New York attraverso le lenti del cinema (di nuovo)

New York è uno di quei posti che ti sembra di conoscere anche se in realtà non ci sei mai stato. Appena arrivi hai l’impressione di aver già visto prima quel posto preciso, al punto che ti convinci di poterti orientare senza bisogno di Google Maps. A me è capitato durante il mio primo viaggio di tanti anni fa. Sicuramente perché molti angoli della città li avevo visti innumerevoli volte in diversi film e serie TV: per fortuna, perché all’epoca lo smartphone con le mappe era ancora un sogno lontano.

Così è stato davanti alla Public Library: avevo l’impressione di conoscere ogni dettaglio dei leoni sui pilastri all’ingresso, di sapere esattamente quanti scalini ci fossero all’entrata, anche se non ci ero mai stata. Forse perché ricordavo le scene di Sex and the City, di Spider-Man o di Ghostbusters.

New York attraverso le lenti del cinema: Coney Island – I guerrieri della notte

Tra la fine dell’Ottocento e la Seconda Guerra Mondiale, Coney Island divenne un parco divertimenti a cielo aperto, capace di attirare milioni di visitatori ogni anno: montagne russe, ruote panoramiche, giostre. Fino a quando, alla fine degli anni Settanta, si trasformò in una zona malfamata dalla quale era bene tenersi alla larga. Proprio in questo periodo è ambientato I guerrieri della notte, un film che mi terrorizza ogni volta.

Coney Island ruota

Tutto si svolge in una lunghissima notte d’estate del 1979, quando viene proclamata una tregua tre le bande che controllano i boroughs di New York. Ma l’accordo non viene rispettato e Cyrus, il capo della banda dei Riffs, viene colpito a morte. Da qui, inizia l’escalation di violenza che accompagna le disavventure dei Warriors, incolpati ingiustamente dell’omicidio. Attraversando la città, i Warriors superstiti arrivano a Coney Island, dove vediamo i Rogues punire i Riffs, veri responsabili della morte del loro leader, lasciando così liberi i Warriors. Impossibile, davanti alla ruota panoramica, non pensare alla scena finale nel momento in cui la battaglia e la notte volgono al termine, mentre i guerrieri camminano lungo la spiaggia.

New York attraverso le lenti del cinema: Grand Central Terminal – The Avengers

Situata tra la Quarantaduesima Strada e Park Avenue, quella di Grand Central Terminal non è solo una delle stazioni più trafficate (e più visitate) di New York, ma è anche un esempio di architettura Beaux-Arts. Il Main Concourse, con il soffitto che raffigura la volta celeste, è uno dei tanti spazi capaci di lasciare chiunque a bocca aperta.

Grand Central Terminal New York

Nella battaglia di New York in The Avengers, la maggior parte della scene di svolge sul viadotto del Grand Central Terminal sulla Quarantaduesima Strada, dove Capitan America, Iron Man, Vedova Nera, Thor, Hulk e Occhio di Falco combattono contro l’esercito di Loki in una battaglia epica. Il background inconfondibile è quello di Manhattan e, in particolare, della stazione centrale. L’inquadratura con la telecamera che ruota intorno agli Avengers è stata girata proprio davanti alla facciata della stazione.

New York attraverso le lenti del cinema: DUMBO – C’era una volta in America

La zona di DUMBO, a Brooklyn, non ha sicuramente bisogno di presentazioni. Qui si trova uno degli angoli più fotografati della città, quello che chiunque ha visto almeno una volta su Instagram: la strada fiancheggiata da palazzi di mattoni rossi, con il Manhattan Bridge sullo sfondo. Washington Street, all’incrocio con Water Street, è il punto di osservazione migliore e senza dubbio il più noto.

Manhattan Bridge Brooklyn New York

Ma è anche l’immagine della locandina di C’era una volta in America, nonché la location in cui è stata girata una delle scene più famose della pellicola del 1984. Dagli anni Venti fino agli anni Sessanta, il film ci accompagna nelle vicende che hanno per protagonista il gangster David “Noodles” Aaronson, interpretato da Robert De Niro. Proprio qui, in questa strada, sullo sfondo del Manhattan Bridge, Noodles incontra per la prima volta l’amico Max, con cui darà vita alla sua gang criminale.

