Gli ospiti più odiati nelle strutture alberghiere

Quando torniamo da un viaggio, non possiamo fare a meno di riflettere su cosa ci è piaciuto dell’albergo in cui abbiamo appena soggiornato. I suoi punti di forza, la posizione, la camera, i servizi e la colazione. Spesso lo mettiamo nero su bianco, scrivendo un post per consigliare ai lettori quella struttura. Oppure per convincerli a trovare qualcosa di meglio, se non ci siamo trovati bene. Ma proviamo mai a metterci nei panni di chi ci accoglie? Cosa pensa chi si trova dall’altra parte del bancone della reception?

Chi lavora in una struttura ricettiva, ogni giorno ha a che fare con chissà quante persone, ognuna diversa dall’altra e ognuna con esigenze diverse. Probabilmente buona parte degli ospiti verranno dimenticati prima della fine del turno, ma purtroppo alcuni saranno difficili da cancellare dalla memoria, e il tratto comune, come in tanti altri casi, è la maleducazione che si esprime attraverso comportamenti diversi.

Gli ospiti più odiati nelle strutture alberghiere: quelli che trattano la stanza come una discarica

Il fatto di aver pagato per avere a disposizione la stanza in cui soggiorniamo per qualche notte può indurre tante persone a pensare che visto che non ci appartiene, allora poco importa di come la lasciamo. O forse è il contrario? Visto che paghiamo, allora possiamo fare tutto quello che vogliamo con gli oggetti e i mobili che si trovano tra quelle quattro pareti? Non ho una risposta, ma in ogni caso il comportamento è lo stesso: certi ospiti trattano le camere d’albergo come se fossero delle discariche.

Garbage can
Photo by Jilbert Ebrahimi on Unsplash

Spazzatura gettata a terra oppure sul letto, mobili rigati e segni di bruciature di sigaretta, soffione della doccia rotto e asciugamani strappati. Cosa spinge certa gente a comportarsi così? A mangiare a letto, ad aprire l’anta dell’armadio fino a romperne le cerniere, a sbattere il trolley contro il muro sporcando la vernice? Probabilmente la maleducazione sconfinata di certi individui e la totale noncuranza nei confronti di chi dovrà rimediare ai danni fatti.

Gli ospiti più odiati nelle strutture alberghiere: i ladri

C’è chi quando arriva in hotel diventa all’improvviso più lesto di Arsenio Lupin. Il soggetto in questione si appropria indebitamente di tutto quello che gli capita a tiro: mignon dal minibar, asciugamani dal bagno, panini e yogurt dal buffet della colazione, telecomandi dalla postazione di lavoro.

Come le bugie, anche i furtarelli hanno le gambe corte, perché prima o poi gli addetti al room service si accorgeranno dei pezzi mancanti e lo comunicheranno all’amministrazione, che prontamente provvederà ad addebitare il costo degli oggetti trafugati. Una pessima figura per l’ospite incauto, che magari avrà avuto una scarica di adrenalina mentre nascondeva l’accappatoio in valigia.

Gli ospiti più odiati nelle strutture alberghiere: gli incontentabili

Finora mi è capitato solo in una manciata di occasioni di soggiornare in strutture di lusso. L’ultima volta, ospite di un’amica abituata a fare viaggi di un certo livello, ho trascorso una notte al Berkeley Hotel di Londra. Un albergo a cinque stelle con annesso un ristorante stellato: cosa desiderare di più dalla vita? Prima di partire, per curiosità, avevo letto alcune recensioni online, trovando chi aveva avuto il coraggio di lamentarsi e di fare anche un reclamo formale alla direzione.

Quali i motivi del discontento? L’ascensore troppo piccolo, la spa che chiude alle dieci di sera, il bagno troppo essenziale (il nostro aveva una doccia, una vasca con idromassaggio e due lavandini, il tutto in marmo bianco). Forse chi soggiorna abitualmente in strutture di questo livello ha degli standard molto più alti rispetto ai miei, per cui immagino che possa non apprezzare le comodissime poltrone di velluto sistemate sul terrazzo con vista sui tetti della città. O forse c’è chi non si accontenta mai di niente e deve sempre trovare dei difetti.

