Viaggiatori megalomani

Tutti noi abbiamo quell’amico che, quando gli racconti di un viaggio appena fatto o che hai intenzione di fare, inizia a parlare della settimana che ha trascorso nella stessa meta. Solo che, invece di intavolare un dialogo costruttivo, si sente in dovere di aggiungere quel qualcosa in più. Se voi avete soggiornato in un bell’albergo, lui ha dormito in uno bellissimo (e spendendo molto meno di voi), se avete assaggiato un piatto particolare, lui avuto la fortuna di mangiare ancora meglio. O, ancora, se siete stati i protagonisti di una disavventura, a lui è andata peggio. E, se non è successo a lui, è capitato a suo cugino, a sua sorella, a sua zia.

Il viaggiatore megalomane lo conosciamo tutti: esagera le sue avventure e le sue disavventure, facendo la ruota come un pavone in mezzo ad altri pennuti dal piumaggio meno sgargiante. Poco importa se ha varcato tre volte i confini nazionali, e se quando lo ha fatto è stato per raggiungere un villaggio turistico di Marsa Alam.

Qualche settimana fa, a una cena con alcuni amici, il mitomane di turno ha raccontato alla tavolata alcune delle sue esperienze di viaggio. O quelle dei suoi amici, genitori, colleghi.

Viaggiatori megalomani: l’hotel a venti dollari a notte

La sorella del viaggiatore megalomane è in partenza per New York e ha trovato una super offerta a Manhattan a 240 dollari. Non a notte, ma complessivamente per due camere doppie, per un totale di sei notti. Il conto è facile da fare: la camera costerebbe appena venti dollari a notte. Inutile cercare di spiegargli che non si trovano stanze a quel prezzo nei motel lungo la tangenziale che attraversa la Pianura Padana, figuriamoci a New York! Ma tanto non c’è modo di convincerlo, e lui continua a sostenere che sua sorella sia stata molto brava a trovare l’offerta su Booking.

Appena tornata a casa inizio a fare qualche ricerca, più per curiosità che altro. Com’era prevedibile, al di sotto degli ottanta dollari a notte non trovo nulla. Venti è proprio fantascienza.

Messy bedroom
Photo by Elijah Lychik on Unsplash

Perdo un po ‘ di tempo su Booking, selezionando le camere ai prezzi più bassi, lontane da Manhattan e leggendo le recensioni dei poveri viaggiatori che si sono lasciati tentare dai prezzi decisamente più bassi della media. Inutile dire che si tratta di stanze terribili gestite da host privati, in stabili decrepiti abitati da topi e scarafaggi. In certi casi, alcune persone sono state vittime di truffe dei padroni di casa che chiedevano cauzioni che poi non hanno restituito con scuse inverosimili. La prossima volta che vedrò il mio amico glielo racconterò, ma so già che non gli farò cambiare idea.

Viaggiatori megalomani: i limiti di velocità nel Regno Unito

Il megalomane ha un amico che ha noleggiato una macchina nel Regno Unito e ha superato il limite di velocità perché, ovviamente, aveva noleggiato una Aston Martin o una macchina simile. Mica una Polo come tutti i comuni mortali. Dettagli fantastici a parte, tutto sommato sono cose che possono succedere, e in effetti è capitato anche a noi qualche anno fa.

Speed limit
Photo by Ksenia Kudelkina on Unsplash

Non abbiamo visto il cartello e abbiamo superato di poche miglia il limite senza rendercene conto. Dopo qualche mese abbiamo ricevuto la notifica con la multa e con la richiesta dei dati della patente per la decurtazione di due punti, che non sono mai stati tolti forse perché non c’è comunicazione tra la Motorizzazione italiana e quella inglese. Ma all’amico dell’amico è andata ancora meglio: ha trovato l’escamotage per farsi annullare la multa. Quale trucchetto abbia usato non lo saprò mai, perché non è stato in grado di spiegarmelo. Qualcosa mi dice che ha semplicemente cestinato le comunicazioni da parte della compagnia di noleggio in cui gli veniva richiesto di pagare. Magari non potrà più noleggiare una macchina, ma sono dettagli.

