Un giorno, quando in realtà non ne basterebbero dieci per vedere quello che non avevo ancora visto o per tornare in posti che già conoscevo. Nonostante la voglia di camminare e nonostante alle sei del mattino fossi già sveglia, non sono riuscita a fare nemmeno la metà delle cose che avevo messo in lista prima di partire. D’altra parte le distanze sono notevoli e il caldo di agosto non ha aiutato ma, tutto sommato, non mi è dispiaciuto prendermela con grande calma.
In un certo senso, ho fatto le cose che – forse – un qualsiasi abitante di Manhattan farebbe in un torrido sabato estivo. Ci siamo svegliati prestissimo nella nostra stanza con vista sulla 6th Avenue e, dopo aver fatto colazione, siamo partiti verso l’Upper West Side per finire la giornata a Midtown Manhattan senza tralasciare una deviazione all’East Village, dove ho finto di essere a mio agio facendomi fotografare per strada.
Cosa fare a Manhattan: American Museum of Natural History
Nonostante lo avessimo visto in tanti film e telefilm, non avevamo mai incluso l’American Museum of Natural History tra le cose da vedere a New York. Pensavo che fosse un’attrazione per bambini, ma per fortuna il Prigioniero ha insistito e per questo lo devo ringraziare. In effetti mi sbagliavo alla grande. Di bambini ce ne sono tra le sue sale, ma non sono troppo molesti, e soprattutto le esposizioni sono di grande interesse a tutte le età. A partire dalla Cullman Hall of the Universe al pian terreno, dove vengono presentate le scoperte dell’astrofisica moderna.
Il secondo piano è, secondo me, il più ricco di fascino: pavimenti che scricchiolano, odore di legno e cera, luci soffuse che a fatica illuminano le vetrine dove sono esposti i mammiferi del Nord America.
Armadillo, volpi, orsi, cervi e lupi conservati tramite tassidermia sono presentati nei loro habitat naturali nei quarantatré diorama che compongono la Bernard Family Hall of North American Mammals.
Ma la vera star è lui, il re incontrastato del quarto piano e dell’intero museo: lo scheletro del Tyrannosaurus rex, uno dei più grossi dinosauri mai esistiti. La mascella lunga più di un metro e i denti da dieci centimetri lo rendono una delle creature più spaventose ma al tempo stesso più affascinanti.
Cosa fare a Manhattan: shopping (e gelato) nell’East Village
Non sono una fanatica dello shopping, ma spesso un viaggio diventa un pretesto per comprare qualcosa che mi farà pensare ai momenti trascorsi in quella città o in quel paese. Inoltre sto cercando di acquistare capi di abbigliamento prodotti da aziende sostenibili, e sapevo che il negozio di una marca di scarpe che adoro si trova proprio nell’East Village. A tutto ciò aggiungi il fatto che il primo paio di scarpe comprate online da questo negozio sono ormai molto consumate, allora diventa impossibile non fare tappa da Sabah Studio.
Sabah si trova in un palazzo di mattoni rossi con le scale antincendio che scendono dal tetto fino al livello della strada, e più che un negozio sembra lo studio di un artista. Grazie all’ambientazione perfetta e al commesso che ci ha raccontato delle sue vacanze in Spagna, mi sono resa conto non aver scattato nemmeno una fotografia quando ormai eravamo già lontani. Ma la mia missione di comprare un nuovo paio di scarpe di un bel colore arancione brillante è stata portata a termine con successo.
Poco lontano, proprio sotto Houston Street, si trova una gelateria che avevo scoperto su Instagram. Morgenstern’s Finest Ice Cream è proprio come l’avevo immaginata dopo aver visto le fotografie online: la vetrina blu elettrico, gli interni bianchi, e tanti gusti di gelato cremoso.
È tutta colpa mia, come sempre, se l’unico scatto non rende giustizia a questo piccolo gioiello per gli amanti del gelato al caramello salato.
Cosa fare a Manhattan: risposarsi a Bryant Park e mangiare hamburger e ali di pollo
Per molti è Times Square, per me è Bryant Park. La prima cosa che mi viene in mente quando penso a New York è questo parco tra la Quinta e la Sesta Avenue. Forse perché dopo aver attraversato Times Square e la folla che sembra essere sempre lì a ogni ora del giorno e della notte, un po’ di tranquillità è quello che ci vuole. Pur essendo molto frequentato, è comunque un’oasi di pace (e di fresco) tra il cemento e i grattacieli. Anche quando non ci sono concerti o feste è bello riposarsi su una delle sedie sistemate sull’erba. Si osserva la gente e ci si sente uno del posto, in un normale sabato pomeriggio a Manhattan.
