Viaggiatori e outfit inadeguati

Come dicono i norvegesi, non esiste il cattivo tempo, ma solo abiti sbagliati. Un concetto che vale nella vita di tutti i giorni, ma anche in viaggio. Quando prepariamo la valigia, dobbiamo quindi essere attenti a quello che portiamo per evitare, una volta arrivati a destinazione, di avere con noi solo capi di abbigliamento che ci faranno patire il freddo, che ci faranno sudare sette camicie o che ci faranno diventare l’oggetto delle beffe degli altri.

Più che di abiti sbagliati, in realtà sarebbe meglio evitare di vestirci in maniera non adeguata al contesto, o comunque poco adatta per viaggiare.

Questo è un altro post semiserio, per cui se vi riconoscete in una di queste categorie non prendetevela (ma probabilmente mi sono fatta una risata alle vostre spalle se vi ho incontrati in qualche aeroporto).

Outfit inadeguati: il viaggiatore super griffato

Lo capite quando in aeroporto pensate: “Guarda, c’è una delle sorelle Kardashian con il marito!” Ma appena si volta, vi rendete conto che si tratta della vostra vicina di casa. Non ho niente contro la famiglia Kardashian, ma mi sembra un ottimo esempio per far capire all’istante a cosa mi riferisco. Ormai è risaputo che non sono solo le donne a essere schiave della moda e delle griffe ma, ahimè, anche gli uomini. Anzi, di solito viaggiano in coppia. Jeans skinny, troppo skinny per lei e purtroppo anche per il marito/fidanzato. Lei indossa un top smanicato con scollo a V con qualche animale esotico ricamato sulla schiena, mentre lui ha scelto una giacca di taglio sartoriale ma di due taglie in meno perché da Balenciaga era in saldo.

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E poi loghi ovunque, alla faccia dell’understatement: LV su cinture e borsette, D&G sulle stanghette degli occhiali da sole indossati anche in attesa al gate al piano interrato senza finestre, più altre iniziali sgargianti in ogni angolo, anche sulle unghie laccate. Ma dove andate, conciati così? Non è una domanda retorica, ma una domanda sincera, dettata dalla curiosità: quale sarà la destinazione finale di questa coppia in coda per l’imbarco del volo Torino-Francoforte delle sette del mattino? E poi, come ha detto una volta un mio amico, corrono anche il rischio di essere derubati.

Outfit inadeguati: il viaggiatore con l’abbigliamento tecnico

L’abbigliamento tecnico è indispensabile per tantissime attività, e su questo non si discute. Ma davvero per passeggiare tra le strade di Parigi quando siamo in vacanza abbiamo bisogno dello zaino da settanta litri, degli scarponcini da montagna, dei bastoncini da trekking e dei pantaloni convertibili da lunghi a corti?

Hiking gear
Photo by Toomas Tartes on Unsplash

Se state pensando che non amo in particolare l’abbigliamento tecnico, avete ragione. Ma solo in parte. Va bene quando facciamo una passeggiata nei boschi o un’escursione in montagna, ma sul serio pensiamo di dover trasformare i nostri pantaloni tecnici in pratici shorts mentre camminiamo tra gli stand di Covent Garden? O di mettere i ramponi alle scarpe per salire sull’Empire State Building? Ok agli abiti sportivi, ma solo quando servono davvero: c’è un limite a tutto.

Outfit inadeguati: il viaggiatore che ignora il meteo

Sembra incredibile, ma nel 2022 c’è ancora chi non sa cosa siano le previsioni del tempo. Sarà che sono cresciuta guardando Bernacca mentre cenavo coi miei nonni, per cui non potrei mai partire per una destinazione senza prima informarmi sul clima di quella città o di quel paese. Ma a quanto pare esiste un tipo di viaggiatore che cazzogliene delle condizioni atmosferiche. La versione femminile parte con le infradito e il pareo in estate, oppure con le ballerine senza calze in inverno, anche se deve andare a Novosibirsk.

La versione maschile si presenta in aeroporto con le Crocs e la canotta da basket, a prescindere dalla stagione. In aereo, quando inizia a soffrire per via dei quindici gradi, chiede all’assistente di volo una coperta. Una volta arrivato a destinazione, probabilmente rimedierà con un paio di calze di spugna indossate con le ciabatte da piscina e strisce bianche e nere. Un tocco di classe.

