Sunshine Blogger Award

Tra le cose più belle che mi sono capitate da quando ho pubblicato il primo articolo qualche anno fa non ci sono né le sponsorizzazioni né le collaborazioni, ma la possibilità di conoscere chi come me condivide la passione per i viaggi e per la scrittura. Attraverso i commenti agli articoli e ai gruppi online ho incontrato virtualmente tante persone a cui piace viaggiare e raccontare le loro esperienze in giro per il mondo.

Paola, piemontese come me ma trapiantata nella mia amata Inghilterra, l’ho conosciuta grazie al suo gruppo Travel Blogger Italiane. È l’autrice di Pasta Pizza Scones, uno dei blog di viaggi che seguo con più interesse. Nominandomi per il Sunshine Travel Award, mi ha fatto davvero una bella sorpresa.

Cos’è il Sunshine Travel Award

Di cosa si tratta? Di un premio virtuale, che ha lo scopo di far conoscere nuovi blog. Il gioco prevede che la persona nominata risponda a una serie di domande e ne proponga altre a un numero non specificato di blogger che segue e che in qualche modo sono fonte di ispirazione.

Le domande di Paola di Pasta Pizza Scones

Mi sono divertita molto a rispondere, e infatti ho anche riproposto una domanda di Paola alle ragazze che a mia volta ho nominato alla fine del post.

1. Qual è stato il cibo migliore che hai mangiato in viaggio e dove ti trovavi?
Il lobster roll, un panino di polpa di aragosta servito tra due fette di pane morbidissimo. Mi trovavo a Sausalito, in California, in un locale semplice ma con una vista spettacolare sulla baia di San Francisco.

San Francisco

2. Qual è stato invece il cibo peggiore mai mangiato in viaggio e dove ti trovavi?
Trovare un piatto che non mi sia piaciuto per niente non è semplice: sono curiosa e difficilmente mi è capitato di mangiare qualcosa di veramente terribile. Piuttosto, mi è successo di mangiare cose molto lontane da ciò a cui sono abituata. Per esempio, in Norvegia ho provato una preparazione dal sapore molto particolare: il lutefisk, merluzzo fermentato nella soda caustica. Sembra strano e in effetti lo è: ha una consistenza gelatinosa e un odore molto forte. Una di quelle cose che avevo la curiosità di assaggiare ma che non proverei un’altra volta.

3. Qual è stato il mezzo di trasporto più strano sul quale sei salita?
L’elicottero! Quando lavoravo per il mio capo semi-famoso, spesso eravamo invitati da alcuni personaggi più noti di lui a partecipare a congressi, cene, eventi. Una volta una nobile inglese ci invitò nella sua tenuta: mandò uno dei suoi servitori a prelevarci all’aeroporto di Gatwick con un elicottero privato. La cosa più difficile è stata fingere di non avere paura e di essere perfettamente a mio agio, come se fosse del tutto normale viaggiare in elicottero.

4. Preferisci campeggio, ostello, B&B, hotel o altre strutture quando viaggi?
Ho trascorso tante vacanze in campeggio, sia in camper che in tenda, ma confesso di non aver mai messo piede in un ostello e di non averne la curiosità. Viaggiare è un piacere, per cui scelgo sempre l’hotel, meglio se centrale e confortevole.

5. Preferisci weekend brevi fuori porta o viaggi lunghi di due o più settimane?
Facendo un lavoro d’ufficio, sono vincolata alle ferie ad agosto, quindi mi devo accontentare del viaggio più lungo in estate, e di qualche weekend qua e là durante il resto dell’anno.

6. Qual è stato il museo più interessante che hai visitato e dove?
Torno in Norvegia per questa risposta: il museo dei mocassini del fiordo di Aurland. L’attività di produzione ebbe origine in un villaggio tra i fiordi all’inizio del 1800, epoca in cui si contavano una ventina di laboratori artigianali lungo la costa. Ha però subìto un lento declino e ora solo un’azienda a gestione famigliare si occupa della realizzazione di mocassini in cuoio. Per preservare la tradizione è stato realizzato un museo curioso che racconta la storia delle scarpe di Aurland, che dalla Norvegia sono arrivate anche negli Stati Uniti.