Da qui la passeggiata fino al posto scelto per la cena è breve. Ci torniamo ogni volta, e immagino che qualcuno potrà chiedersi perché andiamo sempre nello stesso posto quando a New York c’è solo l’imbarazzo della scelta. Non lo so, forse è una questione di affetto, dato che è uno dei posti dove siamo capitati in occasione del primo viaggio in città anni fa. Per questo una tappa al Blue Smoke non poteva mancare. Tra l’altro, essendo creature abitudinarie, ordiniamo sempre le stesse cose: io le ali di pollo impanate e fritte, il Prigioniero il cheeseburger. D’altra chi non ha bisogno di qualche certezza nella vita? Il Blue Smoke, insieme ad altri ristoranti in altre città, è un punto fermo.
Cosa fare a Manhattan: salire in cima all’Empire State Building di sera
Perché, se anche le fotografie con il cellulare non rendono nemmeno lontanamente l’idea, la vista dal vivo dalla cima dell’Empire State Building vale da sola il viaggio. Non sapevo nemmeno che fosse possibile salire all’Observation Deck di sera, e l’ho scoperto casualmente sul sito di Musement. Avevo letto di code lunghissime e non volevo correre il rischio di vedermi chiudere in faccia i cancelli dopo aver aspettato per ore davanti alle biglietterie. Con i voucher dei biglietti salta fila di Musement abbiamo evitato tutta la coda che è sempre presente, anche dopo le nove di sera, e in pochissimo tempo siamo stati sulla terrazza dell’ottantaseiesimo piano.
Non ci sono parole per descrivere una vista simile. L’unica cosa banale che mi viene in mente e che non si avvicina nemmeno minimamente alla realtà, è che per tutto il tempo che rimani lassù ti sembra veramente di avere la città ai tuoi piedi, soprattutto se come nel nostro caso si ha la fortuna di una serata limpida, senza una nuvola.
Abbiamo avuto le ore contate a New York, e purtroppo ci sono tante cose che nemmeno questa volta sono riuscita a fare, come per esempio passeggiare sulla High Line o entrare al Guggenheim. Senza contare tutti quei posti che già conosco ma dove non ho avuto il tempo di tornare. Ma poco importa perché se penso alla felicità, allora penso al tempo trascorso tra le strade di questa città.
Ma è vero Silvia! Il Sabah Studio sembra una galleria d’arte non un negozio di scarpe che bello! E che dire sull’American Museum of Natural History…è IL museo!
Anche io se dovessi dare la forma alla felicità le darei quella di una strada di NY, nel mio caso avrebbe la sfumatura rossa dei camion dei pompieri perché andrei a cercare tutte le caserme per stalkerare i mitici NYFD per fotografarli in tutti i luoghi in tutti i laghi! 😉 Cliente fissa di Musement presente, ormai è la prima cosa che faccio dopo aver acquistato voli e hotel 😉
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Il museo è stata proprio una bella scoperta, non lo avrei mai detto! Anche perché nella maggior parte delle sale c’è un’atmosfera di altri tempi che lo rende magico.
Con i camion dei pompieri mi ero già “sfogata” la prima volta a San Francisco 😉
Musement mi piace davvero tanto – peccato non averlo scoperto quando sono andata a Cracovia!
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Ricordo ancora il mio stupore quando mi sono trovata di fronte lo scheletro del T-Rex. E’ impressionante e già solo quello vale la visita al Museo e a New York, secondo me. Ma poi pensi a tutto quello c’è fuori, i parchi, le strade,i palazzi del Greenwich Village con le scale anti incendio, l’Empire…New York è proprio tanta roba! Non conosco il Blue Smoke, ma se tu e il Prigioniero ci tornate sempre mi sa che merita davvero 😉
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Davvero, vale la visita a New York. E pensare che in tanti anni l’ho sempre snobbato!
Il Blue Smoke è da non perdere sia per l’atmosfera che per il cibo.
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Continuo a sognare NY, con i suoi grattacieli, la vista dall’Empire State Building, le oasi di relax in mezzo al caos cittadino… Visiterei sicuramente l’American Museum of Natural History, vale la pena già per il gigantesco T-Rex! 😉 Mi incuriosisce anche il ristorante dove avete cenato: se una buongustaia come te ci è tornata più volte deve proporre piatti molto appetitosi! 🙂
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Io continuo a sognarla anche dopo essere tornata: ieri sera ho visto una puntata di un telefilm con alcune scene girate a Brooklyn e non ti dico la nostalgia…
Attenta perché quando ci andrai un pezzo di cuore rimarrà inevitabilmente là 💕
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Bryant Park! Anche per me è una tappa quasi obbligata a Manhattan, mi piace tanto il contrasto tra il caso di Times Square e dintorni e il silenzio del parco. E poi io adoro perdermi ad osservare gli impiegati che pranzano e i ragazzi che si baciano
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Sì il contrasto è strano: città frenetica da un lato, e gente che si rilassa sull’erba dall’altro. Oltre a essere rilassante è un bel modo per calarsi un po’ nella vita dei Newyorkers.
