GoCambio: un modo nuovo di viaggiare e di imparare

“Cosa non manca mai nella tua valigia?”
Questa era una delle domande del Liebster Award alla quale ho risposto un paio di mesi fa. Ho provato a fare una lista delle cose che metto sempre in valigia: l’iPad, il carica batterie, la macchina fotografica. Poi mi è tornata in mente la frase di un amico: “In viaggio porto sempre con me la curiosità”.
Da questo amico ho imparato che quando si visita un posto bisogna sempre essere curiosi nei confronti della storia locale, delle tradizioni, della gastronomia e delle persone che si incontrano. Se siamo ospiti in un paese, il minimo che possiamo fare è rispettarlo; se poi vogliamo fare un passo in più, allora possiamo cercare di imparare qualcosa in ogni viaggio. Il massimo poi sarebbe riuscire a lasciare un segno, magari trasmettendo parte delle nostre conoscenze alle persone che incontriamo.

Negli stessi giorni in cui cercavo di dare una risposta alla domanda, ho scoperto l’esistenza di una realtà che fa sì che tutto ciò sia possibile, puntando sul valore inestimabile dello scambio. Si tratta di GoCambio, un progetto che permette di soggiornare gratuitamente in un paese in cambio di qualche ora ogni giorno di tutoring di lingua o di altre abilità: dalla cucina, allo sport, alla tecnologia, alla musica. Un’idea del genere non poteva che avere origine in Irlanda, paese ospitale per eccellenza, dove un gruppo di giovani ha dato il via a una start-up puntando tutto sulla sharing economy e sull’idea dello scambio in viaggio.

EverybodyGoCambio è innovativo perché si differenzia da altra realtà simili e più note: Home Exchange, che comporta di mettere la propria a casa disposizione gratuitamente in cambio di una casa in un altro paese; AirBnB, con il pagamento di un canone d’affitto comunque inferiore al prezzo di un hotel; WWOOF, che prevede di lavorare in una fattoria in cambio dell’ospitalità. Ognuna di queste soluzioni si rivolge a un pubblico diverso per tipologia e per età, mentre il grosso vantaggio di GoCambio – oltre a quello di essere completamente gratis per chi viaggia e per chi ospita – è la sua versatilità in termini di età. Sia che si tratti di studenti, sia che si tratti di persone adulte, GoCambio permette al guest che ha qualcosa da insegnare di trovare un alloggio in cambio di un paio d’ore al giorno durante il quale trasmettere le sue conoscenze all’host, la persona ospitante. Così per esempio, se un esperto di siti internet cercasse una sistemazione per qualche settimana nella campagna piemontese, troverebbe a casa mia ospitalità e qualche pasto, aiutandomi per un paio di ore al giorno a migliorare il blog.

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© GoCambio

È un concetto innovativo e vincente, che ha già coinvolto più di 10.000 persone in oltre 120 paesi del mondo attraverso il motto Stay free, learn free. Il funzionamento è molto semplice: il viaggiatore viene ospitato gratis, il padrone di casa risparmia i soldi e il tempo che dovrebbe altrimenti investire per frequentare un corso di lingua, o di tennis, o di qualunque cosa voglia imparare.

Io sono per natura una persona curiosa: mi interessa conoscere le impressioni e le sensazioni della gente. In un ristorante mi piace parlare con chi cucina i piatti, in un paese estero chiedo alla gente del posto cosa fare e cosa vedere. Così ho deciso di fare una chiacchierata con chi GoCambio lo conosce bene perché lo ha provato. Ho contattato Patricia, host di GoCambio di Villaviciosa de Odón, vicino a Madrid, e Dawn, guest californiana appassionata di cibo e di escursioni in montagna.

