Dieci modi falsi per viaggiare gratis

Nei giorni scorsi mi sono imbattuta, per l’ennesima volta, in un altro di quei post che insegnano a viaggiare senza spendere. I titoli sono tutti molto simili: i miei dieci segreti per viaggiare gratis, come girare il mondo senza mettere mano al portafoglio, e via dicendo. A prescindere dalle promesse, gli articoli in questione hanno una cosa in comune: sono tutti falsi. Anzi, falsissimi. Viaggiare gratis non esiste.

Grazie a una breve ricerca su internet, ho messo insieme quelli che, secondo certi blogger, sarebbero i dieci modi più gettonati per vedere il mondo senza spendere.

Spoiler alert: sono tutti falsi, o perché si tratta di lavori, o di modi di viaggiare che permettono di spendere meno.

Dieci modi falsi per viaggiare gratis: le navi da crociera

Non sono mai stata in crociera, ma sono abbastanza certa che, con quasi cinquemila passeggeri a bordo e oltre duemila cabine, gli addetti di una compagnia di navigazione abbiano un bel po’ da fare. Tra ristoranti aperti a tutte le ore, negozi, cinema, piscine, palestre da gestire e da tenere in ordine, non possono permettersi di distrarsi. Imbarcarsi su una nave da crociera come addetto all’accoglienza, alla ristorazione, alle escursioni o alle pulizie, non equivale ad andare in vacanza: è un lavoro che richiede responsabilità e impegno a tempo pieno, non un modo di viaggiare senza tirare fuori un euro.

Dieci modi falsi per viaggiare gratis: il couchsurfing

Ah, il couchsurfing! Una mia ex collega ha girato mezzo mondo con questa piattaforma. Se ricordo bene, si tratta di un servizio di scambio: mi registro sul sito e cerco, nella città in cui ho intenzione di andare, una persona che abbia voglia di mettermi a disposizione il suo divano. Il divano. Non la stanza degli ospiti. Voglio davvero, dopo un volo intercontinentale, trascorrere sei notti sul sofà di uno sconosciuto? Condividere cucina, bagno e anche tempo libero non costerà niente, ma è davvero una vacanza?

Nella migliore delle ipotesi dormiremo scomodi per qualche notte e ci porteremo a casa uno sgradevole mal di schiena. Ma potremmo anche finire a pezzi nel congelatore di qualche emulo del mostro di Milwaukee.

Dieci modi falsi per viaggiare gratis: l’house sitting 

Tutti abbiamo sognato di finire come Kate Winslet e Cameron Diaz: la prima in una lussuosissima villa a Hollywood, la seconda in un incantevole cottage nella campagna inglese grazie a un sito di scambio casa. L’amore non andrà in vacanza, ma nemmeno io vorrei andarci in questo modo, lasciando casa mia nelle mani di uno sconosciuto e con la prospettiva di assumermi a mia volta la responsabilità della gestione dell’abitazione dello stesso sconosciuto. Un peso non indifferente, che mi impedirebbe di godermi davvero la vacanza. E la prospettiva di trovare Jude Law sull’uscio è pari a zero.

Dieci modi falsi per viaggiare gratis: il WWOOFing

Anni fa incontrai una coppia di australiani in Italia per la vendemmia grazie al programma WWOOF. Un periodo in Piemonte per la raccolta dell’uva, e poi in giro tra Venezia, Firenze, Roma e Napoli per i mesi successivi. Un’esperienza diversa, ma per favore, non chiamiamolo “viaggio gratis”. I due tizi si svegliavano ogni giorno all’alba e trascorrevano ore e ore tra i filari, facendo le stesse operazioni ripetitive e accollandosi pure il trasporto a mano delle casse piene di uva.

Farm work
Photo by Timothy Eberly on Unsplash

La sera, a cena tutti insieme senza avere nemmeno la forza di fare la doccia, e poi a dormire nella camerata unica su materassi che avevano visto giorni migliori. Lavorare in campagna è faticoso, non è una vacanza e non va considerata come tale, soprattutto per rispetto nei confronti di chi questo lavoro lo fa per davvero.

