Qualche mese fa ci eravamo illusi che l’incubo fosse finito. Avevamo comprato biglietti aerei e confermato prenotazioni alberghiere ma, ancora una volta, ai nostri progetti di viaggio sono state tagliate le gambe, e noi ci siamo ritrovati con tante idee andate in fumo. Dopo aver rinunciato a partire per Siviglia, ho rinunciato anche a programmare altre partenze per il 2022. Avevo in mente almeno due destinazioni, entrambe in Europa – niente di esotico – ma al momento preferisco aspettare.
Come ci si consola in un momento simile? Le soluzioni principali sono due. Innanzitutto, facendo binge-watching delle serie TV ambientate nelle città che conosco o che vorrei visitare. A questo proposito, se amate Parigi, dovete assolutamente leggere gli articoli di Veronica del blog Lost Wanderer per conoscere la città attraverso la serie Emily in Paris. E poi leggendo. Libri che mi portano in posti ai quali non avevo mai pensato, ma anche storie che raccontano la vita di qualcuno, oppure guide di viaggio particolari.
Come già la volta scorsa, anche in questa occasione ho preferito non inserire i link ai siti dove ordinare questi libri. Se vi interessano e volete leggerli, cercateli nelle librerie sotto casa. Magari ci sarà un po’ da aspettare, ma ne vale la pena. E farete felice un libraio.
La vita in alto. Una stagione sull’Himalaya
Appena è uscito il terzo libro dell’antropologa norvegese Erika Fatland, ne ho ordinata una copia alla mia libreria di fiducia. L’ho iniziato il giorno stesso e, in una settimana, ho divorato le seicento pagine di questo reportage avventuroso. Un viaggio tra Nepal, Bhutan, India, Tibet, Pakistan e altri regni ora non più riconosciuti come tali.
Incontri con personaggi curiosi lungo le tappe di un itinerario impegnativo, tra città caotiche e villaggi sperduti tra le cime delle montagne. Come sempre, tra le pagine si mescolano storia, politica, geopolitica, antropologia ma anche tanti aneddoti divertenti legati alle differenze tra chi è cresciuto in un paese occidentale e chi invece non ha mai lasciato la casa in cui è nato. Un confronto che viene sempre fatto in punta di piedi, cercando di capire (e far capire al lettore) usanze e tradizioni che a prima vista potrebbero sembrare lontane anni luce. Ancora una volta si tratta di una lettura che coinvolge e che ha stuzzicato la mia curiosità verso una parte di mondo di cui finora conoscevo poco o niente.
Taste: My Life Through Food
Ho scoperto della passione di Stanley Tucci per il cibo quando ho visto il suo ultimo libro in vetrina. Fino a quel momento, non sapevo ne avesse scritti altri e soprattutto non sapevo che l’attore americano fosse anche il protagonista di Searching for Italy, un programma itinerante alla scoperta delle tradizioni gastronomiche italiane.
Taste è un memoir, un viaggio tra le fasi della vita di Stanley Tucci, dove ogni capitolo è accompagnato da una ricetta o da un ricordo legato al cibo. Le prime pagine ci riportano alla sua infanzia, trascorsa in una cittadina di periferia dello stato di New York, dove l’attore cresce in un contesto profondamente italiano per via delle origini calabresi dei Tucci. Scopriamo poi i primi passi di un giovane Stanley nel mondo della recitazione e del cinema, con alcuni aneddoti, sempre culinari, che lo hanno visto protagonista su alcuni set cinematografici.
L’autore condivide anche le fasi più buie della sua vita, come la malattia e la morte della moglie, la sua battaglia contro lo stesso male, e i lunghi mesi di lockdown trascorsi a Londra. Il cibo ha sempre un ruolo fondamentale: è conforto, è gioia, è festa e, a volte, anche fonte di divertenti discussioni con la madre. Ne emerge un personaggio che è innanzitutto una persona normale, non un vip capriccioso ed esigente ma, al contrario, uno come tanti: un uomo che fa la spesa, un marito e un padre che cucina per la sua famiglia, e che pulisce anche la cucina dopo aver cenato.
