I blog che non mi piacciono o che non seguo

Qualche mese fa, alcuni articoli di questo blog sono stati presi di mira da un paio di lettori poco educati, per usare l’eufemismo dell’anno. Persone che non sono d’accordo con il mio punto di vista o che semplicemente non apprezzano queste pagine. Cosa sacrosanta, ci mancherebbe. Quello che infastidisce è la veemenza di questi lettori, che non hanno esitato a esprimere in maniera maleducata la loro opinione, se così si può chiamare.

A questi lettori, se per caso capitassero di nuovo da queste parti, vorrei dire una cosa: se questo blog non vi piace, smettete di seguirlo e di leggere i post pubblicati regolarmente. Io per prima non seguo più (o non inizio nemmeno a seguire) quei blog che non mi piacciono. A partire da quelli, per esempio, dedicati esclusivamente ai viaggi con bambini o con una nicchia troppo ristretta. O, semplicemente, quelli che per qualche motivo mi annoiano.

Spero di non scatenare di nuovo l’ira delle persone a cui non piace questo blog elencando quelli che non piacciono a me.

I blog che non mi piacciono o che non seguo: quelli con gli articoli fiume

Avete presente quando cliccate sul pulsante Read more e scoprite che il tempo di lettura stimato è di settanta minuti? La prospettiva di impiegare il tempo di un film a leggere un articolo mi ammazza tutti i sentimenti all’istante. Nove volte su dieci, mi fa perdere ogni buona volontà di andare oltre l’introduzione che, per altro, richiede almeno un quarto d’ora di lettura.

Questi articoli fiume (in piena esondazione) non fanno per me. Se capito su qualunque blog con post di questo tipo, difficilmente tornerò tra quelle pagine. Perché chi ne ha voglia di sorbirsi un trattato? Leggo volentieri un articolo con i consigli su come organizzare un viaggio, ma di quelli con la storia di una città dal Paleolitico ai giorni nostri posso anche fare a meno.

I blog che non mi piacciono o che non seguo: quelli con troppi post sponsorizzati

Capisco benissimo l’esigenza di pubblicare dei post con all’interno un contenuto sponsorizzato: è capitato anche a me in passato in alcune occasioni, ma non mi sono mai sentita pienamente a mio agio. Nemmeno quando il servizio sponsorizzato era in linea con questo blog, perché in qualche modo mi è sembrato, in quei casi, di fare pubblicità in maniera per nulla naturale.

Ma a parte il mio punto di vista personale su quello che decido o meno di fare tra queste pagine, non riesco proprio a leggere gli articoli che sono smaccatamente sponsorizzati, dove ogni riga è inevitabilmente infarcita di lodi sperticate su servizi o prodotti. Trovo i blog con un’alta quantità di post del genere fastidiosi come la pubblicità in TV ogni che ogni dieci minuti interrompe le scene più belle di un film che anziché un paio di ore arriva a durarne quasi tre.

I blog che non mi piacciono o che non seguo: quelli scritti con l’intelligenza artificiale

Serve a poco che chi è abituato a scrivere articoli con l’aiuto di ChatGPT o simili mi spieghi che l’intelligenza artificiale aiuti tantissimo a superare il blocco della pagina bianca. Sarà anche così, non lo metto in dubbio, ma forse se uno ha un blocco un motivo c’è – meglio mantenere il silenzio fino a quando ci sarà di nuovo qualcosa da dire.

Perché tanto quando un articolo è scritto interamente grazie all’intelligenza artificiale si capisce da subito. A me sembra sempre di leggere paragrafi scritti da un robot, e in effetti è proprio così. Ma se in un post non trovo nulla di personale, un punto di vista speciale, un dettaglio curioso, allora tanto vale andare a leggere Wikipedia.

I blog che non mi piacciono o che non seguo: quelli con gli articoli Touring Club

I blog di viaggi e le guide cartacee, secondo me, devono essere due cose distinte, pur trattando argomenti simili. La differenza tra un blog e la classica guida di una destinazione è, ancora una volta, l’elemento personale. Per questo mi stanco subito quando mi imbatto in articoli che raccontano una destinazione come se fosse una guida completa del Touring Club. Per la vita, la morte e i miracoli di una destinazione c’è, appunto, il Touring Club Italiano.

