Mi rendo conto di aver pensato e detto più volte la stessa cosa: Barcellona non è tra le mie città preferite. Eppure più ci penso, più mi rendo conto di quanto mi sia piaciuta quando ci sono stata l’ultima volta a dicembre. Certo, il clima mite non fa proprio al caso mio, ma ammetto che tutto sommato ogni tanto non mi dispiace pranzare in maniche corte in riva al mare in pieno inverno.
Ma di Barcellona mi piacciono anche tante altre cose: il fatto che tutti ti diano del tu, la facilità di comunicazione con la gente nonostante il mio spagnolo super basico, ma soprattutto il cibo, e tutti quei locali dove assaggiare di tutto un po’.
Si può mangiare a tutte le ore, si possono ordinare tanti piccoli piatti in un solo pasto, il vino è buono e la qualità in linea di massima molto alta. Come potrei non apprezzare un posto del genere? Sono partita con l’intenzione di dedicare buona parte del weekend al cibo, e così abbiamo fatto, concedendoci anche più pasti del necessario.
Dove fare la prima colazione a Barcellona: Praktik Bakery
In realtà si tratta di un panificio con un hotel annesso. Non saprei come definire esattamente il Praktik Bakery, dove ho soggiornato: hotel, panetteria o entrambe le cose? Non mi era mai capitato di svegliarmi in una camera d’albergo con il profumo del pane appena sfornato, ma è una sensazione che mette subito di buonumore.
Siamo in zona Eixample, in centro ma comunque appena fuori rispetto ai percorsi più turistici, in un quartiere ricco di negozi indipendenti e di locali.
Gli ospiti dell’hotel hanno a disposizione un’area sul retro della panetteria durante l’orario della colazione, mentre chi non soggiorna qui può ordinare da mangiare e da bene nella zona adibita a caffetteria davanti al bancone. Oltre a tantissimi tipi di pane a lievitazione naturale, si possono assaggiare croissant, pain au chocolat, torte di frutta, torte salate, panini, toast: tutti fatti sul momento e anche da asporto.
Praktik Bakery
Carrer de Provença 279
Dove fare la seconda colazione a Barcellona: Escribà
Perché andare in una delle pasticcerie più visitate della città, in una delle zone più turistiche e trafficate? Perché oltre a essere probabilmente la più famosa e la più antica pastisseria di Barcellona, Escribà è bellissima da vedere.
È lungo la Rambla, a due passi dall’ingresso della Boquería. Impossibile non rimanere incantati dalla vetrina in stile Liberty e dalla vetrata colorata con il disegno di un pavone, o dagli espositori all’interno ricolmi di pasticcini, croissant, torte, caramelle e macarons di tutti i colori.
Entriamo con l’idea di prendere un caffè al volo, ma visto che c’è un tavolino libero – non capita spesso – non sappiamo resistere a un paio di cortados accompagnati da un croissant ricco e burroso prima di rimetterci in cammino.
Pastisseria Escribà
La Rambla 83
Dove pranzare a Barcellona: Santa Marta
Per il pranzo ci spostiamo a Barceloneta, una zona che mi piace tantissimo per il fascino decadente che a tratti mi ricorda certi angoli della Liguria. E poi è al mare, cosa che al Prigioniero piace sempre molto. Tra i vicoli di Barceloneta ci sono forni, rivenditori di frutta e verdura, bar e negozi di ferramenta. Un quartiere vissuto dove donne che mi ricordano mia nonna fanno la spesa con il carretto a due ruote pieno di cibo. In questo labirinto, a pochi passi dal mare, c’è un locale dove torno sempre. Santa Marta non è il posto adatto per chi cerca un servizio attento e un ambiente raffinato: per quelli conviene scegliere un altro locale.
Santa Marta è un po’ bar e un po’ tapería, con una ventina di tavolini all’esterno e pochissimi all’interno. Si arriva, ci si siede e si fa il possibile per attirare l’attenzione dei camerieri che non saranno i più veloci della città ma vi chiamano mi amor. Birre alla spina, qualche bicchiere di vino bianco o rosé, poi diversi piatti come olive, jamón iberico, pan con tomate, tortillas, patatas bravas. Il classico repertorio che però non delude. Oltre al cibo, il bello è poter osservare la gente che va e che viene: coppie che prendono un aperitivo, amici che si incontrano per un caffè veloce, ragazze in compagnia di un libro e di un pacchetto di sigarette.
