Los Angeles: un altro viaggio cancellato

Questa volta devo ringraziare British Airways per avermi rovinato le vacanze, per avermi impedito di vedere finalmente Los Angeles, e per aver mandato in fumo la settimana di ferie che stavo sognando da mesi. Ma andiamo con ordine. Ricordate quando, all’incirca un mese fa, in un post dedicato ai viaggi e al rovescio della medaglia, citai Arthur Bloch? “Se si prevedono quattro possibili modi in cui qualcosa può andare male, e si prevengono, immediatamente se ne rivelerà un quinto.”

Ed è andata proprio così: avevo pensato ai quattro possibili modi in cui qualcosa poteva andare storto, ma non avevo previsto il quinto: la partenza in ritardo del volo da Linate a Londra che ha fatto sì che perdessimo la coincidenza per Los Angeles. Vi lascio immaginare la rabbia, alimentata anche dalla (mancata) gestione della situazione da parte di British Airways allo scalo di Heathrow.

Los Angeles, un altro viaggio cancellato: le difficoltà del check-in

Ventiquattro ore prima della partenza ricevo la notifica sull’app: è possibile fare il check-in e stampare le carte di imbarco. Ormai ho già inserito i dati dei passaporti e le informazioni di contatto, per cui non mi resta che procedere. Peccato però che per un “motivo tecnico” non sia possibile né fare il check-in, né stampare le carte di imbarco. Pensando che sia un problema dell’app, decido di provare dal portatile, ma non c’è niente da fare.

Boarding passes British Airways

Siccome sono in vacanza e ho tempo da perdere, contatto British Airways via chat e, dopo due ore di di attesa, vengo messa in contatto con un essere umano a cui spiego il problema. La signorina mi risponde che non le risultano difficoltà tecniche né sull’app né sul sito: non sa darmi una risposta, e mi consiglia di fare il check-in in aeroporto. Scopriremo, il giorno successivo, che lo stesso problema lo hanno avuto almeno una ventina di passeggeri del nostro stesso volo. Coincidenza o cattivo presagio?

Los Angeles, un altro viaggio cancellato: i continui messaggi di ritardo a bordo

L’imbarco è puntuale e presto arriva l’annuncio: cabin crew, boarding completed. Siamo pronti per partire! O forse no. Ed ecco il primo di una lunga serie di ritardi dovuti prima a gravi condizioni meteo lungo la tratta, poi al traffico aereo e, infine, al nostro slot che sembra non arrivare mai.

Aeroporto Bergamo

Dopo più di due ore di attesa sulla pista, finalmente decolliamo, con le rassicurazioni del personale di bordo: i voli in coincidenza ci aspetteranno, visto che tranne un gruppo di ragazzini in vacanza studio, la maggior parte dei passeggeri ha una coincidenza per gli Stati Uniti. Nella peggiore delle ipotesi verremmo riprotetti sul volo successivo. Solo quando atterriamo e ci connettiamo a internet scopriamo che i nostri voli in realtà sono partiti. Ma non dobbiamo preoccuparci, ci rassicura una delle assistenti di volo: una volta raggiunto il terminal sarà sufficiente seguire le frecce viola per raggiungere i banchi di assistenza di British Airways.

Los Angeles, un altro viaggio cancellato: i desk di assistenza di British Airways

Raggiungere i desk è facile e veloce. Peccato che ci sia una coda infinita e che intanto siano passate le sette di sera, quindi la possibilità di poter prendere un altro volo, anche con scalo, diventa sempre più remota. Mentre aspettiamo il nostro turno, sentiamo le soluzioni che vengono proposte agli sfortunati in fila davanti a noi: partenza dopo due giorni, oppure addirittura la settimana successiva. A una famiglia in viaggio per New York viene offerto un volo per il 4 agosto (al momento dell’accaduto siamo al 1° del mese) e, quando all’addetto viene fatto notare che non ha senso perché il loro rientro in Italia è previsto per il 5 agosto, l’uomo British Airways risponde di non poterci fare nulla.

giphy

Siamo stanchi e increduli ma speriamo ancora che a noi possa andare meglio, ma non è così. Dopo due ore di coda, ci viene detto che non avremo nessuna riprotezione su un volo diretto fino a non si sa quando, e possibile riprotezione su un volo con uno o più scali, ma non prima di tre-quattro giorni, come minimo. Facciamo presente all’addetto che questo significherebbe trascorrere una sola giornata a Los Angeles prima di rientrare in Italia, ma ovviamente non è un problema suo. L’unica soluzione è quella di tornare a Linate con l’ultimo volo del giorno successivo.

