Il mese scorso il Regno Unito è ufficialmente uscito dall’Unione Europea: la Brexit ormai è definitiva e da qui non si torna indietro. Dopo il referendum del 2016, che ha visto la vittoria del sì alla decisione di lasciare l’UE quarantasette anni dopo che il Regno Unito vi aveva aderito, è iniziato un periodo di transizione che ha portato alla situazione attuale e che prevede notevoli cambiamenti per quanto riguarda lo spostamento di persone e merci tra il Regno Unito e gli altri paesi europei.
Nei mesi e negli anni a venire ci saranno conseguenze economiche, politiche e sociali, ma siccome questo non è un blog di politica internazionale, a gennaio ho cercato informazioni su quello che più mi sta a cuore: cosa cambierà dal punto di vista dei viaggi nel Regno Unito dopo la Brexit?
Regno Unito e Brexit: documenti e visti
Stop al sistema di libera circolazione di merci e persone tra Regno Unito e Unione Europe a partire dal 30 dicembre 2020. Cosa significa concretamente per le persone che hanno intenzione di visitare il Regno Unito per motivi turistici, ovviamente quando sarà nuovamente possibile farlo? Per noi italiani (così come per i cittadini di uno dei paesi membri dell’UE), non cambierà molto: sarà ancora possibile entrare in territorio britannico senza bisogno di un visto, a patto che il soggiorno non abbia una durata superiore ai sei mesi. Sarà invece necessario richiedere l’emissione di un visto per tutti quelli che intendono lavorare o studiare nel paese.

Quello che cambia è il tipo di documento richiesto alla frontiera: se fino al 2020 al nostro arrivo nel Regno Unito era sufficiente la carta di identità, a breve occorrerà essere minuti di passaporto. C’è tempo comunque fino al 30 settembre 2021: fino a questa data, le carte di identità italiane (e comunitarie, in generale) saranno ancora accettate, dopodiché sarà necessario avere il passaporto.
Regno Unito e Brexit: assistenza sanitaria e assicurazione di viaggio
Se fino a oggi quelli che come noi si recavano spesso nel Regno Unito per turismo non erano abituati a stipulare alcun tipo di assicurazione sanitaria, d’ora in avanti potrebbero essere costretti a rivedere le proprie abitudini. Infatti, fino allo scorso anno era più che sufficiente portare con sé la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (quella che comunemente viene chiamata tessera sanitaria e sulla quale è riportato il nostro codice fiscale, per intenderci) per avere accesso in maniera gratuita alle cure mediche di emergenza. A partire dallo scorso gennaio, la situazione è un po’ confusa a questo proposito: cercando informazioni tra i siti ufficiali delle ambasciate e degli enti del turismo, ho trovato informazioni contrastanti. Alcuni sostengono che sia necessario stipulare una polizza assicurativa, mentre secondo altri la tessera sanitaria europea continuerà ad essere valida per chi viaggia per turismo. Ma la paura di scivolare sulle scale mobili della metropolitana, rompermi una caviglia, finire al pronto soccorso e dover poi vendere la casa per ripagare radiografie e ingessatura non mi entusiasma. Nemmeno se dovessi essere affidata alle cure di un medico molto divertente e molto British.
Se siete paranoici come me, soprattutto in questo periodo catastrofico, allora mi sento di consigliarvi di stipulare un’assicurazione che preveda la copertura (e non solo il rimborso) delle spese mediche di emergenza e il rimpatrio.
Regno Unito e Brexit: telefonate e roaming
Ormai eravamo abituati a viaggiare oltre i confini nazionali continuando a fare telefonate e a navigare in internet senza differenze sostanziali rispetto all’Italia. Ma cosa succederà ora che il Regno Unito con fa più parte dell’Unione Europea? Il roaming internazionale senza maggiorazioni di tariffa sarà comunque garantito? Al momento non ci sono risposte certe, anche se alcuni operatori sembrano intenzionati a non cambiare le loro tariffe, almeno al momento.
