Quando avevo messo in bozza questo post qualche mese fa, non avrei mai immaginato quello che sarebbe successo nelle settimane successive. Se tutto non fosse finito a schifio, in questi giorni sarei partita per l’Irlanda con mio fratello per un breve viaggio tra Belfast e Dublino. Dopo aver prenotato voli e hotel, avevo cercato qualche informazione sui proverbi irlandesi, concentrandomi in particolare su quelli legati al cibo. Visto che non sono potuta partire fisicamente, ho scelto di fare almeno un viaggio virtuale tra le espressioni idiomatiche.
È stata una bella sorpresa, perché non immaginavo di trovare tanti modi di dire, e fare una scelta non è stato semplice. Probabilmente avrei dovuto immaginarlo, visto che il Gaelico irlandese o Gaedhilge è diffuso in più varianti e suddiviso in almeno sei dialetti.
Le lingue sono vive e si adattano agli avvenimenti storici e sociali. Tra gli eventi più noti e più tragici della storia irlandese c’è senz’altro la Great Famine, un periodo di carestia che causò la morte di oltre un milione di persone tra il 1845 e il 1849. A partire da allora, il cibo e i prodotti agricoli hanno un ruolo fondamentale nella vita degli irlandesi: senza cibo non c’è vita, questo è chiaro, ma probabilmente si tende a darlo per scontato fino a quando non viene a mancare. Prima di essere soppiantato dall’inglese, il Gaelico era la lingua del popolo, quindi era inevitabile che si creassero dei legami tra cibo e lingua irlandese.
You must take the little potato with the big potato
Devi prendere non solo il bene (la patata più grossa), ma anche il male (quella più piccola). Le patate si sa, sono un elemento fondamentale della dieta irlandese, per cui non sorprende che vengano utilizzate anche come metro per valutare una situazione di vita quotidiana. Quando si compra un sacco di patate si può trovare di tutto: patate più belle e più brutte, più grandi e più piccole.

Patate più grandi danno porzioni più grandi, e quindi sono più ambite in cucina, ma quale cuoca non sa che insieme ai pezzi migliori è possibile trovare anche qualche elemento meno pregiato? Un’espressione che denota grande senso pratico. In questi tempi di small potatoes, speriamo che sia finalmente in arrivo una big potato per tutti.
A stew boiled is a stew spoiled
L’Irish stew è, volendo semplificare le cose al massimo, una sorta di spezzatino a base di carne di agnello (o montone) e verdure. È forse il primo piatto che mi viene in mente quando penso alla cucina irlandese e il primo che mi dispiacerà non poter di nuovo assaggiare nel mio viaggio annullato. Viene cotto per ore, fino a quando la carne diventa morbidissima, un po’ come lo stracotto della nostra tradizione.
Stracotto sì, bollito no: c’è una grossa differenza, per cui è chiaro che uno stufato bollito è uno stufato rovinato. Al di là del significato pratico legato al problema di rovinare carne e verdure e quindi un pasto intero, non ho trovato molte spiegazioni su questo modo di dire. Secondo una teoria, potrebbe essere un modo per dire che le cose vanno fatte per bene. In altre parole: se devi fare una cosa o la fai bene o non la fai affatto.
You don’t know what is in the pot until the lid is lifted
Non puoi sapere cosa c’è nella pentola fino a quando non sollevi il coperchio. Sono una persona molto curiosa per cui, quando vado a cena dai miei, la prima cosa che faccio è proprio guardare cosa c’è sui fornelli. La curiosità va bene fino a un certo limite, ma quando è eccessiva può fare male.
In ogni caso, questa espressione ha – secondo me – qualcosa di vagamente minaccioso. Mi ricorda un po’ il nostro modo di dire secondo il quale è meglio non svegliare il can che dorme, perché quando è addormentato non può farci del male. In realtà, facendo qualche ricerca online, ho trovato un’interpretazione diversa secondo cui la frase sarebbe un invito a mantenere un segreto. Tenere il coperchio su una pentola equivarrebbe quindi a non svelare quello che c’è dentro.
It’s no use boiling your cabbage twice
Ancora un modo di dire che mi convince sempre di più del fatto che gli irlandesi siano molto matter-of-fact nel loro approccio alla vita. Molto pragmatici e con una buona dose di cinismo che non fa mai male, conseguenza delle circostanze che hanno dovuto affrontare nel corso della storia.

