Cosa cercano i lettori tra le pagine di un blog?

Vi siete mai fatti questa domanda ma soprattutto siete mai riusciti a darvi una risposta? Io onestamente non ho ancora capito cosa cerchi un lettore in un blog – in particolare nel mio. Anche perché quando penso che un determinato articolo avrà un successo pazzesco, immancabilmente si rivela un flop. Altre volte invece pubblico un post su cui ho parecchi dubbi e in maniera del tutto inspiegabile ha un boom di visite e di commenti.

Questo la dice lunga sul motivo per cui non sono diventata una blogger di successo!

Tanto per dirne una, sfrutto pochissimo gli strumenti a disposizione per migliorare la presenza sul web, come per esempio l’analisi degli orari di maggiore “affluenza” al sito, dei paesi da cui si ricevono più visite e via dicendo. La pagina delle statistiche del mio blog, con i numeri davvero ridicoli, mi mette tristezza.
Ho però scoperto una funzione che mi diverte tantissimo: quella dei termini di ricerca più utilizzati. Combinazioni di parole che la gente ha digitato e che hanno fatto sì che i lettori venissero indirizzati a una pagina specifica. Ci sono tante ricerche che uno si aspetta, come dove dormire in una determinata città e come fare a organizzare un viaggio nel tal posto. Ma ho trovato anche alcuni termini di ricerca che mi hanno fatto dubitare dell’impostazione del mio blog: forse i lettori vogliono qualcosa di completamente diverso? In alcuni casi, quello che ho messo in dubbio è la sanità di mente di queste persone.

Gigi il troione ristorante Milano (ma anche: nel mio ristorante non viene nessuno)

Non so voi, ma ho sempre pensato che Gigi il Troione fosse una creatura mitologica, al pari dello yeti. A chi, a parte Fantozzi, potrebbe venire in mene di invitare la sua Signorina Silvani a colazione dal Troione?

Spero di tutto cuore che non esista un ristorante dal nome simile, né a Milano né altrove – anche se non mi stupirei se su TripAdvisor qualcuno lo avesse inventato.
Altra ricerca correlata è quella del lettore che è approdato al mio blog digitando le parole: nel mio ristorante non viene nessuno. Non ricordo di aver mai scritto un articolo dedicato a questo tema, né di aver mai usato questa frase in un post, ma forse potrei trarne ispirazione e provare a pensare alle possibili soluzioni da dare al ristoratore senza clienti.

Londra in autunno pietosa

Che Londra possa non piacere a tutti lo accetto, ma che sia pietosa e per di più proprio in autunno anche no. Tra l’altro, se volessi trovare in internet delle informazioni sul periodo migliore per visitare un paese o una città, digiterei qualcosa del tipo “quando andare a xyz”. Ma non mi verrebbe mai in mente di domandare a Google se un posto sia pietoso o meno.

Pensandoci bene, dopo un viaggio a Londra ho scritto un post sul perché ami questa città in maniera particolare proprio in autunno: chissà se il lettore è giunto alla sua conclusione dopo aver letto il mio articolo? In tal caso, forse è il caso che io abbandoni questo passatempo del blog.

Che pesce si mangia in Inghilterra

Per curiosità ho provato a fare copia e incolla nella barra di ricerca di Google e, udite udite, non ho trovato una risposta univoca. Né tra le pagine del mio blog, né altrove. Quello che mi chiedo è perché mai una persona prima di partire vorrebbe sapere quale pesce si mangia in un paese?

L’unico motivo che può aver portato questo intrepido gastro-viaggiatore tra le pagine del mio blog potrebbe essere un articolo in cui il Prigioniero ha raccontato alcune delle nostre esperienze culinarie nel Regno Unito. Ma poiché il Prigioniero non mangia pesce, difficilmente il lettore avrà trovato la risposta che cercava.