Regno Unito e Brexit: noleggiare una macchina e guidare
Per ora è possibile per un turista che si rechi nel Regno Unito continuare a guidare se in possesso di una patente rilasciata da uno stato dell’Unione Europea a patto che, ovviamente, il documento di guida sia in corso di validità.

Dunque sarà possibile noleggiare automobili senza richiedere l’emissione di una patente internazionale. Sul sito del governo britannico è possibile verificare se con la propria patente è possibile guidare nel Regno Unito.
In questo momento mi vengono in mente tante altre domande alle quali immagino non ci sia ancora una risposta chiara: i prezzi degli alberghi aumenteranno? E quelli dei voli? Mentre dal punto di vista del Regno Unito si registrerà un calo ulteriore del turismo quando si potrà viaggiare liberamente? Sicuramente per quanto riguarda il commercio le cose si sono complicate: un paio di settimane fa volevo comprare dei prodotti in un negozio dove acquisto almeno un paio di volte all’anno, ma al momento le vendite al di fuori del paese sono sospese. A tutta la situazione in cui viviamo, si aggiungono altre fonti di incertezza.
Siete a conoscenza di altri cambiamenti o nuove normative che entreranno in vigore per chi visita il Regno Unito?
Ecco, la questione dell’assicurazione sanitaria ed il commercio online mi paiono una gran bella fregatura
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Esatto! Pensa che ho comprato una giacca di pelle qualche settimana fa e ho dovuto compilare mille moduli… per il momento quindi niente acquisti! E purtroppo niente viaggi 😠
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Oddio, la mia riflessione si era fermata al solo passaporto, mica ci avevo pensato al discorso assicurazione e roaming? E quella dello shopping online sarà una vera piaga che costringerà a rivedere profondamente prezzi e modalità. L’EU è stata un’enorme delusione (non ti rivelo i miei pensieri quando ho sentito di quella follia da Bruxelles sulla questione etichette vini e salumi cancerogeni… a volte “mamma Europa” sembra voglia boicottare invece che sostenere i suoi figliocci), ma questa Brexit ha il sapore di una vera punizione auto inflitta! Eppure il Regno Unito si riprenderà, la Sterlina forse sarà ancora più forte di prima… e chi ne pagherà le conseguenze saremo noi viaggiatori/consumatori 😦
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* l’UE
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Eh sì, l’Unione Europea in certi casi ha fatto dei danni! Ma non so fino a che punto la scelta di uscire si rivelerà saggia, soprattutto dal punto di vista del turismo. Anche perché già i prezzi non sono economici, e se aggiungi anche le spese assicurative e quelle per il telefono, allora la spesa aumenta notevolmente. Speriamo che non sia così e che decidano di curarci ugualmente senza assicurazione se ne avessimo bisogno!
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Grazie per questo post, è molto utile. In effetti lo scoglio più grosso è quello sanitario, come te sono abbastanza paranoica su queste cose e preferisco essere coperta. Vediamo se escono dei chiarimenti in materia!
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Speriamo che emerga qualcosa di più caro, perché altrimenti se alle spese del viaggio bisogna aggiungere anche quelle assicurative a noi non conviene molto!
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Non avevo pensato al problema dell’assicurazione sanitaria, ma poiché proprio a Londra a suo tempo ho potuto saggiare il sistema sanitario nazionale (non sulla mia pelle per fortuna, ma su una mia amica) sono molto sensibile all’argomento.
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Soprattutto perché se i costi dell’assistenza medica sono come quelli statunitensi, allora meglio prevenire spendendo qualcosa per l’assicurazione!
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Sicuramente la Gran Bretagna ha preso la sua storia e la sua sorte in mano e ha fatto benissimo a uscire, io avevo capito che ci voleva il visto anche per noi dall’Italia, se non è così meglio ancora! Grazie per le info utilissime
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Niente visto per i turisti, per cui possiamo continuare ad andare in Gran Bretagna senza troppe difficoltà – almeno quando si potrà di nuovo viaggiare!
