Cinque cose da non perdere a Philadelphia

Di solito prima di partire ho l’ansia di non riuscire a vedere tutto quello che vorrei, soprattutto se si tratta di un posto nuovo. Con Philadelphia invece è stato diverso perché per qualche motivo temevo che due giorni in città fossero troppi. Come avrei impiegato le ore dopo aver fatto tappa in tutti i posti che mi interessavo? In realtà poi, una volta a destinazione, è successo quello che mi capita sempre: me ne sono andata con una lunga lista di cose a cui ho dovuto rinunciare per mancanza di tempo.

Cosa vedere a Philadelphia: Elfreth’s Alley

Forse una delle prime cose che ho voluto vedere, la via residenziale più antica di tutto il paese. Nelle case perfettamente conservate – e tuttora abitate, almeno in parte – vivevano commercianti, carpentieri navali, fabbri e falegnami. Immaginate un salto indietro nel tempo di circa trecento anni, con casette a due piani di mattoni rossi, porte e finestre colorate e vie di ciottoli.

Siamo nella parte di Old City che si affaccia sul fiume Delaware, per cui non è raro imbattersi in edifici fatiscenti che un tempo ospitavano i magazzini dei commercianti. Alcuni sono già stati convertiti in negozi vintage o locali trendy, ma molti altri sono ancora rimasti lì con il nome dell’attività dipinto sulla facciata e l’elenco degli articoli in vendita.

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Cosa vedere a Philadelphia: Liberty Bell e Independence Hall

In una camera di vetro dell’Independence National Historical Park è esposta la Liberty Bell, la campana nota per la crepa che la attraversa nel senso della lunghezza ma soprattutto in quanto simbolo dell’indipendenza americana. Secondo la leggenda, nel 1776 il suo rintocco dalla torre dell’Independence Hall richiamò gli abitanti della città affinché partecipassero alla prima lettura della Dichiarazione di Indipendenza. L’ingresso è gratuito e la visita in sé dura davvero poco, perché oltre alla campana esposta non c’è molto da vedere. Basta però attraversare Chestnut Street per trovarsi di fronte all’Independence Hall, dove furono discusse sia la Dichiarazione di Indipendenza che la Costituzione degli Stati Uniti.

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L’ingresso è libero ma per visitare le stanze occorre partecipare a uno dei tour guidati. Non avendo tempo (e soprattutto, non avendo troppa voglia di sorbirci una visita di un’ora abbondante) abbiamo deciso di limitarci a osservare da fuori l’edificio, scegliendo di riposarci nel bellissimo giardino interno.

Cosa vedere a Philadelphia: la scalinata di Rocky 

Rocky non ha bisogno di presentazioni, tantomeno a Philadelphia, dove è a tutti gli effetti un eroe. Al punto che ai piedi della famosa scalinata del Philadelphia Museum of Art è stata eretta una statua che riproduce a grandezza naturale il personaggio di fama mondiale. Se non lo avessi visto con i miei occhi, avrei fatto fatica a crederci: già di buon mattino ci sono tantissime persone che aspettano pazientemente di farsi fotografare con le braccia alzate verso la città.

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Il Prigioniero avrebbe voluto fare tutto il percorso che Rocky affronta di corsa, ma per fortuna il caldo torrido (già alle otto del mattino) lo ha convinto a limitarsi all’ultima parte, dalla Benjamin Franklin Parkway fino ai settantadue scalini che portano all’ingresso del Philadelphia Museum of Art. Ricorderò questo momento come uno dei pochi in cui il mio compagno di viaggio non si è lamentato né per il caldo, né per la distanza, né per la sete.

Cosa vedere a Philadelphia: Marvel Universe of Super Heroes

Siamo stati fortunati perché proprio nel periodo in cui eravamo a Philadelphia, al Franklin Institute era stata allestita una mostra sui supereroi della Marvel. Inaugurata in occasione dell’ottantesimo anniversario della Marvel, racconta in maniera interattiva la storia della casa editrice e la sua evoluzione negli anni. Iron Man, Doctor Strange, Spider Man, Hulk, Wolverine e molti altri vengono presentati attraverso disegni, copertine e costumi utilizzati nei film, tra cui lo scudo di Capitan America.

