Come fare a organizzare un viaggio a Barcellona

Barcellona non rientrava nei miei piani. Sia perché ci sono già stata, sia perché non fa parte della top five delle mie mete preferite. Ma come mi capita sempre più spesso da un po’ di tempo a questa parte, mi ritrovo a partire per qualche destinazione che non avevo davvero preso in considerazione. Così è stato per Barcellona: ho prenotato solo perché i biglietti costavano pochissimo.

È stata una bella soddisfazione riscoprirla. Un viaggio in questa città è sempre una buona idea, anche in inverno. Perché non è troppo natalizia, perché si mangia benissimo, perché è relativamente economica e perché è semplice organizzare un weekend in poco tempo.

Come fare a organizzare un viaggio a Barcellona: il volo

Nel mio caso, c’è un volo comodissimo da Torino a Barcellona, con partenza nel primo pomeriggio e rientro la sera. Non è così scontato perché l’aeroporto di Caselle non ha molti collegamenti diretti con altri scali europei, o comunque spesso i prezzi non sono vantaggiosi. In questo caso, prenotando con appena due settimane di anticipo, ho speso quaranta euro per un biglietto a/r con solo bagaglio a mano e senza priorità. Per cui anche questa volta mi sento di dire che Ryan Air è tra le compagnie aeree che preferisco (disclaimer: NON è un post sponsorizzato).

La stessa compagnia vola da parecchi aeroporti direttamente allo scalo di El Prat, così come anche Vueling, Norwegian, Wizz Air e Iberia.

Come fare a organizzare un viaggio a Barcellona: i mezzi di trasporto

Raggiungere il centro dall’aeroporto di El Prat è semplice, veloce ed economico. I voli low cost atterrano al terminal 2, da cui parte la linea 2 dell’Aerobús. In quattro fermate e poco più di mezz’ora si arriva alla centralissima Plaça de Catalunya; il biglietto costa 5,90 a tratta e può essere acquistato direttamente a bordo. Al ritorno, abbiamo preso un taxi fermato per strada, al prezzo di venticinque euro. Sono comode entrambe le opzioni ma il taxi è davvero conveniente e ancora più veloce del bus.

Abbiamo camminato molto quindi non è stato necessario utilizzare i mezzi di trasporto che comunque avevo trovato molto comodi le volte precedenti. È possibile acquistare un carnet da dieci corse (10,20 euro) oppure una travel card (48 ore a 15,20 euro). In entrambi i casi, si possono comprare i biglietti alle stazioni della metropolitana oppure online.
Al momento Uber non è disponibile, e non ho trovato una valida alternativa. Prima di partire avevo scaricato Cabify ma ho preferito non utilizzarla perché le recensioni sono per lo più negative: corse addebitate due volte, importi errati, auto che non arrivano mai. Abbiamo preso il taxi in alcune occasioni fermandolo per strada, senza mai spendere più di 6-7 euro a corsa.

Come fare a organizzare un viaggio a Barcellona: dove dormire

Se fossi Bruno Barbieri darei un bel nove all’hotel che abbiamo scelto. Ottime la posizione, la pulizia, la colazione, la tariffa. Il Praktik Bakery si trova in zona Eixample: per chi è poco pratico di Barcellona, si tratta del quartiere alle spalle di Passeig de Grácia, a cinque minuti a piedi da Casa Battló e a un quarto d’ora da Plaça de Catalunya. Pur essendo in centro, non è un’area troppo turistica perché si discosta leggermente dalle vie più battute.

Hotel Praktik Bakery facciata.jpg

Ma, soprattutto, l’hotel si trova in una panetteria. Da fuori, quello che si vede è proprio un panificio: scaffali con pagnotte di ogni tipo ben allineate, panini al prosciutto, croissant dolci e salati, torte alla frutta. Appena superata la cassa si arriva al banco della reception, dove la tonalità dominante è quella del giallo, a partire dalle pareti alle divise dei commessi alle porte dell’ascensore. Il colore vivace, insieme al viavai di chi compra il pane o si ferma al banco per ordinare un caffè e una pasta, rende il tutto ancora più particolare.

Hotel Praktik Bakery.jpg

La nostra camera, al quinto piano, è quasi interamente bianca, che fa molto elegante e molto minimal chic. Letto comodo e spazioso, bagno con tutto l’occorrente, armadio a vista con spazio sufficiente sia per gli zaini che per i cappotti. La porta-finestra con vista sulla strada sottostante e sui palazzi dell’Eixample è la ciliegina sulla torta.
L’aspetto più curioso però è il profumo. Quando ti svegli al mattino, senti l’aroma del pane sfornato dalla panetteria cinque piani più sotto e non vedi l’ora di scendere prestissimo per fare colazione. Gli ospiti dell’hotel hanno a disposizione un’area apposita sul retro della panetteria, dove tutti i prodotti appena sfornati aspettano di essere mangiati. Croissant, torte, panini, focacce, salumi e formaggi. Il massimo per chi come me ama la colazione salata. Anche il prezzo è davvero ottimo, soprattutto tenendo conto del fatto che si tratta di un hotel boutique in centro a Barcellona.

Come fare a organizzare un viaggio a Barcellona: cosa mettere in valigia

Lo stretto necessario se viaggiate con Ryan Air senza priorità e quindi con un piccolo zaino. Niente maglioni pesanti per questioni di spazio ma anche perché il clima a dicembre a Barcellona è davvero gradevole. Le temperature si aggirano tra i quindici e i diciotto gradi, al punto che la domenica a pranzo in riva al mare si stava benissimo in maniche corte. La sera è un po’ più fresco per cui un cappotto leggero sarà perfetto.

