Quanto costa viaggiare

Dieci modi per viaggiare gratis, oppure i miei segreti per viaggiare senza spendere: questi sono solo un paio dei titoli che spesso si leggono sulle pagine di alcuni blog di viaggi. Magari sbaglio, ma nove volte su dieci si tratta semplicemente di clickbait. Essenzialmente perché niente è davvero gratis. Di solito, questi articoli spiegano come sia possibile girare il mondo grazie a piattaforme come WWOOF oppure tramite un’esperienza come au pair ma, onestamente, questo non è viaggiare.

Lo è se per viaggio intendo partire da casa e arrivare in un posto diverso, ma se per viaggiare intendo andare davvero in vacanza, allora è un’altra cosa. WOOFing, au pair e simili sono lavori. Quando facevo trasferte almeno una o due volte al mese, non lo consideravo viaggiare gratis: certo, non pagavo né il volo né l’albergo perché questi costi li copriva l’azienda, ma ogni giorno lavoravo più ore di quanto facessi quando ero in ufficio. Sveglia all’alba, riunioni, appuntamenti, pranzi, altri incontri e cene con i rappresentanti locali. La mia giornata lavorativa durava più o meno sedici ore. Inutile dire che non riuscivo quasi a mai a ritagliarmi del tempo per vedere qualcosa. Questo è davvero viaggiare? Per me no. Quindi mi piacerebbe che tanti blogger la smettessero di raccontare i mille modi per viaggiare gratis, perché viaggiare costa. Non serve essere milionari né spendaccioni. In un commento un lettore mi ha spiegato che lui deve fare i conti con il portafogli: tutti dobbiamo arrangiarci in un modo o nell’altro, ma possiamo comunque trovare il modo di viaggiare. Spoiler alert: non è gratis.

Aereo pista aeroporto

Ma quanto costa viaggiare? O meglio, come facciamo noi comuni mortali a concederci un certo numero di partenze ogni anno senza rapinare una banca? Personalmente, non navigo nell’oro e non sono una mantenuta. Sia io che il mio compagno lavoriamo come dipendenti con uno stipendio medio che ci permette di toglierci qualche sfizio senza strafare.

Quanto costa viaggiare: le cose alle quali rinuncio

Non potendo concedermi tutto quello che vorrei, faccio delle scelte, come la maggior parte delle persone. Devo cambiare la lavatrice perché la riparazione costerebbe più dell’acquisto di una nuova? Allora vorrà dire che quel mese rinuncerò a comprare le scarpe che volevo. Allo stesso modo, se la mia idea è quella di concedermi un viaggio ad agosto più qualche altro weekend nel corso dell’anno, farò a meno di qualcos’altro. Innanzitutto, una cosa alla quale non faccio nessuna fatica a rinunciare è la macchina. Mi spiego meglio: ho la macchina, perché mi serve per andare al lavoro, ma ho la stessa Panda di seconda mano da anni. Non sento la necessità di sostituirla con un modello più attuale o dalle prestazioni più elevate, né di cambiarla ogni due o tre anni. E questo è già un risparmio notevole.

Poi c’è tutta un’altra serie di cose che tutto sommato mi piacerebbe fare più volte alla settimana, ma dire di no non è una grossa privazione: gli aperitivi tutte le sere, la cena fuori ogni sabato, il parrucchiere ogni venerdì. Ma limitandomi un po’, ovvero uscendo per l’aperitivo e per cena solo durante il weekend e andando dal parrucchiere per fare il colore ma non per la messa in piega, riesco a risparmiare quel poco che basta per comprare un biglietto aereo. Ultime ma non meno importanti, tutte quelle cose alle quali posso rinunciare senza nessuna fatica, come per esempio l’appuntamento dall’estetista per la ricostruzione delle unghie con il gel, gli shopping haul nei saldi e l’abbonamento in palestra: un risparmio non indifferente.

