Gli aeroporti europei più scomodi da raggiungere

Quante volte abbiamo prenotato un volo con una compagnia low cost pagandolo poco più di una pizza e una birra, per poi scoprire che c’erano dei costi nascosti? Non sto parlando dell’imbarco prioritario, né degli extra per il bagaglio da stiva o per il cibo e le bevande a bordo, ma della scomodità e dei costi necessari per raggiungere il centro della città che abbiamo intenzione di visitare.

Senza contare il tempo perso. Come ben sappiamo, spesso sui siti delle compagnie aeree, tanti aeroporti vengono “venduti” con il nome della città in cui vogliamo trascorrere le vacanze, ma a volte scopriamo troppo tardi che il centro si trova magari a un centinaio di chilometri di distanza.

London Green Park

Un esempio su tutti: l’aeroporto di London Stansted, che in realtà è più vicino a Cambridge che a Londra, da cui dista una cinquantina di chilometri. Raggiungere la stazione di Liverpool Street costa circa venti sterline, e il tempo di percorrenza è di un’ora. Se pensate che sia terribile, sappiate che in Europa c’è di peggio.

Gli aeroporti europei più scomodi da raggiungere: Frankfurt Hahn

Con destinazioni europee ed extraeuropee per più di un milione e seicentomila passeggeri all’anno, l’aeroporto di Frankfurt Hahn si colloca a metà nella lista dei più trafficati in Germania. Ma non è certo nella top ten dei più vicini al centro della città da cui prende il nome.

Infatti, lo scalo di Hahn si trova a centoventicinque chilometri dalla Hauptbahnhof, la stazione centrale di Francoforte, che si può raggiungere comodamente in due ore e mezza tramite il servizio di autobus di Flibco, al prezzo di venti euro per un biglietto di sola andata. Chi volesse prenotare un Uber X (il servizio con tariffa più economica), dovrà prepararsi a spendere ben centocinquanta euro a tratta.

Gli aeroporti europei più scomodi da raggiungere: Stockholm Skavsta

Prima di organizzare il viaggio a Stoccolma qualche anno fa, non avevo prestato molta attenzione al nome dell’aeroporto, così avevo prenotato un volo veramente economico con destinazione Stockholm Skavsta, situato a oltre cento chilometri dal centro della città.

Gamla Stan Stortorget Stockholm

Per raggiungere la stazione centrale, avevamo utilizzato il servizio di autobus di Flygbussarna, che attualmente ha un costo di circa venti euro a tratta, ma ci impiega quasi due ore per raggiungere il centro di Stoccolma. Per fortuna, prenotare i biglietti online è facile e veloce, ma non è stato il massimo della comodità, dato che l’arrivo del nostro volo era previsto la sera tardi. Se avessimo voluto prendere un Uber, ci sarebbe costato più di cento euro.

Gli aeroporti europei più scomodi da raggiungere: Paris-Beauvais

L’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi non mi piace per niente perché finisco sempre per perdermi tra un terminal e l’altro. Una volta mentre vagavo alla ricerca del gate, un’altra mentre cercavo i bagni. Forse la prossima volta dovrei prenotare un volo diretto allo scalo di Paris-Beauvais: magari, date le dimensioni ridotte, riuscirei a orientarmi meglio.

Parigi Metro

Sicuramente non riuscirei a raggiungere il centro di Parigi con facilità, visto che dovrei prendere prima l’Aérobus Paris-Beauvais dal terminal fino alla stazione di Paris La Défense (un’ora e trenta, con biglietto a trenta euro andata e ritorno) e, da qui, prendere la metropolitana fino alla Gare du Nord (circa venti minuti di percorrenza). E con Uber? Quasi centotrenta euro.

Gli aeroporti europei più scomodi da raggiungere: Barcellona Girona-Costa Brava

Credo che ormai, con la vasta scelta di voli low cost dall’Italia verso lo scalo internazionale di Barcellona El Prat, in pochi decidano ancora di comprare un biglietto con destinazione Girona-Costa Brava. Ma non si sa mai: a volte un prezzo molto basso potrebbe indurre in tentazione. Quello che forse non tutti sanno è che questo aeroporto dista quasi novanta chilometri dal centro della città.

Per raggiungere la Estació del Nord con il servizio di autobus della Sagales si impiega un’ora e un quarto, al costo di venti euro a tratta. Oltre al tempo necessario (circa dieci minuti) per arrivare con la metropolitana alla più centrale Placa de Catalunya. Il servizio di Uber a quanto pare non è disponibile, ma c’è una compagnia di taxi privati che si può prenotare online al costo di circa centocinquanta euro a tratta.

