Chi è stato adolescente negli anni novanta avrà sicuramente trascorso qualche serata in uno dei cosiddetti pub inglesi e irlandesi che all’epoca spuntavano come funghi in qualunque città italiana. Locali rumorosi, spesso ricavati all’interno di quelli che fino a poco tempo prima erano spazi industriali, con buona probabilità in qualche capannone in periferia. Soffitti altissimi, pareti rivestite di finto legno, birra prodotta in massa e cibo fritto nell’olio stantio. A condire il tutto, un bel mix di musica techno che rendeva impossibile qualunque conversazione. O almeno, così era dalle mie parti.
Poi, appena ho iniziato a viaggiare tra Regno Unito e Irlanda, mi sono resa conto che i veri pub sono in realtà qualcosa di molto diverso da queste pseudo public houses della provincia italiana dove era difficile sentirsi a proprio agio.
I pub delle isole britanniche sono tutta un’altra cosa rispetto alle pallide imitazioni nostrane: un mondo completamente diverso da quello che avevo immaginato, e che spesso nasconde qualche segreto che forse non tutti conoscono.
Quello che forse non tutti sanno sui pub nel Regno Unito: le campagne in difesa delle tradizioni
L’origine dei pub inglesi sembra risalire ai tempi dell’invasione romana, quando le truppe dei nostri “connazionali” importarono dall’Italia, nel lontano 43 a.C., la cultura della taberna. Il nome attuale, quello di public house o pub, risale invece all’epoca di Enrico VIII ed è rimasto in uso da allora.
Nel corso degli ultimi decenni, i pub hanno subìto un lento declino per via della tassazione elevata sulle bevande alcoliche. Più aumentano i prezzi, meno gente va al pub, più locali chiudono ogni anno. Ma per fortuna c’è la Campaign For Real Ale, o CAMRA, che dal 1971 si batte per la sopravvivenza di queste istituzioni.
Si tratta di un’associazione di consumatori che riunisce gli amanti dei pub in tutto il Regno Unito. Il suo scopo è, per farla breve, salvaguardare la tradizione della real ale, ossia della birra prodotta in maniera artigianale e con ingredienti locali, ottenuta tramite fermentazione secondaria spontanea e spillata a senza l’utilizzo di anidride carbonica. La mission prevede di promuovere i pub che seguono questa filosofia. La lista dei locali aderenti è disponibile online per cui, quando è possibile, è bene scegliere un pub che faccia parte dell’iniziativa CAMRA.
Quello che forse non tutti sanno sui pub nel Regno Unito: dove ordinare
Entrate in un pub, vi sedete a un tavolo libero o al banco, e aspettate che qualcuno venga a prendere l’ordinazione, come se fosse un qualunque bar in Italia. Sbagliato! È un errore che probabilmente abbiamo commesso in tanti, almeno in occasione del primo viaggio nelle isole britanniche, e magari dobbiamo ringraziare un dipendente del pub per averci informato su come funzionano le cose. Oppure abbiamo “copiato” il comportamento degli altri avventori e, alla fine, siamo riusciti non solo a bere, ma anche a mangiare.
Bisogna però fare una distinzione tra le bevande e il cibo. Le prime le ordiniamo al banco, attendiamo che vengano spillate, e poi le portiamo direttamente al tavolo: non aspettiamoci l’ultimo passaggio del servizio da parte del personale. Se vogliamo mangiare, anche in questo caso ordiniamo direttamente al banco, ma poi, di solito, i piatti verranno portati al tavolo una volta pronti.
E il pagamento? Di regola il conto si salda al momento dell’ordinazione, e ultimamente tantissimi locali sono diventati cashless, per cui assicuratevi di avere il bancomat o la carta di credito con voi.
Quello che forse non tutti sanno sui pub nel Regno Unito: si può anche dormire
Sono ripetitiva, lo so, ma non mi stancherò mai di dire che i pub sono spesso sottovalutati. Qui, oltre a mangiare, si può anche dormire. Di frequente questi locali hanno a disposizione degli ospiti alcune stanze, esattamente come un albergo o un B&B. Se in passato era una prerogativa dei pub di campagna, ora la tendenza a trasformare i piani superiori in strutture ricettive sta prendendo piede anche nelle grandi città.
Già dai miei primi viaggi nel Regno Uniti ho l’abitudine di scegliere questo tipo di sistemazione alberghiera, e negli ultimi anni ho avuto l’occasione di dormire in due pub diversi anche nel centro di Londra. I costi sono spesso inferiori rispetto a quelli di un hotel di una grande catena internazionale, e la qualità è in genere molto alta. In base alla mia esperienza, si tratta di solito di strutture di carattere, con arredamento di design e con tante attenzioni particolari per gli ospiti. E poi vogliamo mettere la comodità di scendere al piano inferiore per mangiare e per bere, senza dover fare chilometri in macchina o a piedi?