Quanto costa viaggiare: la vendita di oggetti che non uso

Ormai lo avrete capito: oltre ai viaggi, l’altra mia grande passione è il mondo fashion (anche se poi sono vestita sempre allo stesso modo). Non seguo le mode, non compro capi di abbigliamento griffati con loghi visibili e tamarri, ma mi piacciono le cose belle: scarpe, borse, cappotti, giacche. Purtroppo, nove volte su dieci vengo attratta da brand in una fascia di prezzo medio-alta. Questo è il mio vizio. Come faccio dunque a permettermi di viaggiare senza morire di fame?

Da un lato il mio amore per l’abbigliamento di qualità mi viene incontro, nel senso che molto spesso i capi che compro sono quelli che nel settore del second hand vengono definiti come investement pieces, ovvero oggetti che tendono a non perdere valore nel corso del tempo, o comunque a perderne davvero in minima parte. Ho comprato una borsa che dopo due anni non mi piace più o che ho usato pochissimo? Se è in buone condizioni, generalmente riesco a venderla su siti come Vestiaire Collective a un prezzo molto vicino a quello di acquisto, soprattutto se non è più disponibile sul sito officiale del brand. E con la somma guadagnata posso comprare un biglietto, o prenotare un soggiorno in un hotel.

Quanto costa viaggiare: le spese per la casa

Amo i mobili di design, e mi piacerebbe cambiare più volte all’anno le tende o il rivestimento del divano. Ma purtroppo non ho il talento speciale di tante persone che riescono a mettere insieme due pezzi che all’apparenza sembrano non azzeccare l’uno con l’altro, facendo sembrare il tutto molto chic. Ho provato qualche volta a copiare delle cose che avevo visto su Pinterest, con il risultato che a casa mia tutto sembrava una schifezza. Allora ho pensato bene di lasciar perdere e di affidarmi a mio padre che, da quando è in pensione, ogni tanto si diverte a ridare una seconda chance ai mobili di recupero.

Vintage Furniture
Photo by S O C I A L . C U T on Unsplash

Casa mia è un mix dalle idee un po’ confuse di librerie dell’Ikea dai nomi impossibili, di sedie e cassettiere di quarant’anni fa che nessuno voleva più, di tappeti che mio fratello o mia madre hanno pensato bene di far fuori, di piatti della lista nozze di mia nonna che erano a un passo dalla discarica. A casa mia questi pezzi sono i benvenuti. Non ricordo da quanto tempo non compro un articolo di arredamento: chissà quanti viaggi ho finanziato recuperando mobili di seconda mano?

Quanto costa viaggiare: la gestione famigliare

Non abbiamo figli e questo è un risparmio notevole: non lo dico con cinismo, ma semplicemente come un dato di fatto. Tra fare ogni settimana la spesa per due o per quattro persone c’è una bella differenza. Come Scrooge, non mi devo preoccupare di comprare dei tacchini per sfamare nonni, zii, bambini e parenti vari non solo a Natale, ma anche per i pasti quotidiani.

Fortunatamente per buona parte dell’anno possiamo contare sulle scorte di verdura che arrivano dall’orto dei miei genitori, e questo è un risparmio notevole. Inoltre, difficilmente ordiniamo pasti take away (anche perché i locali che offrono questo servizio nella mia città sono mediamente scadenti) e quello che risparmiamo in questo modo può essere investito nel budget dei viaggi.

E poi, tendenzialmente, con il rischio di sembrare cafona, mi permetto di dire che con i miei risparmi faccio quello che voglio, senza che nessuno si senta autorizzato a farmi la morale o a farmi notare che invece bisognerebbe fare attenzione a quello che si spende. A meno di essere multimilionari, c’è una cosa che vale per tutti: ognuno di noi tiene d’occhio le spese e decide liberamente in cosa investire e in cosa no. E sì, così posso permettermi di concedermi qualche piccolo vizio quando sono in viaggio, che sia un albergo a quattro stelle o una cena in un ristorante di livello.

