Natale 2022: i miei auto-regali

Lo scorso agosto sono stata costretta ad annullare la partenza per le vacanze all’ultimo minuto, senza riuscire a riprogrammare e senza nemmeno avere l’occasione di pianificare altri viaggi prima della fine dell’anno, a parte la toccata e fuga a Barcellona lo scorso novembre. Dunque che fare con il bugdet che avevo messo da parte per il mio viaggio di agosto? Oltre a viaggiare e a mangiare, ci sono poche altre cose che mi appagano, e tra queste c’è l’abitudine di farmi dei regali di Natale.

Una consuetudine ormai consolidata, che prevede di comprare sia cose utili, sia articoli di cui potrei tranquillamente fare a meno ma che ho deciso di regalarmi per il semplice motivo che mi piacciono.

In ogni caso, sono regali che prevedo di usare nella vita di tutti i giorni, ma anche in viaggio. Come sempre, non si tratta purtroppo di un post sponsorizzato.

I miei auto-regali di Natale: il cappotto The Curated (un altro)

Dopo il primo cappotto comprato l’anno scorso, mi si è aperto un mondo con The Curated. Un brand che si basa sul concetto di lusso accessibile e sulla realizzazione di un numero limitato di capi, in modo da ridurre al minimo lo spreco di risorse e di materie prime. Poi sono arrivati due maglioni in cashmere e un blazer, e per questo Natale ho deciso di regalarmi un secondo cappotto.

Il modello che ho scelto è stato anche questa volta il Classic Coat: un design lineare, senza bottoni (ma con cintura), dalla silhouette leggermente maschile e oversize. È realizzato in un morbidissimo blend di cashmere e lana, che lo rende caldo senza però appesantirlo. Per questo secondo capo ho scelto il color ardesia, molto versatile e soprattutto pratico in viaggio.

I miei auto-regali di Natale: la borsa che sognavo da tempo

Ho sempre pensato che mi sarei concessa il lusso di una Chanel per il mio cinquantesimo compleanno. Ma da un po’ mi chiedevo perché dovessi aspettare fino a quella data importante. Di questi tempi, uno inizia anche a dubitare di poter arrivare a cinquant’anni, o comunque di farlo in uno stato che ti permetta ancora di uscire, di viaggiare, di scegliere quale borsa indossare. E quindi carpe diem. Oggi o mai più. Per quel compleanno mi inventerò qualcos’altro.

Così, a fine novembre sono partita per Torino, sono entrata nella boutique di Chanel e ho comprato la borsa WOC classica. Un sogno. Passerei ore ad accarezzarla e a guardarla. E non vedo l’ora di usarla nel mio prossimo viaggio perché ha le caratteristiche perfette: piccola, resistente e leggera. Ma soprattutto, quanto è bella?

I miei auto-regali di Natale: i libri

Non avevo ancora pensato al Giappone come meta per un prossimo viaggio ma, da quando ho comprato Botteghe di Tokyo, è diventato un chiodo fisso. Un volume illustrato con cinquanta tavole dedicate ad altrettante botteghe sparse nei quartieri di Tokyo e realizzate da Mateusz Urbanowicz, fumettista e illustratore polacco trasferito in Giappone da diversi anni.

Un libro che contiene cinquanta illustrazioni, ognuna dedicata a una bottega diversa. Il viaggio virtuale parte dalla mappa della città, e ognuno dei capitoli è dedicato a due o tre zone limitrofe. Ci sono laboratori di ceramiche, ristoranti di sushi, negozi di senbei, librerie, panetterie, macellerie, calzolai e parrucchieri. Per ognuna delle botteghe, oltre alla bellissima tavola illustrata, viene fornita una descrizione delle particolarità: l’insegna, la facciata, gli spazi interni e anche qualche cenno sulla storia del negozio e del quartiere. Il libro è in giapponese e in italiano, e si conclude con un capitolo che contiene le illustrazioni del laboratorio di Urbanowicz e degli strumenti usati per realizzare le tavole. Tra l’altro, l’opera ha ispirato l’omonima mostra immersiva Botteghe di Tokyo – The Exhibition organizzata all’inizio di quest’anno presso gli spazi del concept store Tehona di Milano.

I miei auto-regali di Natale: gli stivaletti nuovi

Più che un vero e proprio regalo, questo ha semplicemente rimpiazzato i miei vecchi stivaletti Chelsea, che negli ultimi anni mi hanno accompagnata in inverno e anche durante diversi viaggi. Il paio che ho usato fino a poco fa era il modello classico della Blundstone, alto fino alla caviglia, con suola di gomma. Ora che sono praticamente distrutti, ho deciso di cambiare marca e di passare a Dear Frances, un brand inglese che realizza calzature con un tocco particolare.

Cercavo un paio di stivali con elastici laterali, facili da indossare e da togliere, realizzati in pelle morbida, e nel modello Tony Boots ho trovato quello che cercavo. Sono essenziali, ma allo stesso tempo la suola a contrasto ha quel qualcosa in più che li rende diversi da tanti altri svitali simili nella forma. Per di più a dicembre su tutti gli acquisti sul sito Dear Frances c’è lo sconto del 15%, da sommare al 10% sul primo acquisto per chi si iscrive alla newsletter. Dato che sono abbastanza massicci, possono essere indossati anche con le calze di lana per i viaggi nei mesi più freddi.

