Con l’inizio della bella stagione, è arrivato non solo il momento di programmare nuovi viaggi, ma anche di indossare scarpe meno pesanti e più adatte alle giornate primaverili. Quando mi sono resa conto, poche settimane fa, che era giunta l’ora di archiviare fino al prossimo autunno le mie fidate Vans SK8 in camoscio nero, sono stata presa dal panico. Ho tante scarpe leggere ed estive, ma neanche un paio che vada bene per la mezza stagione ma, soprattutto, per il prossimo viaggio in cui prevedo di fare molti chilometri a piedi.
Posseduta del demone dello shopping, ho fatto qualche ricerca su Google, sbirciando i look su Pinterest e Instagram. Dopo aver valutato che la versione estiva delle Vans è troppo colorata e fa davvero troppo skater girl per i miei gusti, ho pensato alle Nike Dunk Low, ma ho accantonato l’idea per una serie di motivi: eccessivamente massicce ed esageratamente colorate. Poi le hanno tutte le ragazzine, e sinceramente non ho voglia di un paio di scarpe da ginnastica da diciottenne, nemmeno se mi riportano indietro a quando ero teenager negli anni Novanta. Ultimo ma non meno importante: il prezzo di trecento e passa euro supera decisamente quello che sono disposta a spendere per un paio di scarpe da ginnastica.

Ho preso in considerazione anche le Skechers, che a detta di tutti sono comodissime, ma le ho viste dal vivo e proprio non mi piacciono. E poi mi sono imbattuta nelle Veja.
Veja: il brand
Questa azienda francese, fondata nel 2005 a Parigi, ha tutte le carte in regola per essere considerata sostenibile. Il programma di Veja unisce progetti di giustizia sociale ed economica, e prevede l’utilizzo di materiali ecologici e riciclati. Per esempio, per le parti in cotone e tessuto, come la soletta interna e i lacci, viene utilizzato cotone coltivato in maniera biologica in Brasile e in Perù.
La suola viene realizzata con gomma amazzonica o con l’impiego di bottiglie di plastica riciclata, mentre la tomaia è composta da gomma, da scarti di riso e da pelle riciclata. Insomma, un’azienda buona, pulita e giusta, che ha sul sito anche un’intera sezione di scarpe completamente vegane.
Veja: il design
Per me, le scarpe da ginnastica – o meglio, sneakers, come si dice adesso – ideali non sono troppo vistose, sono belle da vedere e funzionano un po’ con tutti i look. Devono farmi sentire in ordine sia con un blazer più elegante che con un giubbotto biker in pelle più sportivo, e devono essere comode in previsione dei prossimi viaggi perché, se le devo indossare dal mattino al pomeriggio inoltrato, non voglio correre il rischio di avere male ai piedi dopo poche ore.
Le Veja sembrano soddisfare tutte le mie richieste. Hanno un design molto lineare e sono bianche, con appena un accenno di colore. In particolare, il modello Esplar è molto understated, soprattutto nell’abbinamento bianco e sabbia in cui la V laterale del logo si nota appena.
Negli ultimi due o tre anni sono state viste ai piedi di celebrità come Meghan Markle e di influencer come Emma Hill. Sono scarpe che non danno nell’occhio, non le hanno nove persone su dieci e sono di un brand che “if you know, you know.” Così, senza esitare, le compro direttamente dal sito ufficiale Veja e, dopo due giorni, ricevo il pacco con imballaggio sostenibile che contiene le mie Veja Esplar.
Veja: il prezzo e la taglia
Il modello Esplar, a centotrenta euro, si colloca in una fascia di prezzo medio-alta per un paio di scarpe da ginnastica che, oltretutto, non sono nemmeno di pelle al 100%. Impossibile non fare il paragone con un brand più noto come Adidas: le Stan Smith, simili per forma e design, costano una ventina di euro in meno, ma si possono comprare anche a prezzi più bassi su Zalando o su Yoox, a differenza delle Veja che non ho trovato in offerta su nessun sito. Rispetto alle mie amate Vans (con tomaia in camoscio e tessuto), hanno un prezzo quasi doppio, e ben tre volte superiore se paragonate a un paio di Superga.
Per quanto riguarda la taglia, hanno una calzata regolare, per cui ho preso il mio solito 39, che si è rivelato la lunghezza giusta.
Veja: la mia opinione
Appena aperto il pacco e sollevata la velina di carta che le avvolge, ho immediatamente la sensazione che queste scarpe siano di plastica. In effetti, in parte il materiale della tomaia è plastica, ma c’è anche della pelle riciclata. Purtroppo quella della “plasticosità” non è solo la prima impressione, perché anche al tatto sono piuttosto dure. Prima ancora di provarle, mi colpisce il peso: per intenderci, pesano più di uno stivaletto invernale, che non è esattamente quello che si desidera all’inizio della bella stagione.