Cover photo by Josh Appel on Unsplash

43 pensieri riguardo “Quanto costa viaggiare

  1. Col passare degli anni sono diventata sempre più esigente come viaggiatrice e dopo anni di viaggi di lavoro non posso che concordare con te: quello non è viaggiare ma lavorare e c’è una bella differenza. Anche io faccio i miei conti, decido le priorità e cerco di regalarmi qualche sfizio (l’hotel bello, il ristorantino chic) senza pensare troppo a risparmiare

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  2. Dopo aver risparmiato in ogni singolo settore della nostra vita ci troviamo ad aver accumulato un gruzzoletto da spendere come desideriamo. Ognuno decide poi autonomamente cosa farne. Personalmente mi piace sognare un posto in cui mi piacerebbe andare e ogni euro che metto da parte mi avvicina un po’ di più alla meta.

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  3. Hai ragione su tutto. Come te non tengo molto all’arredamento chic e non ristrutturo casa da vent’anni. ne aggiungo ninnoli inutili che portano solo polvere. Soldi che vanno nei viaggi. Anzi, soldi che vanno nei viaggi con i figli. E quindi pressochè utili a coprire magari il primo giorno fuori. Se poi con i figli vai a Disneyland o in crociera torni con un rene in meno. Perchè si, alla fine diventa un gesto necessario per coprire i debiti. Sii gelosa di questo tuo risparmio.

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  4. Anche noi abbiamo imparato a risparmiare su alcune cose pur di viaggiare. Limitiamo gli aperitivi a due al mese, la macchina si utilizza solamente per andare a lavorare, ma siamo anche fortunati di vivere al mare e i fine settimana l’impassiamo passeggiando lungomare o a prendere il sole!

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  5. La frase “viaggiare gratis” o farlo alla “Pechino express” mi fanno sorridere, perché viaggiare ha un costo ed è giusto così, per poterlo fare come e dove volevo io, ho rinunciato, ma senza troppo sforzo a diverse cose, che comunque per me non erano prioritarie ( il viaggiare lo è ).

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  6. In un momento in cui su Ig non si legge altro che “come viaggiare gratis” “quanto ho speso a “finalmente un post che rende giustizia. Viaggiare costa, soprattutto se non ti organizzi per tempo, ogni giorno lotto con tariffe assurde dei voli ad esempio ma non ho neanche più voglia di raccontarlo. Ciascuno poi giustamente ha delle priorità e pur di andare è disposto a spendere rinunciando ad altro, io sono tra quelli

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    1. Sai che ho cercato degli hotel a New York e il prezzo medio a notte, in hotel carini ma non di lusso si aggira tra i 200 e i 300 dollari a notte? E poi leggo di chi dorme a Manhattan in un cinque stelle per 600 dollari a settimana. Immagino la tua lotta con le tariffe, e probabilmente anche con i clienti che non lo capiscono.

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  7. “E poi, tendenzialmente, con il rischio di sembrare cafona, mi permetto di dire che con i miei risparmi faccio quello che voglio, senza che nessuno si senta autorizzato a farmi la morale o a farmi notare che invece bisognerebbe fare attenzione a quello che si spende”

    FINALMENTE un articolo che dice le cose come stanno senza inutili click bait o acchiappa like: cavolo, se uno vuole viaggiare e decide di utilizzare i soldi per questo, perché deve avere uno stuolo di persone al seguito che dicono che invece bisogna fare qualche rinuncia e che i viaggi costano troppo?
    Personalmente sto vivendo questa situazione da un anno circa, da quando ho comprato casa: non nego che senza l’aiuto dei miei genitori e dei miei suoceri non potevo permettermi una casa ma da qui a rinfacciare da parte di alcuni miei parenti ogni volta che voglio organizzare un viaggio è pura follia. Ormai facciamo la cresta su tutto ma avremo anche il diritto di staccare la testa e goderci un weekend una volta ogni 6 mesi? Evidentemente no, e pensa che chi rinfaccia non è nemmeno una persona che mi aiutato economicamente!