Prendere il taxi dal porto di Stoccolma quanti chilometri

Ho controllato su Google Maps: ci sono circa cinque chilometri e il tempo di percorrenza varia dai dieci ai venti minuti a seconda del percorso e del traffico. Ma perché qualcuno dovrebbe cercare la risposta a questa domanda sul mio blog quando esistono le mappe? Anche perché pur essendo stata a Stoccolma, il taxi dal porto al centro non l’ho preso.

Sperando di fare una cosa utile e di aiutare il lettore a trovare la sua strada, condivido la mappa di Google Maps.

Che pigiama usare in Norvegia a ottobre

E qui, nonostante la domanda del lettore mi abbia strappato un sorriso, mi tocca dargli ragione: ho pubblicato un post con una serie di consigli su cosa mettere in valigia per i viaggi nei paesi freddi e in quella pagina ho menzionato il pigiama.

Nel mio caso, quando vado da qualche parte, consiste in un paio di leggings e in una t-shirt, ma onestamente non avrei mai pensato che questo consiglio à la desperate housewife potesse tornare davvero utile a qualcuno.

Scalo a Mosca devo portare il cappotto

Fai come credi, mi verrebbe da dire. Ma siccome siamo qui anche per dare delle risposte, allora dico: “Dipende”. Chi pensa di rimanere in aeroporto, cosa se ne fa del cappotto? Chi invece ha in mente di uscire da uno degli scali moscoviti in pieno inverno, allora ne deve portare uno pesante.

Mosca San Basilio

A Mosca può nevicare, anche a maggio, come è successo durante i giorni in cui eravamo là, in coda per entrare a San Basilio. E anche se non nevica, può fare molto freddo.

Quali sono i termini di ricerca più strani o più divertenti che i lettori cercano sui vostri blog?

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85 pensieri riguardo “Cosa cercano i lettori tra le pagine di un blog?

  1. A me vien da ridere leggendo alcune delle parole chiave con cui trovano i post! A volte sono proprio assurdi!. Non troppo tempo fa ho notato che qualcuno ci ha letto digitando “come faccio a capire se un egiziano mi ama”. Peccato che l’articolo parli della nostra escursione nel deserto, in Egitto certo, in cui abbiamo quasi rotto un quad. Di certo il lettore non riuscirà a trovare risposta al suo quesito, però saprà come far incazzare un egiziano! 🤣

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    1. Ciao Silvia, pazzesco anche tu hai avuto il momento critico del “che diavolo piace ai lettori”. Non avevo letto questo tuo post e ora capisco perché ti ha attirato il mio 😀. Effettivamente le parole chiave usate sono le più assurde. Ma sai che a me spesso risultano nascoste e non posso vederle?

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      1. Eh sì, sono sempre curiosa di sapere cosa porta i lettori a un determinato blog 😉 Poi nel mio caso mi sa che non ho capito niente di cosa vogliono dai miei articoli!
        Scherzi a parte, a me non fa vedere tutti i termini di ricerca perché molti li cataloga come “sconosciuti” però fortunatamente questi erano ben visibili!

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  2. Sinceramente capita anche a me, più sono inutili e superficiali i post e/o le pubblicazioni sulle reti sociali e più salgono le visualizzazioni. Io sono però arrivata ad una conclusione, non voglio abbassarela qualità dei miei post per far numero. Non voglio perdere tempo prezioso a scrivere su/di quello che non ritengo abbiamo interesse o possa arricchire la conscenza mia o dei miei lettori. Poche visualizzazioni, pazienza. Poche ma buone. 😉

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  3. Ho riso tantissimo! 😀 Anche io controllo ogni tanto i termini di ricerca sul blog, purtroppo però i miei lettori non mi trovano in maniera così divertente, e tutte le parole chiave corrispondono esattamente a contenuti del mio blog (che comunque sono pochissimi eh – nemmeno 50 -, magari dipende anche da quello). Buona giornata!