Outfit inadeguati: la viaggiatrice in tuta di ciniglia

Ho avuto non poche difficoltà a trovare una definizione per questa categoria perché è molto ristretta e di solito comprende solo il genere femminile. Si tratta spesso di mamme che viaggiano con i bambini e che vogliono essere comode e alla moda al tempo stesso. Come unire le due cose in un capo unico? Facile: con la tuta da ginnastica in ciniglia!

Odio con tutta me stessa la ciniglia, dai tempi in cui da bambina fui costretta a indossare una maglia a righe bianche e rosse realizzata in questo materiale fastidioso al tatto e ancora di più alla vista, e che per di più si carica di elettricità statica trasformando chiunque in una sorta di parafulmine con le gambe. Donne che credete di essere stylish con la tuta di ciniglia blu oltremare: cambiatevi, siete terrificanti conciate così.

Outfit inadeguati: il viaggiatore con il bagaglio in eccesso

Non mi riferisco necessariamente a chi ha un bagaglio troppo grande, ma a chi ha tutto il set: dalla mini pochette, al beauty case rigido, al trolley da cabina alla valigia gigante da stiva. Probabilmente si tratta di persone che staranno fuori casa per mesi, o magari sono semplicemente dei feticisti del bagaglio, in tutte le sue forme.

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Li riconoscete perché imbarcano almeno due valigie rigide, di quelle che si muovono grazie alle quattro ruote ammortizzate. Se per caso capitano al controllo di sicurezza davanti a voi (e potete stare certi che succederà), impiegano mezz’ora per mettere sul nastro il trolley da cabina, il borsone coordinato con lo zainetto, il marsupio e la borsetta. E ovviamente avranno dimenticato di togliere i liquidi e il laptop.

Appartenete a una di queste categorie? Ve ne vengono in mente altre?

Cover photo by Jason Leung on Unsplash

36 pensieri riguardo “Viaggiatori e outfit inadeguati

  1. Fortunatamente non mi riconosco in nessuna categoria!! Però, avendo lavorato per anni nel campo della moda, mi sono molto divertita quando hai parlato dei super griffati (puoi immaginare quanti ne ho visti e con quanti ho dovuto condividere il viaggio…) e soprattutto quando dici di detestare le tute in ciniglia. Io detesto a prescindere chi viaggia in tuta per quanto fashion possa essere. Trovo che sia una mancanza di rispetto per gli altri viaggiatori e un imbruttimento generale di cui non abbiamo proprio bisogno.

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    1. Ma non si guardano allo specchio i super griffati prima di uscire? Probabilmente sì e si piacciono così, senza rendersi conto di essere esagerati!
      La penso come te anche sulla tuta: va bene a stare in casa, va bene se porti a spasso il cane, però diversamente no.

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  2. Oddio quanto odio quelle famiglie che vestono firmato da capo a piedi che ostentano quei loghi come se fossero parte integrante della loro vita. Che amarezza. E ti assicuro che ho visto donne girare per i parchi divertimento con i tacchi a spillo. Queste persone non sono veri viaggiatori, solo vacanzieri da strapazzo.

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  3. A sentire di tutti questi esemplari mi viene in mente il campionario di stoffe di quei vecchi commessi viaggiatori di molti anni fa 😀 Io ho visto un incrocio tra la prima e l’ultima: l’indossatrice di tuta di ciniglia griffata. È vero, loghi ovunque, per non parlare degli accessori supervistosissimi e del trucco ipervistosissimo. Forse partono per andare a fare i casting per “Riccanza” o per qualche serie televisiva trash? A me comunque la moda del momento non mi piace proprio, la trovo un’accozzaglia di colori e non-stili che insieme generano una brutta immagine. Quasi quasi rimpiango il caro vecchio turista tedesco in sandali e calzino bianco… 😛 Invece trovo le asiatiche sempre carine, sempre perfette, ben pettinate e ben vestite (almeno fino a qualche anno fa, non so se ora si siano adeguate al Riccanza Style).
    Bernacca, cosa mi hai ricordato! ❤

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    1. Mamma mia, l’indossatrice della tuta di ciniglia griffata mi manca all’appello! Chissà che brutto spettacolo 😂 Forse è proprio meglio il turista con i sandali e le calze, che tra l’altro stanno diventando molto fashion…
      Hai ragione, le asiatiche sono sempre molto ben vestite e ben pettinate.
      Sapevo che avresti apprezzato il riferimento a Bernacca!

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  4. Quanta verità in questo articolo! Anche a me capita di vedere gente vestita in modo totalmente sbagliato mentre sono in viaggio. A parte i capi firmati e i tacchi alti, ho visto gente vestita con magliettine leggere e shorts con 4/5 gradi di temperatura. Altri invece sudano sotto parka pesantissimi con temperature tropicali. Per evitare queste situazioni, metto in valigia un pò di tutto per non farmi trovare impreparata!

