Cambio di prospettiva

A volte capita di cambiare idea, di prendere decisioni che mai avremmo immaginato di prendere, e di ritrovarci a pensare che la scelta che mai ci saremmo aspettati di fare è stata quella giusta. Per anni ho sempre immaginato le vacanze di agosto come un’occasione per macinare chilometri su chilometri, per vedere millemila cose e per stancarmi come a una maratona. Per quest’anno avevo studiato un itinerario nei Paesi Baschi: una settimana durante la quale vedere tante città, sconfinando dalla Spagna alla Francia e ritorno, senza un momento di riposo.

Avevo già prenotato gli alberghi e preparato una tabella di marcia serrata, ma poi un paio di mesi fa ho cambiato idea. Mi sono resa conto di essere troppo stanca per un viaggio del genere, soprattutto dopo essere stata costretta a rinunciare alle vacanze estive lo scorso anno. Nel giro di un’ora, ho cancellato tutte le prenotazioni, macchina a noleggio inclusa, e ho deciso di tornare dove sono già stata più volte.

Così a inizio agosto sono partita di nuovo per Viserbella. Ed è stato proprio quello di cui avevo bisogno: staccare la spina per una settimana, scegliere una meta già vista e che so che mi piace, e non dovermi preoccupare di niente se non di dove andare a pranzo e a cena. Dopo tanti anni, ho realizzato che se senti la necessità di andare da qualche parte per sentirti meglio, anche se ci sei già stato e non vedrai niente di nuovo, allora lo devi fare, perché significa che in quel posto ci sono cose che ti fanno stare bene (e che ti mancheranno per il resto dell’anno, ma questo è un altro discorso).

La passeggiata del mattino

Uno dei buoni propositi che mi impegno di mantenere, da un anno a questa parte, è quello di fare una camminata a passo veloce di almeno un’ora, più volte alla settimana. Dato che tendo a svegliarmi molto presto e siccome a Viserbella non avevo chissà quali cose da fare, ogni mattina all’alba ne ho approfittato per fare una passeggiata in solitaria.

Cambio di prospettiva passeggiata spiaggia

Il percorso era sempre lo stesso: partenza dall’hotel, lungo la passeggiata tra i negozi e i ristoranti ancora chiusi, fino alla fine della zona pedonale, e poi il ritorno lungo la spiaggia, sul bagnasciuga. A quest’ora c’è poca gente in giro: chi come me cammina o corre prima che inizi a fare caldo, chi porta i cani a passeggio e chi raccoglie vongole e granchi con il favore della bassa marea.

You & Me Beach Hotel

Per me lo You & Me Beach Hotel è uno degli alberghi migliori in cui sia stata. A partire dalle camere, moderne e spaziose, dotate di un balcone con vista mare. Quest’anno la nostra stanza aveva anche il vantaggio di una Jacuzzi. E poi la colazione completa, che comprende cibi sia salati che dolci.

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Ma soprattutto la posizione: si trova direttamente sulla spiaggia, che in questo punto è più piccola rispetto a quelle del resto della città e, quindi con appena quattro file di ombrelloni di cui la prima è riservata agli ospiti dell’hotel. E poi la piscina privata affacciata sul mare, dove rinfrescarsi a fine giornata e prendere un aperitivo al tramonto.

La spiaggia

Sono ripetitiva ma a me questa spiaggia, più piccola e quindi molto meno affollata della maggior parte di quelle della costa, piace tantissimo. Due lettini e un ombrellone in riva al mare, dove non dover fare altro se non riposarsi, leggere e pensare a cosa mangiare a cena.

Cambio di prospettiva spiaggia

Quest’anno c’era meno gente del solito, quindi ci siamo goduti la tranquillità della spiaggia (se si esclude una tizia, due file più in là, con due gemelle infernali che non facevano altro che urlare e lanciare sabbia ovunque). Soprattutto negli orari meno affollati, come per esempio al mattino presto o all’ora di pranzo.

Il cibo

A Viserbella ci sono tantissimi ristoranti ma, purtroppo, si tratta in buona parte di trappole per turisti con menu studiati per una clientela essenzialmente internazionale. Avete presente questi ristoranti da quattro portate a base di “pesce fresco” a soli trenta euro bevande incluse? Per fortuna sono facilmente riconoscibili, e poi ora sappiamo quali sono i locali frequentati dalla gente del posto. Come per esempio Pappa & Ciccia, un’osteria che serve piatti semplici in un contesto molto informale. Oppure Sitopia, più raffinato e ricercato, con una proposta che cambia ogni settimana e un’ottima carta dei vini.

Siamo tornati anche da Chef Burger, che serve non solo hamburger più tradizionali ma anche proposte diverse dal solito, come il Key West Bun con code di gamberoni, maionese al lime e avocado. Abbiamo anche provato la pizza da Barracuda, un locale nuovo dove sicuramente torneremo.

Lo shopping

Mi meraviglio spesso della gentilezza del personale di alcuni negozi, anche se in realtà è un aspetto che dovrebbe essere imprescindibile. Ma non ci sono abituata, perché ormai la mia città è stata colonizzata da una famiglia con ben quattro negozi di un certo livello dove ti squadrano dalla testa ai piedi quando entri, come se volessero calcolare il valore di quello che indossi e quindi decidere se vale la pena trattarti bene. Per questo, quando vado in un negozio in un’altra città, mi stupisco sempre del comportamento gentile di addetti alle vendite e proprietari.

A Viserbella non ci sono tantissimi negozi ma il personale è gentilissimo e disponibile. Posti del genere ti invogliano a entrare, a curiosare… e a comprare qualcosa. Così questa volta, in due negozi diversi, ho comprato due camicie di lino da uomo e un paio di sandali da spiaggia, il tutto in saldo. Un altro modo per godersi la vacanza e portare a casa un ricordo.