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Cercavo da un pò info utili in vista di un possibile (spero presto) viaggio nel Regno Unito e sinceramente non pensavo fosse diventato tutto così complicato. Mi sa che appena possibile corro a rinnovare il mio passaporto. È già un punto di inizio.
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Meglio partire con il passaporto perché comunque già lo scorso anno un mio amico che viaggiava con noi aveva solo la carta di identità in formato cartaceo e l’hanno girata e rigirata in tutti i modi, forse per paura che fosse falsa!
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Ho già potuto appurare di quanto sia difficile fare shopping online dopo la Brexit. I prezzi per sdoganare i prodotti sono altissimi. Una vera fregatura. Non avevo pensato però all’assicurazione sanitaria. Direi ormai essenziale. Grazie delle dritte.
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Davvero, i prezzi sono troppo alti, per non parlare della documentazione che devi fornire.
Speriamo comunque di poter organizzare presto un viaggio nel Regno Unito!
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Quest’articolo è molto utile e ricco di informazioni utili; chissà però quando potremo utilizzarle? Un viaggio nel Regno Unito al momento sembra proprio off limits. Una domanda: per attraversare la frontiera tra Eire e Irlanda del Nord, valgono le stesse regole?
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Al momento la domanda è proprio quella: chissà quando potremo utilizzare queste informazioni?
Mi sono chiesta anche io la stessa cosa e direi che secondo me valgono le stesse regole perché l’Eire fa parte dell’UE, ma in effetti è solo la mia idea.
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Vivendo in Uk sicuramente un medico inglese non te lo raccomando. Anche per quanto riguarda le spedizioni ci sono stati alcuni cambiamenti. Pensa che prima di Natale dovevo spedire un pacco in Italia e l’impiegata delle poste mi ha detto per l’Europa non si possono fare spedizioni al momento, neppure una cartolina di auguri. Puoi immaginare la mia faccia di stupore e incredulità davanti a tutto questo. Per qualche giorni siamo rimasti isolati, sempre una situazione surreale ma era la realtà.
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Davvero? Pensa che io ero convinta che fossero meglio i medici inglesi di quelli italiani 😅
Sulle spedizioni spero che possano risolvere presto perché ho visto che tantissimi siti ha no sospeso le spedizioni. Ma dai, nemmeno una cartolina, pazzesco!
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Sai molte più cose di me che ci vivo nel Regno Unito ahahhah comunque confermo che alcune compagnie telefoniche, come la 3 con la quale sono io, non vogliono cambiare il roaming internazionale che per me è una manna dal cielo!
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Almeno quella delle compagnie telefoniche è una buona notizia in un mare di cattive notizie!
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Sicuramente il fatto di dover essere muniti di passaporto per entrare in UK farà sì che molti italiani che non lo hanno non potranno neanche andare oltremanica! Un gran peccato, ma purtroppo non c’è modo di tornare indietro ormai.
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Infatti, il fatto di dover avere il passaporto farà cambiare idea a molta gente!
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Questi cambiamenti mi hanno fatto pensare solo al fatto che per entrare nel Regno Unito occorra il passaporto. Effettivamente non avevo pensato alle altre cose. Ma quello che lascia più sgomento credo siano le spedizioni. Possibile che non si possa inviare nulla in Italia? In un commento ho letto che nemmeno una cartolina può essere spedita!! 😱
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Magari la posta normale ora può essere spedita, però per gli acquisti online devi fare lo sdoganamento con il corriere, e sinceramente per il momento aspetto perché non vorrei dover pagare delle tasse aggiuntive!
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Sarà un po’ come andare negli Stati Uniti con un volo breve. Mi dispiace molto per questa decisione, perchè ormai la “mia” Europa comprendeva anche l’Inghilterra. Mi dispiace anche per i costi dei corsi universitari, che per noi italiani diventeranno improponibili, proprio come per quelli americani. Per quanto riguarda la patente… evito come la peste la guida a destra!
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Sì, come gli Stati Uniti con volo breve, sperando che anche loro non decidano di inserire un modulo ESTA a pagamento!