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L’ingresso non costa poco ma i trentacinque dollari del biglietto secondo me sono stati spesi benissimo. Anche perché il Franklin Institute è uno di quei posti un po’ da nerd dove passare ore tra l’osservatorio e le sale dedicate al corpo umano. Forse è pensato soprattutto per le scolaresche, ma io l’ho trovato molto divertente nonostante i bambini urlanti che ho preso a gomitate per immortalare Spider Man.

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Cosa vedere a Philadelphia: Rittenhouse

Tra tutte, quella di Rittenhouse è senza dubbio la zona che ho preferito in città. Il quartiere prende il nome dall’omonimo parco nel centro di Philadelphia intorno al quale si affacciano grattacieli di vetro e cemento e case di mattoni. Le vie che si incrociano a scacchiera partendo da Rittenhouse Square scendendo fino a Pine Street hanno un’aria quasi europea, da vecchio mondo.

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Un quartiere tranquillo dove passeggiare prima e dopo cena, fermandosi a guardare la vetrina di una libreria, a sbirciare in un negozio di parrucchiere con una moto d’epoca esposta in vetrina, a leggere il menu di uno dei ristoranti con i tavoli sul marciapiede prima di decidere in quale entrare.

Informazioni pratiche
Come arrivare a Philadelphia: da Manhattan con gli autobus di Megabus ci sono partenze quotidiane dalle 6.50 del mattino dal terminal situato lungo la 34th Street tra la 11th Avenue e la 12th Avenue; con una ventina di dollari e due ore di viaggio si arriva a Philadelphia. La fermata di Market Street è la prima e la più comoda.
Dove dormire a Philadelphia: The Independent Hotel, lungo Locust Street, nella zona di Midtown Village.

28 pensieri riguardo “Cinque cose da non perdere a Philadelphia

  1. Insomma una bella boccata di storia ma senza il trambusto di quelle mete super turistiche, mi piace! Ho avuto la percezione che fosse tranquilla 😉 Chissà che bella con la neve Philly! *_* Hahahahah non si è lamentato lui eh? Immaginavo, sai credo che io e Orso ci saremmo divisi, lui con gli Avengers feat. Rocky e io con i Padri Costituenti in una battaglia epocale all’ultimo sangue che altro che “Endgame” 😉
    Come sempre riesci a trasportarci in viaggio con le parole! 😉

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  2. Non conoscevo quasi nulla di Philadelphia (eccetto la scalinata di Rocky), ma devo dire che mi sembra una meta molto interessante e lontana dall’affollamento turistico. Anche io sarei andata volentieri alla mostra dei supereroi Marvel, sgomitando con i ragazzini per uno scatto a Spiderman o Capitan America. Enri invece penso avrebbe voluto ripercorrere le orme di Rocky, anzi ne sono quasi certa! 🙂

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  3. Che bei posticini! Mi ispira tantissimo il quartiere Rittenhouse, con le case dagli edifici in mattoni, ed anche la zona dei commercianti, dai magazzini un po’ fatiscenti ed un po’ riqualificati. Quindi… Questa città mi attira davvero molto. Anzi, a pensarci bene, non penso ci sia luogo d’America che non mi attiri! 🙂

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  4. Una città piena di storia che trasuda fascino e qualche avventura con i bambini urlanti ahahah Non so se avrei avuto la tua pazienza nello stare tra di loro ma sicuramente ti avrei aiutata con le gomitate per fare la foto a Spider-man! E avrei volentieri passeggiato nel quartiere di Rittenhouse.

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  5. Che fascino quel vecchio negozio con la lista dei prodotti che si potevano trovare! Penso sarei rimasta ore a spulciarmi quel quartiere! Ci credi che non ho mai dato due lire a Philadelphia e ora mi trovo incuriosita più che mai? Sei troppo brava Silvia 😍
    Ps: Che spettacolo gli eroi della Marvel… Là dentro avrei fatto la felicità di Vale… Ahahahah!!

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  6. Ti ho veramente immaginata mentre sgomitavi con i ragazzini per la foto di spiderman ahahha. Scherzi a parte, nonostante il poco tempo a disposizione direi che è davvero una tappa da non perdere. Tra l’altro non sapevo che in bus distasse solo 2 orette dalla big city!

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