Dieci modi falsi per viaggiare gratis: il volontariato

Il volontariato è una cosa seria. Servono impegno, coraggio, abnegazione. Personalmente, non credo che avrei la forza di mollare tutto per andare a preparare pasti in un campo profughi. Forse non sono abbastanza coraggiosa e sono troppo egoista, ma sta di fatto che non me la sentirei di fare questa scelta. Stimo chi è così forte e coraggioso da prendere una decisione simile, perché il volontariato è una forma di generosità estrema nei confronti di persone che non conosciamo. Chi fa il volontario non lo fa certo per viaggiare gratis, e per questo chi considera il volontariato come un modo per vedere il mondo senza spendere, mostra una totale mancanza di rispetto nei confronti di coloro che si assumono l’impegno di aiutare chi è in difficoltà.

Dieci modi falsi per viaggiare gratis: le trasferte di lavoro

Viaggiare per lavoro può essere un incubo. Io mi sveglio ancora di soprassalto nel cuore della notte pensando alle trasferte in giro per il mondo con il mio ex boss.

In Viaggio col capo medium

Nel mio caso, viaggiare per lavoro significava non pagare il volo, l’hotel e i pasti ma, in cambio, la mia giornata lavorativa era molto più lunga e impegnativa del solito. Come se non fosse già abbastanza, non ricevevo nessun bonus per la trasferta. E vogliamo parlare della presenza quasi costante del capo, che era in grado di rovinare i pochi momenti piacevoli? Viaggiare per lavoro significa spostarsi da un posto all’altro per svolgere la propria mansione, ma non è davvero viaggiare, almeno non come lo intendo io.

Dieci modi falsi per viaggiare gratis: la guida turistica

C’è davvero della gente che pensa che fare la guida turistica sia un gioco? A quanto pare sì, perché questo modo per “viaggiare gratis” compare praticamente in tutti gli articoli come uno dei trucchetti. Come se uno potesse svegliarsi al mattino e decidere di improvvisarsi guida di una qualsiasi città, portando in giro i turisti e inventandosi risposte alle loro domande. Questo è un lavoro serio, che richiede studio e preparazione, oltre che a un esame di abilitazione.

Dieci modi falsi per viaggiare gratis: l’hostess o lo steward

Anche in questo caso, mi verrebbe da chiedere: “Sul serio?” Chi fa l’hostess o lo steward ha ricevuto una formazione specifica per fare questo lavoro. Ma a quanto pare c’è chi crede che i dipendenti di una compagnia aerea abbiano la fortuna di poter “scroccare un passaggio” da Roma a New York limitandosi in cambio a passeggiare, sorridere e servire cibo e bevande per nove ore lungo i corridoi di un Airbus, per poi andarsi a divertire tra le strade di Manhattan.

Non riesco nemmeno a immaginare che qualcuno possa pensare che occuparsi di centinaia di passeggeri per ore, per poi magari ripartire su un altro volo poco dopo, sia un modo di viaggiare gratis. Si tratta di un lavoro impegnativo e pesante, non di una passeggiata in alta quota con la scocciatura della divisa.

Dieci modi falsi per viaggiare gratis: l’agenzia di viaggi

Quando passo davanti alle due agenzie di viaggio della mia città, noto che le persone che ci lavorano sono più o meno sempre sedute alla loro scrivania. Non in giro per il mondo a testare hotel, navi da crociera e resort di lusso. Probabilmente hanno degli ottimi sconti quando si tratta di prenotare voli o strutture, ma da lì a viaggiare gratis ce ne passa. Tra l’altro, la ragazza dell’agenzia di viaggi alla quale si è rivolta la mia collega qualche tempo fa, non prende un giorno di ferie dalla fine del 2021. Non solo non viaggia gratis, ma non viaggia per niente.

Dieci modi falsi per viaggiare gratis: il travel blogging

Due parole per chi pensa che avere un blog di viaggi significhi viaggiare gratis: che ridere!

Forse sono io che sbaglio tutto, o forse dipende dal fatto che il mio blog non è la mia fonte di reddito ma solo un hobby, ma per quanto mi riguarda non ho la fortuna di fare viaggi gratis. Tranne quella volta in cui una compagnia aerea (che poi ha dichiarato il fallimento tre mesi dopo) mi offrì un biglietto per Berlino in cambio di un articolo. Ma è stato l’unico caso in tanti anni. Non basta registrare un dominio e scrivere due articoli per essere invitati a trascorrere un weekend da sogno in un hotel di lusso.

