Cosa non cerco in un hotel

Ditemi che non capita soltanto a me. Quando prenoto un albergo, mi lascio travolgere dall’ansia. Una volta scelta la meta del viaggio, preparo un file excel dettagliatissimo con l’elenco delle strutture tra cui scegliere. Una lista che inizialmente comprende almeno venti nomi e che, un po’ alla volta, subisce una scrematura. Alla fine, dopo estenuanti valutazioni e ricerche online, di solito rimango con cinque o sei finalisti.

Ed è a questo punto che scegliere il vincitore diventa difficilissimo. Mi è capitato di svegliarmi nel cuore della notte pensando che l’albergo che vorrei prenotare il mattino successivo appena sveglia non sia la scelta migliore, perché forse il numero tre dell’elenco è meglio. Ma a volte va anche peggio: alla fine, quando ho già prenotato, mi sveglio ancora una volta nel cuore della notte decidendo di annullare e di scegliere un altro hotel della lista, perché magari sarà un po’ più lontano, ma vuoi mettere la camera con vista?

Chi pensa che stia esagerando, allora farebbe meglio a interrompere la lettura di questo post. Se invece condividiamo la stessa paranoia quando si tratta di scegliere una camera d’albergo, allora probabilmente condividiamo anche la stessa lista di cose che non cerchiamo in un hotel.

Cosa non cerco in un hotel: le catene internazionali

C’è chi pensa che siano una garanzia di qualità (o comunque di un certo standard che è il minimo sindacale della camera d’albergo) e, quindi, prenota solo in grandi catene internazionali. Mi è capitato, in un’occasione, di dover dormire in una di queste strutture, ma ne sono rimasta un po’ delusa.

Ibis London Shoreditch stanza

Più che delusa, forse dovrei dire non particolarmente impressionata. Di solito queste catene, soprattutto quelle di livello medio, non hanno niente che non vada e spesso hanno il grosso vantaggio di trovarsi in punti strategici: vicino all’aeroporto o alla stazione, oppure a due passi dalle attrazioni principali di una città. Ma hanno anche un altro aspetto in comune: sono tremendamente impersonali. Una camera a Roma non avrà niente di diverso da una a Londra, o a Helsinki. E questo per me è un enorme svantaggio.

Cosa non cerco in un hotel: la reception aperta a orari limitati

Come faccio se arrivo tardi la sera, quando la reception è chiusa da due o tre ore? Certo, ci sarà sicuramente l’opzione del self check-in, con un codice di accesso che mi permetterà di entrare nella struttura, di recuperare la carta magnetica e di trovare la mia stanza. Ma questo non mi farebbe dormire sonni tranquilli prima della partenza.

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E se il codice non dovesse funzionare? E se il numero di telefono per le emergenze dovesse suonare a vuoto? A mezzanotte, zaino in spalla e sotto il diluvio universale, dovrei mettermi alla ricerca di un altro albergo. Scenari apocalittici? Può darsi, ma voglio avere la garanzia di essere accolta da un essere umano che mi spieghi dove si trova la sala della colazione e a cui chiedere dove lasciare i bagagli il giorno della partenza.

Cosa non cerco in un hotel: la colazione “in collaborazione” con il bar vicino

Sono pigra. Al mattino, appena sveglia, voglio fare colazione senza dover camminare più lontano dell’ascensore e della breakfast room. Non ho voglia di vestirmi, truccarmi, asciugarmi i capelli e uscire dall’albergo per fare colazione nel bar dall’altra parte della strada, per dover poi tornare in albergo per lavarmi i denti.

Walker Hotel Tribeca Breakfast

La mia idea di risveglio in hotel è semplice: voglio poter scendere con i jeans e la felpa, ordinare quello che mi ispira dal menu, sedermi comodamente a tavola e poi tornare in camera per prepararmi con calma. Soprattutto se c’è una differenza notevole di fuso orario e quindi mi sveglio prestissimo. Se il sole deve ancora sorgere, non mi va proprio di uscire dall’albergo prima che sia un’ora decente.

Cosa non cerco in un hotel: il bagno con le pareti di vetro

Cari architetti e arredatori d’interni, ho una domanda per voi: perché? Anche a casa vostra avete sostituito le pareti in muratura del bagno con un pannello di vetro trasparente? Sarà anche di design, non lo metto in dubbio, ma in bagno serve privacy. Anche se viaggiamo con i nostri mariti/fidanzati/fratelli/sorelle, vogliamo fare la pipì in tranquillità, senza sentirci osservati.

Philadelphia The Independent Hotel

Mi è capitato, anni fa, di trascorrere due notti in un albergo in stile post industriale in Francia, dove la porta del bagno aveva i vetri trasparenti. Viaggiavo con una collega e, durante quel breve soggiorno, fare la doccia è stato a dir poco imbarazzante. Vi prego, albergatori: mettete delle belle pareti di mattoni (o almeno di cartongesso) nei bagni dei vostri hotel.

