Praga. Love it or hate it?

Viaggiare ci rende più ricchi: ci permette di vedere realtà diverse, di evadere dalla routine quotidiana e di accrescere, con ogni viaggio, la nostra conoscenza. Anche quando una destinazione non ci colpisce come avremmo desiderato? Secondo me sì, perché anche un posto che non ci piace, ci aiuta a capire cosa invece ci entusiasma davvero. Come è successo con Praga, per esempio, con cui non c’è stato feeling.

Ponte Carlo Praga

Niente di quello che ho visto mi ha fatto provare la sensazione di voler essere proprio lì in quel preciso momento. Rimpiango di esserci andata? In realtà no, perché le cose che non mi sono piaciute in questa città mi hanno fatto apprezzare quelle che invece secondo me valgono il viaggio (o quasi).

Cosa non mi è piaciuto di Praga: Staré Mesto

La zona della città vecchia è estremamente turistica, in maniera quasi fastidiosa. Non c’è niente di male a vedere posti noti in una città, ci mancherebbe, ma per me Staré Mesto è senza anima. La Piazza della Città Vecchia è bellissima, per carità, con l’orologio astronomico che cattura tutta l’attenzione ma, purtroppo, è un susseguirsi di ristoranti trappole per turisti di dubbia qualità.

Le vie che la circondano non sono molto diverse, con i locali turistici e i negozi di souvenir uno in fila all’altro. Per parafrasare quello che qualcuno (non ricordo chi) tempo fa disse di Mosca, definendola “la piazza rossa con il nulla cosmico intorno”, per me Praga è “la piazza dell’orologio astronomico con il nulla cosmico intorno”.

Cosa non mi è piaciuto di Praga: Josefov

Speravo molto di poter cambiare idea vedendo il quartiere di Josefov, il ghetto ebraico, ma le mie speranze erano mal riposte. A parte le sinagoghe e il cimitero, non è stato amore nemmeno in questa zona della città. L’ho trovata senza carattere, senza un’identità precisa – un po’ come il resto di Praga.

John Lennon Wall Praga Cover

L’unica cosa ad attirare l’attenzione è Pařížská, la via in cui si trovano i negozi dei più noti brand di lusso internazionali. Ma non è esattamente il motivo migliore per andare a Praga.

Cosa non mi è piaciuto di Praga: i trdlo e la birra

Perché metto insieme un dolce e una bevanda alcolica? Per il semplice motivo che erano due delle cose di Praga che più mi incuriosivano prima della partenza. Avevo letto ogni bene di questi due prodotti, al punto che nella mia mente li avevo idealizzati, come una coppia di unicorni.

E che delusione! Pur essendo stati in tre birrifici artigianali, in tutti i casi la scelta è stata abbastanza limitata: appena qualche pils senza infamia e senza lode. E tante IPA – sai che novità.

E vogliamo parlare del tanto decantato trdlo? Sarà che non amo particolarmente i dolci, ma questo rotolo di brioche ripieno di crema non è niente di speciale. Anzi, oserei dire che è un prodotto standardizzato, realizzato con ingredienti scadenti e altamente industriali.

Cosa mi è piaciuto di Praga: la funicolare di Petrín

La salita con la funicolare fino al monte Petrín è una delle tre cose che salvo. Pur essendo un’attività molto turistica e poco da local, ho apprezzato il panorama dalla collina e la torre di Petrín, ovvero la copia voglio ma non posso della Tour Eiffel, e la passeggiata fino al monastero di Strahov, ora convertito in birrificio artigianale.

Torre Petrin Praga

Cosa mi è piaciuto di Praga: Museum of Communism

Una visita da fare in autonomia attraverso le sale di questo museo che, con una serie di allestimenti e infografiche efficaci, ci accompagna attraverso la storia del paese dal periodo che precede la Seconda Guerra Mondiale fino alla fine degli anni Ottanta.

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Uno spaccato non solo sulla storia e sulla politica durante il regime comunista, ma anche sulla vita quotidiana dei cechi, passando dal totalitarismo alla rivoluzione di velluto del 1989.

Cosa mi è piaciuto di Praga: Malá Strana

Malá Strana, letteralmente piccolo lato o piccolo quartiere, mi è piaciuta molto di più del resto della città. Forse perché è meno affollata, forse per le vie di ciottoli che salgono, scendono e si aggrovigliano intorno ai palazzi austeri delle ambasciate, forse per il castello che domina la città dall’alto della collina.

Mala Strana Praga

È qui che si trova l’hotel che avevo scelto per il viaggio, e sono felice di aver deciso di soggiornare proprio a Malá Strana perché, se avessi optato per Staré Mesto, probabilmente sarei rimasta ancora più delusa.