Quello che forse non tutti sanno sui pub nel Regno Unito: un luogo per tutti
Questa è probabilmente la cosa che mi piace di più: nei pub c’è gente di tutte le età. Senza dubbio è dovuto alla storia e al ruolo delle public houses, che nei paesi di campagna come nei quartieri delle grandi città sono da sempre luoghi di ritrovo per la gente del posto, che abitualmente si incontra davanti al bancone per chiacchierare e per bere una pinta in compagnia. L’idea è questa: vado al pub, anche se sono da solo, tanto qualcuno con cui scambiare due parole lo trovo di sicuro.
Non ci si deve stupire se in tanti pub, soprattutto nelle zone rurali, gli avventori hanno un’età che può variare dai venti agli ottant’anni. E tutti sono perfettamente a loro agio. Forse anche perché, a differenza di quello che succede da noi, dove l’aperitivo è un evento a cui la maggior parte della gente partecipa solo dopo essersi cambiata dalla testa ai piedi e aver indossato l’abito della festa, qui ognuno fa un po’ come gli pare. Camicia stropicciata perché sei uscito dall’ufficio mezz’ora prima? Va benissimo! Pantaloni della tuta e scarpe da ginnastica perché sei appena andato a fare una passeggiata col cane? Sei il benvenuto. Il pub è un luogo molto accogliente, dove è impossibile non sentirsi subito a proprio agio.
Ho imparato leggendo i tuoi articoli che i pub affittano anche le stanze e mi piacerebbe proprio alloggiare in un pub storico. Mi piace quell’odore di legno e birra che si respira entrando e mi piace vedere la gente di ogni età che chiacchera e beve senza guardare troppo all’etichetta. Non sapevo della Camra, ci farò attenzione
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Un’esperienza che va fatta, perché permette di respirare l’aria della tradizione!
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Oddio meno male che ho letto il tuo articolo. Io avrei aspettato ore al tavolo, magari arrabbiandomi anche, nella speranza che qualcuno prendesse il mio ordine. E’ proprio vero che bisogna sempre informarsi sulle abitudini locali dei luoghi che Si intendono visitare. E’ di vitale importanza!
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Io ho fatto proprio così la prima volta: ho aspettato una vita chiedendomi perché mi ignorassero!
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Che belli i pub inglesi, anche meglio gli irlandesi e scozzesi, io adoro passare il tempo nei pub di Dublino e per fortuna le “regole” le conoscevo!
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Anche gli irlandesi e gli scozzesi sono ricchi di atmosfera!
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Qui in Australia i pub sono apprezzati e frequentati tanto come quelli del Regno Unito. Ho alloggiato solo una volta in un pub sperduto nel nulla e devo dire che la sensazione di dormire a casa di mia nonna grazie all’arredo datato c’è stata tutta
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A volte nei pub più sperduti nella campagna c’è questo rischio, almeno nelle isole britanniche
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Non avevo idea che si potesse anche dormire in alcuni pub! Mi piace la libertà di cui racconti, e l’abitudine di recarsi al pub senza preoccuparsi dell’outfit. Sai che a Venezia è un po’ la stessa cosa? Al Bacaro vanno vecchi e giovani, studenti e muratori, in qualsiasi abbigliamento!
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La libertà è la cosa che apprezzo di più. Non sono mai stata in un bacaro a Venezia e sono sicura che mi piacerebbe molto anche per questo motivo.
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Credo anch’io ti piacerebbe!
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Ho passato l’adolescenza ben fuori dalle città, in quelle zone dell’Italia da cui molte persone in passato erano partite per andare a lavorare all’estero, sopratutto nel Regno Unito. Forse è per quello che nella mia testa i pub aperti in Italia sono identici a quelli inglesi: perchè molte persone, tornando in Italia dopo anni via, hanno aperto pub che avevano tutte le caratteristiche di quelli che avevano imparato a conoscere e amare.
Niente capannoni dai soffitti altissimi, niente musica techno… io ricordo case di sasso con legno ovunque, birra a fiumi, cortiletti pergolati per l’estate, salette più o meno grandi e più o meno dotate di camino, tavoli di legno con divisori e senza divisori… pure le stanze al piano di sopra erano spesso presenti, anche se molto meno spesso utilizzate per via delle mille beghe burocratiche italiane.
Forse è per questo che non mi sono mai nemmeno posta la domanda “come ordino?” quando sono entrata in un pub in inghilterra.
Non conoscevo però CAMRA e sono felicissima di poter curiosare sul loro sito per organizzare il prossimo giro passando a visitare tutti i pub che saranno sul mio itinerario!
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Io sono cresciuta in un paesone di campagna, ma qui purtroppo i pub “inglesi” erano gestiti da gente del posto, che probabilmente non aveva mai messo piede nel Regno Unito, quindi il contesto era abbastanza brutto!
