Travel Blogger Italiane: posti insoliti dove dormire in America e Antartide

Quando ho chiesto alle Travel Blogger Italiane di raccontarmi quali fossero i posti più strani dove avessero dormito, non avrei mai immaginato di ricevere tante risposte originali. Chi ha passato la notte in un vulcano, chi in un campanile, chi in una casa sull’albero. Così, dopo la prima parte dedicata alle mete europee, ora è il turno dei racconti dedicati ai posti insoliti dove dormire in America e in Antartide.

Ringrazio Elena di Viaggio Dolce Viaggio che è stata la mia ispirazione per questi articoli. Quando organizza una vacanza, riesce sempre a trovare sistemazioni originali. Una su tutte? Il double-decker londinese trasformato in B&B. Ma le altre amiche blogger non sono state da meno!

Alaska: la loghouse nel parco

Di Daniela – The Daz Box

Dormire in una casa fatta di tronchi d’albero nel cuore dell’Alaska selvaggia è un’esperienza da provare. Non pensate che si tratti necessariamente di un’avventura estrema. La maggior parte di questi alloggi fanno parte di lodge molto ben organizzati, alcuni dotati di ogni comodità, altri invece un pochino più spartani.
Io ho optato per questa seconda opzione, quantomeno per risparmiare un po’, visto che in Alaska i servizi turistici non sono propriamente a buon mercato. Gli alloggi spartani sono però, a mio avviso, la soluzione migliore per vivere a stretto contatto con la natura. In fin dei conti, in Alaska si va per questo!

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Foto di The Daz Box

Io ho trascorso tre notti presso il Carlo Creek Lodge, una struttura ricettiva per gli amanti dell’avventura a poca distanza dal Denali National Park. Il posto perfetto per esplorare il parco più conosciuto in Alaska.
Le casette sono in legno, piccole ma accoglienti, con un letto matrimoniale ed uno singolo (ma vi sono diverse opzioni, anche più grandi), un piccolo frigorifero e un microonde (sì, c’è l’elettricità, ve l’avevo detto che l’esperienza non sarebbe stata del tutto estrema!). Il consiglio è quello di fare la spesa nella città di Anchorage perché in zona troverete davvero poche alternative!
Le casette sono senza il bagno, per quello occorre recarsi nella struttura centrale, anch’essa in legno e perfettamente inserita nel contesto naturalistico circostante.
Certo perché il bello di dormire in una casa di legno in Alaska è proprio l’essere circondati dalla natura più incontaminata. L’importante è non lasciare cibo in giro: gli orsi grizzly sono sempre a caccia di qualche leccornia dimenticata qua e là!

Canada: la palafitta nel bosco

Di Julia – Zucchero e Farina in Viaggio

In Canada i colori predominanti, durante la stagione estiva, sono il verde dei prati e l’azzurro dei laghi.
Parchi e boschi si susseguono a perdifiato regalando panorami unici. Chi sceglie il Canada come meta per le proprie vacanze desidera vivere un’esperienza a contatto con la natura.
Per noi è stato ovviamente lo stesso e proprio per questo motivo, nella regione del Quebec, abbiamo scelto un alloggio eco friendly nel bosco.
A circa dieci chilometri da Tadoussac, località famosa per l’avvistamento delle balene, abbiamo trovato il Canopee lit, un insieme di casette e bolle panoramiche dove è possibile pernottare rispettando la natura. Noi, in quattro, avevamo una piccola palafitta che sul lato posteriore affacciava nel bosco.

Canada Palafitta Zucchero Farina
Foto di Zucchero e Farina in Viaggio

Pur essendo a contatto con la natura non mancano alla struttura alcuni confort come l’elettricità e l’acqua corrente per potersi lavare, l’acqua non è potabile. La toilette è a secco e viene cambiata giornalmente.
Anche la colazione, servita ogni mattina, viene consegnata dinnanzi alla propria casetta in un cestino da pic nic in versione animal safe: una bella scatola di latta ricca di prelibatezze: scones, fette di pane tostato, yogurt con granola, semi e composta di frutta. All’interno della casetta avevamo il bollitore con bustine di te, caffè e cioccolata.
Muoversi la sera è possibile, non bisogna dimenticarsi la torcia in dotazione. Facendo il check in in orari prestabiliti consegnano le valigie direttamente presso la propria sistemazione ma il consiglio è prepararsi un bagaglio leggero con l’occorrente. Noi ci eravamo organizzati con un cambio completo, l’occorrente per la notte e la spesa per la cena. Non dimenticate l’acqua da bere.
Il bello di dormire qui è poi la possibilità di passeggiare nel bosco tra alberi, ruscelli e la ricca vegetazione circostante ascoltando il rumore del torrente.

Perù: la stalla al Canyon del Cotahuasi

Di Raffaella – Raf Around the World

La mia passione per il trekking spesso mi ha portato a dormire in luoghi improbabili come una tenda in una centrale elettrica e dei lodge decorati con pubblicità tagliate dalle pagine di un giornale. Ma è durante il mio viaggio in Perù che mi sono trovata a dormire in una stalla e con questo termine non intendo un luogo brutto, sporco e fatiscente, ma proprio una stalla nel vero senso della parola.
Ho deciso di percorrere un trekking in una zona molto remota del Perù: il Canyon del Cotahuasi. Si tratta di uno dei canyon più profondi al mondo (misura una profondità massima di 3354 metri, più del doppio di quella del celebre Grand Canyon) e si trova a circa 370 chilometri da Arequipa. Il viaggio per raggiungerlo dura dodici ore: la strada è sterrata e si inerpica tra le montagne fino a percorrere un passo a 4500 m di altezza.
Ecco spiegato perché i turisti che arrivano lassù sono pochi e gli alberghi scarseggiano. Sono finita così in una casa tipica peruviana convertita in piccolo hostal, composta da più edifici che si affacciano sullo stesso cortile interno. Per gli ospiti sono state ricavate delle camere all’interno del grande ambiente che una volta era la stalla.