Conoscete altri modi falsi per viaggiare gratis?

Cover photo by Sheila Jellison on Unsplash

30 pensieri riguardo “Dieci modi falsi per viaggiare gratis

    1. Sicuramente è un modo per ridurre i costi, ma non per viaggiare gratis. E come in tutti gli altri esempi, anche in questo caso chi si occupa di cani e gatti altrui dovrebbe avere una certa esperienza e attitudine – sicuramente io vorrei delle garanzie se dovessi lasciare i miei cani a qualcuno 😊

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  1. Viaggiare per andare in vacanza è una cosa, farlo per lavoro è tutt’altro e io ti capisco benissimo!! Inoltre tutti i metodi di “viaggiare gratis” sono in realtà dei lavori (anche duri ), è una scelta ovviamente ma per carità non diciamo che è gratuito

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  2. Diciamo che questi non sono metodi per viaggiare gratis, ma per lavorare tanto e sodo magari senza stare chiuso in un ufficio.
    Lasciando da parte la crociera, che come dici tu è talmente programmata che preferisco stare a casa, ma anche viaggiare come travel blogger non è così rilassante: sempre a pensare a fare le foto giuste, video per reels, cercare info per gli articoli… Altro che viaggiare gratis!

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  3. Tra i tuoi esempi hai citato molte categorie professionali che si spostano da un posto all’altro per lavoro. È ovvio che in quel caso il viaggio è tutt’altro una vacanza, come tu stessa hai sottolineato e, soprattutto se si ha la responsabilità di altre persone, non ci si può distrarre così facilmente e a lungo,

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  4. Nonostante tutto ciò che hai scritto la gente pensa che sia davvero possibile viaggiare gratis… Non ti dico durante il lockdown quante volte sono stata contattata da “aziende” che proponevano schemi Ponzi per viaggiare gratis o quasi… E quanti che ci abboccano! E basta con questa storia che i Travel Blogger viaggiano gratis.

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  5. Addirittura hanno tirato fuori le navi da crociera? Complice una porta aperta mi è capitato di sbagliare ponte e mi sono ritrovata tra i corridoi degli ambienti di servizio del personale a bordo. Ho intravisto cellette con i letti a castello), tutto spoglio, tubi a vista… praticamente era un’altra nave proprio!
    Il divano mai: tornare a casa col mal di schiena nella migliore delle ipotesi, se non ci si becca qualche malattia 😛 No non ci credo a questi articoli, è possibile risparmiare con qualche trucchetto, ma gratis non si può, è una leggenda! 😉

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  6. Quanto ho riso per le navi da crociera non hai idea. Lavorando qualche anno fa in un casinò, una buona parte di ex colleghi non vedeva l’ora di imbarcarsi in una delle suddette navi proprio per “viaggiare gratis”. “Tanto quando siamo in un nuovo porto, posso scendere, girare, fare la bella vita” e invece la verità è che no potevano sbarcare in tutti i porti o “fare la bella vita”. Se eri di turno, vedevi col binocolo la città; se sbarcavi era bandito l’alcool perché se al rientro facevano a random un controllo, rischiavi il licenziamento. Alla fine, rientravano tutti perché la vita in mare non è per tutti.

    Il resto, sono tutti lavori, di gratis non c’è un bel niente. Quest’anno tra l’altro ho fatto la mia prima trasferta di lavoro e, come hai sottolineato anche tu, le giornate lavorative si allungano e sono anche molto più faticose. Subito dopo i meeting, ci sono le attività già pre-organizzate e, a meno che come me non esci alle 22 per fare un giro, non c’è possibilità di godersi davvero una meta.

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    1. Io avevo diversi compagni di università che sognavano la crociera come metodo per viaggiare gratis. O il villaggio turistico, che è anche un lavoro molto ambito per chi pensa che sia come andare in vacanza. Non hanno idea dei turni massacranti e delle responsabilità!
      Come dici tu, a meno di uscire alle dieci di sera o alle sei del mattino, in trasferta non hai modo di vedere niente.

