Siamo tutti più o meno abituati a viaggiare in aereo e ci sentiamo spesso più preparati degli assistenti di volo quando dobbiamo imbarcarci. Ma chi di noi non ha mai commesso un errore di cui si è accorto troppo tardi, magari quando le porte dell’aereo erano già chiuse o quando il comandante aveva già dato il benvenuto a bordo? Nel corso degli anni mi è capitato a volte di sbagliare, e di non poter rimediare se non fino al volo successivo.
Si tratta di epic fails commessi principalmente quando ero una viaggiatrice meno esperta ma, altre volte, sono stati incidenti più recenti. Ma non si finisce mai di imparare.

Gli errori da non commettere quando si viaggia in aereo: tenere l’acqua vicina al cellulare o all’iPad
Consiglio scontato? Forse sì, ma anche no. Di tutti gli errori, questo è il più recente. Durante il nostro viaggio di ritorno da New York, il mio compagno ha sistemato il suo iPad relativamente nuovo nella tasca del sedile di fronte. Fin qui tutto bene. Poco dopo la partenza, le hostess hanno distribuito ai passeggeri delle bottiglie d’acqua, e lui ha messo la sua proprio accanto all’iPad.

Quando, un paio di ore dopo, ha deciso di accenderlo per guardare qualche episodio di una serie scaricata su Netflix, si è accorto che il tablet gocciolava. Come un maglione steso sotto la pioggia. Abbiamo provato ad asciugarlo con i fazzoletti di carta e, al rientro, siamo subito andati all’Apple Store di Torino per farlo sistemare perché ovviamente non si accendeva più. La riparazione sarebbe costata quanto un iPad nuovo, dato che non avevamo fatto l’Apple Care, perché non siamo mica dei bambini stupidi. Bambini no, ma stupidi sì.
Gli errori da non commettere quando si viaggia in aereo: indossare gli stivali (o scarpe troppo strette)
Anni fa, prima di partire per Siviglia, decisi di imbarcarmi indossando un paio di stivali di pelle. Erano alti fin sotto il ginocchio, quindi avrei fatto non poca fatica a farli entrare nel bagaglio a mano, dove invece avevo messo un paio di scarpe meno voluminose (e decisamente più comode). Sapevo che poteva essere rischioso, ma si trattava di un volo di appena due ore. Che fastidio potevano darmi?

La sensazione di disagio è iniziata appena si sono spente le luci delle cinture di sicurezza. Mi sentivo i piedi e le caviglie gonfie come delle salsicce, e avevo la sensazione che i polpacci sarebbero potuti esplodere da un momento all’altro. Avrei potuto prendere le sneaker dallo zaino e fare un cambio tattico, ma no, mi sono detta, tra poco saremo a destinazione e tutto si risolverà. Arrivata in camera, è stata un’impresa sfilare gli strumenti di tortura, al punto che se avessi avuto un paio di forbici li avrei tagliati e buttati via. Da allora, niente più stivali né scarpe strette in volo.
Gli errori da non commettere quando si viaggia in aereo: portare borse che non entrano nello spazio sotto al sedile
Dovevo partire per un viaggio di lavoro a Boston insieme al mio ex capo e, come sempre, oltre alla valigia piena di materiale promozionale infilato tra i vestiti, in aereo dovevo avere con me il portatile, i cavi e gli adattatori per me e per il boss, i regali per i nostri ospiti e la documentazione relativa alle riunioni. Siccome ho sempre odiato le classiche borse da computer, ho optato per una borsa di pelle rigida grande quanto un borsone. Dentro ci stava tutto il necessario, ma quella maledetta non voleva saperne di entrare nello spazio sotto al sedile.