Il cavolo non sarà il massimo, ma serve a placare la fame. Una volta che lo hai bollito, è inutile bollirlo un’altra volta perché oltre a rovinarlo, è anche una perdita di tempo. Il significato più diffuso di questa espressione idiomatica è molto semplice: smettila di pensare e ripensare a quello che è successo, tanto è impossibile cambiare quello che è stato. Insomma, lasciamoci il passato alle spalle.
Beware of the public house or limpets will be your food
Un’espressione che la dice lunga sul rapporto degli irlandesi con i pub e con l’alcol. Ho trovato pochissimi esempi legati a questa frase, e ancora meno teorie sul suo significato, per cui sono partita dall’analisi letterale. Attenzione ai bar e all’alcol, oppure mangerai solo patelle.
Leggendo un articolo pubblicato sull’Irish Times nel lontano 1996, ho scoperto che un tempo i limpets (molluschi simili alle patelle) si mangiavano quando non c’era nient’altro da mettere sotto i denti. Sono difficili da raccogliere perché vanno staccati dallo scoglio, sono gommosi e sanno principalmente di sale. Mi è venuto in mente un solo collegamento possibile tra il frequentare i bar e ritrovarsi a mangiare limpets, ma è un’idea che non ha trovato riscontro da nessuna parte ed è quindi elaborata dalla mia fantasia: forse chi passa troppo tempo al pub spende tutti i suoi risparmi per bere e, non avendo i mezzi per comprare da mangiare, è costretto a raccogliere patelle per sfamarsi?
Avrei tanto voluto dire: “bain taitneamh as do bhéile” – buon appetito! Ma per il momento mi limiterò a pensare: “sarà per la prossima volta”.
Irlandesi maestri del senso pratico, direi 😉 Grazie per questo originalissimo viaggio tra espressioni che non avevo mai sentito prima ma che mi incuriosiscono molto perché raccontano un mondo su popoli, culture e periodi storici ❤️A parte il giramento dovuto al viaggio cancellato con tuo fratello😔, spero sia tutto ok…
Ciao Silvia, buona giornata.
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Sì, e mi piace tantissimo questa cosa del senso pratico perché mi sa che non ci girano troppo intorno alle cose 😉
Esatto, a parte il giramento vorticoso (e la noia a casa) tutto bene – spero anche voi!
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Mi piacciono i tuoi post sui proverbi culinari, si imparano sempre aspetti interessanti della cultura di un Paese 😊 Nel caso degli irlandesi traspare un senso pratico e una genuinità che corrisponde a come me li ha descritti chi ha trascorso più tempo di me nel loro Paese. Ti auguro di potere recuperare presto il viaggio mancato!
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Trovo anche io che questi modi di dire rispecchino molto bene la personalità concreta degli irlandesi, per il poco che ne so.
Speriamo di poter recuperare presto, su tutti i fronti!
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Che belli questi proverbi!! A proposito di Great Famine: in Irlanda nel 2016 ho visitato un posto chiamato il Great Famine Village, non ricordo in quale paesino. Era una ricostruzione di un intero villaggio ai tempi della carestia. Sounds good, ma le guide erano le persone più creepy di questo mondo, facevano facce morbose mentre raccontavano aneddoti inquietantissimi, alla fine io e il marito ce ne siamo scappati letteralmente con una scusa 😂 e ancora adesso mentre leggo Famine ripenso a quel postaccio e rido 😂
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Non sapevo che esistesse un posto simile – per fortuna direi, vista la tua esperienza! Io mi ero spaventata a morte durante il tour di Jack The Ripper a Londra anni fa, con una guida che più creepy non si poteva, quindi se fossi andata in questo villaggio sarei morta di paura!
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Meravigliosi i modi di dire legati al cibo! Ci raccontano molto dell’anima e della storia dei popoli (pensa da noi le differenze tra Nord e Sud) e non fanno eccezione sugli irlandesi gente pragmatica e rassegnata. Ho trovato meraviglioso quello del cavolo da non bollire due volte!
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Sì, esatto, i modi di dire rispecchiano la storia e la cultura, proprio come da noi. In effetti sarebbe interessante esplorare anche questa differenza qui in Italia!
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Ma che articolo originale e curioso, mai avrei immaginato di viaggiare nel cibo e nella cultura attraverso i proverbi, e dire che in fondo è il modo migliore per conoscere le tradizioni di un luogo. Davvero bellissimo questo post. Non so perché mi sono identificata in quello della pentola quando sollevi il coperchio. Sono io quando provo a cuocere polipi e calamari.
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A me piace sempre provare a trovare qualche dettaglio in più sui proverbi legati al cibo, perché inevitabilmente si creano dei legami tra lingua, storia e gastronomia.
