Belfast: istruzioni per l’uso

Dopo quattro anni ho finalmente chiuso il conto in sospeso con Belfast, tappa di uno dei tanti viaggi cancellati nel 2020. Sono tornata da poco e non posso dire che non mi sia piaciuta ma, allo stesso tempo, non mi sento nemmeno di affermare di essere stata particolarmente colpita da questa città. Consiglierei di visitarla? Dipende. Se si appartiene a quella categoria di persone che non ha visto molti posti, allora probabilmente sì, perché difficilmente si rimarrà indifferenti al fascino dell’Irlanda del Nord.

Ma chi è un po’ disincantato, allora forse non la troverà particolarmente intrigante. Detto ciò, secondo me vale comunque il viaggio per un paio di giorni (non di più), a patto di trovare un biglietto aereo a un prezzo conveniente. Perché ci sono degli spunti interessanti, ma anche alcuni aspetti per i quali occorre partire preparati, sapendo in anticipo cosa aspettarsi.

Belfast: The (not so) Big Fish

La cameriera di un locale dove abbiamo fatto una tappa per un piatto di ostriche e un bicchiere di sidro si è fermata a chiacchierare con noi, incuriosita dal nostro accento. Ci ha chiesto quale fosse la nostra prossima destinazione in città e, quando le abbiamo detto che avevamo in mente di vedere The Big Fish, ha scrollato le spalle. Le ho domandato cosa pensasse della scultura così popolare su Instagram, e la sua riposta mi ha fatto sorridere.

“The Big Fish is not that big. What’s the point?” 

The Big Fish Belfast

Incuriositi, abbiamo deciso di andare comunque a vedere il pesce di ceramica che, secondo la maggior parte delle persone che sono state a Belfast, è una delle tappe da non perdere. La realtà è che The Big Fish non è affatto grande. Certo, capisco che sia una scultura creata dall’artista locale John Kindness e che raffiguri sulle singole scaglie piastrellate episodi salienti della storia della città ma, per citare la cameriera: what’s the point? Per di più, si trova in un luogo non particolarmente pittoresco di Belfast che mi ha fatto tornare in mente il disappunto provato davanti alla Sirenetta a Copenhagen.

Belfast: it’s all Greek to me

Gli irlandesi, in particolari quelli dell’Ulster, non sono semplicissimi da capire, almeno secondo me. Forse per la parlata cantilenata, forse perché sembra che parlino con la mascella serrata, ma appena arrivata ho fatto fatica a capire quello che mi stava chiedendo l’addetto alla reception dell’hotel. Niente di troppo grave, perché nel giro di poco ci si abitua. Il secondo giorno avevo fatto l’orecchio alla cantilena di Belfast e, prima di partire, avevo quasi l’impressione di essere sulla buona strada per riuscire a riprodurla.

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Ammesso di avere un po’ di dimestichezza con l’inglese perché mio fratello, che era con me in questo viaggio e ha una conoscenza di livello base della lingua, non capiva una parola. Ma sono stati comunque tutti molto gentili con lui quando si accorgevano che non era solo lost in translation, ma lost e basta.

Belfast: Commercial Court ovvero the great Instagram swindle 

Uno degli angoli che più mi avevano incuriosito di Belfast prima di partire era Commercial Court, nel cuore del Cathedral Quarter. Prima o poi una sua foto è capitata sotto gli occhi di tutti, per via degli ombrelli appesi in aria e le luci colorate che l’hanno fatta finire nella lista definitiva dei posti da vedere in città secondo tanti blogger. Complice soprattutto Instagram, che troppo spesso ha il potere di trasformare un posto qualunque nel luogo da vedere assolutamente, anche io mi sono lasciata tentare dal fascino di questo angolo di Belfast.

Belfast Commercial Court

Diciamo la verità: è un vicolo lungo un centinaio di metri o poco più con qualche pub, tra cui l’arcinoto Duke of York, uno tra i più antichi e più frequentati della città. In realtà è una trappola per turisti, o quasi. Non lo dico con cattiveria, perché penso che una tappa qui prima di cena per una pinta sia interessante, a patto di essere preparati ai tour di gruppo e ai loro partecipanti che ogni dieci minuti entrano per ammirare e fotografare ogni angolo del locale, rischiando di farvi rovesciare la birra sui piedi. Sarà sufficiente essere consapevoli che la realtà è diversa da quello che si vede su Instagram.

Belfast: Guinness, Guinness e ancora Guinness

Se pensate che Belfast sia la destinazione perfetta per provare tante birre artigianali e locali, allora vi sbagliate. La maggior parte dei pub (e ne abbiamo incontrati parecchi lungo il nostro cammino) offre una selezione di birre molto note e molto commerciali, a partire dalla Guinness che, a voler essere pignoli, veniva originariamente prodotta a Dublino. E poi altri nomi meno più o meno noti, ma pur sempre di grandi multinazionali e non di birrifici artigianali.

