Mercati alimentari meno noti: quali visitare

La mia prima passeggiata tra i banchi di Borough Market risale a un’epoca in cui la costruzione dello Shard forse era solo un’idea. Allora, verso la metà degli anni Novanta, non c’erano ancora i gruppi di turisti che scattavano foto ai prodotti in vendita e ai venditori, né le mamme radical chic con i loro passeggini a tre ruote e le shopper di cotone riciclato piene di frutta e verdura biologica. Gli uomini e le donne che vendevano salsicce, tagli di carne, pane e formaggi avevano modi bruschi e sbrigativi, e la zona londinese di Southwark era tutt’altro che fancy. Ora invece i banchi sono allestiti con la stessa cura che viene dedicata alla vetrina di una boutique di Bond Street, e i prezzi spesso riflettono questo cambiamento. Lo stesso percorso accomuna molti mercati alimentari, che da luoghi più o meno accoglienti dove fare la spesa si sono trasformati in mete turistiche superaffollate.

Per questo quando è possibile, oltre a visitare i farmers market più noti in una città, mi piace dedicare del tempo anche a quelli più imperfetti e meno patinati. Posti come La Boqueria di Barcellona, il Chelsea Market di New York o il Ferry Plaza Farmers’ Market di San Francisco hanno un fascino innegabile, ma ci sono tanti posti meno conosciuti e dall’appeal più ruvido che meritano una visita.

Mercato Cesenatico

Zhenski Pazar, Sofia

Lo Zhenski Pazar è un mercato popolare nel centro di Sofia, frequentato principalmente dalla gente del posto. Un luogo disordinato e anche un po’ trasandato, gestito e frequentato essenzialmente da donne. Il suo nome, tradotto letteralmente, significa proprio “mercato delle donne”. Ancora oggi, ai banchi di frutta, verdura, alimentari e abbigliamento si vedono soprattutto ragazze e signore più o meno giovani. Clienti e venditrici si riparano dal caldo o dal freddo sotto le tettoie di gusto sovietico dalle forme spigolose e dai colori sgargianti che fanno a pugni tra di loro.

Zhenski Pazar Sofia

Gli uomini sono seduti su panchine e sedie di plastica lungo i marciapiedi: guardano la gente che passa, aspettando che le mogli finiscano di fare la spesa. Sembra che tutto sia rimasto fermo a una trentina di anni fa: dai vestiti delle persone, alle vetrine dei negozi, alle macchine sgangherate. In tanti ordinano un piatto pronto da una delle bancarelle dove in continuazione viene fatta cuocere carne alla griglia. Per un paio di euro si può ordinare una fetta di pane e due porzioni di kebapche e kyufte, un misto di carne di maiale e vitello unito a spezie, cumino e sale: il primo è a forma di hot dog, il secondo ricorda una polpetta.

Hakaniemen Kauppahalli, Helsinki

Un po’ decentrato rispetto alla zona più turistica del porto, l’Hakaniemen Kauppahalli apre le porte dal lunedì al sabato nella piazza omonima. In occasione del mio viaggio a Helsinki, la sede storica purtroppo era in fase di ristrutturazione e non accessibile fino all’anno successivo. Temporaneamente tutti i banchi erano stati spostati dal vecchio edificio in mattoni rossi in una struttura prefabbricata sulla stessa piazza.

Hakaniemen Kauppahalli Helsinki

Una location sicuramente meno affascinante dal punto di vista architettonico, ma non meno interessante per quanto riguarda l’offerta gastronomica. Si possono acquistare prodotti freschi come carne pesce, frutta e verdura, formaggi, oppure ordinare un piatto appena preparato da consumare comodamente ai tavoli allestiti sulla piazza o all’interno del mercato in caso di brutto tempo. Ottime le zuppe calde di pesce, i piatti a base di aringa marinata e i ruislepä con il salmone, oppure i solmu, dolci a forma di treccia con cardamomo e cannella. L’Hakaniemen Kauppahalli non ospita solo banchi dove mangiare o fare la spesa, ma anche stand in cui si possono comprare articoli di artigianato locale.

