A New York non mancano i locali in cui scegliere di mangiare né i piatti da provare. Per cui non ho in mente di consigliarvi i posti che non dovete assolutamente perdere né tantomeno i piatti che dovete assaggiare almeno una volta nella vita e via dicendo. Questa è semplicemente una lista dei posti in cui ho mangiato durante il mio ultimo viaggio a New York qualche mese fa, ma non necessariamente si tratta dei miei posti preferiti. Anche perché, in questa città che cambia in continuazione, se ti affezioni a un posto è molto probabile che quando tornerai non ci sia più (in effetti avevo un posto preferito a Manhattan, ma durante il Covid purtroppo ha chiuso).
Dove (e cosa) ho mangiato a New York: Kesté Pizza e Vino
Immagino già le smorfie di alcuni: “Ma come, la pizza a New York?” Sì, la pizza a New York. Perché anche se non mangio italiano all’estero, ci sono dei posti in cui la cultura e la gastronomia italiane sono profondamente radicate, e allora ha senso vedere come si è evoluta e adattata la cucina di casa nostra. E poi secondo tanti americani la pizza è stata inventata a Brooklyn.
Noi eravamo a Manhattan, ma non avremmo avuto l’energia di arrivare a Brooklyn. Con un volo intercontinentale e tre ore di coda al controllo passaporti al JFK, avevamo preferito non prenotare un tavolo per paura di non arrivare in tempo. Così, lasciati gli zaini in hotel, siamo usciti per una passeggiata a Lower Manhattan con l’dea di lasciarci ispirare. Ma non avevamo tenuto conto di un diluvio improvviso e del fatto che di venerdì sera la maggior parte dei locali sarebbero stati al completo. Così ho aperto Resy, ho cercato i ristoranti nel raggio di cinque minuti a piedi che avessero un tavolo libero subito, e tra le proposte è spuntato Kesté Pizza e Vino. Ho prenotato un tavolo e dopo quindici minuti mangiavamo una buonissima pizza margherita cotta nel forno a legna, tra l’altro a un ottimo prezzo per la media di New York.
Dove (e cosa) ho mangiato a New York: Mostrador
Per la colazione non ci siamo avventurati chissà dove, dato che con la prenotazione della camera al Walker Hotel Tribeca era inclusa la colazione al Mostrador, al pian terreno dell’albergo. Un piccolo ristorante aperto da mattino a sera non solo agli ospiti dell’albergo ma a chiunque. Non abbiamo mai pranzato né cenato qui per cui non ho idea di cosa offra il menu per i pasti principali, ma la colazione non mi ha deluso.

Le proposte sono quelle classiche: yogurt e granola, uova e bacon, toast con avocado e salmone. Io mi sono innamorata del french toast accompagnato da caffè americano e succo di arancia. Non abbiamo pagato perché la colazione era compresa nel costo della stanza, ma i prezzi sul menu sono quelli che ci si aspetta a Manhattan.
Dove (e cosa) ho mangiato a New York: Daily Provisions
Il panino perfetto esiste e l’ho mangiato in un piccolissimo locale sulla 19a Strada. Un semplicissimo cheese sandwich, niente di particolare, ma in quel momento era proprio quello che volevo. Avete presente quando leggete il nome di un piatto e quando arriva è esattamente come lo avevate immaginato?
Nel mio caso è stato così da Daily Provisions, un posticino minuscolo che è una via di mezzo tra una tavola calda e un take-away: il pane tostato al punto giusto, la quantità perfetta di burro, e il formaggio ben sciolto ma non bruciato. La perfezione su un tovagliolo di carta.
Dove (e cosa) ho mangiato a New York: Katz’s Deli
A quanto pare chiunque sia stato in questa città ha pranzato da Katz’s Deli. Tranne me. Per qualche motivo, in tante volte a New York non ci ero mai stata, pur avendo visto Harry, ti presento Sally fino a consumare il nastro della videocassetta. Questa volta finalmente ho rimediato.