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Un sogno! Non vedo l’ora di andare e di sedermi ad uno di quei bar super fashion per ordinare un Cosmopolitan! Sono cresciuta sperando che un giorno anche io avrei passeggiato per quelle strade, tanto viste in film e telefilm. Riuscirò per il prossimo anno?? Incrocio le dita per me. Belle foto e ottime dritte per vedere tutto al meglio
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Ti auguro di riuscirci il prima possibile! Passeggiare per quelle strade, bere un cocktail e fare un po’ di shopping sentendosi Carrie per un giorno 😍
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Bryant Park! Il mio più grande rammarico del mio viaggio a New York!
Aggiungerei anche guardare le crew che ballano per strada a Battery Park..io rimasi incantata!
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Il mio più grande rammarico è la High Line perché ormai a fine giornata ero troppo stanca e faceva troppo caldo – toccherà tornare in autunno 😉
Le crew che ballano per strada mi mancano!
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Ma quante cose ci sono da fare e quanto poco tempo!? Ormai te lo avevo detto mille volte ma te lo ripeto, adoro come descrivi i luoghi e le sensazioni, mi fa volare con la fantasia. Come se fossi stata anche io li con te ,😁
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Mi fa piacere averti portata con me 😍 Purtroppo il tempo è sempre poco, e questa volta il caldo non ha aiutato a sfruttare tutte le ore della giornata. Almeno ho un altro buon motivo per tornare!
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C’è stato un periodo della mia vita in cui io e Manhattan ci incontravamo più volte l’anno: mi piaceva fare i miei giri e dirmi “ci torno la prossima volta”. Era come se avessi il mio personale appuntamento con la città.
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Esatto, come un appuntamento con la città, come se anche lei aspettasse con ansia il prossimo incontro.
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100 punti al Museo di Storia Naturale, di cui avevo letto in molti libri e che avevo proprio voglia di vedere, e si è rivelato uno dei più belli mai visti, con tutte quelle ambientazioni favolose e gli scheletri di tantissimi animali!
E 100 punti anche a Bryan Park, che io avevo vissuto pattinandovi!
Peccato per la High Line!
PS: Vorrei vedere le tue scarpe arancioni!
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Wow avevi pattinato a Bryant Park? Che figata! Se ci fosse stato il ghiaccio avrei provato anche io nonostante la mia totale incapacità in qualunque sport.
Il museo davvero stupendo, mi dispiace non averlo visto prima!
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Si, era prorpio l’ultimo dei 10 giorni a NY, ed è stato un modo stupendo per salutarla!
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Eh immagino 😍
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Tutte cose imperdibili da fare a Manhattan, ma non si può rimanere un solo giorno, ci sono troppe cose da vedere e da fare.
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Per chi non ci è mai stato, un solo giorno è un reato, e quasi quasi lo è stato anche per me che ci ero già stata più volte.
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Che bellezza, mi hai fatto ricordare della vista dall’Empire che, in effetti, non si può dire a parole. Poi ero più giovane, impressionabile e nel pieno del mio amore per le grandi metropoli, e sognavo NY da anni quando ci sono andata la prima volta. Sono salita a fine pomeriggio, in modo da assistere al tramonto, ai colori che cambiavano di continuo… era gennaio e tirava un vento gelido da quasi impedirmi di scattare le foto senza perdere le dita… ma almeno non c’era fila per salire 🙂 Gli altri posti che hai citato invece non li ho visti, mannaggia! Spero di tornarci prima o poi, NY è sempre NY ^_^
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In effetti la cosa migliore sarebbe stata salite al tramonto, ma avevo una fame da morire quindi sono andata a cena 😉 La prima volta a New York ero anche io molto giovane, ma comunque l’effetto che mi fa ogni volta non cambia con gli anni.
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NYC è una città che abbiamo amato moltissimo e dove non vediamo l’ora di tornare! Al museo di storia naturale i dinosauri sono stati sicuramente il pezzo forte per noi, mentre degli altri animali impagliati avremmo anche fatto a meno…
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Gli animali impagliati fanno sempre un po’ “senso”… I dinosauri invece sono qualcosa di stupendo!
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[…] alla quale tenevo e che non volevo perdermi per nulla al mondo. Come nel caso dell’Empire State Building, su cui volevo salire almeno una volta di notte per vedere la città illuminata dalle luci della […]
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