Oltre al viaggio scomodissimo in economy con la borsa in equilibrio sulle ginocchia, ho dovuto sopportare anche il dolore della tracolla sulla spalla durante la fila eterna per il controllo dei passaporti. Prima di cena, anziché fare un giro per esplorare i dintorni dell’albergo, mi sono catapultata in un negozio per comprare una borsa di morbida tela plastificata. Di quelle che si usano in spiaggia, ma era leggerissima e stava comodamente sotto il sedile.
Gli errori da non commettere quando si viaggia in aereo: partire con il mal di denti
Di Vienna ho un bruttissimo ricordo. Ci sono stata per poco più di ventiquattro ore, e sono state una più terribile e dolorosa dell’altra. Qualche giorno prima della partenza avevo iniziato a sentire un leggero fastidio a un dente, così avevo telefonato al mio dentista. Che però era in luna di miele, e non avrebbe potuto visitarmi fino a dopo il mio rientro dall’Austria. L’assistente dello studio mi sconsigliò di affrontare un viaggio in aereo, ma cosa ne sapeva lei, soprattutto con una diagnosi telefonica? L’idea di provare un altro dentista non mi aveva nemmeno sfiorata, anche perché era solo un dolorino da nulla, magari dovuto una leggera nevralgia.

Dopo nemmeno mezz’ora di volo, il leggero fastidio era diventato un dolore pulsante che aumentava di intensità con il passare del tempo. Ho trascorso il soggiorno a Vienna dando fondo alle mie scorte di Okitask e a quelle dei miei due colleghi, senza peraltro riuscire a mangiare quasi nulla perché masticare era dolorosissimo. Solo al ritorno ho scoperto di avere un’infezione per la quale è stata necessaria un’operazione con tanto di punti di sutura.
Avete mai commesso qualche errore durante un viaggio in aereo?

