Travel Blogger Italiane: posti insoliti dove dormire in Europa

Campeggi di lusso, case sull’albero, yurte mongole, isole deserte, castelli infestati: chi non ha mai sognato di dormire in un hotel diverso dal solito? Di posti particolari in cui vorrei passare la notte ce ne sono tanti, a partire dall’albergo in un faro irlandese. Nella realtà, le esperienze di questo tipo le posso contare sulla dita di una mano. Per fortuna ci pensa Elena del blog Viaggio Dolce Viaggio, che ha un talento incredibile per scovare posti insoliti in cui dormire.

Mi sono ispirata a lei per questo articolo, mettendo insieme le esperienze che le Travel Blogger Italiane hanno fatto in Europa. Questo viaggio parte proprio con il racconto della regina indiscussa degli hotel particolari.

Svezia: nella pancia dell’alce

Di Elena – Viaggio Dolce Viaggio

Ci vorrà proprio un luogo strano strano strano, per scalzare dal primo posto della mia classifica personale un luogo fiabesco come Wrågården, in cui ho dormito durante un viaggio in Svezia occidentale e che mi è rimasto nella mente, nel cuore, nella pancia, fin sulla punta del naso!
Wrågården si trova nei pressi della cittadina di Falkoping, luogo di passaggio per raggiungere l’aeroporto di Göteborg, dopo una settimana trascorsa immersi nella natura, nel silenzio, nell’armonia di isole incontaminate, casette rosse di legno, aringhe, gabbiani, ma che per me ora è diventata sinonimo di rifugio da sogno.
Proprio di un rifugio, si tratta: un grande campo, dimora di animali come alci, cerbiatti e bisonti, nel quale sono spuntati alcuni gioiellini in grado di ospitare gruppetti e famiglie in una modalità davvero insolita. Infatti, ci si inoltra all’interno della pancia di un alce maschio, o di un’alce femmina col suo piccolo, oppure di un bisonte, per ritrovarsi in una graziosissima cameretta, il sogno di ogni bambino (ma vi assicuro che si può essere ultra-maggiorenni ed entusiasmarsi come se si avessero cinque anni!), composta da tavolo, divanetto, cabina armadio e una serie di letti incastrati su vari livelli, ai quali si accede con scalette a pioli e liane! Anche andare in bagno è un’esperienza: ci si immerge infatti all’interno di una grotta con tanto di pietre, legni, muschi… e una cascatella gorgogliante!

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Foto di Viaggio Dolce Viaggio

Infine, la chicca finale: la colazione, che viene servita in un cestino lasciato in un anfratto della grotta, pieno di prelibatezze fatte in casa: ciambelline, salumi, formaggi, uova, succhi di frutta, marmellate fresche, bevande calde, e fettine di mela, per andare a dare la colazione anche agli amici che, proprio all’esterno della camera, brucano felici: dolcissimi alci e cerbiatti!
L’originalità di questo posto, la manualità dei creatori, la dovizia dei particolari sorprendenti disseminati  qua e là non possono far altro che rendere Wrågården un luogo magico, dove a tornare bambini ci si impiega uno schiocco di dita!

Francia: la chiatta lungo il canale

Di Claudia – Diario dal Mondo

Per un’amante dell’acqua come me, il miglior alloggio inusuale in cui ho soggiornato è stato proprio… una chiatta! Ci trovavamo a Nantes, a lungo soprannominata “la Venezia dell’ovest” proprio perché si trova sulla confluenza di molti corsi d’acqua che le regalano numerose isole e canali. Un alloggio sull’acqua in una città del genere è semplicemente perfetto! Aggiungeteci poi che ci trovavamo a Nantes per la nostra mini-moon subito dopo esserci sposati, ed ecco che tutto è ancora più magico! Alloggiare a bordo di una barca non è forse per tutti, soprattutto quelle in mare aperto dove il mal di mare può rovinare la vacanza. Ma per fortuna Le Semaphore si trovava in un canale di Nantes molto tranquillo, con una bellissima vista sulla città da un lato e sul canale dall’altro!

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Foto di Diario dal Mondo

Anche lo spazio non è adatto a tutti i viaggiatori: non si può certo dire che una chiatta sia un alloggio spazioso, ma la camera da letto era davvero grande e in generale in due lo spazio era più che sufficiente. Se ci aggiungiamo poi il ponte all’aperto dove goderci un buonissimo bicchiere di champagne al tramonto, allora che si può volere di più? Davvero niente! È stato divertente passare la notte in un alloggio che non fosse la solita camera d’albergo o il solito appartamento in affitto, oltre al fatto che abbiamo dormito davvero divinamente grazie all’assenza di rumori. La mattina un buon pain au chocolat da una boulangerie locale da consumare sul divanetto sul ponte e via con un’altra giornata in terra francese!