Appetiti. Storie di Cibo e di Passione
Un viaggio con il cibo e attraverso il cibo, suddiviso in quattro parti, o portate, ognuna dedicata a un aspetto diverso. Nei ventisei reportage, Luca Iaccarino, giornalista gastronomico torinese, ci accompagna in un percorso che ci porta a conoscere quello che sta dietro i piatti che consumiamo: le storie delle persone che lavorano in un ristorante, o quelle dei pescatori che pescano i percebes galiziani in condizioni estreme. Ma ci permette anche di scoprire cosa sia il social eating, e racconta in cosa consista mangiare in una trattoria.
Luca Iaccarino è un supereroe del cibo: ha fatto il cameriere per un giorno in uno dei migliori ristoranti del mondo, si è imbarcato su una nave da crociera per scoprire come si preparano pasti non-stop per quattromila persone ogni giorno, e non si è tirato indietro nemmeno davanti a un pasto a base di insetti e larve. Esperienze che non tralasciano niente, dal cibo di strada ai pasti a tre stelle.
New York a piedi: curiosità e piccole scoperte
Un volumetto pubblicato da NuiNui, casa editrice giovanissima specializzata in pubblicazioni illustrate. Quello dedicato a New York è uno dei tanti titoli e non poteva non attirare la mia attenzione, anche perché in questa città mi ero illusa di poter tornare quest’anno, e invece chissà. Per il momento posso ripercorrere le sue strade sulla carta, esplorando la città, rigorosamente a piedi, un borough dopo l’altro. Ogni capitolo è dedicato a un quartiere, e contiene illustrazioni bellissime dei posti più noti ma anche di angoli meno conosciuti.
E soprattutto, ci sono parecchi suggerimenti gastronomici su dove mangiare o dove fare la spesa, aspetto fondamentale per chi è goloso come me. Alcuni degli indirizzi sono proprio quelli dei posti in cui torno sempre a New York, fin dal mio primo viaggio di tanti anni fa.
Avete letto alcuni di questi libri? Ne avete altri da consigliarmi?
Ti confesso che da qualche anno mi sono convertita al Kindle, almeno per quando sono in viaggio. In questo modo posso portare con me un sacco di cose da leggere senza girare con quintali di peso in valigia. I tuoi suggerimenti sono molto interessanti, mi intrigano molto!
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Anche io in viaggio leggo sull’iPad perché è molto più comodo!
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Ho visto Emily in Paris ma ho trovato un a Parigi molto lontana dalla realtà… devo invece subito trovare il libretto su New York visto che appena possibile vorrei finalmente perdermi nei suoi quartieri. Grazie della dritta.
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Io conosco pochissimo Parigi quindi “mi sono fidata” e sono stata rapita. Ti auguro di poter vedere presto New York – anche io spero di tornarci!
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Io mi sono appassionata ai libri di Beth O’Leary, tutti ambientati in Inghilterra. Sebbene si focalizzi molto più sui dialoghi che sulla descrizione dei luoghi (cosa che preferisco), in qualche modo riesce a farti immaginare tutti i posti in cui si trovano i personaggi. Nell’ultimo libro che sto leggendo, attualmente, mi trovo in auto direzione Scozia.
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Mi incuriosisce molto Beth O’Leary, non ho mai letto nulla!
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Sai che mi hai fatto innamorare di La vita in alto? Me lo conservo per l’estate, almeno con la mente andrò in luoghi mistici e soprattutto freschi 🙂 E poi i viaggi con occhi “antropologici” sono i migliori. Oddio le discussioni sul cibo con la madre… considerando l’origine calabrese posso immaginare le risate! 😀
La mia lettura corrente è un saggio su Magellano e la circumnavigazione del globo. La dice lunga su come sono messa a livello psicologico: una bomba pronta ad esplodere 😛
Basta viaggiare con i libri, vogliamo viaggiare con la carta d’imbarco!!!!! 😀
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Te la consiglio Erika Fatland perché ha uno stile molto coinvolgente! Eh sì, le discussioni di Stanley Tucci con la madre fanno morire 😂
A questo punto ci accontentiamo anche della circumnavigazione dell’Elba!