Ma se voglio un suggerimento su come spostarmi dall’aeroporto al centro, allora lo cerco in un blog con i consigli su come organizzare un viaggio in quella determinata città. Non mi interessa sapere tutto quello che c’è da vedere a San Francisco, ma mi interessa leggere cosa è piaciuto di più alla persona che l’ha vista. Allo stesso modo, mi piace anche scoprire quelle cose che invece sono solo così così e che quindi si possono tranquillamente evitare.

Quali sono le caratteristiche che non vi piacciono in un blog? Quali evitate a tutti i costi?

Cover foto di Jess Bailey su Unsplash

33 pensieri riguardo “I blog che non mi piacciono o che non seguo

  1. Sono curiosa, ma i commenti di cui parli li pubblichi o no? Io ho impostato la moderazione, però alcuni finiscono direttamente e automaticamente nello spam. Ogni tanto controllo se ci finisce per errore anche qualche commento normale. Finora, in dieci anni e più, non sono mai stata attaccata, fortunatamente. Però a volte dei toni un po’ polemici sì, li ho trovati nei commenti; da chi dimostrava di non aver letto attentamente il mio articolo prima di commentarlo, e in generale di non conoscere il mio blog nella sua interezza.

    Piace a 1 persona

    1. P.s. in generale anche io non amo i blog con post troppo lunghi, né quelli che fanno uso indiscriminato dell’Ai, ad esempio nelle immagini. È una cosa che si capisce, si nota, è evidente. L’Ai non è ancora così evoluta, almeno nei programmi gratuiti. Poi aggiungo i blog che rubano foto di cucina di altri blog, o comunque non proprie. A questi ultimi vorrei ricordare che le ricette si possono scrivere anche senza foto a corredo. Se ce la metti, deve mostrare il tuo risultato, non quello di qualcun altro. Un po’ il discorso che fai tu sullo stile touring… Un conto è un ricettario-libro, ma se leggo una ricetta su un blog mi aspetto il filtro personale, il commento, il consiglio per non esperti in cucina…

      Piace a 1 persona

    2. All’inizio sì, li approvavo, perché pensavo fosse giusto dare spazio anche a chi la pensava in maniera diversa. Il problema è che poi una volta approvato il primo commento, lo stesso tizio poteva continuare a commentare anche in maniera sempre più maleducata… Tendenzialmente ora cestino direttamente!

      "Mi piace"

  2. Mi spiace per quanto ti è successo e temo anche di aver intuito quale sia uno degli articoli in questione. Immaginavo leggendolo che avrebbe potuto creare attrito ma arrivare ad essere maleducati…be questo non lo immaginavo.
    Ma alla fine basta vedere come si comporta al gente sui social..
    Si parla tanto di apertura mentale, di accettazione ecc. ma alla fine rimangono tante belle parole perché si sta diventando più ottusi del Medioevo.

    Piace a 1 persona

    1. In effetti ci sono un paio di articoli che potevano creare qualche attrito, ma per me vale sempre il principio secondo il quale “se non sono d’accordo con quello che leggo non devo per forza farlo notare”. Invece c’è chi pensa di doverlo fare, per di più in maniera maleducata. Hai ragione: si sta diventando più ottusi del Medioevo!

      "Mi piace"

  3. Sono d’accordo con te su più punti, in primis sugli articoli che hanno più di settantamila parola, che pure un bibliotecario farebbe fatica a leggere. Credo che l’utente che cerca notizie on line voglia arrivare subito a risolvere il suo problema e ad avere in maniera immediata le notizie che cerca. Io sono la prima ad uscire da un post, se vedo la prosa logorroica. Basta poco a volte per raggiungere il fine ultimo, ossia fidelizzare l’utente, e un papiro chilometrico non credo sia d’aiuto.

    Piace a 1 persona

  4. Sono più attratta da alcune cose e argomenti e meno da altri, ma la mia innata curiosità mi porta a leggere in modo attento anche di luoghi che non sceglierei per svariati motivi, di viaggi con bambini (che non ho ), di musei (visito solo quelli super interessanti ). Tu hai il dono della scrittura e spesso vai dritta al punto, forse non tutti saranno d’accordo con quello che scrivi ma la maleducazione proprio non è ammessa.