Ora ti immagino come la tizia nell’immagine mentre “lotti” con il polpo 😉
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Quindi: smettiamola di bollire sto benedetto cavolo (leggi: coronavirus) e speriamo ardentemente nell’arrivo il prima possibile di una big potato (leggi: un viaggio possibilmente lungo ed intercontinentale)!
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Praticamente è quello che ho pensato io! E pur di partire mi accontenterei anche di mangiare limpets per il resto dell’anno 😉
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Stupendo il tuo articolo, interessante e molto simpatico anche!
😀
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Grazie, mi fa piacere riuscire a far sorridere in questo periodo 🙂
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I proverbi legati al cibo mi hanno sempre appassionata. Da noi la maggior parte dei detti prende spunto proprio dalla gastronomia locale. Ad esempio mia nonna diceva spesso… Gliu purp s’adda coc nell’acqua sej.. il polpo Si deve cucinare nella sua acqua!! Per dire che la testa sulle cose ce la devi sbattere da solo!
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Bellissimo il detto del polpo! Dalle mie parti la maggior parte dei proverbi in piemontese sono legati al vino – anzi, dovrei chiedere a mia mamma di farmi fare un ripasso!
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Secondo me l’ultima è così: chi passa il suo tempo a bere poi mastica amaro. Nel senso che perde il lavoro e alla fine non avrà neanche più soldi. Ti ho convinta? XD
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Sì, assolutamente! Penso proprio che il significato sia quello 🙂 Oddio, la fine che farò io a forza di aperitivi in casa se la quarantena non finisce presto 😂
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Ho trovato questo articolo davvero divertente ed anche un ottimo modo per conoscere gli alimenti base della cucina irlandese 🙂 Io stavo pensando all’Irlanda come meta per quest’estate e sinceramente non ho ancora del tutto perso le speranze…. vedremo se si potrà, altrimenti ci tornerò il prima possibile.
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Sull’estate non sono molto ottimista, più che altro perché temo che magari per andare all’estero ci sarà l’obbligo di quarantena o qualcosa del genere… Però sì, speriamo di poter vedere l’Irlanda il prima possibile!
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Ode alla tua cartella Bozze Silvia! Coniugare l’argomento cibo agli articoli di viaggio è la tua specialità e ogni volta ci sorprendi con chicche culinarie e linguistiche. Mi dispiace tantissimo per il tuo viaggio annullato, so bene cosa si prova (rabbia&frustrazione) ma per fortuna che c’è il web. Io sto incollata alle webcam norvegesi e in questi giorni sto seguendo i live tour organizzati dall’Ente del turismo delle Isole Faroe. Magra consolazione ma tant’è 😦
Che dire, parafrasando i proverbi che hai scovato mi sento come un cavolo stracotto e bollito con contorno di little potatoes. Quindi come nella migliore tradizione delle pellicole horror: “non aprite quel coperchio”! 😂
Un caro abbraccio Silvia! ❤️
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Eh sì guarda, in questi giorni solo viaggi annullati per tutti, tra Pasqua, 25 aprile e 1° maggio… Comunque almeno l’albergo dal quale ero in attesa di notizie mi ha mandato un rimborso.
Hai fatto bene a dirmi del tour alle Faroe: ora provo a cercarlo, almeno si può viaggiare con la fantasia.
Anche io mi sento un po’ come un cavolo stracotto, ma prima o poi torneranno le big potatoes 😂
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Divertente questo articolo! Non conoscevo nemmeno uno di questi modi di dire, nonostante sia stata in Irlanda (e abbia mangiato parecchio!). Si vede che anche per loro il cibo è una cosa seria, se lo paragonano a così tanti aspetti della loro vita!
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Nemmeno io ho imparato questi modi di dire in Irlanda, ma comunque sì, il loro legame con il cibo è molto forte, e infatti trovo che si mangi anche benissimo!
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Stupendo questo articolo Silvia! Ne conoscevo solo un paio, quello del cavolo e quello delle patate, forse sono i più usati?! Pensa che anche io ho in bozza un articolo del genere ma non avevo ancora avviato nessuna ricerca in merito 😁
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Allora spero di leggere presto il tuo articolo se trovi altri modi di dire curiosi. Io ne avevo trovati diversi, anche se non tutti erano legati al cibo ma in ogni caso erano divertenti comunque 🙂
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Stupendi questi detti, sopratutto perché legati al cibo. Se te ne vengono altri in mente aggiungili. 😉
Buona giornata,
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Certo, se ne trovo altri aggiorno la lista 🙂
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Conoscevo questi proverbi, tranne quello sulle public house. Trovo sia sempre molto intelligente esplorare la cultura altrui anche attraverso i modi di dire.