Il locale non ha bisogno di presentazioni e il loro pastrami sandwich è leggendario. Un consiglio: anche se avete molta fame, ordinatene uno in due perché le proporzioni sono esagerate, soprattutto considerando che sono accompagnate da tonnellate di patatine fritte e sottaceti.
Dove (e cosa) ho mangiato a New York: Houseman Restaurant
Un locale tranquillo di Lower Manhattan, tra Soho e Tribeca, dove la gente che entra saluta i camerieri con affetto, segno che in quel posto ci va spesso – e di solito mangiare nei ristoranti in cui mangiano i local è una garanzia. Il menu di Houseman Restaurant non è molto esteso ma ha una serie di proposte interessanti e molto newyorchesi, tra cui l’hamburger e la bistecca con le patate fritte.

Ottimo anche l’hummus da condividere e il bluefish accompagnato da cracker all’aneto. Buona la scelta dei vini al bicchiere e delle birre, e prezzo ragionevole.
Dove (e cosa) ho mangiato a New York: Vinegar Hill House
Brooklyn è uno dei neighborhoods di New York che ho imparato a conoscere meglio nel 2019, durante il mio penultimo viaggio a New York. In particolare, la zona storica di Vinegar Hill ha un’atmosfera completamente diversa da quella di altri quartieri, con le sue case a due o a tre piani e le strade di ciottoli che arrivano fino alla riva dell’East River. Al Vinegar Hill House ero stata secoli fa, su consiglio di un’amica che vive a Brooklyn, ma da allora non ero più tornata.

È stato bello vedere che da allora, nonostante siano passati tanti anni, poco o niente è cambiato. L’interno del locale, con i pavimenti di legno e i tavoli traballanti, ha l’aria del ristorante di quartiere. Il pollo cotto nel forno a legna è sempre buonissimo, come la selezione di formaggi americani e la torta al cioccolato. Peccato per il tempo: pioveva a dirotto quindi non abbiamo potuto cenare nel cortile interno. Ma da quel giorno ho un nuovo posto preferito a New York.