Cosa non cerco in un hotel: la camera senza finestre

Forse fino a qualche anno fa non mi sarebbe importato, ma ultimamente il pensiero di una camera senza finestre mi fa venire un attacco di claustrofobia. Ho scoperto dell’esistenza di questo tipo di sistemazione alberghiera quando dovevo prenotare una stanza a Stoccolma. I prezzi delle strutture erano abbastanza elevati, ma avevo notato che alcuni hotel offrivano la express room a prezzi scontati. Immaginavo che si trattasse di camere più piccole della media, ma ho scoperto dalla descrizione che in realtà sono stanze senza finestra. Praticamente celle di isolamento.

Praktik Hotel balcone Barcellona

Non fa per me nemmeno la camera nel seminterrato, dove purtroppo sono finita diverse volte. Anche se c’è una piccola finestra tipo garage, mi sembra comunque di soffocare. In un albergo cerco una stanza con vetrate ampie o, meglio ancora, con un balcone dove riposarmi dopo una lunga giornata.

Quali sono le cose che non cercate in un hotel?

34 pensieri riguardo “Cosa non cerco in un hotel

  1. È vero, con l’età cambiano le esigenze, se prima come te mi accontentavo di qualche piccolo difetto, adesso sono decisamente più selettiva. Anche a me è capitato di perdere il sonno al pensiero di non riuscire ad aprire porte e portoni con codici e dispositivi che fanno tanto spy movie 😛 La collaborazione con il bar o in una qualche dependance in cui hanno dislocato la sala colazioni è una vera seccatura, odio! Quello che non cerco io è il ridotto spazio di manovra, ho beccato stanze di hotel in cui avevo il lavabo a bordo letto letteralmente! E poi vogliamo parlare di quegli hotel che per colazione abbondano di portate salate e come colazione dolce servono i resti di una scatola di biscotti di discount?

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    1. Hai ragione, probabilmente è anche una cosa legata all’età: a vent’anni mi accontentavo di qualunque cosa pur di partire, mentre ora sono più esigente.
      I codici di accesso per il self check-in mi fanno venire un’ansia!
      E che tristezza le colazioni “abbondanti” dove ci sono tre biscotti tristi…

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  2. Io sono sempre stata amante del lusso e del confort per cui ho sempre cercato e soggiornato in strutture che rispecchiassero le mie abitudini e il mio mood di viaggio. Non transigo sulla colazione, che deve essere a buffet e degna di un re, e sulla puzza di fumo in stanza. Al di la dei divieti c’è sempre il cafone che fuma dove non deve e io ho il naso fino. Torno in reception e chiedo il cambio stanza. Altra cosa fastidiosa? Chi esce e lascia il cane in camera, libero di abbaiare senza freni e senza nessuno che possa intervenire. Sono a favore delle strutture per friendly, ma a volte bisognerebbe istruire prima i padroni!

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  3. Mi hai fatto troppo ridere con la camera senza finestra! Non posso nemmeno immaginare che ne esistano… Come ormai saprai, sono una viaggiatrice viziata e quindi condivido le tue ansie per l’hotel che anche io scelgo con attenzione maniacale. Non sopporto la colazione al bar ma ammetto che le pareti di vetro del bagno non mi hanno disturbato più di tanto, ma effettivamente erano satinate

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  4. Ancora una volta… Sono d’accordo con te su ogni singola cosa!
    La pianificazione del viaggio per me è fondamentale e scegliere l’hotel giusto deve essere di primaria importanza!
    Catene mai viste o quasi in tutta la mia vita (è capitato di alloggiarci solo quando l’hotel non è stato scelto dalla sottoscritta). Colazione deve essere sempre presente (e devo ammettere che nel mio ultimo viaggetto a Cuneo sono stata un po’ fregata da questa cosa, ammetto per una mia disattenzione) e la reception deve essere sempre disponibile o quasi (sicuramente in un hotel deve essere h24, in un B&B devo sapere di poter contattare l’host sempre).
    Ergo, siamo sulla stessa lunghezza d’onda.

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    1. Le catene purtroppo le ho dovuto scegliere spesso, soprattutto quando viaggiavo per lavoro e sono quasi sempre stata una delusione.
      La colazione in camera è una cosa alla quale posso rinunciare solo in certi contesti, come capita spesso negli Stati Uniti, dove nove volte su dieci non è disponibile. Ma sulla reception a orari limitati proprio no!