Gli aeroporti europei più scomodi da raggiungere: Bruxelles Charleroi

In questa lista, l’aeroporto di Bruxelles Charleroi è il più vicino al centro della città, dato che si trova a meno di sessanta chilometri (contro i quattordici dello scalo di Zaventem). Con voli provenienti da tante città in Europa, in Medio Oriente, in Africa e in America, sicuramente potrà fare gola a molti viaggiatori in partenza per Bruxelles.

Tuttavia, per arrivare in città occorrerà prendere un treno dal terminal verso la stazione centrale di Bruxelles: il tempo di percorrenza è di oltre un’ora, e il prezzo del biglietto di circa dieci euro. Sicuramente più economico di Uber, che costerebbe centotrenta euro.

Alla fine, abbiamo davvero risparmiato tempo e denaro? A volte forse vale davvero la pena di fare una ricerca più approfondita e prenotare un volo a un prezzo un po’ più alto, ma che ci permetta di raggiungere un aeroporto da cui è più facile ed economico arrivare in città con i mezzi pubblici o con un taxi.

23 pensieri riguardo “Gli aeroporti europei più scomodi da raggiungere

  1. Utilissimo e razionale il tuo articolo! Sapere che Beauvais è praticamente in Normandia o che atterrare a Charleroi forse non significa arrivare rapidamente in centro a Bruxelles può aiutare a risparmiare tempo e denaro. Io, come sai, non sono una fan delle compagnie low cost per tanti motivi e forse anche perché in fondo non un pò snob, però credo che il prezzo iniziale del volo che apparentemente è molto conveniente non è poi quello reale del viaggio. Se poi mettiamo in conto gli orari assurdi di partenza e le distanze vere dalla nostra destinazione forse forse un volo di linea non è così assurdo

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    1. Il prezzo iniziale è sempre ingannevole nel caso delle compagnie low cost perché poi non tiene mai conto dei costi per gli spostamenti. Per non parlare dei tempi. E di recente anche la cosa dello zainetto inizia un po’ a disturbarmi, anche se viaggio con uno zaino piccolissimo. Però poi mi limita perché se decidessi di fare shopping non potrei perché non saprei dove mettere le cose che ho comprato!

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  2. Non per vantarmi, ma per raggiungere il primo aereoporto utile da Gaeta, dove vivo, occorrono almeno due ore, anche un’ora in più se opto per i mezzi pubblici. I collegamenti al centro sud sono pessimi, per cui il tuo elenco non mi ha scalfito più di tanto. Sono abituata a sbattermi tra aereoporti, stazioni e destinazioni. Pensa che anche per raggiungere il primo casello autostradale utile ho bisogno di fare prima un’ora e tre quarti di auto!

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  3. Non appena ho visto il titolo dell’articolo ho subito pensato a Stansted, un vero e proprio scam. Ancora peggio quando non vivi neanche piu a Lodndra ma il volo per tornare a casa parte solo da lì e devi farti 6 o 7 ore di viaggio per raggiungerlo.

    Avevo sentito delle tratte dall’aeroporto di Charleroi per il centro di Bruxelles cosí come la scomodita di Paris-Beauvais. Neanche io amo Charles de Gaulle, mi perdo sempre agli arrivi e le code per i controlli sono sempre lunghissime.

    A breve proverò l’esperienza di Milano Bergamo per raggiungere Milano centrale. Altro scam delle low cost per attirare turisti.

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    1. Stansted è veramente scomodissimo, anche perché di solito i voli che dovrei prendere io per Torino partono all’alba quindi dovrei trovare un albergo lì vicino e addio risparmio.
      Bergamo è scomodissimo: sono partita da lì venerdì scorso per Bucarest. È vero che il biglietto l’ho pagato settanta euro, ma ci sono volute quasi tre ore per raggiungere l’aeroporto!

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      1. Purtroppo anche io ho il tuo stesso problema con Stansted. O partono all’alba e il ritorno è decente, o il ritorno è dopo mezzanotte e l’andata decente. Comunque o nell’uno o nell’altro caso devo prendere l’hotel perché non avrei treni per tornare a Cardiff. Un bus diretto non esiste quindi dovrei fare Stansted-Victoria Coach, aspettare 2 o 3 ore e poi prendere il bus o treno per Cardiff. Un casino assurdo. La cosa buona è che stanno mettendo il Bristol-Palermo per la bella stagione!

