbe essere un dilemma. Non per me. Io non amo le sorprese, quindi preferisco sapere in anticipo dove andrò a mangiare. Per lo stesso motivo, prenoto sempre i ristoranti prima di partire, e ho fatto così anche in occasione di questo viaggio a New York (ad esclusione della prima sera, visto che non eravamo sicuri di arrivare a un’ora decente).

Vinegar Hill House New York

Chi non è ansioso come me può decidere di vagare per le strade di New York e di scegliere il locale che preferisce, e le opzioni sono infinite. Cucina etnica, street food, hamburger: la lista è davvero lunghissima. Quello che posso dire è che ho sempre mangiato benissimo, soprattutto in occasione dell’ultimo viaggio. Le cose da tenere a mente, essenzialmente, sono tre: evitare le catene internazionali che servono gli stessi piatti in tutto il mondo, lasciare sempre la mancia, essere pronti al fatto che mangiare fuori a New York costa caro. Per il resto, buon appetito.

Avete altri consigli per chi sta per partire per New York?

26 pensieri riguardo “Come fare a organizzare un viaggio a New York (edizione 2023)

  1. Io sono ansiosa come te e quindi prenoto i ristoranti per evitare di perdere tempo a decidere dove andare o peggio di non trovare un tavolo dove avrei voluto. Come te sono anche viziata quindi mi sono immediatamente segnata l’Hotel di Tribeca che è una delle mie zone preferite di New York. Vorrei tanto tornarci, è una città che mi ha conquistato al primo istante e per la quale provo sempre tanta nostalgia

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  2. Il mio sogno sarebbe andarci a Natale! E non potrei mai perdermi un Cosmopolitan a Manhattan… Spero solo che a mio marito passi presto la focia dell’aereo… altrimenti mi avvio da sola!!

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  3. E neanche basterebbe poi un mese per vedere tutto! La situazione dei passaporti ho sentito dire che sia tragica: le code rasentano i 12 mesi. Non so se sia una notizia farlocca, ma una donna dopo precisi e minuziosi calcoli ha prenotato un appuntamento in questura per il figlio che ancora doveva nascere pur di partire per le vacanze in Messico!😂 Un’ora di taxi, quindi dista parecchio l’aeroporto dai quartieri centrali di NY! Immagino che odissea con i mezzi pubblici, hai fatto bene, dopo tutte quelle ore di volo anch’io avrei pagato un taxi a peso d’oro. Central Park dev’essere una meraviglia in questa stagione! PS: che infami quelli che fanno pagare l’ESTA 4 volte tanto 😦

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  4. Stavo giusto ieri guardando i voli per New York nel periodo di Pasqua ed effettivamente il costo più alto sembra quello dell’hotel, che costa quanto il prezzo dei voli andata e ritorno per due persone.
    In 5 giorni secondo te è fattibile o meglio cambiare destinazione?

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    1. Sì, in effetti anche nel nostro caso il costo dell’hotel è stato pari a quello del volo, ma il rischio di trovarsi in qualche topaia è davvero alto se si spende poco.
      Io in occasione di questo viaggio sono stata tre notti a New York, quindi quattro giorni quasi pieni, ma l’avevo già vista diverse volte. Comunque anche se non ci sei mai stata direi che cinque giorni sono un ottimo punto di partenza!

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      1. ciao Silvia, ti ho letta molto volentieri grazie x le dritte. Essendo la mia prima volta a NYC volevo chiederti se esistono hotel in cui fanno colazione e cena compresa per evitare di spendere cifre astronomiche. Avresti qualche nome da consigliarmi? Grazie mille in anticipo .

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        1. Io di recente sono stata all’Hyatt House Chelsea, all’Hoxton Williamsburge infine al Walker Hotel Tribeca: in tutti questi alberghi era prevista la colazione. La cena difficilmente la troverai in un albergo di New York perché di solito non hanno la cucina. E poi ci sono talmente tanti posti in cui mangiare in questa città (senza necessariamente spendere un capitale) che sarebbe un peccato chiudersi in hotel per cena!

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  5. Siccome sono appena tornata dagli States, avrei una domanda su una cosa che non sono riuscita a capire: sono stata davvero sfigata io o gli aeroporti negli USA funzionano malissimo obbligandoti a ore di fila? Ho fatto due ore di fila per il controllo passaporti all’arrivo e un’ora e mezza per imbarcare i bagagli al ritorno…

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    1. No no, non sei sfigata! Io sono stata diverse volte negli Stati Uniti e anche in aeroporti diversi, e ogni volta ho fatto almeno due ore di coda per un controllo che poi dura cinque minuti. Secondo me potrebbero organizzarsi meglio, dividendo i passeggeri con visto da quelli visa waiver. Per il bagaglio no perché porto sempre lo zaino, ma le ultime due volte al JFK un’ora di coda per passare al controllo del cane antidroga!

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  6. Io preferisco di gran lunga i voli diretti e ho la fortuna di vivere in una città collegata benissimo con Roma e Milano (da cui partono solitamente voli senza scali per i principali aeroporti del mondo) così che dopo una o due ore di treno sono già sul posto, pronta per l’imbarco.

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  7. New York è sempre New York! E pensare che non ci volevo nemmeno andare, ma il mio compagno mi ha convinta e, per una volta (solo una, che poi si monta la testa!) ho dovuto dargli ragione: città pazzesca, da visitare almeno una volta ma possibilmente anche parecchie di più. Peccato solo per i costi che già partivano da una base altina e ora stanno diventando esorbitanti. Ma ogni tanto ci si può viziare 😉

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  8. Anche io sto per partire per NY, vado per la seconda volta, la prima nel 2017. Mi immagino che i prezzi siano più alti, il viaggio l’ho pagato esattamente il doppio dell’altra volta anche se ora ho un volo diretto con la Emirates mentre nel 17 British + Virgin che mi decisamente deluso. Un consiglio per chi parte? Manhattan è fatta per essere vista a piedi, ed io ho già programmato tante mete che l’altra volta non ero riuscita a vedere. Tornerò nei posti che mi sono piaciuti, ne vedrò di nuovi, ma sempre programmando già da ora dove andare e quando. E’ una città che va esplorata, la calma e il relax consiglio di lasciarlo a casa 🙂

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  9. Concordo per New York ci vuole una buona organizzazione soprattutto se si vogliono vedere varie attrazioni, in tal caso conviene anche prenotarle con anticipo. Una città che comunque ha sempre grande fascino

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  10. Personalmente quando visito una città grande come NY mi organizzo nel dettaglio, perché il rischio di sprecare tempo a decidere cosa vedere e come muoversi è troppo. Ma non sono mai arrivata a prenotare i ristoranti ancora prima della partenza!

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