Decido di cambiare il modo in cui i lacci sono infilati, e l’operazione prevede più del previsto perché intorno agli occhielli manca l’anellino di ferro che invece hanno tante altre scarpe, e per di più sono parecchio stretti, come se la pelle in corrispondenza dell’occhiello non fosse stata bucata per bene. Riesco comunque a superare questo ostacolo e le indosso. La suola è parecchio rigida e permette poca libertà di movimento. Anche la tomaia è proprio dura come avevo già intuito al tatto, e pure la sensazione di peso è confermata. Decido comunque di indossarle il giorno successivo, visto che tra andare al lavoro e fare qualche commissione, non ho in programma di camminare per più di un paio di chilometri. Per fortuna ho deciso di fare questo test drive, evitando di commettere l’errore madornale di indossarle per la prima volta il giorno della partenza per un viaggio!
Il grosso problema di queste scarpe è la linguetta che si conficca nella carne, nonostante le calze: non so se sia realizzata in un materiale ancora più rigido di quello della tomaia o se sia colpa della cucitura o della lunghezza eccessiva, ma sta di fatto che la sera, una volta a casa, la parte anteriore della caviglia sinistra è gonfia e livida, mentre quella destra ha addirittura un’escoriazione. Cerco informazioni su YouTube e a quanto pare questo è un problema comune delle Veja. In tanti suggeriscono di spostare la linguetta di fianco o di spingerla più in basso, ma nel mio caso non serve a niente. Il giorno dopo le indosso di nuovo e le mie caviglie la sera sono messe ancora peggio. Per non parlare della rigidità della tomaia, che impedisce qualunque movimento del piede all’interno della scarpa.
Veja: conclusioni
Il verdetto è stato emesso dopo appena due giorni: per me è no. Non posso pensare di indossare – né nella vita di tutti i giorni né in viaggio – delle scarpe che mi facciano male ai piedi, neanche se sono belle da vedere. E l’illusione che dopo un paio di settimane forse sarebbero diventate più morbide e più comode (ma ne dubito, viste le premesse) non è stata sufficiente a convincermi a tenerle. Così il terzo giorno le ho vendute su Vestiaire Collective.
Per lo stesso prezzo, ma anche spendendo meno, sono sicura che sia possibile comprare scarpe altrettanto belle ma più comode.
Il problema è che non le ho ancora trovate! Mi date qualche suggerimento?
peccato che siano scomode! L’idea del materiale riciclato ed ecosostenibile mi piaceva ma le cose, inutile, bisogna saperle fare bene e sulle scarpe io sono esigentissima. Adoro le sneakers e adesso che sono anche di moda ne approfitto per indossarle con qualunque look. Ti consiglio le On, sono comodissime.
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Anche a me piaceva molto l’idea, e anche il look molto sobrio. Però se il risultato non è soddisfacente, allora non fa per me. Mi piacerebbe approfondire per capire in effetti quale percentuale sia plastica e quale sia in effetti pelle riciclata, ma vista la scomodità mi sa che è soprattutto plastica!
Grazie per il suggerimento 🙂
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Non potrei mai prendere in considerazione questa scarpa, nonostante sia prodotto con materiale di riciclo. E’ troppo bassa e con il mio collo del piede non andrebbe daccordo. Soprattutto poi se dovessi camminarci molto. Io ho trovato confortevoli le snackers di LIU Jo. Hanno la suola alta e accompagnano la forma del piede e in più sono belle da vedere, in tanti colori o in tinte unite, perfette per la primavera.
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Io invece per la conformazione del mio piede preferisco scarpe molto basse, addirittura come le Superga, mentre quelle alte mi fanno venire male ai polpacci (chissà perché).
Ottima la filosofia di questa azienda, ma poi se il risultato lascia a desiderare, allora meglio lasciar perdere!
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Io mi trovo molto bene con le New Balance e ormai uso solo quelle, ne ho diversi modelli. Cammino molto e per me è fondamentale star comoda. Comunque la tua recensione mi è stata utilissima, Silvia.
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Le ho viste l’altro giorno in negozio e le ho trovate molto carine: se dici che sono comode vado a provarle!
Mi fa piacere essere stata utile 😊
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Peccato, c’era proprio un bel progetto alle spalle. Per i mei gusti erano perfette: sobrie, morbide (nelle aspettative) e poi quel dettaglio del logo scamosciato molto discreto mi piaceva molto. È vero, ora che guardo l’immagine ingrandita i lacci sembrano “strozzati” negli occhielli quasi inesistenti. Addirittura l’escoriazione… non oso immaginare cosa sarebbe successo in viaggio! Dunque sono scarpe instagrammabili e basta, non sono comode neanche per andare a buttare la spazzatura davanti al portone 😛 Peccato davvero, la tua delusione è anche la mia. Ma vuoi vedere che quell’abominio di sneaker della Lidl sono più confortevoli? 😂
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Sulla carta sembrano perfette: ecologiche, sobrie e comode. Invece sono terribili! Pensa che le All Star, che non riesco a mettere per più di un’ora, in confronto sono comode!
