L’organizzazione del viaggio Dublino è stata più complicata del solito: sia perché si trattava della prima partenza in aereo e per di più all’estero dopo oltre un anno, sia per la documentazione di viaggio da preparare prima di partire. Ma anche perché molte strutture tra cui alberghi, ristoranti e negozi sarebbero ancora stati chiusi a fine luglio per via delle misure anti Covid.
Decidere quale albergo prenotare non è stato semplice, dato che i due hotel che occupavano le prime posizioni della mia lista non avrebbero riaperto fino al mese successivo. Pur non essendo stata la prima scelta, quella dell’Handel’s Hotel si è rivelata comunque una soluzione di ripiego di tutto rispetto.
Handel’s Hotel Temple Bar: la posizione
La posizione è il punto forte di questa struttura. Temple Bar, il cuore pulsante della città, è dietro l’angolo, letteralmente. Da qui è comodissimo raggiungere a piedi in pochi minuti le principali attrazioni turistiche come la statua di Molly Malone, il castello di Dublino e St. Stephen’s Green. Non solo: la zona meno nota ma non meno interessante di Smithfield, che abbiamo scelto per i nostri pasti, è ad appena un quarto d’ora, a nord del fiume Liffey.
Vista la posizione centralissima dell’Handel’s Hotel, non abbiamo avuto bisogno di prendere né taxi né mezzi pubblici, tranne ovviamente quelli per raggiungere l’aeroporto. La fermata di College Green del bus urbano numero 16 che fa servizio diretto dal centro di Dublino al terminal aeroportuale è infatti ad appena dieci minuti di distanza. Una passeggiata di un quarto d’ora permette invece di raggiungere la stazione di Tara Street, da cui partono i treni della DART diretti alle località della costa, tra cui Malahide, Howth e Dún Laoghaire.
Handel’s Hotel Temple Bar: le camere
Durante i periodi di chiusura forzata, l’albergo ha subìto un restyling completo: le pareti sono stata ritinteggiate, la tappezzeria sostituita, la moquette ripulita a fondo e gli arredi rimodernati. La stanze sono spaziose, e si nota immediatamente che sono state rimesse a nuovo da pochissimo.
Molto apprezzati sia l’armadio spazioso, con cassetti e grucce per appendere i vestiti, e la macchina per il caffè con le cialde Nespresso a disposizione degli ospiti.
Il bagno merita una menzione speciale. Quante volte è capitato di ritrovarsi in camere d’albergo con bagni non più grandi di un ripostiglio? Quello dell’Handel’s Hotel si aggiudica invece il punteggio massimo: è spazioso, moderno e pulito. Con asciugamani morbidi, un asciugacapelli potente ma soprattutto con un ripiano spazioso su cui appoggiare spazzolino, dentifricio, creme e via dicendo senza rischiare di far cadere qualcosa a terra. L’unica pecca è la presenza della vasca al posto della doccia, ma fortunatamente c’è una parete in vetro e non l’odiosa tendina. Buona anche la selezione di shampoo, bagnoschiuma e sapone liquido di BeeKind, un brand locale a base di miele e cera d’api.
Handel’s Hotel Temple Bar: i servizi
Nonostante le restrizioni governative, durante il nostro soggiorno i servizi essenziali sono stati garantiti, come per esempio la reception aperta 24 ore su 24 e la possibilità di lasciare i bagagli nel deposito il giorno della partenza. A disposizione degli ospiti, all’ingresso e all’uscita dell’ascensore, i dispenser per sanificare le mani.
Non è stato però possible utilizzare la sala della colazione perché a fine luglio non era ancora permesso consumare i pasti all’interno dei ristoranti. Ne siamo stati informati al momento della prenotazione e ci è stato consigliato di fare colazione al vicino Chorus Café, proprio accanto all’albergo.
Dormirei di nuovo all’Handel’s Hotel? Per l’ottimo rapporto tra prezzo e qualità, con la camera doppia a 98 euro a notte, sicuramente sì, e anche per la posizione centralissima. Se dovessi tornare a Dublino, credo che però sceglierei uno degli altri due alberghi che in origine erano in cima alla mia lista, ma data la situazione, si è trattata di una scelta più che soddisfacente.
Praticamente l’hai inaugurata tu, chissà se veramente non sei stata la prima a dormire nella stanza ristrutturata! Beh ripiego di tutto rispetto, la centralità è la prima caratteristica che cerco in un hotel, e trovare un bagno spazioso non è per niente facile, quindi mi appunto il nome!
Che bello Silvia, anche se ancora arranchiamo, tutto questo (mi riferisco al post su dove dormire) ha il sapore di un po’ di travel-normalità! 😉
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Ah, può darsi! Era tutto nuovissimo, con quel profumo di vernice fresca e mobili nuovi. Un lusso che non capita spesso 😉 E la posizione era davvero il top!
Non è semplice nemmeno riabituarsi a viaggiare perché la paura rimane sempre, però almeno ho respirato una sorta di normalità per qualche giorno 🙂
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Sembra davvero un’ottima struttura ricettiva. Adoro questo stile di arredamento e soprattutto amo la sua posizione. Il fatto di essere al centro delle zone da visitare con la possibilità di potersi spostare a piedi e in autonomia è la prima cosa che cerco in un hotel.