Los Angeles, un altro viaggio cancellato: come siamo stati costretti a risolvere

Non abbiamo altra scelta se non quella di accettare. Vale la pena di aspettare almeno tre o quattro giorni a Londra, con la flebile speranza di arrivare a Los Angeles il lunedì sera e ripartire per l’Italia il mercoledì? Per di più, rischiando di non arrivare mai e pagando la penale degli alberghi prenotati? No, così scegliamo, a malincuore, di tornare a casa il giorno dopo. A questo punto chiediamo al tizio di British Airways di indicarci l’hotel presso il quale passeremo la notte a spese della compagnia, come succede in questi casi. Le brutte sorprese non sono finite, ma i voucher per gli hotel sì. Lasciata la coda, cerchiamo una camera nella vicinanze di Heathrow che non costi quanto una notte al Ritz. Non uso quasi mai Booking perché preferisco la prenotazione diretta, ma questa volta mi ha salvato la vita.

Thislte Hotel London Heathrow detail

Abbiamo avuto la fortuna, per così dire, di trovare ancora una stanza libera al Thistle Hotel, forse l’ultima, perché la coppia in coda appena dopo di noi non ha più trovato disponibilità, dato il numero elevato di passeggeri nella nostra stessa situazione.

Los Angeles, un altro viaggio cancellato: il miraggio del rimborso

Siamo rientrati svuotati di ogni sentimento: siamo oltre la rabbia, oltre la delusione, oltre la tristezza. “Chiedete un rimborso” è il consiglio non richiesto che ci viene dispensato dai più. Come se non fosse la prima cosa a cui ho pensato: ho compilato il modulo sul sito di British Airways, dove però è già specificato che in caso di ritardo dovuto a condizioni meteo avverse non è previsto alcun rimborso, dato che la causa non è imputabile a negligenza da parte della compagnia. Ora ci siamo rivolti a AirHelp, sperando che ci possano aiutare in qualche modo.

Ciao ciao vacanze. Ora tocca aspettare un altro anno.

35 pensieri riguardo “Los Angeles: un altro viaggio cancellato

  1. Mamma mia che sfortuna e che gestione a dir poco indecente.
    Non ho mai volato con British Airways e a questo punto non credo che la terrò in considerazione in futuro: non si lascia un passeggero a piedi e senza soluzioni, che si vergognino e spero che questo articolo diventi talmente virale da smuovere qualcosa

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  2. Noo ma è pazzesco! non avrei mai immaginato che potesse succedere una cosa del genere, volo della stessa compagnia e nessuna possibilità di partire a causa di un ritardo… mi dispiace tantissimo per le tue vacanza saltate e soprattutto ormai sta accadendo un pò troppo spesso….

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  3. Silvia, mi dispiace moltissimo perché so quante sfortune hai avuto nel viaggiare ultimamente. Ma ancora di più in questo caso dove la frustrazione sale per colpa del personale che non ha gestito al meglio la situazione. Non so se sia una procedura standard però un minimo di empatia, creare un volo aggiuntivo per i passeggeri avrebbero reso la brutta esperienza quando meno più accettabile.

    Spero riuscirete comunque a fare un weekend da qualche altra parte nel corso dell’anno e, quantomeno, godervi del meritato riposo.

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    1. Guarda, ormai ogni volta che devo partire mi faccio prendere dall’ansia che qualcosa possa andare storto, e infatti non mi sbagliavo!
      E la gestione di una compagnia come British Airways, davvero vergognosa. Capisco che sia periodo di alta stagione, ma non offrire una riprotezione il giorno stesso o quello successivo è assurdo.

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  4. Una situazione al limite dell’assurdo. Io avrei avuto sicuramente una crisi isterica e qualche denuncia. Uno fa progetti e programmi per un anno intero e poi Si ritrova col sedere letteralmente a terra?? Hai capito tu la British!