Olanda: l’ostello su rotaie

Di Annalisa – I viaggi di Liz

Amsterdam è per antonomasia la città con la mente libera, la città dove vengono annientati i pregiudizi e le etichette sociali, dove non c’è spazio per menti quadrate. Una città unconventional. E proprio seguendo questo mood, ho voluto dormire in un posto strano, un vero e proprio ostello su rotaie: si chiama Train Lodge, e si tratta di un vero e proprio treno che fino a poco tempo fa effettuava la tratta Roma – Zurigo.

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Foto di I Viaggi di Liz

Tutto è rimasto originale: i vagoni notte, la living room, gli spazi comuni ed i bagni. La living room è geniale, pullula di libri, mappe, fotografie, piante, oggetti di design  e di  riciclo ecosostenibile molto belli. Ho condiviso la cabina con due americane. Ciò che ho amato di più? Addormentarmi e svegliarmi con il rumore dello sferragliare dei binari e con la finestra affacciata sui treni in corsa: un vero e proprio viaggio in tutti i sensi.

Regno Unito: ostello o prigione?

Di Paola – Pasta Pizza Scones

Conoscevo l’ostello Clink 78 di Londra, un ex tribunale ristrutturato con celle annesse, dai miei primi viaggi low cost. Dopo la mia esperienza positiva da viaggiatrice squattrinata zaino in spalla mi era sembrata un’ottima idea tornarci “da grande” per dormire in una cella singola. Tra le varie sistemazioni di questo ostello è infatti possibile dormire nelle vere celle dove venivano rinchiusi gli imputati in attesa di giudizio, oggi ristrutturate con un design pop. Il bagno in questo caso è in comune, ma vale assolutamente l’esperienza (almeno pensavo).

Le celle-camere doppie sono molto strette e i letti sono in un vero letto a castello in stile carcerario, per fortuna arricchito di prese elettriche e luce. Lo spazio per muoversi è minimo, una valigia grande non si riesce ad aprire davanti al letto, e il classico trolley che usiamo come bagaglio a mano si apre a stento. Non è presente un armadio, ma dei ganci alle pareti. Tuttavia le decorazioni della camera erano molto carine, colori accesi e murales in stile carcerario. Nelle celle del Clink 78 è addirittura ancora presente il WC originale, coperto però da una lastra di plexiglass, e riconvertito in elemento di design.
La mia esperienza in cella al Clink 78 di Londra non è stata molto piacevole, eppure il luogo vale assolutamente una visita se amate i luoghi curiosi che a loro modo hanno fatto un pezzettino di storia. Nel palazzo dell’ostello si trovava infatti il tribunale nel quale lavorava Charles Dickens mentre scriveva Oliver Twist, lo stesso tribunale nel quale furono processati The Clash per aver sparato a dei piccioni!

Svizzera: il bunker della Croce Rossa

Di Elisa – Eli Loves Travelling

Il posto più insolito dove ho dormito? Sicuramente un bunker sotterraneo della Croce Rossa a Ginevra. Sono passati più di 15 anni da quella gita scolastica, eppure mi ricordo tutte le sensazioni come se ci fossi stata ieri. Incredibile vero come un posto possa impressionarti a tal punto da ricordartelo perfettamente dopo anni e anni di viaggi e alloggi diversi?
Ricordo il momento in cui sono scesa dentro al bunker, insieme ai miei compagni di classe. Il mio sguardo si focalizzò immediatamente sulla porta blindata, sarà stata larga 25-30cm. Quando l’ho vista ho pensato: “Io qui dentro non ci dormo, e se ci chiudono dentro e non riusciamo più a uscirne?”. I colori all’interno erano forti, pareti verdi, blu, gialle. Colori forti che però accrescevano quel senso di isolamento. Per fortuna non ero claustrofobica, nessuno di noi lo era o perlomeno sapeva di esserlo.

Underground German Bunker
Foto da Pxfuel

I corridoi erano stretti. C’erano un paio di camerate e le pareti erano larghe come la porta d’entrata. Sicuramente il bunker serviva il suo scopo: isolarti dal mondo esterno. All’interno le camerate erano come quelle dei campi di concentramento, con letti a castello in legno, disposti su tre file.
Io sono sempre stata una fifona quindi avevo dormito in una delle file più basse – era impossibile cadere – ma quella e la paura di soffocare erano comunque presenti. Non capivo come si potesse respirare sottoterra, con porte blindate sigillate, senza finestre. Ovviamente c’erano degli impianti di aerazione ma nel mio immaginario di ragazzina non riuscivo a pensarci.
Non ho ricordi dei bagni ahimè. Tutto sommato non era stata una brutta esperienza, ricordo di aver dormito ma di essermi svegliata con una voglia immensa di uscire alla luce del sole.