Tornerò a Praga? La risposta mi sembra evidente e, a malincuore, devo dire che non mi interessa nemmeno darle una seconda possibilità. Questa città che a tratti sembra quasi finta, che è trasandata senza però essere decadente, non fa proprio per me.

43 pensieri riguardo “Praga. Love it or hate it?

  1. A me invece Praga è piaciuta, per i suoi barocchi e i suoi inserti Liberty. L’ho visitata però nel 2000, cioè non proprio ieri. 😊Mi è piaciuto anche toccare con mano la differenza tra le zone turistiche confettate del centro e le periferie dove si vive la vita vera. Avevamo infatti preso un tram apposta per andare a visitarle. Curiosità culinaria: a Praga ho trovato una salsa a base di pane simile ad una specialità veronese che si chiama: Peará. 😋

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  2. Io ho un bellissimo ricordo di Praga, dove sono stata per una quindicina di giorni per lavoro, ma parlo di tanti anni fa, primi anni ’90, quando si era appena aperta al turismo e si mangiava in locali di lusso spendendo niente. Mi dispiace che il turismo di massa l’abbia rovinata, però passeggiare di notte per Malá Strana ti fa tornare indietro nel tempo!

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  3. Trasandata ma non decadente. Hai trovato una descrizione perfetta. Concordo con te, è una città che non mi ha emozionato come immaginavo, troppo turistica in modo sfacciato e il romantico Ponte Carlo di notte è la cosa che mi è piaciuta di più

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  4. Io amo Praga, la trovo affascinante e misteriosa, quasi mistica. Ci sono stata diverse volte e ogni volta ho notato particolari e scorci che precedentemente non avevo visto, ed è un peccato che invece a te non sia piaciuta! Come dici tu però, non può piacere tutto sempre, e quello che non piace ci aiuta a capire cosa in realtà ci attira davvero!

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  5. Io ho visitato Praga due volte, la prima secoli fa ormai mentre l’ultima volta poco prima della pandemia, alla fine di ottobre insieme ad amiche. In quest’ultimo viaggio non abbiamo trovato tanti turisti in giro per la città e questo ci ha permesso di coglierne il meglio. Ammetto che sono tornata dal viaggio soddisfatta del mio weekend.

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  6. Mi dispiace sentire questo di Praga, io ci sono stata negli anni 90 e ne ho uno splendido ricordo, l’avevo vista sotto la neve e l’avevo trovata così romantica.
    Purtroppo il turismo deturpa spesso il territorio io sono rimasta un po’ delusa da Bali essendoci tornata dopo 25 anni, un’altra isola!

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  7. Okay, sono pronta e agguerrita perchè, ormai lo sai, io amo Praga alla follia!
    Partiamo dal fatto che molte cose che hai detto sono vere perchè la zona intorno a Staré Mesto, in particolare la Karlova, è una grossa e poco allettante trappola per turisti… così tanto trappola per turisti che ormai tutti credono che i trdlo siano un dolce tipico quando sono solo una trovata recentissima di qualcosa che piace ai turisti, cosa che è successa spesso anche con altri prodotti perchè qualche anno fa tutti pensavano che l’aperitivo tipico di Praga in inverno fosse il bombardino…
    Valo lo stesso anche per le birrerie artigianali che a Praga sono da schivare come la peste perchè è un paese che ha alcune delle più buone marche di birra industriale, così la gente pensa “birra” e crede che anche le artigianali siano valide e… non è così!
    Ammetto anche che il cimitero ebraico con il bel tempo non ha lo stesso fascino che ha in inverno con la neve, la nebbia e i corvi sui rami che ti guardano storto.
    Detto questo devo dirti che c’è una faccia completamente diversa di Praga che però bisogna un po’ cercare ma che, in molti casi non è molto distante dal centro. Ci sono le meravigliose biblioteche di Strahov e del Klementinum, c’è la magia della musica nei tanti teatri, da quello Nazionale, all’opera, a quello degli Stati fino alla sala da concerti del Rudolfinum, (ma attenzione, perchè anche qui bisogna destreggiarsi e schivare i concerti per turisti che di solito sono pietosi) magari con annessa cena nei vari locali della belle époque dal Café Louvre allo Slavia o il Savoy.
    C’è anche, con il bel tempo, la possibilità di visitare i tantissimi parchi che circondano il centro come quello di Petřín ma anche come il giardino reale, Wallenstein e il mio preferito, Stromovka… e ci sarebbe pure il Folimanka che come parco non mi piace ma… c’è R2D2, quindi è per me imperdibile!
    Se pensi che sono troppo insistente e che sto solo cercando di convincerti a dare una seconda possibilità a Praga… certo! E’ così! Perchè io questa città la amo troppo per non tentare!

