Al Castello di Neuschwanstein con One Suitcase For Two – Prima parte

Valentina e Manuel di One Suitcase For Two ci accompagnano in un viaggio in due puntate alla scoperta del castello di Neuschwanstein

Il nostro primo “on the road” può essere uno spunto per un Capodanno low cost. Essendo a portata di auto, dalla mia Bergamo siamo arrivati fino a Monaco di Baviera, una città moderata, ma caratteristica, con tappa alla piccola Innsbruck (da togliere il fiato: passeggiare di notte per ammirare la maestosità delle montagne circostanti, che abbracciano la città raggiungendo i 2000 m o più).
La perla del nostro Capodanno 2014 è stata però il luogo dove tutte le fiabe sono nate, o meglio, dove sorge il Castello dei castelli, fonte di ispirazione delle più celebri Favole. Su una collina che sovrasta il villaggio di Hohenschwangau, vicino a Füssen, a sud-est della Baviera, sorge l’etereo castello di Neuschwanstein, il cui profilo si riconosce nell’edificio bianco del celebre logo di Walt Disney.
Partiamo presto (per il mio ragazzo, presto = 9 a.m) da Innsbruck, dove abbiamo pernottiamo una notte all’Heimgartl, un piccolo B&B abbarbicato sul lato della montagna, vicino a una piccola cascata. I gentili proprietari incarnano la tipica ospitalità tirolo-austriaca. Alla nostra partenza, ci lasciano vasetti di marmellata come ricordo. La strada che conduce al castello è sperduta in mezzo alla foresta bavarese, ma sempre ben praticabile con l’auto. Non c’è neve, ma il cielo è limpido e i colori dell’inverno tedesco si fanno invidiare. Raggiungiamo il paesino di Hohenschwangau, e noto con rassegnato realismo una coda di persone di 20 metri circa, in fila davanti a uno stabile.

“Che sia lì per entrare al castello?”

Parcheggiamo nella grande zona a pagamento, più avanti. Raggiunto il gruppo di persone, scopriamo che quella è la fila che aspetta il carretto con i cavalli che porta all’entrata del castello. “Per i biglietti, più avanti”. Capisco con il mio tedesco elementare. E infatti, di fronte a un edificio più grande, troviamo una serpentina di persone, che si arrotola su sè stessa in una miriade di curve. Ancora più rassegnati, ma osservando con infantile impazienza quel puntolino bianco tra la foresta, ci mettiamo in fila.

1.jpg

Finché un ragazzo non si avvicina. Sembra una guida turistica del castello.

“Buongiorno. Siete qui per vedere il castello di Hohenschwangau o quello di Neuschwanstein?” “Il secondo!” “Mi spiace, i biglietti sono già terminati.” Guardo disperata l’orologio. 11.28.
Ancora più disperata, lancio un’occhiata al mio fidanzato. Ringrazio l’addetto alle brutte notizie e sono già pronta per levare le tende, con l’occhietto lucido per la delusione. Manuel sbotta: “Io non torno un’altra volta in questo posto sperduto. Siamo venuti apposta e lo vedremo ora! Tu aspetta qui.”
E sparisce. Passano 5 minuti. 10 minuti. Un quarto d’ora. Inizio a preoccuparmi. Ormai mi sono messa il cuore in pace, non saprò mai cosa c’è dentro a quelle belle torri candide. Finché lui rispunta dal nulla con un sorriso sornione. Non so cosa sperassi in quel momento, perché nel mio rigido e univoco vocabolario, se uno mi dice che i biglietti sono finiti, sono finiti. Ma lui apre le tasche. Ed eccoli lì i due biglietti. Per il tour delle 17 (l’ultimo della giornata!) in lingua tedesca, ma vabbè, chissenefrega! Esplodo dalla gioia e lo abbraccio facendolo quasi cadere. Ad oggi non mi ancora rivelato come abbia fatto.

(Continua)

Info utili: muovetevi in anticipo, perché i biglietti sono prenotabili via web. Pochi tour all’ora in lingue diverse, rende inevitabile le lunghe code. In alta stagione (verso le feste, il 31 Dicembre è chiuso) arrivate sul luogo la mattina presto, perchè anche se avete prenotato via web, dovete ritirare il biglietto sul posto. Le visite sono necessariamente guidate, e molto puntuali. Se non vi presentate in orario, perderete il diritto di entrare.

Nel villaggio di Hohenschwangau, ci sono due castelli: uno prende appunto il nome dello stesso villaggio, mentre il più celebre e quello che merita di essere visitato, è quello di Neuschwanstein. Avendo 5 ore di attesa per il nostro tour, abbiamo comprato il biglietto cumulativo (Königsticket) per visitare entrambi i castelli. Se non avete tempo da perdere, evitate Hohenschwangau. Visto che anche questo si trova su una collina, fate piuttosto una passeggiata intorno all’edificio per godere del panorama circostante.

Informazioni pratiche:

B&B Heimgartl
Innsbruck

Castello di Neuschwanstein

Chi sono Valentina e Manuel di One Suitcase For Two: Valentina, fiera Bergamasca, aspirante travel blogger. Riflessiva, curiosa, implicitamente romantica, “matta come un cavallo” (cit). Solitaria, selettiva, eccezion fatta per una persona speciale. Manuel, il suo compagno di viaggio, che l’ha rapita e portata (temporaneamente) nella sua Lecco. Socievole, solare, sorriso contagioso, ritardatario recidivo. Punto debole: fare la valigia. Incubo peggiore: avere a disposizione solo il bagaglio a mano, anche se si tratta solo di un weekend. Figuriamoci condividere una valigia…

Cover photo on Unsplash by Mark Wieland

7 pensieri riguardo “Al Castello di Neuschwanstein con One Suitcase For Two – Prima parte

  1. Aspetto con ansia il resto 😀 proprio in questi giorni ho prenotato un weekend a Monaco e ho visto che con il treno il castello di Neuschwanstein è raggiungibile… quindi sono molto interessata!
    Grande Manuel comunque! Ahah 🙂

    Piace a 1 persona

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.