Ho letto con piacere questa tua lista di luoghi dove mangiare a New York, è tanto che manco in questa città e sono decisamente poco aggiornata però vedo che alcuni locali vanno sempre, il pastrani sandwich io l’avevo assaggiato!
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Katz’s Deli è un’istituzione ormai, sia per i turisti che per la gente del posto.
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Mai stata a New York, quindi consigli utilissimi nel caso di un viaggio nella Grande Mela. La pizza sembra davvero una perfetta margherita, mi chiedo se gli ingredienti arrivino in aereo o se prodotti localmente, secondo metodi italiani.
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In effetti me lo sono chiesta anche io. La farina è quella del Mulino Caputo quindi immagino che venga spedita da Napoli, ma sulla mozzarella non saprei. Comunque il risultato è ottimo!
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Ricordo che a New York non è stato facile accontentare tutta la nutrita comitiva con cui ho viaggiato (uno dei motivi per cui vorrei tornare nella Grande Mela da sola o con il mio compagno, senza compagni di viaggio davvero difficili da accontentare) ma tutti siamo rimasti deliziati da un piccolo bar/pasticceria a Manhattan non lontana dal nostro hotel dove ogni mattina abbiamo fatto delle belle e succulenti colazioni. Non ricordo proprio come si chiamava ma se mi viene in mente te lo segnalo!
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Uno dei problemi di quando si viaggia in gruppo è proprio quello: alla fine per cercare di accontentare tutti non si accontenta nessuno! Se ti viene in mente il nome fammi sapere 😊
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Sono stata solo una volta a New York e ovviamente sono stata da Katz’s Deli, mentre gli altri mi mancano. Mi ha subito incuriosito la tua ultima proposta, il Vinegar Hill House, in una zona che ho appena sfiorato quando sono stata da quelle parti ma che mi era subito piaciuta. Credo non sia facile trovare un luogo “tradizionale” a New York, la città in perenne cambiamento per eccellenza.
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Pensa che io invece ho aspettato anni per andare da Katz’s Deli, chissà perché poi… Il Vinegar Hill super consigliato: come dici tu ha il sapore di un posto tradizionale.
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Il pastrami di Katz’s Deli credo sia il più buono che abbia mai mangiato ❤ in generale a New York ho mangiato benissimo e un locale che mi è rimasto nel cuore è il Sobre Mesa, ristorante messicano a Williamsburg che ha un approccio etico alla cucina (nel senso che sono molto attenti alla scelta delle farine e degli ingredienti in generale). Si trova in una strada talmente anonima, e dall'esterno è così poco caratteristico, che all'inizio ero convinta di aver prenotato nel Sobre Mesa sbagliato! Invece no, era lui, anche perché esiste solo quello 🙂
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Il pastrami è davvero buono e super nutriente! Anche io come te ho sempre mangiato benissimo a New York, basta saper cercare i posti giusti. Mi ispira molto Sobre Mesa, che tra l’altro ha anche un nome bellissimo 😍
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Non siamo mai stati a NY ma ho un ottimo ricordo di molto ristorantini degli states. Per questo ho “divorato” il tuo articolo, perché spero di colmare presto la nostra mancanza, e in una città tanto caotica un suggerimento fa sempre comodo!
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Ti auguro anche io di poter vedere presto questa città magnifica ❤️
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Già dalla foto ho visto che è un’ottima pizza, e come ho letto “farina Caputo” mi è partito un “ahhhh ecco”! Io da quando ce ne parlasti la prima volta sono ancora innamorata di quel french toast con i frutti di bosco, ogni volta che lo vedo mi sembra di assaporarlo! Sì in effetti la porzione di pastrami sembra generosa, meglio condividere… e deliziarsi con il french toast con frutti di bosco anche come dessert 😛 È bello scoprire posti nuovi e soprattutto validi e non deludenti 😉
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Pizza americana ma con ingredienti italiani! Quel pastrami sandwich lo sogno ancora adesso, e anche il french toast 😁
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Ovviamente mi segno tutti i luoghi dove sei stata a mangiare a New York, anche se io devo fare attenzione con il senza glutine e dovrò controllare che lo offrano.
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Nella pizzeria sono abbastanza sicura che ci fossero delle proposte gluten free, ma negli altri locali non saprei!
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Ciao Silvia, anche io nel mio precedente viaggio a New York non sono riuscita a pranzare da Kat’z Deli, una lacuna che devo assolutamente colmare, a maggior ragione dopo aver visto la foto della tua ordinazione.
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Io ero stata tante volte a New York ma non avevo mai mangiato da Katz’s Deli: questa volta dovevo rimediare 🙂
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New York è un sogno che spero un giorno possa avverarsi…quel sandwich al pastrami ha un aspetto davvero invitante, ho l’acquolina in bocca!
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Il sandwich è ottimo e mangiare da Katz’s Deli è un’esperienza da fare!
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Al Katz’s Deli andrei subito, sia per il panino gigante sia perché é la location di uno dei miei film preferiti, non resisto alle commedie anni ’90. Il Vinegar Hill House mi ispira tantissimo così come la colazione nell’hotel Mostrador. E poi la pizza! Vivendo all’estero sono scusate ma in questo caso hai ragione anche tu, la nostra cucina ha influenzato quell’americana che si deve provare la loro idea di pizza.
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Il fatto che sia la location di Harry, ti presento Sally è stato il motivo principale per cui ci sono andata 🙂 Esatto, è interessante provare come la cucina americana è stata influenzata da quella italiana.
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Bella lista di posti da segnare per la mia futura visita a New York…sono convinta che scegliendo bene si possa mangiare in posti favolosi.. anche italiano! Complimenti per il tuo stile sintetico ed esaustivo 🙂
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Sì, si può mangiare davvero benissimo! Grazie mille Antonella 😍
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[…] stesso motivo, prenoto sempre i ristoranti prima di partire, e ho fatto così anche in occasione di questo viaggio a New York (ad esclusione della prima sera, visto che non eravamo sicuri di arrivare a un’ora […]
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