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Per me invece sono stati tutti delle scoperte curiose e interessanti. Peccato che su quello delle public house ci sia pochissimo online.
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Sono sempre molto interessanti i modi di dire tramandati da padre in figlio in ogni paese del mondo. Ci trovi nascoste tutte le tradizioni e le culture dei paesi. Anche in Italia abbiamo una serie infinita di detti popolari, soprattutto sul cibo, sul lavoro e sulla famiglia che sono le fondamenta di ogni società. Fanno sempre riflettere.
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Sì, infatti quando sento un nuovo modo di dire, mi viene subito in mente l’equivalente in dialetto piemontese. E molto spesso sono legati al cibo.
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Naturalmente non ne conoscevo neanche uno! Amo i detti popolari, tramandano antiche verità. E sono sempre validi! 😊
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Sì, sono belli perché oltre a essere divertenti sono sempre validi!
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Ah la saggezza popolare! E’ proprio vero che il cibo è la metafora della vita. E questo post lo dimostra in pieno. Bella idea!
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Sì, è vero, è succede con tanti dialetti, anche. Penso al piemontese, dove tanti modi di dire sono legati per esempio al vino.
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Che belli questi proverbi! Nelle cose semplici e nel cibo sono racchiuse tante verità della vita!
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Vero, è un approccio alle situazioni molto concreto e che per questo mi piace tantissimo!
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I britannici e gli irlandesi la sanno lunga con i modi di dire. Esprimono concetti in maniera molto diversa da noi e il cibo sembra quasi essere una costante delle loro metafore. Ammetto che non conoscessi neanche uno di questi detti, credo che quello che mi resterà impresso sarà sul cavolo. Sono una che ripensa sempre troppo spesso alle cose.
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Mi hanno sempre incuriosita i modi di dire del mondo anglosassone, e soprattutto mi piace fare il confronto con i nostri. Secondo me loro sono molto più pratici e spesso anche più divertenti. Anche io come te mi ritrovo molto in quello del cavolo!
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Ma io A D O R O questi proverbi irlandesi!!
Quello del cabbage credo che entrerà nel mio frasario 😊
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Eh sì, in quello del cabbage io mi ritrovo molto 😉
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Che articolo divertente e pieno dì curiosità! Il detto sulle patate mi è piaciuto particolarmente 😏
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Sì, è molto “vero” e si può utilizzare un po’ in tutte le situazioni 😉
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It’s no use boiling your cabbage twice è la mia preferita! Ovviamente non ne conoscevo neppure una ed ero molto indecisa tra questa e quella delle patate. MI sembra di capire che comunque giri tutto intorno al cibo o sbaglio? Ahaha
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Sì, gira sempre tutto intorno al cibo 😂 A me piace molto quella delle patate perché è molto semplice e molto vera!
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Tutti questi modi di dire legati al cibo dimostrano come ogni nazione ha alla fine un legame simbiotico con il cibo ed è interessante conoscere quelli di ognuno. Il modo di dire sulle patate è davvero curioso ma mai più azzeccato.
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Quello delle patate è azzeccatissimo! Poi è semplice e immediato, al punto che ti viene da domandarti: “ma come ho fatto a non pensarci io a un detto così?” 😉
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Non c’è niente da fare, gli irlandesi sono fantastici e questi modi di dire altrettanto meravigliosi!
Non li conoscevo ed è stato divertente leggerli e capirli!
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Sì, sono veramente molto diretti e fantasiosi!
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Non sono mai stata in Irlanda, ma credo che in molte cose siano simili ai vicini scozzesi (a proposito, il mio viaggio saltato era proprio in Scozia, sigh), inclusa la praticità. I modi di dire sono meravigliosi e davvero sintomatici della cultura del luogo, ne avevo fatto uno tempo fa uno simile sulla Repubblica Ceca e ne ho in bozza uno da completare sulla Scozia, è sempre bello scrivere certi post!
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Sì, anche secondo me sono molto simili nel loro essere molto pratici!
Spero di leggere presto il tuo post sui modi di dire scozzesi, sono molto curiosa perché secondo me anche in questo ci saranno delle cose divertenti!
Mi dispiace per il tuo viaggio cancellato 😢
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[…] mondiale che non accenna a dare tregua, viaggi cancellati uno dopo l’altro, dall’Irlanda alla Romania ai Paesi Baschi per finire con Catania. E varie sciagure minori ma non meno deprimenti […]
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