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    1. Purtroppo nelle nostre vite ci sono troppe persone che si sentono di avere il diritto (e anche il dovere) di farci notare che sbagliamo. Perché loro fanno diversamente, e perché ovviamente hanno sempre ragione. Io ho un’amica che cambia macchina ogni due anni e che si fa una vacanza sola all’anno, sempre sulla stessa nave da crociera e sempre nella stessa destinazione. Posso non pensarla come lei, ma perché dovrei dirle che sbaglia?

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  8. Accidenti se costa viaggiare! E se vuoi viaggiare bene senza essere costretta a vendere un rene su Vinted devi programmare tanto tempo prima per avere i voli più economici eccetera eccetera, un lavoro impegnativo e pieno di incognite. Rimane il fatto che viaggiare è l’unica cosa per cui valga la pena fare delle follie e anche rinunce. Penso che i km di volo dovrebbe passarli l’Usl: una sorta di prevenzione alla depressione!

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    1. Da un lato programmare tanto tempo prima aiuta a risparmiare qualcosa, ma spesso si sa solo all’ultimo di avere qualche giorno di ferie e allora tocca mettere il rene all’asta 😂
      Sono d’accordo: viaggiare (e pianificare un viaggio) è la migliore medicina!

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  9. Lo scorso anno mentre ero in giro per un week-end in Toscana ho conosciuto un uomo che abita nel paese vicino al mio. Stava attraversando l’italia in un viaggio completamente gratuito per festeggiare i cinquant’anni.
    Era partito a piedi, armato di tenda e di un carrellino per portarsi in giro lo stretto necessario e si era affidato al buon cuore della gente per ottenere qualche pasto saltuario e, raramente, un tetto sulla testa.
    La sua romantica idea era di viaggiare scambiando la sua immensa cultura con il necessario per continuare a muoversi. In pratica ha fatto il cantastorie girovago in tempi moderni.
    E’ stato in viaggio per molti mesi e se volete potete cercare il suo profilo facebook (Giuseppe Boles) dove ha documentato tutto con anche foto magnifiche.
    Quindi sì, se qualcuno può permettersi di stare a casa dal lavoro per mesi, se ha il fisico per fare una cosa del genere e pure il fegato (perchè ce ne vuole parecchio) e lo spirito di intraprenderza oltre a una faccia di tolla, allora si può viaggiare gratis.
    Io preferisco fare come te, risparmiare su altro e poi viaggiare pagando!

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  10. Finalmente qualcuno che ammette che viaggiare cosa e bisogna anche rinunciare ad altre priorità per risparmiare e mettere da parte i soldi per farlo. Anzi, ti dirò di più che io non mi vergogno neanche quando dico che con mio marito ogni mese mettiamo da parte un tot di soldi per finanziare il tanto desiderato viaggio in Giappone che, speriamo almeno!, di fare nel 2025. Perché nessuno dice che andare dall’altra parte del mondo e viaggiare in un certo modo (quindi no economy, no stanze minuscoli in squallidi alberghi ecc) costa anche tantissimo e non tutti possono o vogliono accedere ai risparmi per fare un solo viaggio. Noi preferiamo mettere da parte qualcosa ogni mese e tenerci i risparmi per l’acquisto di casa ad esempio. Ma si parla sempre di priorità.
    Ricordo di aver fatto un discorso con un mio ex collega che mi diceva “ma tu il telefono non lo cambi mai? Neanche me lo ricordo sul mercato il modello che possiedi”. Questo perché lui cambiava i-phone ogni volta che ne usciva uno nuovo, aveva sempre l’ultimo modello di smart watch ecc. Mentre per me la priorità era viaggiare, mi sono tenuta quel cellulare quattro anni prima di doverlo per forza cambiare, intanto ho viaggiato molto più di lui che invece non vedeva l’utilità nell’uscire fuori dal suo paese.