Anche io come te evito la guida “al contrario” 😂
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Sì l’ingresso e la permanenza nel Regno Unito sarà a breve più complesso, ti confermo che dal 1 gennaio 2021 è consigliabile essere muniti di una polizza assicurativa che preveda la copertura di eventuali spese mediche, la tessera europea assicurazione malattia non viene più accettata
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Meglio non rischiare allora, e spendere qualche euro in più e partire con l’assicurazione.
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Ottima guida, sintetica e con tutto l’essenziale. Grazie 😉
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Speriamo di poterla sfruttare prima o poi!
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Al massimo andiamo altrove. 😉
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Va bene ovunque!
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L’aspetto sanitario è un elemento decisamente importante e da non sottovalutare per alcuna ragione. Mi complimento però con te per essere riuscita a strapparmi una grassa risata “a tradimento” grazie a Rowan Atkinson, specie se consideriamo quanto sia complicato riuscire a parlare di un tema tanto teso con altrettanta leggerezza.
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Mai sottovalutare l’aspetto sanitario perché a volte ci vuole veramente poco per farsi male. A me è capitato anni fa cadendo dalle scale negli Stati Uniti…
Grazie Eliana 😘
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Per il passaporto non mi preoccupo un granchè magari l’idea di dover stipulare un’assicurazione sanitaria mi darebbe qualche fastidio in più ma vediamo come si evolve il tutto. Quello che davvero mi incuriosisce è capire se i prezzi per i viaggiatori caleranno oppure no. Ecco vedere come sarà il cambio potrebbe darmi soffisfazioni !!!
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Sì, il passaporto è il meno. Vedremo per l’assicurazione.
Anche io sono molto curiosa di vedere se i prezzi per i viaggiatori caleranno!
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Se da una parte il discorso passaporto onestamente non mi preoccupa (tanto già prima a volte gli inglesi facevano storie con la carta d’identità, al mio compagno è successo che non lo volessero far entrare perchè la sua carta d’identità era un po’ consumata!), ammetto che non avevo pensato al discorso assicurazione sanitaria!
Quando noi siamo stati in Scozia ad esempio abbiamo avuto bisogno di un antibiotico, per il quale dunque serviva la prescrizione medica. Con la normale tessera sanitaria siamo stati in ospedale, in meno di un’ora eravamo usciti con la prescrizione per il farmaco e per di più in farmacia ci è stato dato del tutto gratuitamente perchè prescritto dall’ospedale… E abbiamo dato tutto questo quasi per scontato! Adesso in effetti temo proprio che non sarebbe così…
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Infatti da anni non uso più la carta di identità per il Regno Unito perché spesso fanno storie, soprattutto con quella cartacea. L’assicurazione però è una cosa a cui pensare, anche nel caso in cui si dovesse aver bisogno di qualche medicinale come è successo a voi.
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Per il lavoro visitavo diversi paesi peró per Inghlilterra bisogna fare il visto separatamente visto che io vivo in India, questo mi pesa un sacco era meglio prima.
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Eh sì, per chi vive al di fuori dell’Unione Europea è ancora più complicato…
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[…] a qualche mese fa spedivano i loro prodotti in tutta Europa, ma al momento, come conseguenza della Brexit, hanno temporaneamente sospeso le spedizioni nei paesi dell’Unione […]
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Devo dire che è proprio un bel casino soprattutto per l’assicurazione sanitaria ed il roaming ma anche per il commercio online, spero che le cose via via si sistemino meglio e si chiariscano anche!
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Speriamo, anche perché l’assicurazione sanitaria è un altro costo da aggiungere al viaggio!
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[…] i costi di sdoganamento sono coperti dal venditore, e questo è un aspetto non da poco da quando il Regno Unito è uscito dall’Unione Europea. I tempi di spedizione rapidissimi hanno fatto sì che ricevessi il pacchetto prima di […]
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[…] poi c’è stata la Brexit, che ha decretato l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, con conseguenze più o […]
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