A dire la verità non mi aspettavo molto da questo ristorante, soprattutto dopo aver letto alcune recensioni negative. Ma non ho dato troppo peso ai consigli dei recensori scontenti, e ho prenotato ugualmente un tavolo per due. Era da un po’ di tempo che volevo provare uno dei ristoranti londinesi di Gordon Ramsay, e il Bread Street Kitchen mi è sembrato quello più alla “portata di portafoglio” rispetto agli altri.
Appena usciamo dalla fermata della metropolitana veniamo accolti dalla bellezza della cattedrale di St. Paul: ha smesso di piovere da poco, e le sue luci che illuminano la cupola si riflettono sull’asfalto bagnato, creando un gioco di riflessi con i fari delle auto lungo la Cheapside.
Ci lasciamo la cupola alle spalle e proseguiamo lungo Cannon Street, tra i palazzi moderni di vetro, cemento e acciaio. D’altra parte siamo nella zona che è stata rasa al suolo tra il 1940 e il 1941 durante i bombardamenti del Blitz: la cattedrale di St. Paul fu l’unico edificio a rimanere in piedi, mentre i palazzi circostanti furono interamente distrutti per via delle esplosioni o degli incendi che ne seguirono.
Ora i palazzi ospitano principalmente uffici – infatti non si incontra molta gente di sera – e solo da qualche tempo la zona sta iniziando a costruirsi una reputazione per quanto riguarda il cibo e la ristorazione. Nel raggio di un paio di isolati al massimo hanno aperto i battenti locali come la Brasserie Blanc dello chef stellato Raymond Blanc, Barbecoa di Jamie Oliver e Burger and Lobster, che da New York è approdato anche a Londra.
L’ingresso del Bread Street Kitchen è attraverso il bar al pian terreno, mentre il ristorante è al primo piano di un edificio dall’aspetto post-industriale. Lo caratterizzano soffitti alti, finestre che dal pavimento si estendono fino al soffitto, piastrelle bianche e nere a scacchiera e tubi a vista. Avevamo calcolato male i tempi di percorrenza dall’hotel in metropolitana, e non è che ci sia molto da fare nella zona per ammazzare il tempo, per cui ci presentiamo con largo anticipo e chiediamo se è già disponibile. Lo è. L’addetto alla sala ci accompagna a un tavolo centrale con vista sul forno a legna.
Dalla carta delle bevande ordiniamo delle birre artigianali, che ci vengono servite insieme a un cestino di pane appena sfornato. Come antipasti scegliamo la zuppa di zucca con funghi e parmigiano, mentre come piatto principale ordiniamo la costata di vitello arrosto e il merluzzo con asparagi e capperi. Concludiamo il pasto con un gelato alla vaniglia e con il caffè. Per quanto riguarda il conto, spendiamo poco meno di 90 sterline (mancia inclusa): assolutamente ragionevole in rapporto alla qualità del cibo e del servizio.