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  5. Sebbene io non senta nessuna ansia da prenotazione, visto che raramente prenoto qualcosa in anticipo, sono però d’accordo su molte delle cose che cerchi in un albergo (a parte il self check-in che adoro).
    Le catene internazionali infatti non mi soddisfano mai, proprio perchè sono tutte uguali e preferisco un b&b piuttosto. Appena sveglia pretendo il caffè prima di subito perchè sono una di quelle persone che senza caffeina al mattino sono intrattabili, quindi la colazione comoda è importante ma posso sostituirla con la macchina del caffè in camera (mi va bene pure americano ma datemi della caffeina!).
    Il bagno… ussignur! Ho ancora gli incubi di un posto dove il bagno era diviso dalla stanza da un muretto di un metro, il che forse è anche peggio delle pareti di vetro, perchè almeno il vetro trattiene gli odori!
    … e alla fine l’orrore degli orrori: la camera senza finestre! Ricordo ancora quando ho scoperto dell’esistenza di questa aberrazione: ero a Londra e il mio albergo era in una graziosa casetta vittoriana di legno ma, poichè era fuori dal centro, avevo prenotato un deposito bagagli in un albergo vicino Westminster e lì ho sentito due clienti parlare con la receptionist di quando fossero soddisfatti della loro stanza al quarto piano sottoterra perchè lo schermo tv che offriva la vista panoramica era davvero innovativo… ho ancora i brividi, giuro, e mi sono ripromessa che, per quanto ami le ambientazioni cyberpunk, quelle camere NON MI AVRANNO MAI!

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    1. Invece a me il self check-in fa venire un’ansia pazzesca perché inizio a immaginare scenari apocalittici, e con la sfiga che ho, stai sicura che succederà tutto, anzi pure qualcosa in più.
      Nooo il bagno separato da un muretto no! E nemmeno la stanza senza finestre con lo schermo che offre vista panoramica. Però devo dire che in effetti sarei curiosa di dare un’occhiata 😂

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  6. Ciao Silvia. Quando ho visto la foto di copertina e ho letto il titolo del post, ho pensato subito a quello che io non cerco in un hotel: la moquette! Oltre alle colazioni in convenzione e ai bagni senza finestra

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  7. Mamma mia che odio le colazioni al bar vicino.. io sono diventata negli anni una viaggiatrice che ha assoluta necessità di una buona colazione prima di affrontare la giornata. Sapere di dover mettere il naso fuori dall’hotel senza avere niente nello stomaco è terribile!

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  8. Sai che sono d’accordo con te su tante cose: l’impersonalità delle catene internazionali, il disagio della colazione fuori, la mancanza di fineste, praticamente tutto. Il soggiorno in hotel è ormai un’esperienza completa, un punto fonamentale anche del viaggio

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  9. Concordo pienamente sulla colazione, che dev’essere tassativamente in hotel, e la porta del bagnho vetrata. Mi è capitata in particolare in un viaggio in Francia e nonostante fossimo in famiglia per me è stato un incubo. La camera senza finestre non la prendo nemmeno in consifìderazione mentre le catene internazionali a volte si rivelano soluzioni pulite ed economiche, anche se di certo le camere sono molto standardizzate.

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  10. Ah, l’insonnia per le prenotazioni! Magari non mi è successo, ma spesso dopo che prenoto una struttura, rimugino e rimugino finché non la cancello e ne prenoto un’altra migliore.

    Anche io non riuscirei mai a dormire in una stanza senza finestre, e non mi piace “l’affiliazione al bar affianco”. Mi è capitato a Firenze dopo che su booking.com l’opzione colazione era inclusa per poi scoprire che non la offriva la struttura ma il bar sotto. No, grazie. Così come dico no alle pareti di vetro nel bagno, non ho prenotato un bellissimo hotel a Parigi per quello.

    Per la reception, invece, riesco ad adattarmi meglio, soprattutto se so che non arrivo al check-in ad orari improbabili.

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    1. Io lo faccio praticamente ogni volta (anche con i ristoranti): prenoto, poi cancello per riprenotare qualcosa che mi sembra meglio.
      La colazione al bar accanto la sopporto poco, ma proprio non accetto le pareti di vetro!
      Per la reception mi sa che devo imparare ad adattarmi perché sempre più spesso trovo hotel che forniscono solo questo tipo di servizio.

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  11. Concordo NO alle pareti di vetro in bagno, mentre non è un problema il self check in o la colazione al bar di fianco se è meglio di quella che fornirebbe l’hotel. Camera senza finestra anche no, ma non disdegno per principio le grandi catene.

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    1. Io purtroppo sono sempre più contraria agli hotel senza reception: proprio in questi giorni la mia collega è stata costretta a cancellare un viaggio a Roma, e non so quante volte ha provato a chiamare il numero “sempre raggiungibile” della struttura perché non aveva ricevuto la mail di conferma della cancellazione. Ecco io mi immagino sempre di aver bisogno di dover contattare la struttura per una emergenza e di non riuscirci!

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  12. Nel mio viaggiare in luoghi fuori rotta dell’Asia mi sono capitate cose che voi umani… in quei luoghi mi adatto, ma se posso avere una scelta anch’io come te divento paranoica, e inizio a selezionare il migliore tra quelli del mio budget per : posizione, luce, veduta, bagno, e ovviamente la colazione.

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  13. come proprietaria di un bed and breakfast leggo sempre con curiosità le esigenze dei viaggiatori per prendere spunti o per migliorare..devo dire che mi rivedo in molti punti, sono sempre stata un pò esigente soprattutto per ciò che concerne la pulizia e la colazione, ultimamente preferisco spendere un pò di più ma viaggiare tranquilla!

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