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Esatto, nel mio caso anche i Faraglioni di Capri 😛
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Ho sempre viaggiato anche attraverso i libri, soprattutto prima di un grande viaggio mi piace immergermi già precedentemente nell’atmosfera del paese attraverso romanzi lì ambientati. Certo ora avremmo bisogno di viaggi veri ma comunque consoliamoci così, la fuga in Tibet e Bhutan mi piace molto.
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Sì, a questo punto ci meritiamo proprio qualche viaggio vero!
Anche a me piace leggere libro ambientati nel posto in cui devo andare 🙂
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Tutte proposte molto valide ma direi che il testo che mi incuriosisce di più è quello di Stanley Tucci, non me lo voglio proprio lasciar scappare. Grazie della dritta.
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Te lo consiglio: una lettura scorrevole e interessante!
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Mi piace leggere i libri ambientati in terre vicine e lontane. Quelli da te citati non li ho letti, segno potrebbero diventare le prossime letture!
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Fammi poi sapere cosa ne pensi!
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Sono una lettrice accanita! Adoro i libri, il loro profumo di carta, mi piace prenderli in mano e girarli e rigirarli leggendo la quarta di copertina. E soprattutto li acquisto sempre e solo nella mia libreria indipendente di fiducia dove si va anche solo per bere un caffé e fare due chiacchiere con le proprietarie. Mi sono innamorata a prima vista del libro su New York: anche io come te avevo sperato di poterci tornare quest’anno ma nell’attesa me rileggerò volentierissimo
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Io quando viaggio cedo all’iPad perché è più comodo, ma con un libro vero non c’è paragone!
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Sono una books addicted da quando ero piccola e non riesco proprio a convertirmi al Kindle e agli ebooks, anche a costo di portarmi pesi in più pure in valigia!
Comunque mi affascina parecchio il libro di Stanley Tucci! Non avevo idea fosse anche uno scrittore!
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Eh è difficile rinunciare al fascino della carta! Quella di Stanley Tucci è stata una bella sorpresa
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Ti ringrazio tantissimo per la menzione, non me l’aspettavo! ❤
Mi ero segnata già Taste e Appetiti dopo averli visti dal tuo profilo Instagram, soprattutto il primo mi ispira molto e dovrò metterli in lista su Goodreads appena avrò un attimo! Mi segno anche l'ultimo sullo scoprire New York a piedi!
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I tuoi articoli su Emily in Paris mi hanno fatto sognare 😍
Il libro di Stanley Tucci è stato una bella sorpresa perché permette di conoscere un lato un lato umano e comune che lo rende una persona più normale e meno vip.
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Grazie per i tuoi consigli. Non ho letto nessuno di questi libri. Anche io in questo periodo sto leggendo molto e cerco spesso titoli interessanti, quindi mi segno i tuoi consigli! Mi ispira molto Appetiti…
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Appetiti merita tantissimo: interessante e divertente allo stesso tempo.
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Ma sai che ho scoperto proprio ieri la casa editrice NuiNui? Il libro su New York di questa casa mi ispira molto, mi piacerebbe moltissimo tornare a New York e vederla magari d’inverno anche se ora è un po’ infattibile. Intanto mi compro il libro, sia mai che riesco ad organizzare!
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Hanno tanti titoli molto interessanti! Anche a me piacerebbe molto tornare a New York ma per quest’anno temo sia difficile.
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Adoro i libri per viaggiare, di questi ancora non ne ho letto nemmeno uno e già li ho segnati sulla mia lista di goodsreads, il libro di Stanley Tucci è quello che più mi interessa, lo leggerò per primo.
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Quello di Stanley Tucci è stato una bella scoperta!
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Oh, il libro di Erika Fatland lo devo assolutamente leggere!
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Fammi poi sapere cosa ne pensi!
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Mi sono piaciuti molto sia La frontiera che Sovietistan… ti farò sapere!
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