Tre castelli della Valle d’Aosta da vedere in due giorni

La Valle d’Aosta è nota, tra le altre cose, per l’elevato numero di castelli: tra i cento e i duecento, in base alle diverse stime che sono state fatte nel corso degli anni. Fortificazioni con scopo difensivo che nel tempo hanno ceduto il passo a costruzioni nobiliari con funzioni residenziali e che, in molti casi, sono state conservate fino ai giorni nostri e sono quindi aperte al pubblico.

Pensare di visitare un numero sufficiente di castelli valdostani in un solo fine settimana è una missione impossibile, così ne abbiamo scelti tre, basandoci essenzialmente sulla distanza tra uno e l’altro. Dunque questa non è una lista completa, ma un esempio di castelli che si possono vedere in due giorni in Valle d’Aosta.

Tre castelli della Valle d’Aosta da vedere in due giorni: il Forte di Bard

Non voglio annoiare nessuno con la storia del Forte di Bard. Basterà sapere che la prima citazione di un insediamento fortificato risale al 1034 e che il forte è rimasto praticamente intatto fin dal momento della sua costruzione. Per tutto il resto c’è il sito ufficiale.

Ma non è l’interesse storico e architettonico ad averci portati a Bard, bensì l’aspetto cinematografico. Infatti, è qui che è ambientato Avengers: Age of Ultron, ed è qui, tra le mura di questa fortezza, che si trova la sede dell’Hydra. Volevamo vedere il punto in cui Iron Man atterra sulla strada tra l’Opera Mortai e l’Opera Ferdinando. Lo abbiamo visto? Sì. Ne siamo rimasti colpiti? No. Anche perché gli unici “ricordi” del set e delle riprese sono i modelli in scala 1:1 di Iron Man, di Hulk e di Captain America in un angolino.

Forse esagero, ma la visita al Forte di Bard è stata abbastanza deludente. Bella la salita fino alla cima della fortezza passando attraverso il borgo di Bard e poi utilizzando due dei tre ascensori panoramici, ma il resto non mi ha entusiasmata. Innanzitutto perché il percorso di visita è abbastanza disorganizzato e ho avuto l’impressione di non sapere dove andare.

Diversi gli spazi museali da vedere, due dei quali sono inclusi nel biglietto. Noi abbiamo scelto Street Art Revolution, che probabilmente ha contribuito a evitare che la visita fosse un flop totale. La mostra percorre lo sviluppo del movimento artistico attraverso le opere di alcuni dei suoi esponenti, tra cui Banksy, Taki183 e Obey.

La cosa migliore forse è la vista del forte dal borgo di Bard. Da sola vale il viaggio.

Tre castelli della Valle d’Aosta da vedere in due giorni: il Castello di Fénis

Visto che si tratta di uno dei manieri più celebri della Valle d’Aosta, è bene prenotare in anticipo la visita. Noi non lo avevamo fatto, ma siamo arrivati alla biglietteria del castello qualche minuto prima dell’apertura, assicurandoci due posti nel tour guidato che sarebbe iniziato mezz’ora dopo. È proprio il caso di dire che the early bird catches the worm.

Anche perché nell’attesa di entrare al Castello di Fénis abbiamo scattato qualche fotografia e abbiamo preso un caffè al bar poco distante. Il tempo di tornare, e tutte le visite erano già sold out fino al pomeriggio.

Vecchio quasi mille anni, il castello di Fénis ha tutte le caratteristiche che uno si immagina quando pensa a un castello medievale: torri, mura merlate, feritoie e pitture gotiche. Tutto normale, visto che la struttura aveva essenzialmente uno scopo difensivo, oltre a essere la residenza signorile della famiglia Challant, proprietaria del feudo. Il castello purtroppo subì un progressivo abbandono, conseguenza del declino degli Challant, e soltanto tra il 1936 e il 1942 furono ricostruite parti che erano andate distrutte.

Tre castelli della Valle d’Aosta da vedere in due giorni: il Castel Savoia

Per me questa è stata, senza alcun dubbio, la tappa migliore. Il Castel Savoia ti sorprende ancora prima di arrivarci. Sorge a 1.400 metri sul livello del mare, con torrette che svettano in una foresta di conifere. Già durante la passeggiata dal parcheggio al castello attraverso il giardino roccioso si respira aria di montagna e di fiaba.

Ci troviamo nella Valle del Lys, in località Belvedere, non lontano da Gressoney- Saint-Jean. Di questo luogo sperduto tra boschi e rocce si innamorò, a fine Ottocento, la Regina Margherita, consorte di Umberto I di Savoia. Colpita in particolare dal panorama e dalla vista sul Monte Rosa (come darle torto), decise di far costruire proprio qui la sua residenza estiva.

Il Castel Savoia, oltre a ricordare un castello fiabesco, era dotato di tutti i confort: corrente elettrica in ogni stanza, riscaldamento con termosifoni di ghisa, bagni con acqua corrente e sistemi di trasporto del cibo attraverso un meccanismo a doppio binario. Ma a colpire è, oltre alla posizione panoramica, lo stile eclettico del castello, con elementi architettonici, decorativi e d’arredo che rimandano al neomedievale, al neorinascimentale e all’Art Nouveau.