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  4. Ecco un’altra tua perla d’antologia Silvia! Ho rischiato di cadere dalla sedia sulle prime locuzioni (su Gigi stavo proprio schiattando). Immagino il povero ristoratore che ha googlato “nel mio ristorante non viene nessuno” per cercare la soluzione dal magico oracolo! Chissà cosa deve aver pensato atterrando sul tuo blog! 😀 😀 😀 Anche io ogni tanto mi faccio quattro risate leggendo le parole chiave d’ingresso sul blog. Alcune sono proprio senza senso come “aglio a bordo navi militari” “cosa c’è nel mio portafoglio” “crociera evitare cena di gala” (questa ai tempi la cercai anche io) e la più cliccata “sesso in ostello” 😛
    Aspetta che G indicizzi il tuo post e fra poco ti vedrai arrivare “cosa cerco da un blog” 😉
    A presto Silvia!

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    1. Pensa a quel povero ristoratore che sperava di trovare la soluzione tra le mie pagine: certo che se fosse davvero così potrei fare fortuna, soprattutto una volta finito questo periodo!
      Ah ah forse quella sulla cena di gala potrei averla cercata io quando mio fratello stava per andare in crociera e non voleva partecipare alla cena o voleva andarci con gli shorts 🤣
      Anche tu non scherzi in quanto a termini di ricerca, “sesso in ostello” mi fa morire!

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  5. Ma questo post è assolutamente geniale Silvia!! La gente cerca cose davvero assurde, e capita poi sui nostri blog… Io tra i più divertenti ho molti termini di ricerca legai ai piatti, visto che ho parlato di come io sia stata maltrattata in UK per aver lavato i piatti all’italiana. Nello specifico: “gli inglesi lavano i piatti?”, “si risciacquano i piatti?” e dulcis in fundo “perche gli stranieri quando lavano i piatti lasciano schiuma?”. Grazie per queste risate!!!

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  6. Grazie Silvia per questo post che mi ha strappato qualche sorriso (fondamentale in un periodo grigio come questo). Neanche io sono una blogger di successo (mi piacerebbe moltissimo poter vivere del blog), e anche io come te non chiederei mai a google se tal posto è pietoso… una città come Londra poi, mah! Strana la faccenda della frase di ricerca del taxi a Stoccolma

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      1. No ma che ridere! Hai trovato tutto tra le query di Search Console? Comunque anche io viaggio sempre al contrario..tra i miei most read “vedere una partita di nba a new york”, che ho scritto quasi svogliatamente! Ma evidentemente, a qualcuno serviva!

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        1. A me è successa una cosa simile con un articolo sul jetlag: l’ho scritto perché non avevo niente da pubblicare e ha avuto un numero inaspettato di visite!
          Mi sa che l’ho letto il tuo articolo sulla partita di NBA 🙂
          Questa funzione dei termini di ricerca io ce l’ho nel pannello di controllo del blog, nella stessa sezione dove si trovano le statistiche.

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  7. Sai che ora mi sto chiedendo che pesce si mangia in Inghilterra? Quasi quasi faccio un ricerca ahaha Sicuramente salmone e merluzzo… poi non saprei, forse non ho mai mangiato il pesce in UK (ad eccezione di fish&chips e salmone).

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  8. Post molto simpatico! Comunque ti consolo: succede esattamente come a te. Quando penso che l’articolo faccia pietà, le statistiche sono alle stelle e viceversa.. stessa cosa succede al mio ragazzo quando pubblica un video.. urge una spiegazione scientifica 🤷‍♀️

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  9. Ecco .. alcune domande a Google sono assolutamente esilaranti, dai! E’ strabello sapere che c’è qualcuno che cerca “che pesce si mangia in Inghilterra” come se Londra sia su un altro pianeta, un’altra galassia. Forse era preoccupato di morire di fame …

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  10. Sto ridendo un sacco!! Londra pietosa è geniale!! Tra l’altro ora che hai scritto tutte le frasi, Google penserà che il tuo blog risponda proprio a quelle e ti manderà ancora più gente! 😀
    Anch’io ogni tanto guardo per me, e muoio malissimo. Gente che vuole assaggiare di cosa sanno i koala (gourmet!), poi ovviamente va fortissimo la cacca, e disagi vari. Ahinoi 😀

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  11. Ahahh! Mi hai fatto morire con questo post. Pensa che l’anno scorso ho avuto per qualche giorno un picco di visite con una parola chiave legata al Canada, che ora proprio non ricordo. Ma era una cosa assurda che non avevo mai sentito prima. Poi ho scoperto che era una definizione di un cruciverba proposta dalla settimana enigmistica!

