Per arrivare a La Vache à Carreaux bisogna districarsi in un labirinto di vie che si incrociano in maniera irregolare. Si passa attraverso il portale della Calandre, l’ingresso al quartiere ebraico di Avignone, poi oltre la sinagoga, distrutta da un incendio nel 1845 e ricostruita negli anni successivi. Superata Place Jérusalem ci si addentra in un altro dedalo di stradine lastricate, fino ad arrivare alla angusta Rue Peyrollerie.
L’interno del locale rispecchia la zona che lo ospita: è piccolo, coi pavimenti irregolari, illuminato da candele sparse qua e là tra tavoli e nicchie. Le due minuscole sale sono calde e accoglienti, e ogni singolo tavolino è occupato.
Non c’è un menu fisso: ogni giorno i piatti vengono elencati su due o tre lavagne che vengono fatte passare da un tavolo all’altro. La stessa cosa vale per la carta dei vini, che offre una selezione di oltre 300 etichette.
Decidere non è semplice, dato che come al solito vorrei provare tutto quello che c’è sul menu. Ma per fortuna la proprietaria della Maison d’Hôtes Côté Square ci ha consigliato i piatti a base di formaggio. Come antipasto scegliamo il Camembert gratinato e una assiette charcuterie da dividere, insieme a una bottiglia di Chateauneuf du Pape.
Quando si tratta di ordinare il piatto principale non abbiamo dubbi: poulet au Comté, pollo gratinato con salsa al formaggio Comté, e tartiflette, uno sformato di formaggio Reblochon, patate, cipolle e pancetta cotti al forno.
Il dolce proprio non ci sta più ma la ragazza che si occupa della sala ci spiega che non possiamo non provare la brioche perdue: è un classico francese, che un tempo veniva preparato con il pane avanzato dal giorno precedente. Oggi si utilizza il pan brioche, lo si immerge nel latte e poi si fa cuocere con burro e zucchero. Praticamente un pasto completo. Ma non avrei mai potuto andare via da Avignone senza aver provato la loro brioche perdue de la Vache à Carreaux.
Ma quanti localini sfiziosi che ci fai conoscere Silvia! La foto della tartfilette ha un aspetto davvero invitante.
Non ti avrei più rivolto la parola se non avessi mangiato il brioche perdue 😀 😀
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A essere sincere ho dovuto fare un sforzo per ordinare il dolce dopo gli altri due piatti carichi di burro: ma neanche io mi sarei perdonata un errore simile 😉
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Che posticini meravigliosi! E che fame! Grazie, Silvia! 🙂
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Grazie a te 🙂
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Oh mamma a quest’ora non devo vedere certi post…..che buona doveva essere la brioche perdue??!!
Non me la sarei persa neanche io, però ti capisco, ho provato la tartiflette in Alsazia e non sono neanche riuscita a finirla…. se capito da queste parti digiuno tutto il giorno così alla sera recupero ahahahah!
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La brioche perdue era buonissima!
Eh sì, la tartiflette è impegnativa 😉
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[…] via La Vache à Carreaux, Avignone, Francia — The Food Traveler […]
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[…] a scegliere: Ginette et Marcel, locale molto instagrammabile specializzato in zuppe e tartines, e La Vache à Carreaux, con tanti piatti a base di formaggi […]
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