Varvakios Agora, Atene

Atene non è una città che piace a tutti, e sia prima che dopo la partenza avevo sentito pareri per lo più negativi. Io non ho avuto neanche un dubbio: ho amato da subito la sua confusione, il suo traffico, le sue piazze piene di gente a tutte le ore. In particolare ho trascorso buona parte della mia vacanza nella capitale greca a scoprirne i tesori gastronomici passeggiando nella zona di Monastiraki, fatta di vicoli vivaci e rumorosi.
Atene mercato centrale
Non lontano da piazza Monastiraki c’è il Varvakios Agora, il mercato centrale. Si tratta, anche in questo caso, di un mercato popolare che sconsiglio ai deboli di stomaco. Cancellate dalla mente le immagini di posti curati e ordinati con la musica in sottofondo. Anche gli odori sono completamente diversi. Il mercato di Atene non è una zona per turisti alla ricerca di qualche scatto da migliaia di like: è il regno delle casalinghe ateniesi, che discutono animatamente con i macellai. Questi ultimi, mannaia in una mano e pezzo di carne rossa nell’altra, infieriscono sulle carcasse sbattendole senza pietà sui ceppi più insanguinati dei loro grembiuli.

Reading Terminal Market, Philadelphia

Si tratta di uno dei mercati più antichi di Philadelphia, e sicuramente è il più frequentato della città. Tantissime persone tra i banchi che vendono di tutto, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ai formaggi. Ho avuto l’impressione che non fosse un mercato acchiappa turisti come succede in tante città, perché qui la gente viene a fare la spesa. Vivace, chiassoso, dove appena entrato rischi di sentirsi perso. Noi cercavamo un posto dove pranzare, e lo abbiamo trovato da Molly Malloy, una tavola calda nascosta tra la miriade di banchi e chioschi, nella parte di mercato lungo la 11th Street, per dare un’indicazione pratica.

Non avevo mai provato la Philly cheesesteak, e da allora è difficile farne a meno. Ma di cosa si tratta? Il nome potrebbe far pensare a una bistecca, ma in realtà è un panino. Si prepara con una pagnotta del tipo hoagie roll (una sorta di pane morbido, simile a quello usato per gli hot dog), si riempie con carne di manzo tritata, si aggiunge formaggio fuso e magari anche qualche cipolla. E questa è solo una delle tante cose che si possono assaggiare al Reading Terminal Market.

Conoscete altri mercati meno famosi? Quali mi consigliate?

37 pensieri riguardo “Mercati alimentari meno noti: quali visitare

  1. Ciao Silvia, se posso aggiungere qualcosa per i tuoi lettori: Hakaniemi non e’ zona turistica ma e’ un importante quartiere di Helsinki dove si e’ fatta la storia della sinistra finlandese: ancora adesso vi si trovano le sedi dei sindacati di questo schieramento politico. Il mercato coperto e’ molto caratteristico, nella sua sede storica e’ un edificio ancora una volta in quello stile cubista che caratterizza tante parti della citta’. In tutte le grandi citta’ della Finlandia sorgono questi mercati coperti che sono delle vere e proprie perle per gli amanti delle curiosita’ culinarie ma spesso anche architettoniche. Conosco anche Monastiraki per averlo visitato: decisamente pittoresco e con una location privilegiata. Fra i miei preferiti: la Boqueria, naturalmente.

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  2. I mercati alimentari sono sempre una tappa piacevole durante un viaggio. In parte offrono uno spaccato della cultura popolare, in parte sono un luogo perfetto per assaporare i sapori locali ed in parte perchè l’atmosfera vivace mette di buon umore. Quindi questa tua lista di mercati meno conosciuti potrà sicuramente tornarmi utile quando si ricomincerà a viaggiare! (Quello di Sofia mi incuriosisce particolarmente, dalle tue parole sembra di tornare indietro nel tempo nei mercati di qualche decennio fa…)