Santa Marta
Carrer de Grau i Torras 59
Dove fare merenda a Barcellona: Xurrería Trebol
Non amo molto i dolci, o comunque non mi piacciono quelli troppo dolci e per questo non è semplice prendere una decisione: xurros sì o xurros no? Però quando ti dicono che una delle migliori xurrerías di tutta Barcellona è a due passi dall’albergo, vuoi non fare una piccola deviazione?
La Xurrería Trébol è veramente piccola: appena una vetrina e un banchetto dove fare l’ordinazione e due o tre sgabelli lungo la parete. Alla fine, mi sento di dire che per i xurros vale la pena di allungare leggermente la strada per tornare a casa o dovunque dobbiate andare. Sono molto dolci, come immaginavo, ma la cioccolata calda amarissima nella quale immergergli prima di mangiarli aggiusta tutto. Attenzione, però: la porzione sembra piccola ma in realtà è più che sufficiente per due persone.
Xurrería Trebol
Carrer de Còrsega 341
Dove prendere l’aperitivo a Barcellona: La Cuina d’En Garriga
La prossima volta che tornerò a Barcellona non mi limiterò a un aperitivo in questo locale, ma a un pasto completo. Purtroppo lo scopriamo troppo tardi, e ormai ci aspettano a cena da un’altra parte. La Cuina d’En Garriga mi piace per tanti motivi: la gentilezza di chi ti accoglie e ti consiglia sul vino, la bellezza semplice e rustica del locale e la filosofia che sta alla base del menù. Prodotti artigianali, a impatto ambientale minimo, rispetto per chi produce il cibo e per l’ambiente.
Un posto del genere vorrei averlo sotto casa, o di fronte all’ufficio. Mi piacerebbe avere la possibilità ogni sera di finire di lavorare, attraversare la strada, sedermi al tavolo comune e chiedere quale vino hanno aperto. Poi ordinare quelle olive grasse e succose, talmente buone che te ne mangeresti non una ciotola ma una bacinella intera, insieme a qualche fetta di jamón de Bellota. In questo modo, anche la giornata peggiore finirebbe in maniera eccezionale tra il profumo di cibo che arriva dalla cucina sul retro e quello dei formaggi esposti nella vetrina.
La Cuina d’En Garriga
Carrer del Consell de Cent 308
Dove (non) cenare a Barcellona: La Vinateria del Call
Non ricordo se sono capitata sulla pagina internet di questa vineria per caso o se il nome sia stato consigliato in qualche articolo che ho letto. Sta di fatto che La Vinateria del Call non ci ha soddisfatti al 100%.
Siamo nel Barri Gòtic, nel dedalo di vie alle spalle della cattedrale, dove il pericolo “trappola per turisti” è molto alto. Ma a differenza di tanti locali acchiappa malcapitati, qui non ci sono fotografie dei piatti in technicolor appese all’ingresso. All’interno l’illuminazione scarseggia e tutto sommato il locale ha un’aria un po’ datata, ma quando il cibo è buono tutto passa in secondo piano.
Alla Vinateria del Call secondo me si mangia abbastanza bene ma non benissimo. La carta dei vini è molto estesa così come la lista di piatti della tradizione catalana, sia caldi che freddi. Ordiniamo olive, formaggi, salumi, polpette di carne, crocchette al formaggio, omelette di verdure. Fatichiamo a finire tutto non tanto per la quantità ma per la qualità perché tutto è parecchio unto e pesante.
Non credo di aver voglia di tornare, anche se non sconsiglio in assoluto di mangiare qui. Insomma se capitate di lì e non trovate posto da nessun altra parte va bene, ma sono sicura che ci sia di meglio in giro.
La Vinateria del Call
Carrer de Salomó ben Adret 9
Dove cenare a Barcellona: El Mercader de l’Eixample
Per l’ultima cena a Barcellona rimaniamo nel quartiere Eixample, dove si trova il nostro hotel. E in effetti il palazzo che lo ospita ricorda un po’ quello dell’albergo, con la facciata elegante ma sobria. L’ambiente del Mercader del’Eixample è semplice, con la cucina a vista e una bella terrazza. I prodotti sono, secondo quanto si legge sul menù, se non a chilometro zero, di prossimità. Dei simboli indicano se le materie prime utilizzate per la realizzazione dei piatti provengono da fattorie biologiche e locali. La prima parte del menù è dedicata alle tapas che si possono anche ordinare al bar per un aperitivo, come le olive, le acciughe e l’immancabile pan con tomate.