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    1. Non mi aspettavo una reazione diversa da te, anzi, temevo anche la tua reazione che mi ricorda un po’ la mia quando qualcuno mi dice che Londra non è bella 😂
      Forse molto dipende anche dallo stato d’animo che abbiamo quando vediamo un posto, e forse io da Praga mi aspettavo molto e non ho visto abbastanza.
      Ah, mi fa piacere leggere che il trdlo è una trovata recente perché l’ho trovato davvero terribile. E della birra avevo letto racconti incredibili di sedicenti esperti, e arrivare lì e trovare le onnipresenti IPA è stata una mazzata.
      Non sei insistente, tranquilla perché a questo punto se darò un’altra possibilità a Praga sarà con te come guida!

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  8. Non mi sorprendono le tue parole perché Praga ha anche il volto che tu hai descritto: estremamente turistica. Sarà che è veramente facile da raggiungere e che è spesso meta di giovanissimi che per la prima volta provano l’ebrezza del viaggio in solitaria per sfondarsi di alcolici ma sicuramente deve ripensare a tutti i negozi che propinano sempre la stessa cosa. Però dall’altra parte ti dico, quale capitale non li ha? Penso a Roma e mi viene la nausea ricordando i millemila baracchini di souvenir con calamite identiche e fatte in serie. Spezzo una lancia per Praga: ho trovato luoghi molto divertenti, come il Fat Cat, altri meno noti ma estremamente interessanti come il Museo del Granato Ceco, ho avuto l’opportunità di vedere il Lago dei Cigni a teatro e ho apprezzato alla follia il Mucha Museum. Forse ci sono luoghi che destano in me interessi, come è giusto, che a te invece non dicono niente e ci sta ma io ti riconsiglio una visita a Praga senza aspettative, vedrai che ti piacerà di più.
    PS il trdlo è stata la mia cena per due volte, più che per il sapore lo ricordo con simpatia per la forma 🙂

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  9. Ciao Silvia, mi sento quasi un pesce fuor d’acqua perché non sono ancora stata a Praga e forse è anche per questo che ho letto con molto interesse il racconto della tua esperienza e i commenti che sono già arrivati. A questo punto non vedo l’ora di poter dire la mia 🙂 !

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  10. Povera Praga, come l’hanno ridotta! Ma di cosa mi stupisco, se consideriamo che è ormai una meta abituale addirittura dei ragazzini in gita delle medie? Il trdlo (o manicotto boemo) l’ho assaggiato sia semplice sia farcito, ma ho apprezzato maggiormente quello semplice che è la versione originale e si presta a essere mangiato passeggiando. Adesso me ne sparerei uno ad esempio 😛 In tutta onestà neanche io ho amato a prima vista il quartiere ebraico, è senza carattere come dici tu e ora che ricordo bene era più affollato quello che neanche il resto di Praga. Sì, tutta la vita Praga in inverno: a me ha lasciato ricordi e sensazioni che onestamente non ho mai più ritrovato in altri viaggi. Mannaggia che spettacolo il museo del comunismo, sai che non ricordo il motivo per il quale non lo visitai? Forse era chiuso o non esisteva, devo informarmi anche perché è impossibile che non l’abbia visto, ho visto adesso sulla mappa e ci passavo davanti ogni sera per ritirarmi in stanza! Certi scorci di Malá Strana sono deliziosi, è vero, ma di Praga in generale ho amato le mille architetture, ricordo che sono stata per gran parte con il naso per aria. Sai che temo che mi succeda la stessa cosa con Parigi? Non mi viene proprio neanche di pensarmi a controllare i voli 😀

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    1. Le gite dei ragazzini e soprattutto i viaggi di addii al celibato e al nubilato, con gruppi di gente ubriaca in tutti i ristoranti (e nel mio caso pure in aereo al ritorno).
      Mi sa che il museo del comunismo ha aperto di recente, perché mi è sembrato tutto nuovissimo.
      Per quanto riguarda il trdlo, forse avrei dovuto prenderlo senza la crema: sarebbe stato sicuramente meno nauseante!
      Ecco, Parigi la conosco pochissimo e anche a me ha dato una sensazione simile.

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  11. Io sono stata a Praga diversi anni fa, quando non era ancora troppo turistica e mi era piaciuta anche se non è tra quelle città “imperdibili”.
    Mi farebbe piacere tornarci con mio marito, ma ho sempre “paura” quando torno nei posti dopo tanti anni di rimanere delusa, di vederli cambiati in peggio. E ormai i posti turistici stanno diventando un po’ tutti così…
    Ho apprezzato la tua sincerità…

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  12. Mi sono segnata i pro e i contro, perchè prima o poi un giretto a Praga lo devo fare. Vorrei andarci in inverno però, o in autunno, perchè voglio vedere il lato “scuro” di questa città che so, da quello che mi hanno detto, essere diventata molto turistica. Forse ho un’aspettativa diversa, la credevo più oscura e introspettiva, ma credo di essere rimasta indietro!