New York attraverso le lenti del cinema: The American Museum of Natural History – Una notte al museo

Situato nell’Upper West Side di Manhattan, l’American Museum of Natural History è forse uno dei musei di storia naturale più famosi al mondo. Con ventuno edifici che ospitano oltre quaranta sale espositive, la sua collezione comprende qualcosa come trentadue milioni di reperti tra fossili, piante, animali, minerali e manufatti. Tantissime le cose da vedere e le sale in cui perdersi, ma quella che più di tutte lascia senza parole è probabilmente quella dedicata ai dinosauri, con il famoso fossile del Tyrannosaurus Rex.

American Museum Natural History New York

Qui è ambientato Una notte al museo, che racconta le avventure di Ben Stiller nei panni di Larry Daley, un newyorchese che non riesce a trovare un lavoro fisso fino a quando viene assunto come custode all’American Museum of Natural History. Durante la prima notte di lavoro, si accorge che lo scheletro del T-Rex si è spostato dal suo piedistallo. E non è tutto: durante il suo turno, le opere esposte prendono vita, così come animali ormai estinti, personaggi storici e faraoni.

New York è molto più di una città: è set cinematografico, un luogo che ognuno di noi ha già visitato migliaia di volte con la fantasia.

15 pensieri riguardo “New York attraverso le lenti del cinema (di nuovo)

  1. Hai detto proprio bene, è un set cinematografico proprio nel quotidiano, una città in cui tutti vorrebbero “girare” 😉 Che poi credo che non esista angolo di NY che non sia stato inquadrato almeno una volta in uno dei millemila film ambientati nella Grande mela. Incredibile come sia attuale I guerrieri della notte… mamma mia i brividi. Invece conoscendomi, il T-Rex l’avrei fatto scappare io a suon di micio micio micio :* Penso che con l’intelligenza artificiale tutto questo a breve sparirà, gli scenari cittadini verranno ricreati da IA, vuoi mettere la comodità di non bloccare un intero quartiere con il ritorno economico sul budget di un film? Non guarderemo più un’ambientazione cinematografica come prima, quindi teniamocele strette queste pellicole su NY. Sempre interessanti gli spunti di riflessione che offri ❤

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    1. I Guerrieri fa sempre paura, anche dopo tante volte che lo guardi. Chi non si è spaventato la sera in metropolitana sentendo un rumore “strano” in un vagone mezzo vuoto?
      Il T-Rex vorrei averlo in casa, è davvero bello!
      Non avevo pensato all’espetto dell’IA: molto più semplice creare e ricreare città intere, e poi lo spettatore non noterebbe la differenza. Però è decisamente meglio pensare di trovarsi in un posto che è davvero stato filmato in una scena di una serie o un film 🙂
      Grazie e buon weekend 😘

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  2. Verissimo. Conosco ogni angolo di New York pur non essendoci mai stata, semplicemente attravrrso film e telefilm. L’ho amata in C’era una volta in america, ma anche nella versione più frivola di Sex and the City. Ora non mi resta che vederla dal vivo.

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  3. La Grand Central Terminal così come le scale del MET per me rimarranno sempre i simboli di Gossip Girl! Per quanto ami i film degli Avengers, non avrei mai fatto il collegamento ahahah

    Però concordo che il museo di storia naturale riporta alla mente sempre e solo una notte al museo!

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  4. E’ proprio vero, ci sono dei luoghi iconici che hanno creato un turismo specifico!
    A me è capitato di fare queste associazioni con alcuni libri!
    Ad ogni modo per quanto riguarda NY, grazie a sex and the city, so dove non posso permettermi di andare a mangiare 😂 ma questa è un’altra storia!

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  5. Coney Island lo collego al film di Woody Allen La ruota della fortuna, anche perchè non ho mai visto i Guerrieri della notte. Sono stata 3 anni fa a Dumbo e la strada delle celebre inquadratura è piena di gente che si fa i selfie, quasi impossibile da fotografare senza persone in mezzo!

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  6. Mi è piaciuto moltissimo come hai intrecciato i luoghi iconici della città con le scene indimenticabili del cinema: hai reso viva l’idea che New York sia non solo una città, ma un’esperienza collettiva che viviamo attraverso film e serie TV. Mi sono ritrovata completamente nella descrizione della Public Library e di Grand Central Terminal. Complimenti per aver saputo catturare la magia di una città che, davvero, appartiene un po’ a tutti noi!

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