Solo quello dello zaino che non sta sotto il sedile, ma a nostra discolpa: tutto pur di non dover pagare la stiva! 😅
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In questo caso ci sta: una motivazione più che valida 😊
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Trovare un bagaglio che ci stia nella cappelliera e’ un problema ricorrente, cambiando spesso trolley o borsoni. Poi ogni aereo ha delle dimensioni leggermente diverse! Dovrebbero essere tutti standard ormai!
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È vero, dovrebbero avere tutti delle misure standard per renderci la vita più facile!
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Non viaggio in aereo da un bel pò, ma l’unico errore che feci è stato quello di non segnalare le mie allergie alimentari durante un volo di 13 ore Roma-Los Angeles. Nel menu c’era la lasagna alla parmigiana di melanzane. Io altamente allergica a melanzane e latticini….digiuna tutto il tempo perchè non mi ero poratta nemmeno uno snack e loro avevano solo taralli e noccioline. Mi sono buttata sul vino.
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Oh mamma mia, quella è una cosa alla quale non avevo pensato. Immagino che incubo sia stato, vino a parte 😂
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Aggiungerei come altro consiglio spassionato: non dimenticare di ricaricare PRIMA del volo le cuffie bluetooth. Mi sono ritrovata tre ore di volo senza le mie amatissime cuffie noise cancelling in un volo pieno di bambini urlanti e ne sono uscita distrutta dal mal di testa.
Comunque anch’io ho il problema con lo zaino da mettere sotto il sedile, o meglio, a tirarlo fuori ogni volta che ho bisogno di qualcosa all’interno. Essendo super pieno, faccio sempre fatica a tirarlo su!!
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Ecco, questo è un errore che potrei commettere facilmente, anche perché le mi cuffie bluetooth non hanno l’indicatore della carica!
Anche io devo sempre fare mosse da contorsionista per prendere lo zaino da sotto il sedile senza rompere gli occhiali contro il tavolino 😂
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Anch’io ho problemi con le dimensioni del mio zaino che, soprattutto quando ho con me la macchina fotografica, è stacolmo e poco comprimibile. Un errore che ho commesso durante un volo oltre oceano è stato quello di indossare pantaloni larghi in fondo, non avevo valutato che sarabbero stati scomodissimi per andare alla toilette.
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Hai fatto bene ad avvisarmi sulla cosa dei pantaloni larghi perché ne ho comprati un paio per l’estate e in effetti non avevo pensato che potesse essere scomodissimo cercare di fare in modo che l’orlo non strofini sul pavimento della toilette!
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Lo zaino mi sembra un problema comune a tanti ma effettivamente non si riesce mai a metterlo sotto il sedile e d’altronde con il bagaglio spesso a pagamento lo si riempie all’inverosimile. Grazie comunque di alcuni remind sempre bene ricordare gli errori fatti per non ripeterli.
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Anche perché poi ci sono sempre i piedi della persona davanti che in qualche modo lo spingono indietro 😂
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Qualche errore da viaggiatore inesperto credo lo abbiamo commesso tutti, l’importante è imparare da questi e creare una check list da rispettare ogni volta che riprendiamo un volo. Cosa indossare per non impazzire ai controlli, come disporre le cose in valigia per non farcela svuotare in dogana, cosa avere a portata di mano in cabina. Rimangono solo gli inconvenienti ma quelli fanno parte del bello di viaggiare.
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Ah sì, bisognerebbe fare un decalogo di cosa indossare per non impazzire ai controlli, visto che spesso c’è gente che ci impiega dieci minuti a togliere cinture, stivali con la zip, giacche, sottogiacche, sciarpe e chi più ne ha più ne metta!
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Gambe e caviglie: c’è stato un periodo in cui impazzava il terrorismo della trombosi in volo, io ero talmente terrorizzata che pensa, indossavo le calze a compressione graduata e prima di partire prendevo un’aspirina per fluidificare il sangue! Non so se io abbia fatto bene o se sia stata una scemenza, ma almeno le calze hanno aiutato la circolazione e l’aspirina ha fatto opera di prevenzione su un eventuale raffreddore 😛 Considerando che scopro adesso che la pressurizzazione acuisce il mal di denti, forse forse non ho fatto male. L’errore più grande che commettevo in passato era quello di partire a stomaco vuoto, avevo il terrore della nausea. Poi (troppo tardi e a mie spese) ho capito che per chi soffre di mal di auto/aereo/treno ecc bisogna MANGIARE, “partire mangiati” e assumere un farmaco tipo Xamamina. D’allora magno l’impossibile prima del volo e porto con me un tir di Xamamina e Travelgum 😀 E anche qualche sacchetto di carta hahahahah 😛
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Ecco, ora ti farai una bella risata: in previsione del prossimo volo lungo, ho da poco comprato un paio di calze a compressione 😂 Nemmeno io so se sono utili, ma in ogni caso mi terranno i piedi al caldo con le temperature polari in cabina!
Anche il mio compagno ha passato un periodo in cui si era convinto che fosse meglio non mangiare né prima né in volo, ma finalmente anche lui ora ha capito che è meglio “partire mangiati”!
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Aggiungerei non viaggiare con l’emicrania perchè diventa insostenibile dopo qualche minuto di volo: l’ho provata anni fa mentre stavo andando in Egitto e il dolore fu così forte da non riuscire a godersi nemmeno un briciolo del viaggio.
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Ti capisco bene perché l’emicrania può arrivare in qualunque momento, senza preavviso e senza motivo. Non ridere ma io subito dopo i controlli prendo un Okitask preventivo!
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Non rido affatto, anzi ti capisco benissimo!!
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Consigli molto utili!
Ho volato con un mal di denti arrivato la sera prima della partenza ed è stato un incubo, il volo e anche i primi giorni di permanenza in Giordania. Mi ripeto sempre di mettere a portata di mano il necessario indispensabile per il volo ma poi metto più del dovuto in uno spazio stretto e non riesco a prendere agevolmente niente.
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Il mal di denti in volo è un incubo, anche perché purtroppo non passa una volta atterrati.
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Unico piccolo errore è quello di dimenticarmi sistematicamente di portare un paio di ciabatte quando faccio i voli lunghi. Sì perchè io sono una di quelle che in aereo sta senza scarpe: i piedi mi si gonfiano subito. Quindi, quando vado a rinfilarle per andare ad esempio in bagno, faccio una fatica bestiale, nonostante indossi sempre una scarpa da ginnastica comoda e di mezzo numero in più! Ma dopo l’ultimo volo me lo ricorderò, eccome se me lo ricorderò…
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Ah, come ti capisco! A me gonfiano i piedi appena salgo in aereo, e in effetti sui voli lunghi uso le Birkenstock, che sono larghe e comode. Sai che da poco ho comprato anche un paio di calzini a compressione? Non li ho ancora provati ma ti farò sapere se in effetti servono a qualcosa…
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