Come si cucina il minestrone nel Nord Italia: tre ricette tipiche

L’autunno è senza dubbio la mia stagione preferita, per diversi motivi. Il clima, innanzitutto: la stagione calda, che sopporto poco, lascia il posto alla nebbia, alla pioggia e all’aria fresca. E poi i colori. Ocra, rosso, terra e arancione un po’ ovuque, nella natura e in tavola. Perché tra i motivi per cui amo questa stagione c’è anche il cibo: ritornano le zuppe, le frittate, i bolliti e soprattutto i minestroni. Tra i piatti tipicamente autunnali e invernali che riescono a unire semplicità e gusto, il minestrone è uno degli esempi più classici. Qui in Piemonte utilizziamo quello che si trova nell’orto in questo periodo: zucche, cavoli, broccoli e fagioli.

Nei giorni scorsi volevo provare i sapori autunnali di atre regioni, e ho potuto farlo evitando di mettermi ai fornelli e improvvisare – cosa che non mi riesce mai bene. Chi sa cucinare può dare libero sfogo al suo talento, ma vanno benissimo anche i minestroni surgelati, per esempio quelli presenti su internet, che sono altrettanto buoni e ideali per mangiare le verdure fuori stagione. Il minestrone è ricco di vitamine e minerali, è ottimo per la salute del nostro sistema immunitario, ed è il piatto ideale per un’alimentazione sana e regolare. Oltre ai benefici per la salute, ha forti legami con la zona nella quale viene preparato: gli ingredienti, le ricette e i segreti della sua preparazione cambiano a seconda della regione in cui ci troviamo. I miei preferiti – oltre a quello piemontese, ovviamente – sono quelli ottenuti attraverso ad alcune ricette tipiche dell’Italia settentrionale. 

Il minestrone alla ligure

Il minestrone alla ligure ha degli aspetti classici e altri inconsueti, se si fa un confronto con altre ricette, per via dell’aggiunta del pesto alla genovese. È un concentrato di sapori mediterranei, molto gustoso e facilissimo da preparare.

Pesto genovese
Foto di Lyubov Kardakova da Pixabay

Per quanto riguarda gli altri ingredienti, troviamo ad esempio i fagiolini, il sedano, gli spinacini, i fagioli borlotti, le carote, le zucche, le patate e i porri. Per la preparazione basta lavare e affettare le verdure per poi metterle a bollire e condire il tutto con un filo di olio extravergine d’oliva.

Il minestrone alla milanese

Quando il freddo diventa pungente, ci pensa il minestrone alla milanese a dare il calore di cui si ha bisogno in autunno e in inverno. Questa è una ricetta particolarmente nutriente, dato che prevede la presenza di ingredienti come il lardo di maiale, oltre ai fagioli e al riso. Nonostante tutto, però, mantiene un carattere comunque leggero e facilmente digeribile, e ha quella marcia in più in termini di gusto che poche minestre hanno. Le tradizioni prevedono l’utilizzo dell’aglio, della cipolla, del sedano e del basilico, insieme alla salvia, al prezzemolo e al parmigiano grattugiato.

Il minestrone triestino

Il minestrone triestino è una delle ricette più antiche. Ha subito nel corso dei secoli diverse rivisitazioni, diventando un piatto molto variegato. Anche in questo caso si trovano ingredienti particolarmente ricchi, come la carne di vitello e la pancetta affumicata, insieme a verdure tipiche come il cavolo cappuccio, e altri ingredienti classici come i fagioli, la cipolla e le patate.

Soup bowl
Photo by Steve Tsang on Unsplash

Per la cottura si raccomanda di far prima rosolare la polpa di vitello e la pancetta a dadini, per poi aggiungere il tutto agli altri ingredienti in pentola, cercando di ottenere una consistenza cremosa.

Questi sono i miei preferiti, ma come sempre sono curiosa di provare piatti e ricette di altre regioni italiane. Quali sono i minestroni tipici della vostra zona?

Cover photo by Markus Spiske on Unsplash

27 pensieri riguardo “Come si cucina il minestrone nel Nord Italia: tre ricette tipiche

  1. Sai che non conoscevo le versioni triestina e ligure? Non so dirti se dalle mie parti ci siano versioni particolari… in pentola solo tanto tantissimo orto 😉
    Devo dire che l’idea di aggiungere il pesto e la pancetta affumicata mi piace tantissimo, la prossima volta provo a fare un medley 😛 Spero di non dare fuoco alla cucina o aprire un varco temporale!
    A presto!

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  2. Mi è venuta l’acquolina in bocca a pensare di assaggiare il minestrone triestino!! Quello ligure mi incuriosisce con la sua aggiunta di pesto.
    Io invece vado ad occhio quando lo faccio. Prendo le verdure che ho in frigo, le faccio bollire e poi frullo tutto. Superbuono!

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  3. Anch’io adoro l’autunno per i colori e per il ritorno delle zuppe, tra i miei piatti preferiti in assoluto. Tendo a prepararle spesso, ma in versione leggera, cioè senza soffritto, mettendo tutto a crudo. Il minestrone, specialmente quando lo trovo fresco, non manca mai a casa mia, con sommo disappunto del bambino…ahahahah! Ogni tanto ci aggiungo del pesto per dare più profumo, ma una volta ho fatto bollire le verdure mettendo una crosta di parmigiano per dare più sapore 😉

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  4. Io faccio spesso il minestrone alla ligure, anche se non disdegno per nulla l’aggiunta di cavolo cappuccio e cavolo nero. Anzi… a volte, se ne ho da consumare in frigo, aggiungo anche foglie di lattuga 😉

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  5. Da brava milanese adoro la nostra ricetta, anche se io non uso mettere il lardo. Tuttavia devo dire che negli ultimi anni, complice la mia nuova regione di adozione, adoro la ribollita Toscana. Il cavolo nero da quel tocco in più che non ho mai sentito nella minestra milanese!

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  6. Non sono fa del ministrone, preferisto i passati di verdura ma se capita di trovare una ricetta particolare in qualche ristorante beh, non mi tiro indietro! Mi piacerebbe assaggiare quello triestino, ha proprio un bell’aspetto dalla foto!

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  7. Qui a casa mia minestre, minestroni, zuppe, si preparano molto spesso, e tutti le apprezziamo.
    Amiamo particolarmente, in estate, quando prepariamo il pesto col basilico dell’orto, metterne un cucchiaino alla fine, al momento di dare il tocco finale nel piatto con olio a crudo… Che vera, autentica bontà!

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