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Sì, un’ottima struttura, poi quando l’arredamento è appena stato rifatto è ancora meglio. La posizione centralissima in questo caso è stata una comodità non indifferente.
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Questo hotel dal fascino un poco retrò mi ispira: mi piace il suo arredamento e l’avere il bagno di dimensioni più che adeguate non può che essere un valore aggiunto!
Ottima scelta direi, bravissima!
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Anche a me è piaciuto molto, da tenere in considerazione per una vacanza a Dublino!
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Devo dire che l’hotel dalle immagini mi piace, anche perché ricordo che quando sono stata a Dublino (qualche anno fa, nel mese di dicembre) l’unica sistemazione che avevo trovato a prezzo abbordabile e centrale era decisamente più “vissuta” 😉 Anche io avevo cercato una struttura che fosse comoda per visitare la città a piedi, ma la tua è decisamente migliore!
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Secondo me anche questo albergo fino a poco tempo fa era “vissuto” a giudicare da alcune foto di vecchie recensioni che ho trovato online. Direi che tutto sommato è andata bene 🙂
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Vado spessissimo a dublino perché ci vive mio fratello ma non ho mai alloggiato in questa struttura , pur conoscendo bene la zona di temple bar, molto carina e vivace. La terrò presente di sicuro
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Non è forse la mia città preferita, ma come ripartenza non è stato male!
L’albergo è molto carino e il prezzo ottimo.
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Beh che dire!! Sicuramente viaggiare in tempi di covid non è facile, soprattutto per la parte burocratica, ma una volta raggiunta la meta e ci si ritrova in un hotel come questo, tutta la fatica dell’organizzazione viene ripagata. Davvero una bella struttura!
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Non è facile, anche per le mille paure e il timore di aver dimenticato qualche documento fondamentale! Però poi all’arrivo parte di quell’ansia passa 🙂
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Prendere il meglio del lockdown! Apprezzo tantissimo le strutture che si sono migliorate o rinnovate durante questi periodi in cui purtroppo non potevano esserci clienti!
Apprezzo soprattutto la posizione!
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Almeno visto che erano obbligati a restare chiusi, ne hanno approfittato per rifarsi il look. Spero che saranno ripagati della fatica perché purtroppo al momento del nostro viaggio erano pochissime le stanze occupate, ma d’altra parte era il primo weekend in cui poteva viaggiare.
La posizione davvero ottima!
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Dublino è da sempre una delle mete in lista che dove dico di andare ogni anno e puntualmente invece scelgo un’altra destinazione. Però è superinteressante scoprire strutture in zone centrali e con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Un peccato però che non abbiano offerto la colazione in camera, alcune strutture inglesi e gallesi chiedevano al check-in se si desiderasse la continentale o la full english breakfast e portavano il tutto in camera all’orario scelto.
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Io ci dovevo tornare già l’anno scorso, con una tappa a a Belfast, ma ovviamente è stato tutto cancellato.
Mi sono stupita di trovare un posto a questo prezzo perché con il fatto che molte strutture erano ancora chiuse, quelle aperte avevano dei prezzi abbastanza alti. Sì, peccato per la colazione: ho visto che altri alberghi offrivano la possibilità di portare la colazione in camera: sicuramente sarebbe stato più comodo.
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A parte che Dublino è sempre un’ottima idea, dire che il ripiego è stato più che soddisfacente! E con un buonissimi rapporto qualità prezzo. Peccato per la colazione, io adoro farla in hotel, ma di questi tempi dobbiamo accontentarci.
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Sì in effetti un po’ mi è dispiaciuto non fare colazione in hotel, più che altro per la comodità, ma tutto sommato questo hotel è stato un’ottima scelta!
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Questo articolo me lo salvo, Dublino è una meta che già dovevo fare quest’anno per la partita delle 6 nazioni di Rugby, ovviamente non più fatta, quindi è una meta in sospeso, e l’hotel non mi sembra per niente male. Grazie
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Io ci dovevo già andare l’anno scorso, con una tappa a Belfast. Chissà quando riusciremo a recuperare tutti i viaggi persi…
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Considerata la mia precedente sperienza a Dublino, dove mi sono trovata a dover rimanere a letto con la febbre, proprio durante la festa di S Patrick… voglio riprovare l’anno prossimo. Allora avevo sbagliato nel scegliere l’alloggio, troppo distante dal cento, quindi mi affiderò al tuo consiglio sicuramente!
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Oh no ma che sfortuna! Ammalarsi in viaggio è terribile e per fortuna in tanti viaggi e in tanti anni mi è capitato una volta sola. Ti auguro di recuperare a Dublino la prossima volta!
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[…] è in pieno centro e raggiungibile a piedi con una passeggiata di un quarto d’ora dal nostro albergo a Temple Bar. Da qui partono i treni della DART, il servizio ferroviario che collega il centro della città ai […]
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