    Piace a 1 persona

    1. Ti capisco, perché anche a me piace leggere di destinazioni che non sono nella mia lista o che non hai visitato, perché non si sa mai! Ma i blog dedicati completamente ai bambini per me sono un po’ troppo 😅
      Hai ragione: la maleducazione non è accettabile, anche quando si hanno punti di vista divergenti.

      "Mi piace"

  5. Pur scrivendo io stessa un blog di viaggi, leggo quelli altrui solo quando cerco informazioni sulla prossima meta. Anche io quando vedo articoli lunghi quanto un libro, cambio subito strada! Purtroppo sono tra quelli che per raccontare la storia di un luogo parte (se pur sinteticamente) dalla preistoria, spero di non annoiarti troppo . )

    Piace a 1 persona

  6. La tendenza a fare polemiche si sta allargando dai social ai commenti nei blog. Ma perché certi utenti non convogliano questa energia creandosi il loro bel blog dove sfogarsi e polemizzare apertamente con il mondo? Che poi sono sicura che riuscirebbero a polemizzare anche con se stessi 😛 Sto lavorando sulla sintesi anch’io, perché effettivamente scrivo post troppo lunghi… menomale che li scrivo una volta ogni tanto 😀 Io storco il muso (spero di non offendere nessuno) con quei blog che abbracciano troppo il politicamente corretto, l’inclusione, l’uso dell’asterisco, la e rovesciata e altri simboli e amenità… che sembra di leggere un’espressione algebrica, non un articolo di viaggio 😉 E come non citare poi gli articoli stile Aranzulla 😉

    Piace a 2 people

    1. In linea di massimo trovo che ci sia sempre più gente con voglia di litigare e con la presunzione di avere sempre ragione – poi nel 99% dei casi hanno un’ignoranza sconfinata!
      Mah, io questa cosa degli asterischi la trovo abbastanza fastidiosa, nel senso che faccio fatica a leggere tra asterischi ed e rovesciate…
      Comunque i tuoi articoli non sono mai troppo lunghi ed e un piacere leggerli!

      Piace a 1 persona

  7. I blog tropo lunghi, super descrittivi che sembrano guide di viaggio non piacciono neanche a me. Preferisco leggere blog più personali, con qualche chicca nascosta di un luogo o qualche aneddoto divertente.

    Così come spesso non leggo articoli su mete che proprio non mi attirano perché difficilmente cambierò idea, a meno che non sia un’esperienza davvero particolare, allora potrei incuriosirmi.

    Per i commenti, io ho ovviato con la moderazione. Ho ricevuto negli anni forse solo un paio di commenti davvero odiosi che attaccavano un post o me o l’altra autrice del blog. Solitamente cancello direttamente.

    Piace a 1 persona

    1. Sicuramente l’elemento personale fa la differenza: l’aneddoto, il consiglio, il punto di vista sincero, rendono un blog molto più interessante ai miei occhi.
      Fino a un certo punto avevo l’abitudine di approvare anche i commenti negativi con l’idea che potesse essere costruttivo dare voce a chi la pensava in maniera diversa. Ma quando hai a che fare con degli ignoranti è tutta fatica sprecata… Per cui ora cestino direttamente anche io – che vadano altrove a esprimere il loro parere in maniera maleducata 😂

      Piace a 1 persona

  8. Credo che un blog, in quanto tale, debba avere una ccomponente personale ed esprimere le opinioni del suo autore. Come ben dici se cerco solo articoli che mi dicano “cosa fare, dove andare” posso consultare la guida cartacea. Invece il blog, ed è uno dei suoi punti di forza, dovrebbe contenere sempre l’esperienza dell’autore, altrimenti che blog è? Sull’intelligenza artificiale mi taccio… Non si può pensare di scrivere interi articoli con essa.

    Piace a 1 persona

  9. Credo che il mio blog sia finito tra quelli che non ti piacciono per gli articoli fiume, le descrizioni Touring Club e i viaggi con bambini 🙂 Però devo dire a mia discolpa che i miei viaggi con figlio al seguito vengono seguiti più da persone senza figli che si chiedono dove cavolo l’ho portato questa volta (ricordiamo il periodo “fognature in Europa” o “musei dei treni e ferrovie storiche nel nulla”, quest’ultimo non ancora esaurito…) rispetto ai genitori che cercano destinazioni family friendly. Quelle non piacciono neanche a me. I blog di viaggi in famiglia sono generalmente noiosi, detto da una madre. Poi probabilmente anche il museo immersivo a tema trattori o i musei dell’aviazione sparsi per l’Europa che visitiamo noi, ma il bello è che ci sono così tanti modi di viaggiare che ognuno ha la community che si merita 🙂