Gli ospiti più odiati nelle strutture alberghiere: i recensori seriali

In parte questa categoria è simile alla precedente, con una piccola differenza: i recensori seriali non sono necessariamente degli incontentabili. Si tratta per lo più di persone che, dopo aver visto tutte le puntate di 4 Hotel, si credono di essere Bruno Barbieri dei poveri. E, se nell’albergo c’è anche un ristorante, allora mettono a frutto quello che credono di aver imparato da Alessandro Borghese.

Si riconoscono perché anche se non gli è ancora stata assegnata la camera, prendono appunti sul cellulare su cosa potrebbe essere migliorato nell’accoglienza, oppure perché al tavolo della colazione scrivono su una Moleskine nuova di pacca. Quando se ne vanno, ci tengono a far sapere all’addetto alla reception che hanno assegnato un quattro ai servizi e la sufficienza alla location. Ma il loro voto non potrà ribaltare il risultato.

Gli ospiti più odiati nelle strutture alberghiere: quelli che indossano l’accappatoio ovunque

Infine ci sono quelli che sono convinti che l’albergo sia casa loro. Non solo la camera, ma tutta la struttura. Come se fossero tra le mura domestiche, vanno in giro lungo i corridoi e negli spazi comuni in accappatoio e ciabatte: per raggiungere la spa, per fare colazione, per bere un aperitivo al rooftop bar.

Per alcuni sarà normalissimo, ma per me non lo è. Lo trovo una mancanza di educazione totale. Allo stesso modo, non sopporto chi, come era solita fare una mia ex collega, si presenta a fare colazione in pigiama e calzettoni. Vanno bene i leggings o i pantaloni della tuta, va bene la felpa, ma il pigiama con gli orsacchiotti no. Molti penseranno che non c’è niente di male, e in effetti non c’è niente di male ad andarsene in giro in pigiamone e accappatoio, ma credo che siamo tutti d’accordo sul fatto che negli spazi pubblici ci siano delle convenzioni da rispettare.

Quali sono, secondo voi, gli ospiti più difficili da tollerare in una struttura alberghiera?

Cover photo by Dan Counsell on Unsplash

31 pensieri riguardo “Gli ospiti più odiati nelle strutture alberghiere

  1. Ma la gente che si porta via i telecomandi… Mi e’ capitato un paio di volte di stare in hotel dove il telecomando me lo davano in reception, con tanto di numero di camera stampato sopra. E quielo dovevo ridare insieme alla chiave a fine soggiorno. Ma insomma… non e’ che qualunque telecomando funziona anche a casa mia, no? Cosa se ne fanno di una collezione di telecomandi? Comunque ammetto che sono colpevolissima dell’abbuffata mattutina che include una frutta take-away… ups…

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  2. Ma sai che questa cosa dell’accappatoio anche io non la sopporto? Mi è capitato di pranzare nel ristorante annesso ad un bellissimo hotel in toscana, aperto anche a chi non era ospite: vedere la gente a tavola in accappatoio e ciabatte mi ha dato molto fastidio! E, se devo dirla tutta, anche quelli che scendono a fare colazione con la tuta, i calzettoni e le ciabatte da piscina li bannerei.

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  3. I recensori seriali che giudicano tutto con severità estrema e condivido i tipi che girano in accappatoio ovunque! Trovo che sia poco rispettoso e anzi quasi maleducato presentarsi a colazione o nelle aree comuni vestiti in maniera trasandata, sul pigiama proprio mi inorridisco!

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  4. Mio marito ha una struttura alberghiera, quindi puoi immaginare di quanto possiamo diventare maniacali durante i nostri soggiorni in hotel altrui. Tra le tipologie che elenchi in questo articolo aggiungo ( se è porno togli ) chi lascia preservativi usati accartocciati in asciugamani o tra le lenzuola o chi, eh Si!, Lascia a vista sexy toys di ogni forma e dimensione, magari usati e non lavati, che poi deve spostare l’inserviente per poter pulire. Mi fermo qui.. questo commento potrebbe diventare un poema.