        Non voglio neanche immaginare l’odissea che hai dovuto fare.

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  4. Sconvolta su Francoforte! I chilometri sono tantissimi troppissimi, stesso discorso per Stoccolma. Ma poi il costo per raggiungere le città equivalgono a un pernottamento a momenti! Non vorrei sbagliarmi, ma quello di Charleroi è diventato il principale aeroporto di riferimento dopo l’attentato che colpì l’aeroporto internazionale di Bruxelles nel 2016 (aeroporto che si trovava a soli 11 km da Bruxelles). Paris-Beauvais invece sarebbe perfetto per un itinerario in Normandia, a saperlo prima mi risparmiavo tutti quei km da Nantes. Ricordo la gioia dei soli 4 km dall’aeroporto di Brema per raggiungere il centro, credo che sia il santo Graal di tutti i viaggiatori quell’aeroporto 😉 Articolo utilissimo! 🙂

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    1. Aeroporto di Brema a soli 4 chilometri? Ma è un sogno! Vorrei andarci solo per poter eventualmente anche camminare in centro – non solo per quello, dai 😂
      In effetti i miei hanno in mente di tornare in Normandia ma non hanno voglia di farsi tutto il viaggio da qui, per cui l’aeroporto di “Parigi” potrebbe essere un’ottima soluzione.
      Quello di Stoccolma scomodissimo, soprattutto se si arriva tardi e si riparte la mattina presto, e di solito è così!

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  5. Avendo la fortuna di abitare nella zona ovest di Bologna, ovvero quella che ti permette di raggiungere l’aeroporto in 10-15 minuti, sono abituata troppo bene e, ahimè, non sopporto dover fare lunghi spostamenti quando arrivo a destinazione. Ho sperimentato sia Beauvais che Charleroi ed in effetti sono piuttosto scomodi, tra l’altro sono aeroporti piccoli e con pochi servizi. Ma dopo aver percorso i 50 km dall’aeroporto di Kuala Lumpur al centro cittadino, gli aeroporti europei quasi quasi li perdono…!

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  6. Siamo appena rientrati da Napoli e voglio aggiungerlo alla lista, dall’aeroporto al duomo ci sono solo  4 chilometri e mezzo, una vera pacchia! Tornando al discorso aeroporti scomodi, dobbiamo imparare a non fidarci delle compagnie aeree o dei vari siti di prenotazione e considerare, in fase di pianificazione, come gestire anche la tratta aeroporto/città di destinazione. Ad esempio a Praga molti alloggi ti forniscono un UBER compreso nel prezzo, che è molto più comodo rispetto ad una tratta in treno e poi prendere la metro, e parliamo di soli 20 Km, ma con i bagagli sembrano molti di più.

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  7. Spesso, ancora prima di scegliere una destinazione, controllo se l’aeroporto è ben collegato alla città: insomma, è qualcosa che la mia idiosincrasia della mania del controllo DEVE fare sempre e comunque. Assurdo che un aeroporto come quello di Francoforte sia così poco collegato alla città vista la sua importanza come luogo di scalo per molti aerei.

    Tra quelli che hai menzionato ho esperienza solo con quello di Bruxelles e, nonostante l’abbia visitata più di 10 anni fa, ricordo che il tragitto fosse abbastanza lungo.

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    1. Più che disorientamento, è una questione di scomodità: uno a volte pensa di risparmiare ma poi si ritrova a centinaia di chilometri di distanza e deve spendere un capitale per raggiungere il centro.
      Anche io a volte scelgo Bergamo perché spesso i prezzi sono davvero convenienti!

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  8. Sull’aeroporto di Stoccolma concordo, tant’è che io avevo deciso di alloggiare a Uppsala perché decisamente più vicino e partire da lì per raggiungere Stoccolma. Il Charleroi non mi ha particolarmente sconvolto per la distanza. Se c’è la comodità di un unico mezzo che porta fino in centro, anche se ci mette un’ora pace. Aggiungo un aeroporto alla tua lista: Belgrado, non perché sia così lontano dal centro città, ma perché se ti affidi alla navetta, ti porterà alla stazione degli autobus di Novi Beograd e da lì dovrai industriarti a capire quale autobus o tram prendere per raggiungere il centro, il tutto in cirillico e con persone che difficilmente parlano inglese.

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