    Piace a 1 persona

    1. No, ma non scherzare 😂 I tuoi articoli li divoro! Quelli che non riesco a leggere sono gli articoli che starebbero benissimo in una puntata (intera) di Quark! Niente contro Quark né contro questi articoli, ma diciamo che non fanno per me 😅
      Per quanto riguarda i post dei viaggi con tuo figlio, li leggo sempre volentieri perché non siete la classica coppia mamma-figlio che fa viaggi noiosi e con attività solo per i bambini – sarà per quello che la gente ti chiede dove cavolo l’hai portato questa volta???

      "Mi piace"

  10. Silvia, hai una pazienza… mamma mia la gente che non ha altro da fare che venire a insultare. Ma che vadano a quel paese! Fai benissimo a sbatterli fuori e a dire la tua.

    Comunque, sulla tua lista… ma quanto hai ragione??

    Articoli fiume: Io CHIUDO. Subito. Se vedo che la barra per scendere è minuscola, ciao. Ma chi ha tempo di leggere un papiro di settanta minuti? Voglio sapere le cose in fretta, non farmi un esame universitario.

    Post sponsorizzati: Non li reggo. Quando iniziano con “questo prodotto è INCREDIBILE” e “dovete assolutamente” e si vede che è finto… salto proprio. È come la pubblicità in tv, fastidiosissima.

    Intelligenza Artificiale: Ecco. Hai detto tutto. Si capisce lontano un miglio quando un testo è scritto da un robot. È tutto piatto, tutto uguale, non c’è… non so, non c’è anima. Sembra di leggere il bugiardino delle medicine. A ‘sto punto vado su Wikipedia, come dici tu.

    Stile “Guida Turistica”: ESATTO! Ma brava! Se voglio la lista dei 10 monumenti da vedere mi compro la Lonely Planet. Da un blog voglio sapere se vale la pena, se ti è piaciuto, se hai preso una fregatura, le cose vere. L’esperienza personale.

    Mi sa che la pensiamo uguale su tutto ahah. Fregatene e continua così che vai forte!

    Piace a 1 persona

    1. Infatti la pazienza è finita e da qualche mese cestino i commenti cattivi e quelli maleducati. E, ora che ci penso, in effetti non sono più molti. Forse quando li pubblicavo non facevo altro se non attirare altra cattiveria, chissà.
      Gli articoli fiume secondo me sono i più pesanti, ma la lotta è dura quando c’è un articolo completamente sponsorizzato. Da “cestinare” subito, anche in questo caso!

      "Mi piace"

  11. Mi sono interessata a questo articolo dal titolo perché a me capita spesso di trattenermi dal commentare (anche benignamente magari) sui social proprio per via della dilagante maleducazione e apparente necessità di chiunque di dire la propria sgarbatamente anche dove non necessario: non mi è mai piaciuta la classica frase “se ti esponi sui social allora devi aspettarti anche commenti negativi”, io sarei più per il “se non lo diresti in faccia a una persona in carne ed ossa allora evita di farlo da dietro una tastiera”. Non pensavo però che fossimo dilagati a essere così distruttivi anche sui blog, che sono un mondo ben diverso dai social perché mentre questi ultimi sono come una piazza virtuale io mi immagino un blog come casa di qualcuno o un locale: se entri è perché c’è qualcosa che potrebbe averti attirato ma poi una volta dentro se resti devi essere rispettoso, sennò giri sui tacchi ed esci.