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  5. La viaggiatrice in tuta di ciniglia mi fa morire, la cosa bella è che anch’io le ho viste! Io ogni tanto penso che certa gente è quella che si muove di casa una volta ogni dieci anni perchè sennò non si spiega.
    io che ormai viaggio con uno zaino e che guardo il meteo fino ad un’ora prima di partire per capire come vestirmi e cosa portare!

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  6. Parliamo di quelle che partono con i tacchi alti?? Ma non sarà scomodo? Senza contare che se sono british se li toglieranno e cammineranno scalze per tutto l’aereo… i brividi!
    Comunque io faccio mea culpa perché parto sempre con leggins e un maglione oversize perché voglio stare comoda. tanto il cappotto copre tutto. E soprattutto parto e uso solo scarpe da ginnastica a meno che non vado in un posto caldo.

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  7. Non appartengo a nessuna di queste categorie ma mi aggiungo al tuo team “ciniglia? no grazie!” 🙂
    In aggiunta, sento anche di appartenere al team “unghie strafinte e strafluo no grazie!” (probabilmente identificabili con il team Kardashian).
    Spero nessuno me ne voglia, sono gusti! 🙂

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  8. Ho letto con molta attenzione scoprendo di non appartenere a nessuna di queste categorie. Tuttavia, anche io come te osservo gli altri viaggiatori e spesso rimango sconvolta dai loro outfit. Ti giuro: sulla tuta di ciniglia mi hai fatto morire dal ridere!!

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  9. Negli anni in qualche occasione anch’io sono stata una viaggiatrice con un abbigliamento inadeguato soprattutto legato alle condizioni meteo. Ad esempio un anno sono stata a Londra nel mese di agosto e anche se il meteo aveva dato bel tempo ha fatto freddissimo e mi sono dovuta arrangiare con quello che avevo vestendomi a cipolla.

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  10. Oddio! A che categoria appartengo? Io viaggio con lo stesso stile da anni! Però non dico no ai pantaloni della tuta (la ciniglia non mi piace…) se devo prendere un intercontinentale e viaggiare ore. Di solito sono “incipollata” in vari strati, a volte metto ciò che dimentico di mettere in valigia. Anche io ho visto di tutto in aeroporto. Hai dimenticato le supersexy, con minigonne inguinali, seno in vista che tremano di freddo per tutto il viaggio.

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    1. Sarà che con la tuta mi sento molto a disagio, per cui la sostituisco con un paio di leggings.
      Ho dimenticato le super sexy, hai ragione! E mi fai tornare in mente una tizia vista all’aeroporto di Torino, in coda davanti a me, con una minigonna cortissima: ogni volta che si chinava dava spettacolo!

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  11. Per fortuna non appartengo a queste categorie. Sono per portare lo stretto indispensabile e qualcosa di carino per la sera. Aggiungerei che anche le marche di abbigliamento tecnico producono capi adatti a esplorare la città. Ci sta di essere fissati con la marca preferita e trovo bello che le aziende vengano incontro ai nostri desideri.

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  12. Ops! Beccata! Io sono quella dell’abbigliamento tecnico. E sì, ammetto che un po’ mi sono vergognata di passeggiare per il centro di Sydney in pantaloni da trekking e windstopper… Non sono particolarmente sportiva né appassionata di abbigliamento tecnico, anzi. E’ che mi piace viaggìare con il bagaglio al minimo (ma davvero minimo!), quindi trovo molto comodo l’abbigliamento da trekking che non pesa niente e va bene in ogni situazione e con ogni clima.

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  13. Posso inserire la categoria di cui faccio parte? La categoria dei viaggiatori “che amano il pile”. Io senza pile non so stare, lo indosserei sempre, pure d’estate! Nella mia valigia ce n’è sempre uno, è davvero immancabile!

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  14. Per fortuna io non rientro in nessuna di queste categorie, adoro sì viaggiare comoda ma la tuta di ciniglia anche no! Comunque in giro se ne vede di gente che non ci azzecca per nulla, ho visto persone con i tacchi a spillo in campagna o con le infradito in montagna…no comment!

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    1. Le infradito in montagna mi fanno non poca paura per chi le indossa: qualche anno fa in un percorso ad anello con pietre, sassi e sentieri strettissimi c’era una ragazza con i jeans skinny e le ciabattine stile havaianas! Non so come abbia fatto a non finire in un dirupo.

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