Ah ah ora vado alla Lidl a provare le loro sneakers 😂
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Se per gli abiti non mi faccio mai molti problemi per le scarpe invece sono molto esigente, ho piedi delicati abituati a “stare all’aperto” e quindi ho bisogno di scarpe super comode, anch’io sono alla ricerca di nuove scarpe con suola adatta a un leggero trekking, fino a ora mi sono trovata bene con Merrel, Colombia o North sail
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Le scarpe sono importantissime, in viaggio come nella vita di tutti i giorni per cui non voglio più scarpe che abbiamo bisogno di un periodo di “adattamento” per diventare comode. Grazie per i tuoi consigli 😊
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Anche io sono una grande utilizzatrice di sneakers, che uso quasi sempre, anche in inverno. Non conoscevo questo marchio, ma se l’hai bocciato non perdo tempo. Io amo molto le philippe model, e per risparmiare le acquisto online, modello ragazzo a ragazza durante i saldi!
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Anche io le uso anche in inverno, e ora avevo proprio voglia di un paio di scarpe da ginnastica un po’ più leggere e questa è stata una delusione! Non conosco le Philippe Model, ora vado a dare un’occhiata.
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Mi dispiace che tu abbia “preso un granchio” con queste scarpe. Sembravano davvero poter essere la risposta alle tue esigenze ma ahimè è andata male. Io ti consiglio le Skechers: ci sono sia invernale che estive, che mezzo tempo. Comode, pratiche, leggere, perfette per macinare i chilometri e anche abbastanza resistenti. Per me sono irrinunciabili.
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Ho sentito parlare benissimo delle Skechers, anche da chi fa lavori che richiedono di stare in piedi tutto il giorno. Però quando le ho viste dal vivo non mi hanno convinta: è come se “non me le vedessi” nei piedi 😅
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Che peccato, Silvia! (E povere le tue caviglie!). Anch’io avevo adocchiato un paio di Veja in una vetrina di un negozio e poi a casa mi ero informata sul brand. Ho trovato il loro progetto molto interessante, ma quando me le sono trovate in mano ho avuto i tuoi stessi dubbi soprattutto sul peso. Io mi trovo benissimo con le Diadora Heritage perchè hanno dei colori e delle rifiniture che le fanno stare bene anche con un outfit non sportivo. La verità, però, è che mi piace cambiare e provare nuove marche (preferibilmente a prezzi non troppo esosi) e quindi io sono cliente fedelissima del sito Yoox dal quale ho sempre comprato ottime sneakers a prezzi interessanti.
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È un vero peccato che un progetto così bello sulla carta poi non sia all’altezza delle promesse. Apprezzo la sostenibilità ambientale ma poi se devo soffrire allora no.
Grazie per il suggerimento: le Diadora Heritage mi piacciono molto perché hanno anche un look un po’ vintage e non sono troppo massicce. C’è un negozio nella mi città che le vende e mi sa che le proverò di persona!
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Quando quest’inverno ho comprato degli stivaletti Geox, io sono rinata. Comode, calde (per quanto i miei piedi riescano a rimanere caldi, ma credo siano loro difettosi, non le scarpe 😅), bel materiale.
Anche io devo cercare scarpe più leggere e penso che guarderò da loro in prima battuta.
Poi un modello particolare di new balance di cui non ricordo il numero esatto ora (ma se serve chiedo), mio marito le usa anche per dormire a momenti 🤣 e me ne parla come le scarpe più comode del mondo, quindi proverò anche quelle!
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Ho visto qualche paio di New Balance in colori abbastanza sobri che mi sembrano molto belle, poi se sono comode è il massimo!
Le Geox non le ho mai provate, ottimo spunto.
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Esteticamente devo dire che sono davvero belle, però se già non vanno bene per camminare, sono da scartare a prescindere. Fortunatamente sei riuscita a rivenderle quasi subito.
Personalmente, tendo ad evitare sempre le scarpe bianche, più che altro perché ho paura di sporcarle e che si noti subito l’usura del tempo. Ergo, le mie scarpe da ginnastica sono sempre nere.
Quando penso a leggerezza e comodità, vado sempre sul sicuro con le Sketchers, tra l’altro vista la suola memory foam, non mi sembra neanche di sentirle ai piedi e posso camminarci per tutto il giorno senza sentire dolore. Ti passo il link alle mie, acquistate un mesetto fa e che userei ovunque: https://www.deichmann.com/IT/it/shop/Home-sport/Home-sport-scarpe/Home-sport-scarpe-running/00012602148394/Sneaker*Skechers.prod?_=1682102538987&filter-targetGroup=fv_targetgroup_ladies&positionInList=25&fromCategoryDetail=true
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Mi facevano male a camminare dalla macchina all’ufficio, per cui non voglio pensare agli effetti devastanti sui piedi se le avessi usate per fare chilometri! Belle ma scomode, per cui è un no.
D’inverno anche io porto solo scarpe da ginnastica nere, ma in questa stagione il bianco mi piace, anche se ogni giorno le pulisco con la gomma per cancellare 😂
Grazie per il link: devo decidermi ad andarle a provare perché senza indossarle mi sembrano un po’ troppo sportivo ma magari se me le vedo addosso cambio idea!
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[…] il mio epic fail con l’acquisto delle Veja Esplar, ero rassegnata a non trovare un paio di sneakers adatte a questa stagione. Ormai ero convinta che […]
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