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  12. Ho le lacrime agli occhi dalle risate, quella su Gigi e sul pesce in Inghilterra (magari un tentativo di cercare fish & chips?) mi hanno stesa! Certo che le ricerche della gente a volte sono davvero assurde. Soprattutto cercare le città pietose.

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  13. Grazie Silvia, mi sono fatta due risate, scommetto che questo articolo si rivelerà un successo! Le query sono davvero assurde a volte, non mi verrebbe mai in mente di chiedere a Google che pigiama indossare in Norvegia o se una città è pietosa!

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  14. L’articolo è davvero simpatico; io non mi sono mai fatta domande simili e forse per questo anche io non mi reputo una blogger professionista…anzi. Il mio blog è praticamente incentrato sui diari di viaggio (la maggior parte in camper) e sulle singole località visitate e credo che difficilmente i lettori possano arrivare a me inserendo qualche richiesta “strana”… però ora questa storia mi ha incuriosita.

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    1. Nemmeno io mi reputo una blogger professionista e infatti scrivo di quello che mi fa piacere scrivere, ma nonostante questo stai sicura che qualche ricerca strana qualcuno la avrà pur fatta. Prova a guardare nel tuo pannello di controllo, magari trovi qualche sorpresa divertente!

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  15. Ciao Silvia, se ti consola anch’io non riesco mai a prevedere il successo di un articolo tanto che sono arrivata al punto di pubblicare anche articoli che scrivo ma che non mi convincono al 100%. In questi primi tre mesi del 2020 le tre ricerche più divertenti per il mio blog sono state: “perchè viaggio”, “prova questi 7 piatti tipici” e “amazon”. Lettori un po’ stravaganti, non trovi?!?

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  16. Mi hai fatta sorridere e in questo periodo ogni sorriso è ancora più ben gradito del solito! Non ho mai fatto caso ai temini di ricerca più strani con i quali le persone sono arrivate al mio blog, andrò a dare un’occhiata a caccia di ricerche originali 🙂 Quelle che hai citato tu sono a tratti sconcertanti 😀

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  17. Ti smonto subito un mito: il ristorante Gigi er troione esiste, e si trova vicino Bologna. Io ci sono stata XD
    La parola chiave che mi fa più ridere, e da cui però ricevo un botto di visite è “presa elettrica in Finlandia”, che porta al mio post sulle cose da portare in un viaggio finlandese. Vaaaabbe’.

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    1. No, ma davvero? Allora vado subito a cercarlo su google 😂 In realtà vicino a casa mia c’è una pizzeria super fetida che ha un altro nome che nessuno sa, perché da sempre tutti la chiamano “Giti il troione”.
      Presa elettrica – almeno è una ricerca utile 😉

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  18. Io trovo sempre divertente il tuo blog, mai scontato. 🙂 E questo articolo è veramente geniale secondo me! 😂
    E trovo sempre esilarante andare a leggermi le keyword di ricerca che mostrano il mio sito fra le pagine di Google. Nella top five ci sono “”blog cose che capitano”, “cosa c’è nel mio zaino per la prima media” e la mia preferita in assoluto “combattere le paranoie”!