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  3. È proprio nella rudezza la chiave dell’autenticità, senza nulla togliere ai bei mercati che ormai sono tappe super consigliate negli itinerari turistici. Interessante anche quello di Sofia, anche io grazie alle tue parole ho avuto l’impressione di tornare nel passato! Ma per non adatto ai deboli di stomaco… mica intendi che macellano gli animali vivi sul posto? O_O Io per mancanza di tempo mi sono persa quello di Kiev, peccato, chissà in che profumi e in quali colori mi sarei potuta immergere. L’unica immagine di un mercato autentico che ho è quello di Colmar, piccolo e grazioso, ma soprattutto frequentato dalle donne locali. Ne ho viste molte con al braccio quei vecchi cestini in vimini per la spesa! Da cartolina vintage! 🙂

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    1. No, non macellano le bestie sul posto: penso che in quel caso non sarei riuscita a trattenere la colazione 😉 Però ci sono le carcasse sanguinanti appese ai ganci, fuori dal frigorifero, e l’odore del sangue può essere fastidioso.
      Chissà che bello il mercato di Colmar, deve essere una scena da sogno 😍

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  4. Tra tutti i mercati alimentari che ho visitato quello più particolare è stato a Mauritius. Come ti immagini le spezie e la frutta strana mi hanno colpito molto. Stessa cosa nei suk arabi, le spezie mi entusiasmano e non riesco mai ad andare via senza comprarne un po’!

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  5. A me è piaciuto il Dolac, il mercato coperto di Zagabria, nel cuore della città alta, e di tutt’altro genere, il mercato del pesce di Cadice. Il mercato di Cadice è estremamente luminoso, al contrario il Dolac è sotterraneo, ma non per questo meno interessante.

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  6. Io ti consiglio il marché des Enfants Rouges a Parigi, credo non sia ancora troppo turistico ed è quasi una food court all’aperto con tantissimi banchi di cibo etnico e francese e fusion ed alcuni hanno anche il posto a sedere.

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  7. Forse non è famoso perchè è la località che richiama un turismo religioso ma a Lourdes ho visitato un mercato alimentare davvero molto interessante e assortito! L’aspetto che più mi ha colpito è che quasi tutti i banchi offrivano assaggi.

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  8. Ho una passione perversa per i mercati alimentari. Ovunque vado non me ne perdo uno! Di solito mostrano la vera faccia di una città con pregi e debolezze. Pregi di colori, voci e allegria e debolezze di ordine e pulizia. Ho visitato questa estate quello di Atene, profumato a tratti e in altri molto meno…

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    1. Ti capisco, perché anche io non me ne perdo mai uno! Sarà che già da bambina mi piaceva andare al mercato con mia nonna.
      Quello di Atene lo abbiamo visitato al mattino, subito dopo colazione, e non è il massimo passare attraverso la zona della carne rossa 😉

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  9. Io adoro i mercati alimentari! Si trivani semore delle sfiziositò ad ottima qualitò e prezzo contenuto! Ti consiglio di visitare quello di Budapest, non è solo alimentare ma è talmente caratteristico che non può non essere visitato! Anche quello di Stoccarda si difende bene!

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  10. I mercati sono il cuore di una ciità, della sua storia e delle sue tradizioni gastronomiche. Per noi sono tappa fissa di ogni viaggio sia in Italia che fuori. Devo dire che quelli esteri mi affascinano molto di più perchè è possibile trovare al loro interno prodotti molto interessanti !!

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  11. I mercati alimentari sono affascinanti soprattutto per la possibilità di trovare prodotti locali da assaggiare e, magari, portare a casa. Poi, per deviazione professionale, adoro le bancarelle di frutta e verdura con le loro sfumature e profumi. La natura è talmente variegata che una composizione di frutta non sarà mai uguale a un’altra.

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  12. Una tappa al mercato, in qualunque città io mi trovi, c’è sempre! Mi piacciono molto perchè sono uno spaccato della realtà…reale…del luogo. E poi, in più, solitamente nei mercati è possibile mangiare, il che è seeeempre gradito!
    Credo che l’ultimo da noi visitato è quello svedese di Malmo.

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  13. Adoro fermarmi a un mercato alimentare in ogni città nuova che visito. Ne ho visti di veramente pittoreschi e particolari in giro per il mondo, sicuramente quelli messicani valgono una visita, e quelli australiani anche sono veramente belli!

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