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Patricia ha 51 anni e lavora come farmacista e psicologa; nel tempo libero ama fare lunghe camminate. Il suo obiettivo è quello di migliorare la conoscenza dell’inglese, ma tra gli impegni di lavoro e la famiglia non ha il tempo materiale per frequentare un corso. GoCambio ha trovato il guest perfetto in Dawn: oltre a lavorare per un’azienda che organizza escursioni nell’area di San Francisco, scrive per Share Traveler, un sito che offre consigli e notizie sui servizi di sharing economy legati ai viaggi. Chiedo subito a Dawn quello che più mi preme, vale a dire cosa abbia insegnato a Patricia durante il soggiorno madrileno. Ma soprattutto, voglio sapere se la viaggiatrice californiana ha raggiunto il suo scopo. Dawn è di madrelingua inglese e parla lo spagnolo nella sua variante messicana: voleva trascorrere del tempo in Spagna per imparare le differenze tra lo spagnolo nel paese di origine e quello parlato nel paese centroamericano. Dopo tre settimane a casa di Patricia, lo spagnolo di Dawn è nettamente migliorato.

Dal canto suo, Patricia ha apprezzato la pazienza di Dawn nell’aiutarla a migliorare il suo livello di inglese. Entrambe amano fare lunghe camminate: ogni giorno, quando Patricia tornava dal lavoro, trascorrevano un paio d’ore passeggiando e parlando inglese. Una volta rientrate a casa, dedicavano la cena e il resto della serata a parlare spagnolo, coinvolgendo anche la famiglia di Patricia.

Dopo aver parlato con Dawn e Patricia non ho dubbi sul fatto che GoCambio sia la soluzione perfetta per tutti quelli – giovani e meno giovani – che vogliono scoprire il mondo in maniera indipendente, conoscendo persone nuove e immergendosi completamente nella cultura del paese ospite. E tutto questo gratuitamente.

Ma il valore aggiunto lo ha espresso perfettamente Dawn: con Patricia ha gettato le basi di un’amicizia che durerà per anni.

Cover photo by Francesca Tirico on Unsplash

29 pensieri riguardo “GoCambio: un modo nuovo di viaggiare e di imparare

  1. Trovo interessanti tutte le iniziative di interscambio come queste: sono assolutamente formative, con mille ritorni e con in più (come facevi notare tu Silvia) la possibilità di fare nuove e durature amicizie. Ho dato un’occhiata al sito e trovo l’idea geniale pur nella sua semplicità.
    Un modo per noi viaggiatori per mettere a frutto una conoscenza, una capacità piuttosto che una naturale attitudine. Il baratto dell’ospitalità sta prendendo sempre più piede, in ogni sua forma ormai.
    Mhhh vediamo…cosa potrei insegnare io? 😛
    Bell’articolo e grazie per avercene parlato Silvia!
    Un abbraccio
    Daniela

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    1. Eh, anche io non saprei bene cosa insegnare… Mi vedrei più nel ruolo di host che di quello di guest: in quel caso mi basterebbe attrezzarmi con un divano letto.
      Non mi dispiacerebbe un guest che in cambio dell’ospitalità avesse voglia di insegnarmi qualche piatto tipico di un altro paese 🙂

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    1. La cosa che mi piace di più è che l’iniziativa non è rivolta solo a un pubblico giovanissimo, ma anche a persone “più in là con gli anni” che magari vogliono fare un viaggio da sole con la sicurezza di trovarsi in un ambiente amichevole.
      Grazie per essere passata 🙂

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  2. Ciao cara! Ma sai che ho scoperto GoCambio proprio un paio di settimane fa?? Ovviamente mi sono subito iscritta e mi piacerebbe tantissimo provarlo al più presto, solo che in questo momento posso solo fare da guest, e in Nuova Zelanda praticamente non ci sono ancora host 😦 Come per tutte le cose nuove, ci vuole tempo prima che prenda piede! Però non vedo l’ora di provarlo, perché è esattamente il modo in cui mi piacerebbe viaggiare: meno soldi, più contatti reali e significativi con i locali!
    A presto 🙂