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    1. Per il momento mi sono rivolta prima a due agenzie per i diritti dei passeggeri che hanno rifiutato il mio caso perché il maltempo non è contemplato nei rimborsi, e poi a AirHelp che invece ha accettato il caso.
      Non ho avuto una crisi isterica solo perché mi sembrava di vivere un incubo e non la realtà, e dopo ore di coda non avevo nemmeno più la forza di piangere!

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  5. Pessima gestione della British Airways del vostro gran disguido, a partire dal check-in: mi sembra un atteggiamento menefreghista e maleducato, uno scaricabarile continuo. Se è vero che le condizioni meteo non dipendono da loro (e va bene) però trovare una soluzione accettabile sì e questo non è stato fatto. Mi dispiace davvero molto per questo ennesimo viaggio cancellato, davvero.

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  6. Gestione da infami. Ti ho pensata proprio in questi giorni in cui ai TG trasmettono in loop la storia di quei vacanzieri bloccati a Madeira per colpa di Wizz. Ma da una low-cost uno se l’aspetta… lo stesso trattamento da una compagnia rispettabile come la British invece no. Farvi partire ugualmente con la promessa che le coincidenze vi avrebbero aspettato è stata una bastardata! Non sapevo che il maltempo non fosse contemplato! Quindi immagino che anche l’assicurazione-viaggi operi così. Non ho parole Silvia, spero per te che arrivi un agosto prima di agosto ❤

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  7. non ho parole! anche perchè non stiamo parlando di mete “dietro l’angolo” ed è inaccettabile essere anche trattati con sufficienza! mi dispiace tantissimo, poi appunto è veramente qualcosa di imprevedibile e l’amaro in bocca che resta posso solo immaginarlo! mi verrebbe da chiedere “a questo punto fare un paio di giorni a Londra per consolazione?!?” però chiaramente non è la stessa cosa…sono viaggi che uno organizza con cura e calma e per tempo, che sfumi tutto così è veramente una desolazione…ti abbraccio

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    1. Sono mete che come dici tu non sono dietro l’angolo e quindi anche i costi sono elevati, ma nonostante questione c’è stato un menefreghismo totale da parte di British Airways. Non avevamo neanche voglia di rimanere a Londra: ci siamo stati tantissime volte ma soprattutto non avevamo voglia di un ripiego 🥲

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  8. Silvia non oso pensare alla rabbia, delusione e alla snocciolatura di parolacce che avrai detto… questa è una carognata però, oltre tutto che i voli costano oltre l’immaginabile, anche non poter partire almeno il giorno dopo… Altrochè rimborsi, mi devi dare un indennizzo per le vacanze perdute!

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  9. Assurdo, mi dispiace tantissimo per il fatto che la tua vacanza sia andata a rotoli…

    comunque è incredibile che non vi abbiano aspettati o che non vi abbiano riprogettato su un altro volo,anche in codeshare.

    Per fartelo rimborsare invece vi consiglio Skycop!

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  10. Purtroppo non mi dici niente di nuovo, gestendo tanti voli, io vedo continuamente cancellazioni per un motivo o un altro ed ormai le compagnie se ne fregano altamente e pur prevedendo grandi responsabilità da parte delle compagnie aeree in base la normativa è spesso disapplicata. Se. ti può consolare io ho avuto la soddisfazione di vincere una causa proprio con British fatta a seguito di uno sciopero che ha paralizzato Heatrow per giorni e giorni e io avevo perso un volo per il Canada, una storia lunga che meriterebbe davvero un post come il tuo

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    1. Il menefreghismo di British Airways mi ha proprio lasciata senza parole: hanno lasciato centinaia di persone in coda ai desk per ore, incluse mamme con bambini piccoli e anche due donne sulla sedia a rotelle. Davvero scandaloso.
      Ho riposto le mie speranze in AirHelp, incrociamo le dita!

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  11. Ho letto con un misto di stupore e tristezza il tuo calvario, anche noi abbiamo avuto diversi disagi quest’anno causa maltempo sulle alpi, ma nulla in confronto a questo. Rimango perplessa nello scoprire quanto queste grandi compagnie siano diventate avide e distanti dai bisogni dei loro clienti. Andando avanti di questo passo credo diventerà necessario un’assicurazione a parte ci tuteli almeno economicamente.

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