    Riguardo i blog che non segui, devo darti 1000 volte ragione sull’IA: non trovo utilità nell’usare un tool per fare del lavoro creativo, se non può essere frutto della mia testa non vedo che apporto può dare, solo per far risultare che scrivo 700 post a settimana? Bella roba…!
    Sulla lunghezza… beh, credo che anche solo da questo commento si possa evincere che io invece in genere tendo al prolisso, anche nei miei articoli 😅 però questo perché ho la filosofia dello scrivere quello che IO vorrei trovare in un contenuto, ci metto del mio personale insieme a delle informazioni più pratiche, ma ho scelto di scrivere più per me che per la SEO, per quanto questo possa essere controproducente a livello di indicizzazione.
    So che questo può allontanare molti, semplicemente li capisco e lo accetto perché non a tutti piacciono le stesse cose 🙂 Allo stesso modo io ad esempio a livello audiovisivo seguo più volentieri youtuber che instagrammer riguardo i consigli di viaggio, se cerco approfondimento, magari mi porta via più tempo ma me lo prendo come momento di conoscenza, come appunto leggere un libro o vedere un film piuttosto che avere solo uno spunto telegrafico che poi dovrò andare ad approfondire altrove. Insomma, alla fine credo che è giusto che ognuno trovi in un contenuto quello con cui si trova meglio a interagire, ma se un contenuto non è/non è stato nelle mie corde non sento la necessità di andarlo a dire (per giunta maleducatamente) al diretto interessato: vale la regola che se il mio commento non è benefico e costruttivo per l’altro forse non è poi così necessario che glielo faccia sapere 🤷🏼‍♀️

    Piace a 1 persona

    1. Sono d’accordissimo con quello che dici sul fatto di dire la propria opinione sempre e comunque sui social: saranno sì una vetrina, ma questo non significa che il primo che passa possa permettersi di insultare. Da un po’ seguo alcune pagine IG di running, e non hai idea della cattiveria pure lì! Delle ragazze postano dei risultati ottenuti con l’allenamento, ed ecco che arrivano i soliti “maschioni” con il profilo privato a insultarle… Davvero insopportabile.
      Per quanto riguarda la scrittura, tieni conto che io non so nemmeno cosa sia la SEO: come te scrivo di quello che mi è piaciuto o non mi è piaciuto, perché in fondo è una valvola di sfogo.
      Sul tuo punto finale, d’accordo anche lì al 100%: se il mio commento non è costruttivo, allora meglio non commentare!
      Grazie 😘

      "Mi piace"

  12. Ti adoro, lo sai! gli articoli scritti con l’Ai, come i commenti del resto, sono veramente terribili e insieme alla pubblicità insistente sono quelli che abbandono dopo poche righe. Concordo anche sui testi stile guida del Touring, anche io apprezzo il punto di vista di chi scrive. Sappi però che una delle critiche che ricevo sul mio blog è appunto quella di essere troppo intimista… insomma come la fai la sbagli con i lettori!

    Piace a 1 persona

    1. Le pubblicità sono davvero insopportabili: sarà che sono cresciuta guardando i film la sera su Canale 5 e Italia 1, dove ogni dieci minuti dovevi sorbirtene cinque di pubblicità… E ancora oggi non ce la faccio proprio!
      Ma come, c’è davvero gente che non apprezza il punto di vista personale? A me è la cosa che interessa di più, anche se si tratta di una meta che non ho in programma di vedere!

      "Mi piace"

  13. Non capisco cosa possa esserci di non gradevole in questo tuo blog, che personalmente se proprio vuoi saperlo (ah ah ah) leggo con piacere sia per le tematiche, sia perchè a volte spazi sui temi ed è comunque gradevolissimo per me che per esempio non vivo su un aereo così di frequente, mi piace leggere perchè non sono mai post troppo lunghi e perchè hai il tuo modo/il tuo stile/la tua scrittura …e mi piace perchè vai al punto, senza troppo dilungarti mai su nulla e sai decisamente incuriosirmi! Mio pensiero personale eh. Ma OGGETTIVAMENTE non avanzerei critiche nè farei commenti poco educati per esempio! Go ahead!!! Serena

    Piace a 1 persona

    1. Grazie Serena, le tue parole mi fanno davvero piacere!
      Sono d’accordo con te: nemmeno io farei critiche o commenti poco educati. Mi capita di iniziare a leggere articoli che non mi interessano o che non mi piacciono, e che a volte secondo me sostengono anche delle cose poco accurate o inesatte, ma non mi permetterei mare di commentare in maniera poco educata.
      Grazie ancora e buon lunedì 😘

      "Mi piace"

  14. Ci sono tantissimi tipi di blog che personalmente non seguo perché non mi interessano, come quelli solo di arte o storia, anche se incorpora un po di questo nei miei articoli. Poi ovviamente gli articoli troooooopppppooooo lunghi rompono anche me

    Piace a 1 persona

Scrivi una risposta a La Deb! Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.