Luxury shopping: la mia esperienza da Chanel

Ho sempre pensato che mi sarei regalata una Chanel per il mio cinquantesimo compleanno. Poi, gli eventi degli ultimi anni e le brutte sorprese che ci hanno accompagnati per mesi mi hanno fatto cambiare idea. E se non ci arrivo, a cinquant’anni? E se poco dopo averli compiuti mi ritrovo su una sedia a rotelle in una casa di riposo? Sai che bella figura farei con la mia borsa tutta sporca di purè di patate! Così ho deciso che non c’era motivo di aspettare fino a quella fatidica data.

Era giunta l’ora. E finalmente ho fatto la follia a cui pensavo da tanto tempo.

Perché comprare una borsa Chanel

So già che alcuni di voi staranno facendo le equivalenze, trasformando il prezzo della borsa nel costo di un viaggio per cui, se volete farmi notare che con la stessa cifra avrei potuto comprare un biglietto per chissadove e ritorno, non ce n’è bisogno: ne sono consapevole. Questa borsa mi è sempre piaciuta, e sono convinta che se una cosa ci piace, se non dobbiamo rubare per poterla comprare né dobbiamo fare altre rinunce, allora dobbiamo seguire il nostro cuore. Io finalmente ho deciso di farlo e di realizzare questo desiderio facendomi un bellissimo regalo di Natale.

Un pezzo che si aggiunge alla mia piccola collezione e che sto sfruttando tantissimo, visto che è di dimensione mini ma non per questo meno pratica: utile nella vita di tutti i giorni ma anche in viaggio, dato che non sono più abituata ad andare in giro con borse ingombranti.

Dove comprare una borsa Chanel

La scelta ideale sarebbe stata Parigi, con la boutique storica di Rue Cambon, ma purtroppo non era fattibile organizzare un viaggio nella capitale francese. Ovviamente c’è la possibilità di acquistare online dal sito ufficiale, ma volevo vederla con i miei occhi, toccarla con mano e indossarla, nonostante conoscessi tutti i dettagli dopo aver visto centinaia di video su YouTube. Così ho scelto il negozio di Torino, il più vicino a casa mia. Qualche giorno prima ho contattato il servizio clienti per sapere se il modello che mi interessava fosse disponibile, ma per qualche motivo non possono dare questa informazione al telefono. Mi hanno consigliato di prenotare un appuntamento tramite la pagina dedicata del sito per evitare le code, cosa che ho fatto immediatamente.

Una volta arrivata in boutique, la sales assistant è stata gentilissima (esticazzi, direte, con quello che costa). Mi ha mostrato le varianti del modello, permettendomi di provarle tutte. Anche se è stato interessante vedere diversi colori, alla fine ho scelto quello che avevo già in mente prima di partire.

Quale borsa Chanel comprare

Nel mio caso non avevo dubbi: volevo il Wallet on Chain, più noto come WOC. In teoria è classificato come portafoglio, ma in realtà si tratta più che altro di una borsa mini, dato che misura diciannove centimetri in lunghezza, dodici in altezza e quattro in larghezza. Piccola ma grande, visto che all’interno ha uno scomparto principale, un altro con con zip e uno senza, più sei tasche per le carte di credito. Ha una tracolla a catena non regolabile, ma in realtà la lunghezza può essere accorciata grazie a un paio di trucchi imparati su YouTube, rendendo così la borsa molto versatile.

Chanel WOC

Il WOC è disponibile in diverse varianti: in tweed, in pelle di agnello o, ancora, in pelle classica martellata o caviar. Io ho scelto l’ultima versione perché, nonostante quella in pelle di agnello sia molto chic, è purtroppo più delicata di quella martellata, che al contrario non patisce praticamente nulla. I colori possono variare a seconda della stagione ma, senza nemmeno doverci pensare, ho comprato quella nera. Cambiano anche le finiture della chiusura e della catena, che possono essere dorate o argentate e, personalmente, preferisco il classico color oro.

Anche la confezione è bellissima: una dustbag in velluto, una scatola nera con un fiocco bianco e l’iconica borsa di carta di Chanel per contenere il tutto. Ogni acquisto prevede una garanzia di cinque anni, in caso di difetti o rotture.

Cosa ci sta in una borsa Chanel

In questa ci stanno poche cose ma, per me, tutto l’essenziale. Nello scomparto principale metto il cellulare, un pacchetto di fazzoletti di carta, il rossetto o il balsamo per le labbra. Nella tasca interna senza zip ci sta comodamente il passaporto, anche se quando sono in viaggio normalmente lo lascio nella cassaforte in camera. Nello scomparto con la zip trovano posto un po’ di contanti, mentre le carte di credito vanno negli spazi creati appositamente. Nella tasca posteriore, che per qualche motivo viene chiamata Monna Lisa pocket, ci sta un biglietto del treno o l’abbonamento della metropolitana.