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    1. Si tratta di una bella iniziativa e spero che poco alla volta si diffonda. Avrei detto che invece in Nuova Zelanda fosse già abbastanza diffusa; invece per quanto riguarda l’Italia ho visto che ci sono già parecchi host. Fammi poi sapere se trovi qualche host down under 🙂

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  3. Cerco sempre di tenermi informata su questo genere di iniziative perché spero prima o poi di poter viaggiare sfruttando anche queste idee geniali. Questo sito, effettivamente, non lo conosceva ma i suoi principi mi piacciono molto. Avrei tanto da insegnare ma, soprattutto, ho ancora più voglia di imparare. Quando avrò una casa tutta mia non vedo l’ora di mettermi anche nei panni di host.

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    1. Io sono sempre stata un po’ scettica nei confronti di realtà simili, soprattutto perché una mia collega usava spesso Couch Surf e a volte scappava dalla disperazione. Poi parli con persone come Patricia e Dawn e ti rendi conto che se dietro l’organizzazione c’è del personale che seleziona in maniera precisa non si corrono rischi.
      Io potrei fare un elenco di quello che vorrei imparare ma sulla parte dell’insegnamento mi troverei un po’ in difficoltà 😉

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  4. Bella iniziativa!
    Ci piacerebbe poterla provare, anche perché come dici tu, per chi è giovane e magari non ha grandi disponibilità per partire spesso è un nuovo modo per potersi permettere di viaggiare aggiungendo a questo lo scambio con i locals e l’apprendimento di qualcosa di nuovo, che non guasta MAI!
    Ci faremo un pensierino! 😀

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  5. La sharing economy sta rivoluzionando il modo di viaggiare (e non solo)! Sono una persona particolarmente attenta alle novità in questo campo e GoCambio non mi era sfuggito. Non ho mai pensato di usarlo realmente ma dopo la tua riflessione qualcosa è scattato.. 🙂

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  6. silvia ma che bello! go cambio non lo conoscevo è una figata (ops si può dire ???)!!!poi che sia estesa a tutte le età è una gran cosa poiche tante belle iniziative spesso sono riservate solo ai giovanissimi (io povero trentacinquenne son tagliata fuori!!!)
    mi spiace non essere un esperta di siti internet altrimenti venivo volentieri io qche gg da te a visitare la campagna piemontese^_^ … anche se credimi il tuo blog è già perfetto così , a che ti serve un informatico???
    baci cara e buona domenica

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        1. Ciao Daniela, ti scrivo qui perché non so come contattarti! Volevo dirti che ho avuto un problema con i commenti che lascio sugli altri blog, per cui i miei commenti fanno a finire nella cartella dello spam… Avresti voglia di controllare nella cartella dei commenti spam del tuo blog? Così potrò di nuovo lasciarti dei commenti ai tuoi post – è da qualche giorno che non ci riesco! Grazie 🙂

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  7. Molto molto interessante! Ogni giorno ne scopro una nuova. Mi incuriosiscono troppo questi scambi culturali e mi piacerebbe partecipare a questa iniziativa, chi sa che per una qualche zona europea non ci faccio un pensiero! Per chi avesse voglia di visitare la Germania ,vi invito a casa mia , senza siti vari 😀 Insomma , non è Berlino o Francoforte, ma sempre di Germania si tratta 😉 Comunque interessante post!

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      1. Facciamo una cosa .. se un giorno vi capitasse di avere voglia di fare escursioni ,canyoning, arrampicata oppure sci o snowboard.. contattatemi ,perché qui è il posto perfetto! 😊 ah e a scoprire altre cose sulla Bavaria ovvio 😀

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  8. Adoro questo genere di scambi! Io ho viaggiato tre volte con workaway, lavoro volontario all’estero in cambio di vitto e alloggio, e sono state le esperienze più belle della mia vita, soprattutto l’ultima: un mese in Scozia, lavorando in una guesthouse, accolta come una della famiglia ❤ magnifico!

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