Barcellona Eixample.jpg

Se amate fare shopping in viaggio, Barcellona è la meta ideale. Nella zona intorno a Plaça de Catalunya ci sono gli stores delle più note marche internazionali che preferisco sempre evitare, anche a casa, ma nelle vie del quartiere dell’Eixample si trovano tantissimi negozi indipendenti ai quali non ho saputo resistere. Così sono tornata a casa con una nuova giacca di lana di taglio maschile e con un set di shampoo solidi e creme travel size acquistate in un negozio di prodotti naturali.

Come fare a organizzare un viaggio a Barcellona: dove mangiare

Attenzione a non credere alla leggenda metropolitana secondo la quale a Barcellona si mangi bene ovunque, o che la paella sia buonissima sempre. Purtroppo, come nella maggior parte delle grandi città, le zone più turistiche sono un susseguirsi di locali acchiappa turisti dove nove volte su dieci si finisce per mangiare male spendendo troppo.
Per i nostri pasti e per gli spuntini abbiamo sempre cercato di allontanarci dalle aree più note. A volte basta fare qualche piccola deviazione tra un vicolo e l’altro per imbattersi in locali poco frequentati dove il cibo è di ottima qualità.

In linea di massima abbiamo mangiato parecchio – che novità! – e dedicato molto tempo alla scelta dei locali, ma anche questa volta il cibo merita un capitolo a parte.

38 pensieri riguardo “Come fare a organizzare un viaggio a Barcellona

  1. Noi facciamo spesso scalo a Barcellona, scendendo dalla Grimaldi o aspettando che la nave riparta. Devo dire che la mia meta fissa è la Bouqueria. Quel mercato mi piace da impazzire. Almeno una mezza giornata la devo passare lì dentro, tra un frullato e l’altro.

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  2. Anche per me Barcellona non è mai stata in cima alle preferenze, ma rimane tuttavia una grande ed affascinante città nella quale mi sono trovato bene, mi sono sempre sentito a mio agio. Daltronde mi è capitato non di rado di partire senza riporre particolari aspettative sulla meta prescelta, salvo poi rimanere favorevolmente sorpreso dalla bellezza di un luogo che non mi aspettavo potesse regalarmi particolari emozioni… 🙂

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    1. Il cibo merita sempre un capitolo a parte, soprattutto se come noi si ama scoprire ed assaggiare ogni prelibatezza locale.
      Barcellona per noi che ancora non ci si state rientra assolutamente tra i posti da visitare. Diciamo che il 2020 non è iniziato benissimo e non riusciamo ad andare via nemmeno un giorno, ma siamo sicure che presto riprenderemo almeno a fare un weekend fuori porta.

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  3. Barcellona non è mai banale, secondo me, trova sempre il modo di rinnovarsi. Almeno, questa è stata la mia impressione quando ci sono tornata a distanza di anni e devo dire che mi ha piacevolmente colpito. Del tuo viaggio, come sempre, mi colpiscono i posti che riesci a scovare per alloggiare… Trovo impagabile svegliarsi la mattina con il profumo del pane appena sfornato… Un hotel dentro una panetteria solo tu potevi riuscire a trovarlo! E poi, che camere chic… ❤️Aspetto come sempre gli approfondimenti sul cibo, ma già quel piatto di prosciutto parla da sé… 😉😋

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  4. Abbiamo visitato Barcellona proprio in queste vacanze di inizio anno e devo dire che me ne sono innamorata. Mi ha sorpreso soprattutto nei lati forse un po’ meno conosciuti o pubblicizzati e ho adorato pranzare a base di tapas. Sarà sicuramente una città in cui torneremo per vedere quello che, per mancanza di tempo, abbiamo dovuto tralasciare.

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  5. Ci sono stata nel 2008 a Barcellona e devo dire che ci tornerei giusto per un week end. Non so perché ma non mi ha entusiasmato tanto la città, invece il cibo … devo dire che in Spagna ho sempre mangiato bene!

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  6. Come diceva Alessia, un hotel nella panetteria solo una Food Traveler lo poteva scovare! 😉 Svegliarsi con il profumo del pane appena sfornato (e dei prodotti da forno dolci) dev’essere proprio un “dolce” risveglio letteralmente! E che bella poi la camera! Se non fosse stato per uno scalo in crociera ti devo dire la verità, Barcellona non l’avrei mai cercata, tuttavia mi è piaciuta parecchio. Mi piacerebbe ancora di più scoprirne i lati meno turistici…che ormai conosciamo a memoria pur non avendoli visti 😉 Non oso immaginare cosa abbiate ingurgitato, preparo i popcorn e occhialini tridimensionali per gustarmi il capitolo cibo 😛
    Buon pomeriggio Silvia! ❤️

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    1. E non ti dico quanto ci ho impiegato a trovarlo un albergo così! Di solito mi sveglio presto e poi certo di fare in modo di rimanere ferma e zitta fino a quando arriva l’ora decente per scendere, invece lì non avevo scuse: appena sentivo il profumo del pane correvo di sotto!
      È una città accogliente, mi sa che d’ora in avanti la prenderò spesso in considerazione per un weekend super mordi e fuggi e super low cost!

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  7. Adoro Barcellona è una città che ha saputo farmi innamorare al primo sguardo, è stato uno dei miei viaggi in solitaria tra i più belli!
    Anche io ho volato low cost per raggiungerla e da Perugia ho trovato una super offerta a 60 euro andata e ritorno! Concordo sul fatto che se si organizza per bene, si può visitare questa città, senza spendere una fortuna!

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