Viaggiatori megalomani: la violazione delle regole sul visto turistico

“Hai mai commesso una frode o fornito informazioni false atte a ottenere un visto per l’ingresso negli Stati Uniti?” Questa è una delle domande a cui si deve rispondere quando si compila l’ESTA per entrare negli USA con un visto turistico. Lo so bene perché una conoscente, anni fa, fu la protagonista di un episodio spiacevole. Doveva rimanere in Colorado per nove mesi per lavoro e, non volendo richiedere un visto di lavoro all’ambasciata, aveva deciso di rimanere tre mesi come turista, rientrare in Italia trascorsi i novanta giorni, per poi ripartire per gli Stati Uniti. Ma le bugie hanno le gambe corte e lei è stata scoperta all’arrivo in aeroporto e punita secondo le leggi americane: detenzione fino al processo, condanna, rimpatrio e divieto di tornare sul suolo statunitense fino a data da destinarsi.

Ovviamente la stessa cosa è successa anche a un amico del megalomane, che ha cercato di entrare clandestinamente negli Stati Uniti, ma con un “buon avvocato” l’ha passata liscia. Nemmeno Harvey Specter sarebbe riuscito a fargliela passare liscia. Probabilmente non avrebbe nemmeno accettato il caso, lasciando il poveraccio a marcire in una prigione federale.

Ho provato a spiegare al mio amico che è impossibile farla franca in una situazione simile, ma non è servito a niente. Se ve lo state chiedendo, pare che il tizio possa anche tornare negli Stati Uniti quando vuole.

Viaggiatori megalomani: gli hotel pericolosi di Mosca

Questa volta è successo a lui e alla fidanzata, in un viaggio organizzato tra Mosca e San Pietroburgo. Viaggio di pochi giorni che ha reso il megalomane il maggiore esperto delle usanze e della cultura russa. Secondo lui, è impossibile chiudere occhio in un hotel moscovita perché durante la notte si ricevono in continuazione telefonate sulla linea fissa da parte di signorine che vogliono offrirti la loro compagnia. Ma, soprattutto, gli addetti del room service ti rubano qualunque cosa, dai vestiti alle scarpe, dai profumi alle creme per il viso.

Forse il mio amico ha scelto l’albergo sbagliato? Sta di fatto che durante le quattro notti trascorse a Mosca, non ho mai ricevuto una telefonata, né tantomeno mi è sparito niente dalla valigia o dal beauty case.

Avete anche voi un amico del genere?

Cover photo by Trevor McKinnon on Unsplash

33 pensieri riguardo “Viaggiatori megalomani

  1. Ho viaggiato spesso in Russia per lavoro e ti assicuro che ho sempre dormito tranquillamente! Questa è veramente la più grossa ma si sa… il megalomane (e chi non ne ha incontrato almeno uno nella vita?) pur di stupire rinuncia alla credibilità.

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  2. Cioè, anche io noleggerei un Aston Martin in Inghilterra. E credo che pur di guidarla a velocità folle sarei disposta a prendere qualche multa. Anche se tutte le multe arrivate dall’estero raramente le abbiamo pagate e nessuno ci ha pignorato casa. Certo è che se andassi in un hotel russo staccherei semplicemente le prese del telefono.