Il pagamento di una borsa Chanel

Al momento del mio acquisto non è stato possibile pagare in contanti, e purtroppo attualmente non è ammesso (almeno in Italia) il pagamento disgiunto. Nessun problema se la vostra carta ha un plafond alto, ma non è il mio caso.

Per fortuna è possibile pagare anche con un assegno: in questo caso è essenziale avere a portata di mano i codici ABI e CAB della banca, oltre all’IBAN del conto corrente, perché al momento del pagamento l’addetto dovrà verificare l’effettiva disponibilità.

È un acquisto frivolo? Probabile, anzi, sicuro. Ma perché dire di no a un oggetto frivolo se ci rende più felici?

21 pensieri riguardo “Luxury shopping: la mia esperienza da Chanel

  1. Credo che la tasca si chiami Monna Lisa pocket per via del taglio che ricorda vagamente un sorriso gicondo (in realtà non è un sorriso… ma la paresi alle labbra quando scopri il prezzo 😂)
    Che bella che è, non l’ho mai vista da vicino e che figata l’esperienza di acquisto con appuntamento! Ma come ci si veste per entrare in uno store così, io sarei andata in paranoia come mi accadde per l’abito da indossare nella serata di gala in crociera!😂 Penso che non comunicano la disponibilità de modelli per scongiurare la possibilità che malintenzionati vadano “a colpo sicuro”. Sono assolutamente PRO FOLLIE e l’equivalenza in biglietti aerei non mi è mai passata per la testa, hai fatto benissimo e ti starà anche benissimo! ❤

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    1. È sicuramente come dici tu: quando vedi il prezzo ti prende una paralisi alla faccia 😂😂😂
      Sul come ci si veste si potrebbe aprire un dibattito: ci ho pensato per un po’ e mi sono fatta venire l’ansia – proprio tipo quella della serata di gala – e alla fine ho deciso per la mia “divisa” quotidiana: jeans, scarpe da ginnastica e cappotto!

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  2. Hai fatto benissimo, la borsa è meravigliosa! io mi sono regalata la Chanel quando mi sono dimessa dopo 15 anni di lavoro nella stessa azienda (di moda peraltro!!) e l’ho comprata da una mia cliente di Cipro esclusivista di Chanel che mi ha fatto anche un pochino di sconto altrimenti non me la sarei potuta permettere. Ogni tanto da Chanel a Milano ci entro, anche solo per respirare l’atmosfera del vero lusso!

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  3. Sicuramente è un bell’investimento sul futuro visto quanto le Chanel continuino ad essere intramontabili e i loro prezzi si alzano di anno in anno. Anch’io avrei scelto la WOC, probabilmente non l’acquisterò mai ma mi piace sognare. Utile invece sapere del pagamento.

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  4. Anche io sono sempre stata affascinata dalle borse di chanel, però quando guardo il prezzo, cambio idea. Anche perchè le borse le sfrutto e danneggio, dato che ci metto di tutto e poi si rompono. Quindi ci rinuncio a prendere borse di marca o costose.

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  5. Ti ha reso felice? Era una cosa che desideravi da tanto tempo? Ti fa sentire bene? Allora non ci sono scuse, hai fatto bene a comprarla! Ogni tanto è giusto toglierci uno sfizio, regalarci qualcosa che ci fa stare bene che non sia per forza un viaggio.

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  6. Ci sono alcuni marchi, Chanel incluso, che fanno parte un pò del nostro immaginario di oggetti-simbolo. Ricordo negli anni ’90 le Nike Air Jordan, per esempio. La borsa Chanel è una di queste e del resto, come dico sempre, ognuno con i propri soldi deve essere libero di acquistare ciò che vuole. Quindi, ben fatto Silvia.

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  7. Ognuno ha i propri desideri e la cosa principale è che il tuo acquisto ti renda felice. Il prezzo è un dettaglio, sicuramente non da poco, ma se uno può permettersela non c’è niente di male. A me le borse non interessano, ma spenderei senza problemi quei soldi per viaggiare, mangiare bene e comprare futilissimi ma splendidi minerali! 😀

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  8. Hai fatto benissimo Silvia se ci tenevi e ti dava gioia perché privartene? Io ci penso da tempo, è un pezzo che non tramonta mai, mi frena sempre il prezzo ma è un oggetto intramontabile e tutto sommato un investimento per cui chissà, prima o poi potrei fare la pazzia!

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