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    1. Mamma mia, sembra impossibile pensare che la maleducazione arrivi a tali livelli. Però non mi dici niente di nuovo: il lunedì mattina, dopo il weekend, mi è capitato di trovare la vetrina dell’ufficio imbrattata di pipì, per non parlare delle bottiglie di birra e dei bicchieri vuoti abbandonati sul marciapiede.

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  5. Io sono un po’ una “recensitrice” (si dice così?!) seriale anche se lascio sempre recensioni positive! Difficile che mi sbagli con gli hotel dopo anni e anni di viaggi ma anche a me capita e, in questo caso, non scrivo proprio nulla, lascio cadere nell’oblio l’esperienza. Dai, non sono così cattiva in fondo!

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  6. Chiunque abbia lavorato a contatto con il pubblico può testimoniare quanto sia vasto e variegato il panorama di strani personaggi che si possono incontrare. Noi ad esempio, molti anni fa, abbiamo avuto in gestione per un estate un piccolo rifugio sull’appennino, e posso garantire di aver assistito ad alcune tra le scene più esilaranti della mia vita.

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  7. Io penso che i peggiori sono quelli che non rispettano il lavoro degli altri e si rivelano maleducati e pretenziosi. Ci farai anche una classifica dello staff alberghiero più insopportabile, per par condicio? 😉

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  8. Anch’io non sopporto diverse delle categorie che hai citato, in primis quelli che vanno in pigiama a fare colazione. Posso tollerare i bambini (piccoli però) ma negli adulti è odioso. Aggiungo anche quelli che al buffet della colazione sembra che non mangino da una settimana e riempiono piatti e vassoi come se non ci fosse un domani per poi spesso avanzare e buttare il cibo perchè sono sazi. Maledetti…

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  9. D’altra parte viviamo nel paese in cui negli uffici postali le penne sono ancora legate con lo spago o con la catenella allo sportello… quanta gola possono fare gli accappatoi o i telecomandi? 😂 Non so come reagirei alla vista di un pigiamone con gli orsacchiotti, non mi è mai capitato, potrei scoppiare a ridere mandandomi di traverso il caffè nella sala colazione! Io non capisco (e non tollero anche) quelli che vanno a piedi nudi negli spazi comuni, a parte che sono fastidiosi da vedere, ma non hanno paura di beccarsi qualcosina di simpatico?

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    1. Eh infatti, anche in banca le penne sono legate con una catenella, e non ti dico quante matite e graffette mi porta via la gente in ufficio! Figurati cose più costose come fanno gola.
      Il pigiamone è terribile: una mia ex collega aveva l’abitudine di scendere a fare colazione così e immagina la vergogna a scendere con lei 😂

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  10. Penso che li hai elencati tutti tu! Non mi è mai capitato di vedere un ospite che se ne vada in giro con accappatoio e pigiama ovunque. Comunque non capisco proprio che sfizio ci trovino nel comportarsi così, soprattutto quelli che sporcano, rompono o rubano qualcosa. Se entro in una stanza, la trovo in un modo e la lascio pulita ed in ordine e soprattutto con tutti gli accessori forniti. Mi sembra il minimo!

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  11. Avendo lavorato in hotel, posso dirti che molte delle cose che “i ladri” prendono, sono spesso già inclusi nella room charge. Quindi accappatoi, ciabattine, toiletries spesso e volentieri non vengono addebitati. Certo, dipende da albergo e albergo. Un altro conto è quanto si fregano i cuscini o i mini alcolici, allora lì scatta l’addebito. Alcuni hanno la faccia tosta di chiedere il perché…
    Gli incontentabili sono poi la peggior specie anche quando gli fai cambiare tre stanze in una notte, troveranno sempre un difetto. Al ché l’unica soluzione è rimborsare loro la stanza e chiedergli gentilmente di cercare un altro albergo (true story).

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    1. Non sapevo che alcuni oggetti fossero già inclusi nella room charge, ma comunque direi che sarebbe meglio lasciarli dove sono 😂 No, ma la gente che si chiede perché vengano addebitati cuscini o alcolici???
      Mamma mia, farsi cambiare tre volte la stanza. A me è successo una volta sola di chiedere un cambio stanza, ma ero in un hotel a New York in una camera nel basement, dove al nostro arrivo c’era un topo. Ma in quel caso direi che era per una giusta causa!

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