La modalità di accesso per i visitatori è tramite visita guidata, che si può prenotare online oppure direttamente alla biglietteria. La guida che ci ha accompagnato durante il percorso attraverso le sale del castello ha reso l’esperienza ancora più coinvolgente e interessante, raccontandoci alcuni aneddoti sulla Regina Margherita e sul tempo che tempo trascorreva al castello.

Cosa avrei cambiato di questo itinerario? Avrei evitato il Forte di Bard, dedicando invece del tempo al Castello Reale di Sarre che, almeno sulla carta, sembra più interessante. Sarà per la prossima volta.

17 pensieri riguardo “Tre castelli della Valle d’Aosta da vedere in due giorni

  1. Avevo un gran desiderio di visitare il Forte di Bard, meno male che mi hai aperto gli occhi. Avrei fatto un viaggio abbastanza lungo per rimanere poi delusa ed insoddisfatta della meta. Se dovessi organizzare un viaggio in val D’Aosta sicuramente lo escluderei dal percorso di visita, focalizzandomi su Fenis e Savoia, prenotando per tempo.

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  2. Al netto del discorso Avengers (avrei visitato Bard anch’io con la missione di ritrovare le scene del film), penso che Castel Savoia li batta tutti e immagino che tu da Piemontese l’abbia visitato con uno spirito ancora più solenne (guarda, se io fossi Piemontese mi si leggerebbe Risorgimento in faccia) 😛 Mia madre non la finiva più di parlarne e di mostrarmi le foto quando è tornata dalla visita di questo maniero. Ancora fanno usare i calzari per non rovinare i pavimenti? Duecento? Più castelli che comuni, non sapevo che ce ne fossero così tanti! Peccato comunque per la fortezza di Bard, mi domando a questo punto cosa abbia inciso sulla sua scelta per farlo diventare set di un film d’azione come quello. Relegare Hulk in un angolino è un pericolo considerando che è un tipo incazzoso 😉

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    1. Capisco benissimo tua madre perché quando sono tornata a casa sono andata dai miei e ho fatto una bella lezione di storia non solo sul castello ma sulla famiglia reale. Chi era figlio di chi, chi aveva sposato chi, chi era imparentato con quale altra famiglia della nobiltà europea. Insomma, li ho annoiati a morte 😂
      Comunque no, ora niente calzari ma ovviamente è vietato toccare qualunque cosa!
      Peccato per Bard e per i supereroi dimenticati in un angolo, e peccato anche per il percorso di visita che sembra non avere un senso!

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  3. Mi piace molto la Valle D’Aosta e quando posso ci torno volentieri! Il Forte di Bard me lo ricordo per i costumi di scena degli Avengers anche se ricordarlo solo per questo non rende molto omaggio al castello; ops!
    Mi piacerebbe vedre il Castel Savoia con la neve…deve essere fiabesco.

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  4. Ti confermo che Sarre è molto caratteristico e particolare, ma non voglio fare spoiler!

    Il Forte di Bard ospita mostre eccezionali, ma sicuramente non può essere messo a confronto con gli altri castelli nobiliari della Valle (che, come saprai, ho visitato quasi tutti). Castel Savoia è quello che mi è piaciuto di più in assoluto, sia perché sono molto legata alla Regina Margherita (ho divorato ogni sua biografia) sia perché adoro lo stile eclettico in cui è stato costruito!

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    1. Ma infatti Sarre sarà la prossima tappa in Valle d’Aosta perché mi ispira molto!
      Il Castel Savoia l’ho trovato davvero molto affascinante per lo stile e per il contesto. E la Regina Margherita: prima della visita non sapevo nulla di lei e ho avuto occasione di “conoscere” una donna particolare. Anche alpinista esperta!

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  5. Premetto di non essere mai stata in Valle d’Aosta e conoscere poco la regione, eppure, il Forte di Bard è talmente famoso che lo conoscevo anche io. Non ricordavo però fosse stato usato in Avangers: Age of Ultron. Mi hai dato la scusa perfetta per fare un prossimo viaggio in Valle d’Aosta e trascinare il marito, appassionato della Marvel. Peccato solo per la disorganizzazione del percorso di visita.

    il Castello di Fénis, dalle foto, sembra proprio uno di quelli storici dove puoi immaginare cavaliere e dame medievali. terrò a mente di prenotare in anticipo nel caso riesca ad andare.

    Mentre quello di Savoia sembra davvero da Fiaba, la Regina Margherita aveva decisamente gusto.

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  6. In quanto a castelli la Valle d’Aosta è davvero la regione delle meraviglie!

    Mi trovi d’accordo sul Forte di Bard: la visita potrebbe essere organizzata meglio e resa più accattivante, soprattutto in paragone alle coinvolgenti visite guidate proposte in altri castelli.

    Oltre a quello di Sarre a me è piaciuto particolarmente quello di Sarriod de la Tour, non così famoso come altri castelli valdostani ma davvero affascinante, sospeso tra Medioevo e Rinascimento 🙂

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    1. Ed è davvero un peccato, perché il Forte di Bard potrebbe essere veramente spettacolare. Poi forse anche il paragone con altri castelli dove le visite sono più coinvolgenti non aiuta.
      Grazie anche per il suggerimento sul castello di Sarriod de la Tour, che non conoscevo 😊

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