Finalmente avevo trovato un volo per Edimburgo a un prezzo decente e con orari accettabili ma, quando si è trattato di cercare l’hotel, le cose non sono andate altrettanto bene. Soprattutto considerando che ho prenotato con sei mesi di anticipo. Per il weekend di maggio scelto per questa vacanza, i prezzi di una camera doppia sono stati paurosamente vicini a quelli che ci si aspetterebbe a New York.
Alla fine ho scelto The Haymarket Hotel non perché mi avesse colpito in maniera particolare, ma solo perché era tra i pochi a costare meno di trecento euro a notte.
The Haymarket Hotel: la struttura
Le cinquanta camere dell’albergo sono distribuite tra sei edifici adiacenti, ognuno dei quali ricavato da una townhouse risalente all’epoca vittoriana. Fortunatamente la nostra stanza era al secondo piano della struttura principale, dove si trovano anche la reception e la sala della colazione.

Il maggiore svantaggio è dato dall’assenza dell’ascensore, cosa comprensibile visto che si tratta di un edificio storico, ma le quattro rampe di scale per arrivare in camera non sono il massimo. Mancano anche le chiavi magnetiche, quindi all’arrivo viene consegnato un vecchio portachiavi ingombrante.
The Haymarket Hotel: la posizione
L’albergo si trova nell’omonimo quartiere residenziale di Haymarket. Siamo in zona West Edinburgh, da cui si raggiunge abbastanza comodamente il centro della città a piedi e ancora più velocemente con il tram.

La stazione ferroviaria di Haymarket è a due minuti a piedi: da qui partono e arrivano anche gli autobus Airlink 100 da e per l’aeroporto.
The Haymarket Hotel: la camera
La nostra stanza è una doppia con letti singoli situata al secondo piano (ma con quattro rampe di scale ripide come solo in questo paese). È molto spaziosa e luminosa, con un’ampia bay window con vista sulla strada. I vetri non sono doppi, per cui potrebbe essere un problema per chi avesse il sonno leggero.
Molto apprezzato l’armadio in cui appendere le giacche ed eventualmente sistemare il contenuto dello zaino. Mi sarei aspettata la moquette ovunque, ma per fortuna il pavimento è di legno chiaro. Alcuni elementi ricordano che dopotutto siamo in Scozia, come il cuscino decorato con il disegno di un cervo e la coperta con motivo tartan.

Non c’è il mini bar, né vengono fornite delle bottigliette d’acqua per gli ospiti, a differenza di quanto avviene in tanti altri hotel, anche più economici.
Il bagno non è troppo grande e non è nemmeno fornito benissimo: ci sono solo una saponetta e un flacone di shampoo/bagnoschiuma multiuso. Per il prezzo, qualche attenzione in più sarebbe stata gradita, come la presenza di una linea locale di prodotti per la cura del corpo e magari gli accappatoi.
The Haymarket Hotel: la colazione
La nostra tariffa includeva la colazione che, purtroppo, non è un bel ricordo. Niente di traumatico, ma sia l’offerta classica del buffet che quella alla carta lasciano molto a desiderare. La scelta è abbastanza limitata, e i prodotti sono industriali.
The Haymarket Hotel: il prezzo
Per le due notti a The Haymarket Hotel ho speso molto più di quello che avrei immaginato quando ho fatto la mia ricerca delle strutture in città. Ma evidentemente le cifre per il periodo della stagione turistica sono altissime, e infatti solo a novembre i prezzi iniziano a scendere un po’. Tuttavia, come anche in altre grandi città, per un prezzo simile mi sarei aspettata la qualità di un quattro stelle e non quella di un tre stelle un po’ fuori moda.

Tutto sommato, il soggiorno presso The Haymarket Hotel non è stato negativo, anche se l’esperienza non giustifica il prezzo che secondo me è esagerato. Ma d’altra parte, a quanto pare, queste sono le leggi del mercato turistico.
Prenoterei di nuovo una stanza a The Haymarket Hotel? Se non dovessi trovare altre strutture decenti a un prezzo inferiore, allora sì. Ma se avessi la possibilità di scegliere un periodo di bassa stagione, cercherei una struttura di livello superiore a un prezzo più basso.