Poi c’è la sezione dei classici del Mercader, in porzioni non troppo grandi para compartir: crocchette di pollo, escabetxat di tonno, canelones a la Barcelonina e la buonissima fideua (una sorta di paella fatta con la pasta al posto del riso) di gamberi. I piatti cambiano in base alla stagione ma anche a cadenza settimanale, a seconda dei prodotti disponibili. Concludiamo con dolce e caffè, e con una tappa alla vicina libreria La Central che non ha nulla a che vedere con il cibo ma che merita una visita se vi trovate da quelle parti.
El Mercader de l’Eixample
Carrer de Mallorca 239
Conoscete questi locali? Ne avete altri da consigliarmi?
Ammetto che Barcellona non è neanche tra le mie città preferite. La trovo un po troppo turistica e,soprattutto d’estate, di un un turismo un po molesto. Però come dici tu si mangia davvero bene, un po come in tutta la Spagna.
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D’estate non ci sono mai stata ma posso immaginare: già il resto dell’anno nelle zone più centrali non riesci a farti spazio tra le migliaia di persone! Questa volta però mi è piaciuta parecchio – sarà perché ho sempre mangiato!
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A noi invece Barcellona ci è piaciuta moltissimo così come anche i suoi locali dove abbiamo sempre mangiato Tapas. Quelli che hai segnalato te non li conosco.
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Sì, ho visto sul tuo blog! Questa volta mi è piaciuta molto di più delle volte precedenti e infatti sto pensando di tornarci.
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Xurross tutta la vita, mi hai fatto venire una grandissima voglia. Ma quanto sono buoni pucciati nel cioccolato? A Barcellona ne ho mangiati una quantità vergognosa
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Io li ho mangiati per la prima volta ad Amsterdam! E da allora sono diventati una droga, quelli di Barcellona con la cioccolata calda in particolare
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Ora ho capito perché solo l’ultima volta ti è piaciuta Barcellona…. hai solo mangiato! hehehhehe 😛
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Ah ah vuoi dire che è per quello? 😂
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hahahhahahha chissà 😛
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😅
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Ma che carini questi posticini di Barcellona 🥰
Segnati per la prossima volta che andrò !
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Belli e buoni! Non perderteli se ti capita di tornare a Barcellona 🙂
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Mi fai morire, tutto questo in un solo WE? 😛 Ci sono passata davanti ad Escribà e mannaggia a me non ci sono entrata!
Nemmeno io sono io love con città come questa però ti do ragione sul fatto di poter pranzare in inverno sul mare con le maniche corte…ogni tanto ci vuole (ma solo per amore del cibo)! 😉
Ah quei Xurros! *__*
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Sì, tutto in un weekend! E a dire la verità avevamo già iniziato con un pasto a metà tra la colazione e il pranzo in aeroporto dove hanno aperto una succursale di un birrificio artigianale della mia zona 😉
Sì il fatto di pranzare in maniche corte in inverno non è male ma vuoi mettere cappotto, sciarpa e guanti???
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hai ragione cappotto, sciarpa e guanti non si toccano! 😉
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Proprio stamattina il pensiero che tra due mesi farà caldo mi ha riempita di tristezza 😢
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Barcellona resta ancora una delle città che vorrei vedere…sono stata a Madrid che mi è piaciuta molto…mi sono fatta a piedi la Spagna del Nord da est a ovest per 850km ma Barcellona…resta ancora fuori!
Grazie Silvia per le dritte che senz’altro seguirò
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Wow, a piedi, che esperienza! Ogni tanto mi viene in mente di fare qualche viaggio a piedi, poi mi faccio assalire da mille dubbi del tipo: ce la farò, non sarà troppo per me ecc ecc e abbandono sempre l’idea…
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Avevo le tue stesse identiche paure…che si sono dissolte appena il mio aereo è atterrato…Se mai dovesse tornarti la voglia…compra subito il biglietto aereo e vedrai che quello sarà il passo più importante che farai❤
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Potrei anche fare un “fioretto” (si dice ancora così?): se tutto questo passa senza conseguenze troppo tragiche, allora lo farò!