Belfast birra

Solo nei ristoranti abbiamo trovato una scelta più ampia e più attenta, per lo più di birre in bottiglia prodotte localmente. Ma va bene comunque, non mi lamento perché il sapore di una Guinness da sorseggiare davanti a un pub di Belfast è diverso da quello che la stessa birra avrebbe a casa, e intendo letteralmente: qui è meno amara rispetto a quella servita in Italia. Suggestione? Chissà.

21 pensieri riguardo “Belfast: istruzioni per l’uso

  1. Oddio cantilenante addirittura? Quindi ho delle speranze per non perdermi anch’io, sono morta infatti su “lost e basta” 😀 IG è stata la rovina per molti luoghi. È proprio a causa sua se si è persa l’autenticità di tutto. Ai primordi lo trovavo d’ispirazione guardando uno scorcio o un panorama: mi veniva davvero voglia di acquistare un biglietto aereo per vedere dal vivo quel posto. Ma ora raggiungere una destinazione instagrammabile equivale a darsi praticamente appuntamento con altre centinaia di turisti/igers. E poi quel “da vedere assolutamente” è troppo abusato. Dunque a posteriori quei continui annullamenti suonano quasi come degli avvertimenti 😛 Belle però le singole tessere maiolicate e istoriate! Dimmi (se l’hai visitato e senza fare spoiler) che almeno il museo del Titanic non è stata una delusione! 😉

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    1. Anche io all’inizio usavo Instagram come fonte di ispirazione, poi ho iniziato a vedere i reel del tipo “IG vs reality” e lì ho un po’ lasciato perdere. Che poi Commercial Court è molto carina, però non giustifica le code di ragazze più o meno giovani in fila per fare la fotografia da condividere.
      No, purtroppo per il museo del Titanic non c’è stato tempo e a questo punto mi dispiace perché magari era meglio del pesce di piastrelle!

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  2. Ammetto che ho apprezzato Belfast più di Dublino, in più sono partita con poche aspettative e questo ha aiutato. Sono d’accordo con la cameriera che il Big Fish non sia immenso e che fosse stato più grande, i disegni avrebbero potuto essere eseguiti molto meglio. Però Commercial Court illuminata, non l’ho trovata male, anzi, a me è piaciuta molto con la sua vibrant vibe serale, anche se per bere e per atmosfera al Duke of York ho preferito The Dirty Onion.

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  3. Come sempre riesci a farmi sognare ad occhi aperti, leggere i tuoi articoli è sempre così scorrevole e ti prendono al punto da immedesimarti immediatamente. Ora ho voglia di Belfast, come la mettiamo?

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  4. La mia attenzione su instagram viene chiaramente richiamata da cose diverse perchè non ho mai sentito parlare di questo Big Fish e quindi con tutta probabilità non lo avrei mai visto!

    Adesso però sono curiosa pure io e ci farò un pensiero, anche se è moooolto in fondo alla mia lista di cose da vedere a Belfast…

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  5. Siamo stati in Irlanda ma non a Belfast. In effetti quando abbiamo organizzato il viaggio dovevamo fare delle scelte su cosa vedere o meno e Belfast non ci aveva ispirato più di tanto. Leggendo il tuo articolo mi viene da pensare che abbiamo fatto bene a non includerla nel tour. Grazie per le informazioni, sempre utili.

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  6. Non sono mai stata a Belfast né in Irlanda del Nord né in Irlanda però mi hanno sempre parlato bene di questa città nonostante la sua storia sia stata costellata di eventi non proprio gioiosi. Sicuramente è una cittadina che, come hai ben detto, può essere allettante per chi non ha mai visto l’Irlanda o il mondo in generale… Però questo tuo giudizio mi ha fatto incuriosire ancora di più, hai ottenuto l’effetto contrario XD

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  7. Posso dire una cosa? Me l’hai resa interessante sai?! Il nord europa comunque a mio parere mantiene un certo fascino, mai vista Belfast ma credimi mi hai incuriosita un sacco! Sempre concisa nei punti! Un piacere leggerti!

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  8. Mi piace sempre tanto la tua onestà nel parlare dei luoghi che ti sono piaciuti ma per qualche motivo non ti hanno convinto. Nel mio immaginario Belfast ha un fascino un pò maledetto ma, onestamente, non è tra le mie priorità. Purtroppo Instagram rende famosissimi luoghi che in realtà non sono nulla di che però il big fish della tua foto mi è piaciuto molto

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  9. Belfast non mi ha mai particolarmente attirato però ammetto che ora forse la vedrei volentieri, tutto merita di esser visto per cui mi attira anche questa città. Penso anche io che chi abbia un bel bagaglio di mondo sulle spalle forse non ne rimanga così colpito, almeno questa è l’impressione che ho ricevuto da vari racconti e che tu mi confermi

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