300€ a notte è un crimine non essendo ancora in alta stagione, a meno che non ci fosse qualche match di rugby nel periodo in cui siete andati voi. Almeno la stanza non aveva la moquette ed era di dimensioni decenti. Peccato per la mancanza di attenzione in altri aspetti, anche se le bottiglie dàacqua difficilmente sono fornite negli hotel britannici per sprecare meno plastica possibile e perché làacqua del lavandino è potabile.
Sicuramente la posizione è ottima, a poca distanza dal centro e dalla maggior parte delle attrazioni.
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Non c’erano eventi sportivi né di altro tipo, per cui non so davvero spiegarmi il motivo dei prezzi, che comunque continuano a essere su quelle cifre fino all’autunno. Forse stanno facendo come a New York, dove per “alta stagione” si intende il periodo che va da marzo fino a novembre, chissà. Il motivo dell’acqua è spiegato, e non è un grosso problema perché porto sempre la borraccia con me, ma in generale qualche attenzione in più sarebbe stata apprezzata!
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Concordo con Veronica, sfiorare i 300 Euro a notte è criminoso. E anche se la stanza è davvero bella e accogliente, non si spiega un costo così elevato vista la mancanza di ascensore e di qualche cortesia in più nel bagno. Neanche il conforto di una colazione “memorabile”? E pure un portachiavi ingombrante… Vabbuò, mi sa che per me Edi continuerà ad essere solo un file nel PC 😛 Però novembre e la bassa stagione non mi dispiacerebbero visto il cielo inaspettatamente azzurro che hai beccato in Scozia a maggio! Infatti già dalla camera c’è una vista carinissima sul quartiere residenziale!
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E pensa che anche gli ostelli in camerata condivisa o gli AirB&B lontani dal centro avevano prezzi simili! Ma infatti secondo me è una sorta di “punizione” per aver trovato, dopo anni, dei voli a prezzi decenti 😂
Secondo me novembre non deve essere male se il tempo è decente!
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A quanto ho capito Si accede alle stanze solo da ripidi gradini, per cui non è assolutamente consigliato per chi ha patologie come la mia. Un prezzo davvero ingiustificato, visto che nemmeno è una struttura accessibile, ma sicuramente caratteristica e autentica, perfetta per chi invece cerca di entrare nel tessuto del posto. Se dovessi sceglierla specificherei di aver bisogno di una stanza a pian terreno.
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Esatto: questo albergo non è indicato per chi ha problemi di mobilità. E non vorrei sbagliarmi, ma non credo che questa cosa della mancanza dell’ascensore fosse segnalata in homepage.
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Ricordo anche io di aver fatto davvero fatica a trovare un alloggio per Edimburgo ed era Luglio del 2019: da quanto so dopo il Covid i prezzi sono schizzati alle stelle e con questo articolo mi confermi anche che la qualità invece non è migliorata granché, anzi. Purtroppo però bisogna accontentarsi di spendere tanto e avere poco perché in una città come questa di alternative ce ne sono poche… Ed è follia tutto ciò.
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Sicuramente dopo il Covid le tariffe sono schizzate alle stelle un po’ ovunque: l’ho notato per esempio a New York, dove dal 2019 al 2023 i prezzi degli hotel sono quasi raddoppiati. Ma la qualità è rimasta sempre la stessa. A Edimburgo non me lo sarei aspettata, un vero peccato!
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Buon pomeriggio Silvia, confermo i prezzi davvero alti per Edimburgo. Noi (io, mio marito e mio figlio) abbiamo prenotato (mi sembra a fine marzo-inizio Aprile) per metà Luglio e i prezzi erano considerevoli, tanto che abbiamo preferito optare per un (buon, almeno spero) albergo non proprio centrale ma in zona Circus Lane-Stockbridge. Arriveranno degli altri tuoi post sulla città? Grazie!!!!
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Io proprio non me li aspettavo dei prezzi così per Edimburgo, siamo davvero al livello di New York. Secondo me hai fatto benissimo a prenotare in zona Stockbridge: a me è il quartiere che è piaciuto di più!
Nelle prossime settimane arriveranno altri post 😊
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che bello!!! Leggerò avidamente 🙂
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Grazie mille 😘
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[…] preparata su cosa vedere una volta arrivata a destinazione, nonostante avessi prenotato il volo e l’hotel da ben sei mesi. Ma non è stato un problema, perché Edimburgo è una città bellissima (anche se […]
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[…] uno dei pochi alberghi in centro che costasse meno di trecento euro a notte. La scelta di dormire a The Haymarket Hotel è stata dettata puramente dal prezzo, comunque esageratamente alto per il tipo di struttura e per […]
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[…] interrotto la tradizione se non fosse stato per un puro caso. Nelle mie ricerche estenuanti di un albergo decente a un prezzo accettabile, mi ero imbattuta nell’Hotel du Vin: bellissimo, ma una notte a maggio aveva prezzi folli. […]
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