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    1. Anche tu non scherzi, eh! Quella dello zaino mi fa morire: ma hai mai scritto in effetti un post del genere? Perché io davvero non mi spiego come siano arrivati al mio blog con questi termini, tranne quello del pigiama… Però “combattere le paranoie” mi farebbe sentire molto orgogliosa di quello che scrivo 😂

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  19. Sul mio blog non trovo niente di così divertente, tutte ricerche in linea con il blog ma la maggior parte sono “Termini di ricerca sconosciuti”. Tu hai installato qualche plugin per vedere tutte le ricerche effettuate dagli utenti?

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  20. Ahahahah! Questo articolo è meraviglioso, ho riso dall’inizio alla fine! 🙂 Ma che problemi ha certa gente?! Non so se eleggere vincitrice “Londra in autunno pietosa” o “nel mio ristorante non viene nessuno”… 😀 Io in questo momento, come frase di ricerca top, ho: “perchè amo prati e boschi e non montagna e mare”…. Mah!

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  21. Allora, su Gigi il Troione stavo con le lacrime agli occhi, ma me la gioco con Londra pietosa….ahahaha! Ma perchè??? Quelli che approdano al mio blog fanno ricerche molto meno divertenti e originali…Articolo spassosissimo Silvia 😉

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  22. A parte le risate che mi sono fatta leggendoti, ho provato anche a pensare che forse la gente pone al web le domande alle quali non ha risposta quasi fosse un oracolo. magari la domanda “perchè nel mio ristorante non viene nessuno” è stata fatta in un momento disperato da un oste che non si capacitava del motivo per cui i suoi tavoli erano vuoti mentre quelli del vicino no… il mondo è strano e chi lo abita anche di più!

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  23. Sai che anche io ho puntato su alcuni articoli credendoli davvero pazzeschi , e invece hanno avuto pochissime visualizzazioni, e scarse condivisioni. Quello scritto a volte senza starci a pensare troppo su invece hanno avuto un successo mai visto. Infatti ora sto puntando proprio su quello che cercano i lettori, tramite Analytics. Sono d’accordo con il tuo punto punto di vista.

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  24. Ahhahahah, un articolo stupendo! Guarda, ora te ne dico una da scompisciarsi nelle mutande (scusa la finezza): udite udite, mi hanno cercato con la parola chiave “Mia Faro” (avevo scritto un post sul dormire in un faro). Va bene che amo il cinema, d’accordo che Woody Allen è uno dei miei registi preferiti, ma così è troppo!

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  25. Spettacolo questo post! Anche a me è capitato di trovare delle chiavi di ricerca bizzarre ma non come le tue. Anch’io spesso quando controllo le visite e vedo che sono molto basse penso di essere una pessima blogger e penso che dovrei curarlo di più invece di scrivere un post ogni tanto. Comunque devo dire che la scoperta delle chiavi di ricerca sia una delle parti più divertenti dell’avere un blog! 🙂

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      1. Sì, hai ragione, lo stesso vale per me. Oltretutto credo che, a proposito di argomenti, tra blog di viaggi e di cucina siamo quelle con maggior concorrenza quindi facendolo per hobby le visite stanno sempre molto basse.
        Comunque una cosa che mi piace molto è l’iterazione con altre blogger, è senz’altro l’aspetto migliore!

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  26. Ahahaha te lo giuro, sul pigiama mi sono ribaltata dalle risate… non so mi sono immaginata un omone barbuto che parte con tenda e sacco a pelo ed è indeciso se mettere il pigiama di flanella o uno con le trine. Non chiedermi perché abbia fatto questo collegamento perché non ne ho davvero idea.

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  27. Non ho mai fatto questo tipo di ricerca, ma visto le cose buffe e divertenti che escono dovrei iniziare a farlo!
    Mi hai fatto morire dal ridere, non avrei mai immaginato che le persone potessero cercare informazioni così strampalate!

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  28. Ahahahah fortissima! In effetti sapere che pigiama mettere in valigia è una di quelle domande che molti si fanno prima di partire… Ma io non ci scriverei un articolo se fossi in un travel blogger. Adesso sarebbe bello scoprire quanti travel blogger hanno scritto proprio un articolo su questo tema. ahahahaha

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