A quest’ora il budget delle vacanze dello scorso agosto è stato ampiamente sforato.

Avete anche voi l’abitudine di farvi dei regali di Natale? Cosa vi siete “auto-regalati”?

Cover photo by Joanna Kosinska on Unsplash

39 pensieri riguardo “Natale 2022: i miei auto-regali

  1. Brava!! Anche io ho l’abitudine di farmi regali da sola: Natale, compleanno e a volte anche quando ho raggiunto un obiettivo e mi sembra di meritare una ricompensa. Ad esempio io la Chanel me la sono regalata quando ho deciso di mollare un impiego fisso dopo 17 anni nella stessa Azienda!

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  2. Ti sei fatta dei regali magnifici, io di solito mi auto regalo viaggi, quest’anno ho unito il Natale a un compleanno importate, quindi ho voluto esagerare regalandomi l’Australia! un on the road a febbraio e un altro a ottobre

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  3. Silvia ci hai appena fornito il tuo identikit: se dovessi trovare in aeroporto una donna in The Curated, con una Chanel e un paio di Dear Frances ai piedi, giuro corro ad abbracciarla sperando che sia tu! 😀 Giusto, sono gratificazioni dovute e meritate, altrimenti cosa lavoriamo a fare, soltanto per spesa, tasse e bollette? Non sarebbe giusto 😉 E poi trovo che nell’auto-regalarseli impacchettandoli e scartandoli il giorno di Natale ci sia un pizzico di perfido piacere, dico bene? 😛 Gran bella pelle queste calzature!

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    1. Pensa se non dovessi essere io 😂 Aggiungi anche gli occhiali con la montatura nera così hai un elemento in più per identificarmi!
      Hai detto bene: gli auto-regali sono delle gratificazioni e, come ho scritto in un altro commento, un oggetto per me non è mai solo un qualcosa di inerte, ma porta con sé ricordi, memorie ecc.
      Sì hanno una pelle morbidissima!

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  4. Ho visitato la mostra milanese Botteghe di Tokyo, davvero splendida! Hai fatto in generale degli ottimi acetisti. Io sono sincera, mi regalo continuamente viaggi e in generale, più che oggetti, preferisco concedermi esperienze.

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    1. Sì, ricordo di aver letto tanti articoli molto belli su quella mostra!
      Per quanto riguarda gli oggetti e le esperienze, una cosa non deve per forza escludere l’altra. Se posso, faccio una cosa e anche l’altra. Poi secondo me un oggetto non è mai solo una cosa inerte: per esempio la borsa mi ricorderà sempre la gita a Torino con mia mamma, il pranzo alla Farmacia del Cambio, la passeggiata in via Roma. Insomma, per me certi oggetti diventano come dei souvenir che ci ricordano un viaggio particolare perché magari li abbiamo comprati proprio in quel posto. Le scarpe a New York, il cappello a Barcellona, la giacca a Londra… Un po’ come le madeleine 😉

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  5. Devo dire che io sono piuttosto parsimoniosa (=tirchiona! 😛 ) per cui di solito non mi faccio gli auto-regali per Natale (per quelli è specializzato il mio compagno in compenso!) e attendo fiduciosa i saldi, però mi piace molto il tuo libro sulle bottege di Tokyo e pure gli stivaletti! 😀

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  6. Gli auto-regali sono il miglior pensiero che ci si possa fare. Ti invidio tantissimo la Chanel, sappilo, ma anche il cappotto di The Curated. Sicuramente sono entrambi investimenti importanti ma che nel lungo termine sfrutterai per anni.
    Io, come sempre, mi sono auto-regalata libri tra cui “Ricordi di Parigi” sulle botteghe artigianali della ville lumiere. Avrei anche 111 luoghi di Parigi che devi proprio scoprire ma non è ancora arrivato, tra l’altro l’avevi consigliato proprio tu!

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    1. Gli auto-regali sono un ottimo per premiarci e per viziarci un po’, e così abbiamo la certezza di comprare solo quello che ci piace 😂
      Mi segno Ricordi di Parigi: gli ho dato un’occhiata online e mi ispira molto, soprattutto dopo aver visto di guardare Emily in Paris. La collana 111 luoghi mi piace un sacco e dopo Parigi ho comprato anche il volume del lago di Como.

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  7. Quegli stivaletti sono bellissimi *_____*
    Mi piace ogni tanto farmi qualche regalo perché, me lo dico da sola, me li merito! Quest’anno mi sono tenuta tutta per i saldi, sarà dall’inverno 2019 che non compro nulla e ora l’armadio reclama una ventata di novità 😬

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  8. […] So già che alcuni di voi staranno facendo le equivalenze, trasformando il prezzo della borsa nel costo di un viaggio per cui, se volete farmi notare che con la stessa cifra avrei potuto comprare un biglietto per chissadove e ritorno, non ce n’è bisogno: ne sono consapevole. Questa borsa mi è sempre piaciuta, e sono convinta che se una cosa ci piace, se non dobbiamo rubare per poterla comprare né dobbiamo fare altre rinunce, allora dobbiamo seguire il nostro cuore. Io finalmente ho deciso di farlo e di realizzare questo desiderio facendomi un bellissimo regalo di Natale. […]

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