Francia: il lodge nel vulcano

Di Cristina – Folletti in viaggio

Uno dei posti più insoliti in cui io abbia mai dormito è il Volca’lodge nella regione dell’Auvergne francese. Perché è insolito? Beh perché si trova proprio su un vulcano spento!
La zona, infatti, è sede di un’ampia catena di vulcani spenti che sono ricoperti di vegetazione incredibile. Si sono formate delle vere e proprie foreste ma anche bellissimi filari di viti dalle quali si produce del vino  superlativo ed anche dei prati a pascolo per caprette e mucche con il cui latte si produce il formaggio.
Se non l’avete capito è la zona della Francia in cui si mangia meglio! Quella della Route des fromages che attraversa l’Auvergne e le sue meraviglie.
Il proprietario del Volca’lodge ha creato sul pendio delle montagne del Parco Naturale dei vulcani dell’Auvergne dei resort eco in legno dotati di tutti i confort. Sono casette stupende totalmente immerse nella natura vulcanica del posto.

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Foto di Folletti in Viaggio

Un ambiente bucolico con ruscello e foresta, animali notturni in libertà ed un approccio globale alla conservazione ambientale. Un invito al relax ed alla meditazione ma anche alla riscoperta della natura circostante.
I lodge hanno un patio con tavolino e sedie per degustare i formaggi ed il vino francese con una vista top, ma anche una jacuzzi che vi permetterà un bagno ristoratore sotto le stelle magari dopo una bella escursione nelle vicinanze.
Il resort è dotato anche di un ristorante dove si mangia benissimo e dove l’oste vi servirà specialità locali su tovaglie a quadretti rossi!
Un’immersione nella natura francese e nella sua magia! Pronti a partire?

Spagna: una notte nel campanile

Di Silvia – Viaggiare Zaino in Spalla

Amo i viaggi e i cammini zaino in spalla quindi mi capita spesso di dover dormire in luoghi insoliti e improvvisati, ospite di qualche anima pia che sistema i viandanti come può.
Tra i tanti posti insoliti, uno dei luoghi in assoluto più emozionante e particolare in cui ho dormito è il campanile della chiesetta di Grañón, lungo il Cammino di Santiago de Compostela. Si trova nella regione Spagnola La Rioja e la sua particolarità è data soprattutto dall’atmosfera quasi mistica che si respira.
Si tratta di un rifugio per pellegrini a donativo dove si condivide tutto, dalla stanza, al bagno, alla cucina. Si dorme in terra su dei materassini disposti in un unico grande ambiente, all’ultimo piano del campanile.  In caso di necessità vengono aperte anche altre zone della chiesa.

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Foto di Viaggi Zaino in Spalla

Tra le diverse attività, per chi vuole partecipare, quella più emozionate è sicuramente la condivisione delle proprie esperienze, fatta in una zona della chiesa buia e illuminata solo dalle candele. Credo di non avere mai pianto così tanto dalla gioia in vita mia.
La sera poi viene servita la cena comunitaria in cui tutti sono chiamati a dare una mano, sia per preparare che per ritirare, tra i canti e gli intrattenimenti degli hospitaleros che fanno il possibile per farti sentire a casa.
Il campanile di Grañón è in assoluto l’albergue più conosciuto e apprezzato dai pellegrini di Santiago. Questo per far intendere quanto, infondo, le comodità non siano sinonimo di benessere e felicità.
Di sicuro per me resterà il luogo più importante che porterò sempre nel cuore.

Avete mai dormito in posti simili? Quale tra queste sistemazioni insolite vi piacerebbe provare?

Cover photo by Airstream Inc. on Unsplash

79 pensieri riguardo “Travel Blogger Italiane: posti insoliti dove dormire in Europa

  1. Ci sono posti insoliti e bellissimi dove dormire e che non conoscevo affatto, a parte il Clink. Dove qui a Cardiff esiste la parte ristorante.
    A me piacerebbe moltissimo dormire sulla chiatte a Nantes!

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      1. Mi sono resa conto di aver fatto la gaffe. Mentre l’ostello è Clink, il ristorante di cui parlavo io è “The Clink” ed è un progetto dove i carcerati imparano il mestiere di cuoco e servono le loro pietanze nel ristorante. My bad.

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  2. Un’idea migliore dell’altra! La mia preferita rimane comunque la pancia dell’alce 😀 Detto questo, se penso a un posto insolito, mi viene in mente il “botel” di Fiume, in Croazia. Prima era un traghetto, ora una sorta di ostello. Bellissimo!