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  7. Molto divertente questo articolo Silvia, sai anche io tante volte mi sono fatta le stesse domande e la conclusione è la seguente: ma avrò voglia di “sbattermi” così tanto per viaggiare spendendo meno?! No, io non ho voglia di badare i cani degli altri, di controllare se nella casa di un estraneo ho chiuso o no il gas e men che meno di dormire su un divano. Ho una certa età ormai e voglio viaggiare come dico io. Potrebbero convincermi solo con la prospettiva di trovare Jude Law davanti ad un piccolo e delizioso cottage nel cuore della campagna inglese. E deve amarmi, se no lo lascio lì a badare ai greggi di pecore!

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    1. Come te, nemmeno io ho voglia di badare ai cani degli altri (e se stanno male? e se scappano mentre li porto a spasso?) né tantomeno di pulire la cucina di un estraneo. Anche io, quando viaggio lo voglio fare comodamente. Eh, Jude Law potrebbe forse farmi cambiare idea 😂

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  8. Spezzo una lancia a favore del Couchsurfing… o perlomeno, di quello che era il Couchsurfing fino a qualche anno fa. Da giovane ne ho usufruito parecchio, non ho dormito sul divano ma quasi sempre in un letto in una camera per gli ospiti, ma soprattutto ho conosciuto tante persone simpatiche con cui tutt’ora ho dei legami di amicizia. Però era anni fa, io ero più giovane, e negli ultimi anni, a quanto pare, Couchsurfing è degenerato e non è più come una volta. Vabbe’, un capitolo per me chiuso, di cui tuttavia conservo bellissimi ricordi.

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    1. Oddio quando dici che è degenerato mi spavento ancora di più 😱 Purtroppo è un tipo di sistemazione che non fa per me, e non avrebbe fatto al caso mio nemmeno da giovane perché ho sempre preferito stare per i fatti miei! Comunque è un metodo che permette di risparmiare, senza dubbio (ma non è gratis)!

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  9. Non potrei essere più d’accordo, su ogni punto elencato! Francamente iniziano anche ad infastidirmi tutti questi video che sponsorizzano improbabili mete vacanziere a costi irrisori se non addirittura gratis…eppure c’è chi ci crede! :/
    Ho una chicca sull’argomento…anni fa ad una mia amica fu prospettata la “geniale vacanza gratis” su un peschereccio di gamberetti, come “crociera” sull’Oceano Atlantico. Ridiamo per non piangere! 😀

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  10. Articolo divertente, irriverente, ma soprattutto intelligente! Purtroppo ci sono tante persone in cerca di clic facili, e persone che ancora credono che davvero esistano modi per viaggiare gratis. Come dici tu, viaggiare non può essere gratis, e se non si paga niente c’è sempre qualcosa da dare in cambio, che sia il tempo, il lavoro fisico o mentale…che decisamente non sono cose da poco!

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  11. Bellissimo articolo! Così sincero e diretto… Brava! Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno…. Molti di quelli che hai citato sono dei veri e propri lavori, che lasciano poco tempo o spazio alla vacanza. E inoltre vorrei spendere qualche parola in più sul Travel Blogger: quelle rare occasioni in cui capita una collaborazione, non è comunque una vacanza visto che di solito è richiesta la creazione di diversi contenuti, che non so a te, ma richiedono molto tempo per essere fatti come si deve,

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    1. Non sai quanto mi innervosisco quando leggo articoli che spacciano questi lavori come metodi per viaggiare gratis!
      Sono d’accordissimo su quello che hai scritto sui travel blogger: le poche volte in cui mi è capitata una collaborazione ho dedicato tantissimo tempo, più del solito, ai contenuti per assicurarmi che fossero all’altezza!

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  12. Articolo molto divertente e con tanta verità! Comunque devo dirti che io couch-surfing l’avevo usato diverse volte al tempo dell’Università e infatti a Porto eravamo finite sul divano di due squattrinati in una camera gelida! Mi viene da sorridere ora che ci penso (ma a livello umano e di incontro è stata un’esperienza bellissima!)

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