Se ti capita segui i consigli del CAMRA perché finora non mi hanno mai delusa 🙂
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Che I pub inglesi siano una parte importante della vita dei residenti, l’ho capito dal fatto che in ogni annuncio di sitting, tra le informazioni sull’abitazione, è sempre indicato che c’è un pub a pochi metri di distanza! Sapevo che si deve ordinare al bancone e adoro il fatto che non ci sia formalismo nell’andarci.
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Dai, non avrei mai immaginato! “Nelle vicinanze supermercato, farmacia, e pub” – ma del resto è un elemento molto importante 🙂
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L’atmosfera che si respira nei pub in UK è unica. Sono stata in alcuni pub scozzesi, che ho amato molto, soprattutto quelli sperduti nel nulla. Non sapevo che si potesse anche soggiornare, ottimo per la prossima volta.
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L’atmosfera che si respira nei pub in UK è unica. Sono stata in alcuni pub scozzesi, che ho amato molto, soprattutto quelli sperduti nel nulla. Non sapevo che si potesse anche soggiornare, ottimo per la prossima volta.
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Sì, anche a me piacciono di più quelli sperduti nel nulla. Se ti capita di soggiornare in un pub sarà un’esperienza unica!
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Il pub è perfetto per ogni occasione, non hai abbastanza soldi? Mangi al pub. Riunione con i colleghi? Pub. Christmas dinner con la comitiva? Pub.
Non ho nulla da aggiungere perché è già molto esaustivo il tuo articolo, anzi, devo ammettere che l’associazione CAMRA non la conoscevo.
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La soluzione ideale per tutto! Peccato che dalle mie parti non ci sia nulla di simile.
Il CAMRA ha un’ampia selezione di locali tra cui scegliere, un po’ in tutto il Regno Unito.
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Ciao Silvia, ti dico solo questo: un giorno anni fa ho avuto il coraggio di chiedere una mezza pinta in un pub di Galway. Ovviamente non l’ho mai più fatto, ti lascio immaginare la reazione.
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Questo è un dettaglio che ho dimenticato e che hai fatto bene a farmi ricordare 😂
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Adoro il senso di famigliarità che si vive nei pub! Ultimamente ho osservato che anche in Italia se ne sono aperti molti e non manco mai di visitarli: alcuni utilizzano la formula tipica inglese dell’ordine al banco mentre altri sono più nostrani e il cameriere prende l’ordinazione. Una cosa è certa: l’atmosfera dei pub britannici difficilmente si può replicare!
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Qui da noi andavano molto “di moda” anni fa, ma purtroppo erano solo pallide imitazioni dove non valeva la pena perdere del tempo. Non mi dispiacerebbe se ce ne fossero almeno un paio meritevoli anche dalle mie parti!
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Confermo, anche dalle mie parti gli pseudo pub hanno quella triste e finta atmosfera da imitazione. Geniali quelli del CAMRA, non solo preservano la tradizione della birra, ma fanno conoscere anche i pub più autentici, lo segno! Sapevo dell’ordinazione al banco, quello che non sapevo (e che ho appreso grazie a te) è la possibilità di dormirci, come nelle locande dei secoli scorsi! Hai ragione, scendere al piano inferiore per bere una birra è una coccola, un po’ come la colazione nella panetteria che avevi scovato a Barcellona! È bellissimo lo spirito che c’è dietro l’idea di pub, qui purtroppo dobbiamo accontentarci dei vari Bar Sport (che sono in via di estinzione tra l’altro) 😂
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L’atmosfera da imitazione è tristissima, come gli avventori vestiti da festa!
Il CAMRA lo avevo conosciuto anni fa, proprio grazie a un festival della birra, e da allora è un mio fedele compagno.
Tra l’altro i bar sport sport a modo loro sono anche affascinanti per certi aspetti 😂
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Articolo interessante, non sapevo tutte queste cose sui pub del regno unito. Buono a sapersi se un giorno mi ritroverò in quei locali.
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Ne vale la pena!
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Non conoscevo tutte queste curiosità sui pub inglesi in particolare no sapevo ci si potesse pure dormire. Leggendo il tuo articolo ho scoperto che sono tutt’altro che semplici bar. La prossima volta che andrò in Inghilterra voglio visitarne qualcuno e dargli la gusta attenzione.
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Sono posti con tantissime sorprese piacevoli!
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I primi tempi in Inghilterra, ricordo che notavo che ai tavolini dei pub c’erano spesso gruppetti di signore, che potevano tranquillamente avere l’età di mia madre. Ognuna con la sua bella pinta fresca sul tavolino. All’idea che mia madre potesse trovarsi con le amiche a bere birra invece che un caffè, al tempo, mi disturbava parecchio! 😀
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Si sì anche io avevo immaginato più o meno la stessa scena, però avevo immaginato mia nonna con la birra e non mia mamma, e la cosa era stata un po’ uno shock 😂
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