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  3. Certo che la fantasia non manca e tutti i posti descritti sono incredibilmente affascinanti. Se dovessi sceglierne uno per me sarebbe sicuramente la chiatta a Nantes, è il mio sogno da molto tempo! Se invece dovessi votare il più particolare… il carcere di Londra anche se non ci dormirei mai mi piace l’idea e poi li accanto c’è il tribunale dove lavorava Dickens.. nientemeno!

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    1. Eh sì, gli ideatori di queste strutture ne hanno avuta parecchia di fantasia!
      Ho dormito in una ex prigione anni fa, ma si trattava di un posto convertito in hotel fighissimo a quattro stelle – ma era un viaggio di lavoro quindi non ho apprezzato completamente il lusso 😉

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  4. Nella speranza che non mi annullino di nuovo il viaggio a Ginevra, segno assolutamente quel bunker e dopo vado a cercare notizie in merito. Sarebbe fantastico!
    Questa di cercare posti insoliti in cui passare la notte è una cosa che faccio spesso, mi piace andare a caccia (quando è possibile e quando il portafogli lo permette) di esperienze da aggiungere al solito “cosa fare” e “cosa vedere”. A Nantes le chiatte le avevo adocchiate anche io ma erano già tutte esaurite. C’era invece un hotel posizionato in un vicolo tra due palazzi, un hotel sospeso su una impalcatura proprio attaccata fra due palazzi! I moduli erano uno sull’altro (ingresso, letto e bagno) e per salire dovevi prendere una sorta di montacarichi a forma di capsula spaziale! Una figata che però era costosa… e in più c’era da lasciare una bella caparra in anticipo. Peccato, mi sarebbe piaciuto 😉

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    1. Incrocio tutte le dita per te: il viaggio a Ginevra NON deve essere di nuovo annullato! Io però non avrei il coraggio di dormire nel bunker perché come Elisa inizierei a immaginare scenari catastrofici 😅
      Un hotel sospeso, che spettacolo! Sai che ho trovato una cosa simile anche in Danimarca: un hotel/container sospeso in un porto, dove anche lì ti devi servire di un montacarichi per salire. I prezzi non li ho guardati ma immagino che nemmeno in quel caso fosse proprio a buon mercato…
      Grazie e buona giornata 😘

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  5. Una volta ho dormito in quelle che erano le vecchie carceri di un villaggio in Irlanda, molto suggestivo, al punto che mi sarei aspettata di incontrare qualche fantasma, ma purtroppo non fu così. Tra questi luoghi insoliti mi piacerebbe dormire in un campanile… Sai che vista?😉

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        1. Si assolutamente! Permette anche di rendersi conto che durante la guerra c’era gente che doveva starci anche più di una notte… Quindi sicuramente è un’esperienza formativa e indimenticabile.

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  6. …e io che pensavo di essere quella strana in tema di pernottamenti insoliti! 🙂 Mi sa che dovrò darmi da fare per recuperare in tema di stranezze. Tra questi posti quello che proverei per primo sarebbe sicuramente la pancia dell’alce…se non altro per la colazione! 😉

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  7. Ho apprezzato leggere esperienze così diverse raccontate da punti di vista di persone diverse. Per la scelta dei posti non c’è che l’imbarazzo della scelta in quanto ad originalità, sicuramente un’esperienza del genere immagino sia indimenticabile ed aggiunga qualcosa di speciale al viaggio

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  8. Wow, devo dire una più interessante dell’altra! Pensavo all’inizio nulla potesse battere l’alce ma poi mi sono ricreduto con il lodge sul vulcano (spettacolo!) e il campanile! Interessantissimo questo post, spero di poter soggiornare in uno di questi luoghi!

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  9. Sto pensando ai posti più strani in cui ho dormito e non me ne viene in mente neanche uno come questi! Che meraviglia *-* il mio sogno rimane il faro sull’isola finlandese a largo di Turku in Finlandia, chissà se prima o poi riuscirò a dormirci!

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  10. Aspettavamo questo articolo e finalmente ecco qualche chicca su dove dormire in Europa…ci piacerebbe provare qualche posto insolito, ovviamente già testato da qualcuno e con ottime recensioni! Sarebbe bello provare a dormire in un campanile o in una prigione, forse l’unico luogo che non ci attira è il bunker. Probabilmente il senso di chiuso e di spazio angusto ci fa desistere ma non si sa mai, magari troviamo la giusta occasione per provare anche questa esperienza.

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  11. Spettacolo! una location più bella dell’altra. Devo ammettere che ce ne sono un paio che mi hanno colpita particolarmente come il lodge in Francia ed il campanile in Spagna ma ovviamente la mia prima scelta cadrebbe sulla Svezia <3.

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