Posti insoliti Peru stalla Raf Around the World

A dividere le diverse stanze un pannello di compensato che non copre l’intera altezza dell’ambiente, mentre per nascondere il tetto grezzo un telo di plastica azzurro crea un’ipotetica volta celeste sulla quale troneggia un’imponente luce al neon. Due letti, un comodino e un piccolo armadio completano lo spazio. Mentre il bagno (due per tutto l’hostal) si trova in cortile in un piccolo ambiente con le finestre ma senza i vetri.
Che dire? Dormire in questo alloggio è stata un’esperienza interessante per capire meglio come vivono i peruviani lontani dal turismo di massa.

A bordo della nave da spedizione per l’Antartide

Di Valeria Castiello

Il posto più assurdo in cui ho dormito è senza dubbio la nave USHUAIA della compagnia Antarpply, un’imbarcazione rinforzata per il ghiaccio che dalla Patagonia mi ha portata in Antartide. La nave di per sé non è memorabile, se non per il fatto che è studiata appositamente per il Drake Passage, le acque più tempestose del mondo. Ciò che non si dimentica sono le notti insonni passate lì sopra: nei mille chilometri che separano la punta sud della Patagonia dall’Antartide, il rollìo è arrivato fino a 45° e le onde hanno raggiunto i 15 metri.

Il nostro alloggio galleggiante aveva ringhiere ovunque per non cadere, ma di fronte ad un mare forza 12 non sono bastate: parlo di difficoltà a dormire senza essere scaraventati per terra, e a mangiare senza ritrovarsi acqua e cibo addosso. Le acque si sono placate quando abbiamo raggiunto il continente bianco, ma abbiamo continuato a pernottare sulla nave da spedizione; infatti in Antartide non esistono hotel, e gli unici posti letto sono quelli delle basi scientifiche. Tra andata e ritorno, abbiamo vissuto quattro giorni in mare aperto, nel punto in cui Oceano Pacifico e Oceano Atlantico si incontrano. La paura e i feriti non sono mancati, ma rifarei questa esperienza altre cento volte, perché appena si tocca terra, ciò che si vede è poesia: pinguini iperattivi, balene, ghiacci dai colori puri e iceberg disegnati dal miglior architetto, la natura.

Avete voglia di partire dopo aver letto queste esperienze fuori dal comune? Quale vorreste provare?

Cover photo: Daniela – The Daz Box

57 pensieri riguardo “Travel Blogger Italiane: posti insoliti dove dormire in America e Antartide

  1. Il rompighiaccio in direzione Antartide! Che meraviglia deve essere trovarsi sul quel ponte, come gli esploratori dei romanzi di avventure. Complimenti per il coraggio a Valeria, io credo che avrei avuto una paura terribile di venire sbalzata fuori

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  2. Ragazze complimenti, avete scovato molte location davvero insolite. Io sono indecisa tra la stalla e la nave per la spedizione in Antartide, forse vice la seconda anche se morirei di paura per paura di fare la fine del Titanica! ahaha

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    1. Ah ah ah non avevo pensato al Titanic! Io immagino scene molto meno romantiche, del tipo: mentre scendo lungo una scala stretta e ripida per rifugiarmi in cabina perdo l’equilibrio e mi rompo un polso, oppure mi ustiono con la minestra bollente che mi rovescio addosso 😂

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  3. Guardando la foto dell’Alaska mi sembra di rivedere una delle trasmissioni che danno su Sky di Famiglie fuori dal mondo. Avrei invece qualche difficoltà a dormire su una nave troppo ballerina ed in balia di tempeste oceaniche.

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  4. Sono attratta dalle casette di legno di Alaska e Canada, a dire il vero. Anche perché sogno da tempo di andare nel primo stato e di tornare nel secondo. La nave intriga, ma fa anche paura 😀 Per quanto riguarda la stalla, chissà in futuro…

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  5. Heheheheh indovina? Dovrei fare una scorta immensa di Xamamina, Travelgum e anche mazzate in testa per tramortirmi e non soffrire 😛 Che spettacolo l’attraversamento del Drake Passage, dev’essere un’emozione indimenticabile! Roba che subito dopo ci vorrebbe una tranquilla dormita nei boschi del Canada e dell’Alaska per riprendersi! *__*

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  6. Confesso che non l’avevo mai presa in considerazione prima d’ora, ma la nave da spedizione per l’Antartide mi ha messo addosso quel brivido speciale che oscilla tra timore e curiosità e che spesso finisce con il diventare un progetto di viaggio!

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  7. Devo dire che a parte la nave, percè soffro tantissimo di mal di mare, gli altri due mi attirano molto. Aggiungerei alla tua lista dormire in macchina in 4 su una macchina 7 posti perchè non si trova posto nei parchi nazionali in estate 🙂

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