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    1. Assolutamente niente di cui vergognarsi! Pensa che io, come una bambina di sette anni, a Natale ho messo da parte i soldi che ho ricevuto come regalo per pagare i due biglietti per il compleanno del mio compagno.
      C’è che viaggia, chi compra orologi o macchine, e chi decide di cambiare cellulare ogni anno come il tuo collega, ma nessuno dovrebbe mai permettersi di criticare gli altri o dire che sbagliano.

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  11. La penso esattamente come te, anche io mi concedo dei “lussi” quando sono in vacanza, perchè non amo macchine nuove, cene fuori e gran aperitivi, preferisco investire in viaggi. E se qualcuno mi critica peggio per lui, come si dice in Romagna “farà 2 fatiche” 🙂

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  12. Vera la storia del 9 volte su 10, ma purtroppo non è colpa nostra, è l’occhio che cade sempre sulle cose belle e di qualità mannaggia! 😂 Hai ragione, quei post puzzano di fuffa già dal titolo, e personalmente non me la sento di viaggiare (che poi il modo di dire corretto è muoversi, non viaggiare) dormendo sul divano di sconosciuti, la potevo trovare un’idea gagliarda a 20 anni, ma alla mia età pensionabile non mi va di rompermi la schiena con il couchsurfing e soprattutto non mi va di condividere il mio prezioso e silenzioso caffè mattutino con qualcuno che mi chiacchiera accanto. I modi per risparmiare ci sono, a partire dalla gestione domestica di cui parli fino ai grandi classici che prevedono prenotare in anticipo, approfittare delle offerte ecc. Viaggiare costa, e oggi purtroppo è diventato ancora più costoso!

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    1. Hai ragione, a 20 anni poteva sembrare “carino” dormire sui divani di gente sconosciuta, ma poi con gli anni sono arrivate le serate in casa trascorse a guardare documentari e serie su serial killer e allora la paura di finire a pezzetti in un congelatore ha messo un freno! Ma soprattutto i viaggi di lavoro durante i quali purtroppo ho anche dormito in letti con le lenzuola non cambiare, sui pavimenti… No, quello è muoversi, come hai detto tu, non viaggiare!
      Preferisco rinunciare a qualcosa e viaggiare di meno, ma farlo come si deve.

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  13. Per alcuni anni ho viaggiato per lavoro facendo la fotografa e si, anche se è stato molto faticoso, mi ha pure permesso di vedere luoghi e di fare esperienze che in un normale viaggio non avrei fatto, quindi sono stata felicissima di averlo fatto. Ora viaggio spesso low-cost facendo la petsitter, ovviamente non posso dire che viaggio gratis, ma un pò di risparmio c’è, quindi non disdegno questo o altri modi di viaggiare, perchè comunque offrono un altro punto di vista sui luoghi in cui si sta che non facendo semplicemente il turista. Comunque alla base di tutto c’è che ognuno deve essere libero di fare ciò che vuole! : )

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    1. Sono d’accordo con te: ognuno è libero di fare ciò che vuole. Solo che non ne posso più di sentir parlare dei mille mila modi di “viaggiare gratis” perché secondo me, niente è gratis. Nemmeno un viaggio di lavoro, perché avendo viaggiato per tanti anni in questo modo, mi sento di dire che non era gratis perché in cambio c’era, appunto, il mio lavoro.

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  14. Ho letto diversi articoli che spiegavano come viaggiare gratis, ma alla fine non era niente di così acclamante. Se uno ama viaggiare, cerca in tutti i modi di poter fare anche dei piccoli viaggi come nel mio caso. Ho dei sogni di visitare alcune mete, ma per il momento mi limito a quelle che posso.

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  15. Anch’io mi “sacrifico” non facendo l’abbonamento in palestra… Aahah, scherzo, non è un gran sacrificio, non ho mai messo piede in una palestra in vita mia! 😀 A ben pensare non ci sono molte cose per le quali mi interessa spendere soldi, a parte i viaggi. E quindi è abbastanza facile per me mettere da parte un gruzzoletto destinato alla mia passione principale. 🙂

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