Sappi che in tal caso ti farò un MILIONE di domande 😉
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E io sarò felicissima di aiutarti cara Silvia❤
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😘
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Certo che, se si può mangiare a tutte le ore, in questa città, Silvia, è ovvio che, alla fin fine, nonostante i dubbi, la città ti sia piaciuta alla grande!!!
Ma come hai fatto a fare.. così tanti pasti tutti insieme!? 🙂 ahahah
Sai che non conoscevo la fideua in quanto simil paella ma preparata con la pasta? Mi ispira!
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Quando sono tornata ho mangiato pasta scondita per due giorni per riabituarmi a una routine alimentare normale! Ma là era tutto così buono che non si poteva non mangiare qualcosa a ogni passo 😂
La fideua è davvero buona: la pasta che viene usata assomiglia un po’ alla pasta Gramigna della Barilla, per dare un’idea.
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L’Escribà lo conosco perchè ci siamo fermati per una merenda una volta usciti dalla Boqueria e anch’io sono rimasta senza parole dallo stile Liberty (che adoro) di quel locale. Anche a me è piaciuto molto il quartiere di Baceloneta e là abbiamo assaggiato le bombetas, una specie di crocchettona di patate in una salsa ali oli leggermente piccante, davvero buone. Si mangia bene a Barcellona, la trovo una città estremamente alla mano e mai banale 🙂
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Ho visto le bombetas quando avevo già mangiato pranzo e a quel punto anche io mi sono dovuta fermare!
Escribà è davvero bello, anche solo da guardare.
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Eh hai fatto bene, a fermarti, sono piuttosto impegnative😅😂
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Sarei esplosa anche io come una bombeta 😂
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Se dovessi tornare a Barcellona, dimmelo: ti mando nel locale dove lavora mio nipote e dove vengono creati dei cocktail pazzeschi.
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Spero di tornare a dicembre! Come si chiama il locale?
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A Barcellona si mangia strabene e c’è solo l’imbarazzo della scelta quanto a ristoranti e tapas bar. Io amo molto fare l’aperitivo a base di pinchos, quelle piccole tartine con gli stuzzicadenti. A dire il vero potrei mangiare solo con quelli!
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Questa volta i pinchos me li sono persi ma li avevo provati un paio di anni fa! Concordo: ci si potrebbe benissimo sfamare solo con quelli 🙂
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Io ormai rasento la decima volta che visito questa città… e devo dirti la verità, ogni volta mi piace sempre di più… forse perchè mi sento più local o perchè cerco cose meno turistiche, però in effetti il mio amore è sempre in crescendo. Però il lato cibo non l’ho mai considerato più di tanto, però posso dire che al porto, ormai nel lontano ottobre 2010, mangiai una Fideuà che ancora la ricordo con gli occhi a cuore ed il languorino allo stomaco.
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Questa volta mi sono dedicata meno alle cose turistiche e forse è per questo che anche a me è piaciuta di più. Anzi, sto pensando di tornare per Capodanno visto che le mie feste del 31 dicembre sono sempre eventi da dimenticare!
Non mi far pensare alla fideuà proprio ora, che fame…
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Per Capodanno dev’essere veramente divertentissima!!! *_*
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Sì, anche secondo me! E se andiamo avanti così probabilmente sarà il primo e l’ultimo viaggio dell’anno…
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Barcellona ha saputo incantarmi. Gaudì e la sua magica architettura mi hanno stregato al primo sguardo! È stato uno dei miei ultimi viaggi in solitaria, prima di conoscere Ivan. Ho camminato tantissimo e cercato di vedere quanto più possibile. Mi è piaciuta molto l’atmosfera frizzante e viva.
Unica nota negativa per me che sono super mattiniera in viaggio è la mattina, dove tutto inizia molto più tardi e più lentamente.
Interessante questa tua guida dei locali, sempre utilissima quando si viaggia
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Anche io ultimamente sono molto mattiniera e il fatto che fino alle dieci sia ancora tutto “morto” per me è un po’ strano. Pensa che siamo arrivati davanti a Casa Battló alle nove pensando di trovare una coda pazzesca, e invece c’eravamo solo noi!