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  3. Conosco anch’io l’amico megalomane, che invidioso del “normale” viaggio che faccio, deve farti sapere che potevi vedere di più, osare di più. E chissà come mai solo lui sa esattamente come ci si comporta o come “raggirare” le regole di un luogo…

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    1. Oltre all’immaginazione di queste persone, mi stupisce anche la capacità di queste persone di ricordarsi con precisione le cose che inventano. Ogni volta riescono a mantenere la stesa versione. Io faccio fatica a ricordare quello che è successo per davvero, figuriamoci se dovessi ricordarmi una cosa finta…

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  4. Ehm… ho amici che viaggiano molto e a cui sono capitate cose assurde ma io frequento una mandria di comici quindi abbiamo all’attivo, tra le narrazioni migliori:
    1) Noleggio di jeep incredibile e super accessoriata per l’attraversamente del Kruger National Park: una Yaris con annessa gomma bucata e cambio gomma con i big five che guardano i passeggeri come fossero olive in un aperitivo.
    2) Cena di lusso a Londra. Scompare la sorella mentre va al bagno e viene cercata ovunque all’urlo di “My sister is vanished!” che manco Houdini… la sorella svanita era rimasta chiusa fuori da una porta di sicurezza…
    3) Gente che all’uscita della battaglia del vino di Haro ha caricato una PALMA su una panda. Ovviamente, viste le condizioni psicofisiche dei protagonisti, le fronte erano nell’abitacolo e il tronco usciva da dietro.
    Potrei continuare ma credo di averti reso l’idea… frequento gente che magari un po’ mitomane lo è, ma almeno è divertente!

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  5. Non solo megalomani, spesso maleducati, talvolta semplicemente sprovveduti. Conosco gente partita per viaggi intercontinentali col passaporto di cui era stato denunciato lo smarrimento o gente che acquista biglietti aerei senza informarsi su quali siano le restrizioni per l’ingresso nel Paese scelto. O quelli che vanno dall’altra parte del mondo per chiudersi in un villaggio turistico…. Alcuni dicono che il mondo è bello perchè è vario…io non lo capisco questo mondo!

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  6. E chi non ha un perfetto megalomane nel portafoglio amicizie? Con alle spalle quelle quattro vacanze in famiglia nei villaggi turistici, il mio conoscente megalomane una volta ha avuto il coraggio di rivolgermi un: “tu che ti sei appena affacciata al mondo dei viaggi, ti consiglio…”.
    Ti ho immaginata ridacchiare di soddisfazione mentre spulciavi tra quelle topaie Newyorkesi su Booking 😂

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  7. Ogni tanto capita che mentre racconto di un mio viaggio (dietro esplicita domanda), qualcuno si intrometta per spostare il discorso su quell’unico mega viaggio super costoso che ha fatto nella sua vita. Sarà anche lui un megalomane?

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  8. Tendo a raccontare dei miei viaggi molto poco e solo a persone veramente interessate proprio perché il classico target a cui mi rivolgerei è la persona che ama il villaggio e la vacanza all inclusive (il che non ci sarebbe niente di male) ma che pensa che viaggiare in maniera diversa costi uno sfacelo. Evito dunque di sembrare io la megalomane anche se non lo sono affatto.

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  9. Io ho un amico che ogni volta che torno da un viaggio, dice che lui in quella parte di mondo, ci era già stato. Peccato che lo conosco da 30 anni e so benissimo che non è mai uscito dall’Italia se non in rari casi accompagnato da sua sorella, in viaggetti di gruppo in pullman. Mi fa una gran tristezza e non gli ho mai detto niente, se la racconta da solo. Deve essere brutto vivere una vita che vorresti diversa, ma non lo fai un pò per paura e un pò perchè sei dannatamente pigro.

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  10. Più che amico, ho un collega simile. Lui ha fatto sempre il viaggio migliore, visto più cose, alloggiato negli alberghi migliori per pochissimo che poi non sia umanamente possibile spendere poco viaggiando con bambini a seguito (visto che lui ne ha due) poco importa. Proprio come la sorella del tuo amico che, presumibilmente, sia riuscita ad alloggiare a NY con meno di 300 dollari per due stanze.

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  11. Odio il megalomane che mi guarda schifato perché cerco le offerte migliori mentre a lui “piace viaggiare con stile”. Odio quello che “ogni mondo è paese” e conosce usi e tradizioni che si traducono in un “ti allungo 20 dollari e fai quello che dico”. Il mio limite di sopportazione si assottiglia anno dopo anno!

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