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  13. Mai stata a Praga, quindi non posso darti una mia opinione. Ma la sensazione che hai percepito, di città mangiata dall’overtourism, la capisco benissimo, perché purtroppo tocca molte città d’arte. Ho fatto molte letture in merito perché è un argomento che mi appassiona, ma è difficile arrivare a delle conclusioni su cosa sia meglio. Per gli abitanti della città, indubbiamente l’overtourism rende la città invivibile, sia per la speculazione turistica che rende le case costosisissime, sia perché vengono a mancare servizi essenziali, sostituiti da botteghe di souvenir (cinesi!).
    Come contrastare questo fenomeno? Credo che le città per prime dovrebbero farlo, con una migliore governance soprattutto sul falso home sharing, che oggi in realtà vere e proprie agenzie immobiliari di gestione degli affitti brevi. I centri cittadini devono tornare agli abitanti veri, e non case vacanze per turisti.
    Un articolo come il tuo, nel suo piccolo, contribuisce ad aprire gli occhi alle persone che questo problema se lo pongono, quindi grazie! Ciao!

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    1. Si tratta di un argomento molto controverso, sul quale se ricordo bene avevi scritto anche tu, parlando di Venezia. Da un lato sicuramente il turismo porta denaro a una città, ma allo stesso tempo gli appartamenti affittati per pochi giorni ai turisti costano meno per questi ultimi, ma impedisco ai residenti di vivere nella propria città. In alcuni casi, come a Barcellona, chi viveva in affitto in centro è stato costretto a trasferirsi perché non poteva più sostenere i costi.
      A proposito di quello che dici dei servizi essenziali, è una cosa che ho notato anche io: hai fatto caso a come spesso nei centri delle città turistiche non si vedano panetterie né negozi di alimentari?
      Grazie a te 🙂

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  14. Aspettavo questo post dopo quello sull’hotel dove hai soggiornato? Sì. Ero curiosa cosa non ti fosse piaciuto e devo dire che mi hai stupita, soprattutto sul trdlo. Ovviamente ognuno ha i propri gusti e quindi su quello non discuto assolutamente. Confermo che però la città è super-turistica, soprattutto in alcuni periodi dell’anno, e la piazza con l’orologio astronomico è quasi da claustrofobia quando le lancette rintoccano. Questo sicuramente non aiuta il rapporta che i praghesi hanno nei confronti dei turisti.
    Sono contenta che invece abbiamo almeno una cosa comune: Petrin, un posto che non sembra neanche Praga, così come alcune zone di Mala Strana.

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    1. Il fatto è che dal trdlo, per esempio, mi aspettavo molto di più, non un negozio dietro l’altro, uno uguale all’altro, con lo stesso prodotto di dubbia qualità. E purtroppo ho avuto la sensazione di una città che si sia snaturata per il turismo di massa, a partire dai locali che sembrano interessati solo a offrire birra a basso costo a gruppi di bachelor’s parties poco interessati alla città in sé.
      Petrin direi che ha salvato il viaggio, almeno per me!

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  15. Sono arrivata qui dopo aver letto il tuo ultimo post!

    E colgo l’occasione per dirti che Praga non ha entusiasmato neanche me, ma per un altro motivo: abbiamo trovato, in generale, poca cortesia verso i turisti. A parte l’hotel, che era davvero scarso, ma almeno il personale non ringhiava, siamo stati male accolti in una città che dovrebbe avere il turismo come una delle principali risorse. Questo non ci era mai accaduto in nessuna altra destinazione! Strappare di mano la mancia per metterla nel salvadanaio vicino alla cassa è solo un esempio, il primo che mi viene in mente, ma avevamo avuto tutti la sensazione che ci fosse malanimo nei confronti dei turisti, considerati solo per essere “spennati”.

    E il trdlo non l’ho assaggiato, ma quello che hanno preso i miei amici era vuoto, senza crema dentro.

    In compenso ci piacque molto Karlovy Vary una pittoresca località termale nelle vicinanze di Praga!

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    1. Hai colto perfettamente la sensazione che ho avuto a Praga in diversi negozi/locali. Nel nostro caso in albergo molto gentili, ma ricordo un locale dove abbiamo pranzato e dove non riuscivo a far funzionare il bancomat. La ragazza non parlava inglese per cui cercavo in tutti i modi di sorridere e di essere gentile, e questa al secondo tentativo di pagamento ha sbuffato. Ma proprio apertamente, come se provare a farmi pagare per la seconda volta fosse una scocciatura insopportabile!
      Non ti sei persa niente secondo me non provando in trdlo 😂

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