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Barcellona per noi è una tappa fissa, non perché rientri tra le mie mete preferite, ma solo perché è una tappa intermedia durante i nostri road trip verso Spagna e Portogallo, e anche verso la costa francese. Arriviamo o partiamo dal porto di Barcellona con la Grimaldi, e per aspettare gli orari d’imbarco a volte abbiamo o la mattina o il pomeriggio a disposizione per andare a zonzo. E capirai che le nostre fughe riguardano proprio i locali della città. Io adoro per esempio mangiare alla bouqueria, a qualche bancone spartano o scegliendo qualche street food che mi permetta comunque di continuare a camminare. Siamo comunque sulla stessa linea d’onda .
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Pensa che io la bouqueria l’ho trovata chiusa le ultime due volte! Ecco il problema di tutto questo street food è che anche se è leggero comunque non si riesce a resistere alla tentazione e almeno nel mio caso esagero sempre!
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I churros e lo jamon mi hanno fatto tornare in mente i bei momenti culinari del viaggio che ho fatto a Madrid la scorsa estate, la Spagna è meravigliosa anche dal punto di vista gastronomico 🙂 Di Barcellona (vista tantissimi anni fa, da adolescente) ricordo con particolare piacere anche i colori della bouqueria: ogni banco, anche quelli della frutta, erano disposti in maniera quasi artistica.
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Sì, infatti ricordo il tuo articolo su cosa mangiare a Madrid perché mi ha fatto sognare (leggi: sbavare sulla tastiera 🙂
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Non sono mai stata a Barcellona ed effettivamente non mi ispira, anche se, come dici te, ci sono tante cose buone da mangiare! Quei churros mi hanno messo una fame!
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Sono piaciuti anche a me i churros e di solito non impazzisco per i dolci!
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Ho apprezzato Barcellona, ma credo che Siviglia sia ancora più caratteristica. Il concetto di “tapas” ha senso più in gruppo e non tutte le sere, ma ammetto che un panino con lo jamòn ha davvero il suo perché…
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Anche a me Siviglia era piaciuta parecchio e fin da subito, mentre con Barcellona ho dovuto aspettare il terzo viaggio per apprezzarla davvero.
Per le tapas non mi faccio troppi problemi, vanno bene sempre 😉
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Silvia i tuoi consigli sono come sempre preziosissimi! Ora non ci resta che aspettare la fine di questo pandemonio e andarcene a Barcellona a provare tutti i locali che hai segnalato
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Io spero di tornarci a capodanno – dici che sono troppo ottimista o ne saremo fuori a fine anno? 😱
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La Spagna è uno dei primi paesi che andrò a visitare una volta usciti da questa situazione. Farò tesoro dei tuoi consigli perché un bel giro gastronomico non me lo toglie nessuno.
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Per me è stato l’ultimo viaggio del 2019, quindi quando questo incubo finirà sarà uno dei primi posti in cui anche io vorrò tornare, così per “chiudere il cerchio” 🤞🏼
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Da sempre vorrei andare a Barcellona ma non sono mai riuscita. Quando questo CoronaVirus sarà finito spero di andarci il prima possibile..mi sono annotata un po’ di posti che racconti su dove andare, grazie
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Io ho in mente di tornarci a fine anno – anche perché non so se prima si potrà. Ti auguro di realizzare il tuo sogno il prima possibile!
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Sebbene sia una delle città che conosco meglio in quanto li vivono 2 tra i miei migliori amici, ammetto che non è una città che ti sbalordisce. La cosa più bella di Barcellona è la rilassatezza e il clima meraviglioso, una birretta con le tapas all’aperto in quasi tutte le stagoni mette subito di buon umore! La zona di Barceloneta è la mia preferita perchè super autentica!
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Hai colto proprio nel segno: la cosa di Barcellona che ti fa desiderare di tornare è quell’insieme di cose dato dal clima, la rilassatezza, la birra e le tapas. Barceloneta sempre bellissima 😍
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Barcellona è una città vivace, ariosa, elegante, è da un po’ che non ci torno ma ne conservo un bel ricordo. Non avevo mangiato in nessun locale tipico in particolare ma se ci tornerò sarò curiosa di provarne qualcuno, essi rappresentano indubbiamente un simbolo non solo per le tradizioni culinarie, ma anche per lo stile di vita ed i costumi di un luogo.
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Esatto, è una città vivace, e questa forse è una delle caratteristiche che ho apprezzato di più l’ultima volta. Oltre al cibo, ovviamente!
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[…] penso alla sobremesa, mi torna in mente un pranzo in un ristorante sul lungomare di Barceloneta, durante una tiepida domenica di dicembre: un piatto di succulento jamón, grasse olive e sardine […]
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