Anche voi avete un posto in cui avete bisogno di tornare regolarmente per ricaricarvi?

34 pensieri riguardo “Cambio di prospettiva

  1. Sfondi una porta aperta sull’argomento dato che ormai da alcuni anni trascorro le vacanze estive nella mia casetta in Provenza dove è bello fare le stesse cose: andare a comprare il pane, i pomodori per il pranzo e passare il pomeriggio all’ombra con un buon libro. Le cose che ci fanno stare bene sono spesso accanto a noi.

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  2. Ma sì, puoi sempre riaprire il file di quel viaggio e prenotare magari in autunno o la prossima primavera (evitando il caldo). Dallo stato di grazia che percepisco è stata una vacanza idilliaca 😀 Le poche presenze sono inusuali visto il periodo e visto il posto, immagino che bagni di relax letteralmente! E ho anche percepito la bellezza delle passeggiate mattutine in solitaria, che meraviglia! È bello avere un posto in cui tornare, vorrei trovarla anche io una “stazione di ricarica” così, hai fatto proprio centro tra luogo, cibo e proverbiale accoglienza romagnola! 😉

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    1. Anche perché l’idea del caldo nei Paesi Baschi un po’ mi spaventava. Certo, anche al mare in Romagna fa caldo (di solito, ma quando vado io piove) ma puoi sempre rinfrescarti in acqua o con varie bibite fresche sotto l’ombrellone. E poi quest’anno ti giuro che il pensiero di dover rispettare un itinerario mi metteva un’ansia addosso! Invece Viserbella come hai detto tu è stata proprio una stazione di ricarica – ricarica che però si esaurirà domani al rientro in ufficio 😢

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  3. Hai fatto più che bene! Certe volte abbiamo proprio bisogno di tornare nei nostri luoghi del cuore per prendere fiato, respirare l’aria che conosciamo, ritrovare noi stessi. Una settimana per te stessa all’insegna del relax e della dolcezza della Riviera: scelta più che giusta!

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  4. Noi abbiamo due luoghi che ci rigenerano dallo stress lavorativo, uno è in montagna a San Vigilio di Marebbe e di solito andiamo qui qualche giorno in inverno. Un altro luogo dove andiamo almeno una volta all’anno sono le terme, solo puro relax e null’altro!

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  5. Ciao Silvia, potrà sembrare strano ma il luogo in cui mi ricarico è proprio Bologna, dove abito e faccio ritorno dopo ogni viaggio. Per me è una continua fonte d’ispirazione, non mi ha ancora mai annoiato.

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  6. Non hai fatto bene Silvia, ma benissimo! Uno perchè sono romagnola e a chi sceglie la Romagna per le vacanze io gli do a prescindere 10 e lode, dato che viviamo di turismo e ce la mettiamo sempre tutta per accontentare i nostri ospiti (te lo dice chi lavora nel settore da sempre). Due, a volte è necessario tornare nei posti che ti fanno sentire a casa senza esserci davvero. A parte che lo trovo romantico, come le camminate in riva al mare alla mattina presto e poi rilassarsi non è un peccato ma un dovere di noi mortali, che dobbiamo “andare piano” quando è necessario, per la salute fisica e mentale. Io avrei fatto come te, anzi lo farò perchè le mie due prossime mete le conosco già, voglio anche io tornare in luoghi che mi hanno fatto stare bene. Un abbraccio!

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    1. Hai ragione: l’accoglienza romagnola è unica. Sarà che qui in Piemonte non siamo così abituati ad aver a che fare con i turisti (o forse è vero quando dicono che siamo falsi e cortesi, e quindi è tutta una finzione), ma ogni volta che torno in Romagna mi sento sempre la benvenuta. Non ricordo di aver avuto a che fare con qualcuno che non mi abbia trattato con gentilezza. E poi tornare dove si sta bene, come dici tu, è essenziale per la salute fisica e mentale!

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  7. Per me le vacanze estive devono essere sempre relax al mare. Primo perché fa troppo caldo e sono troppo stanca per fare altro; secondo perché la sensazione di leggerezza che mi dà essere immersa nell’acqua e galleggiare nuotando dolcemente qua e là è qualcosa di impareggiabile. D’estate devo approfittarne per ricaricarmi per il resto dell’anno, i viaggi più intensi li rimando ad altri mesi.
    Alla fine chi ce lo fa fare di correre sempre? È anche bello coccolarsi un po’ 😊

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  8. Vivendo 365 giorni l’anno sulla spiaggia non posso che essere d’accordo .. le passeggiate all’alba e il profumo della brezza marina vanno a braccetto con il vivere lento delle cittadine costiere. Il tutto annaffiato con vinello fresco al tramonto e piatti tipici locali. Direi la vacanza perfetta per ritrovare se stessi.

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  9. E’ proprio vero, a volte si ha bisogno di tornare…dove si ha la certezza di stare bene, dove bastano “poche cose” per sentirsi meglio, per sentire quella sensazione di calma che serve sempre di più…

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  10. Oh sì! Io credo assolutamente che sia necessario andare almeno una volta all’anno in un posto che si ama e in cui si vuole tornare solo per il piacere di tornarci e non credo che questo tolga nulla “all’avventura” perchè tutto evolve rapidamente nel nostro mondo. Come dici giustamente tu, la pizzeria Barracuda era nuova e se non fossi tornata non l’avresti potuta visitare!

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  11. Cara Silvia, mi sono imbattuta in questo post un pò per caso e niente, sei riuscita a trasmettermi la serenità della tua vacanza con le tue parole e immagini! Alla fine il tempo è l’unica vera importante risorsa a nostra disposizione e dobbiamo usarlo per farci del bene!

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