7. Con quale compagnia preferisci viaggiare? Da sola, con figli, compagno/a, animale domestico, amici, ecc.?
Dopo anni di trasferte di lavoro con compagni di viaggio improponibili, ora parto solo con chi conosco: il mio compagno, mio fratello e a volte un amico. In un paio di occasioni sono stata di nuovo in vacanza con i miei genitori, dopo tanti anni dall’ultima volta. Evito come la peste i viaggi di gruppo e in comitive di più di quattro persone perché non sopporto di trovarmi insieme a chi potrebbe avere gusti diversi dai miei.

8. Come scegli le destinazioni dei tuoi viaggi?
Ogni anno a dicembre faccio un elenco dei posti dove vorrei andare nei dodici mesi successivi, ma puntualmente finisco in paesi o città completamente diverse. Mi è capitato di organizzare un viaggio “di ripiego” verso una destinazione solo perché il volo per la meta originale costava troppo. Lo scorso anno avevo in mente di andare a Riga ma non ho trovato i biglietti a un prezzo decente, così mi sono ritrovata a Helsinki: una città bellissima dove non mi sarebbe venuto in mente di andare.

Helsinki cathedral

9. Perché hai deciso di aprire un blog?
Perché mi piace viaggiare e soprattutto perché mi piace raccontare dei luoghi in cui sono stata. E siccome non posso annoiare amici, parenti e colleghi con lunghissimi resoconti dei miei viaggi, il blog mi è sembrata la soluzione perfetta!

10. Qual è il tuo social network preferito e perché?
Posso rispondere: nessuno? Sono cresciuta senza social network. Quando ho iniziato a viaggiare, se volevo telefonare a casa per dire ai miei che stavo bene, dovevo cercare una cabina telefonica e fare una chiamata a carico del destinatario. Ho conosciuto Facebook, Twitter e Instagram “da grande” e non ho ancora imparato ad apprezzarli. Li uso più per necessità legate al blog ma ne farei volentieri a meno – e si vede, visti gli scarsi numeri di followers sui social!

Le mie domande per il Sunshine Travel Award

Probabilmente avrei dovuto proporre dieci domande, ma me ne sono venute in mente solo cinque, così i nominati avranno la possibilità di dilungarsi nelle risposte.

  1. Come scegli i posti dove mangiare in viaggio? Decidi prima di partire o improvvisi una volta arrivata sul posto?
  2. Ripropongo una domanda di Paola: preferisci campeggio, ostello, B&B, hotel o altre strutture quando viaggi?
  3. C’è una città o un paese che proprio non ti sono piaciuti e dove non torneresti?
  4. Se ti dovessi trasferire all’estero, quale paese sceglieresti?
  5. Come prepari un viaggio? Pianificando tutti i dettagli prima della partenza o lasciandoti ispirare una volta a destinazione?

Le mie nomination al Sunshine Travel Award

Sono tantissimi i blog che seguo e che secondo me meritano di ricevere un premio, seppur virtuale. In questa occasione voglio però passare il testimone ad alcune blogger che conosco da poco ma che leggo sempre con curiosità.

  • Elena di Viaggio Dolce Viaggio: l’ho conosciuta grazie agli articoli dedicati a un viaggio in Svezia e da allora non perdo nessuno dei suoi post.
  • Itinerari Low Cost: faccio fatica a seguire blog dedicati ai viaggi con i bambini, ma Alessandra scrive veramente bene e sa tenere incollati allo schermo anche quelli che come come me scappano a gambe levate dai posti (e dai post) con piccoli umani.
  • Emanuela di Off the Maps perché attraverso i suoi articoli mostra i luoghi da un punto di vista alternativo e nuovo, facendoli vedere con occhi diversi. 
  • Mainagioia is the new Black: l’ironia di Michela è unica. Andate a leggere per credere.

Aspetto le risposte dei blog nominati, ma anche di chi non è stato nominato e ha voglia di partecipare con un post o con un commento.

Cover photo by Ricardo Resende on Unsplash

19 pensieri riguardo “Sunshine Blogger Award

  1. Grazie per avermi nominata, ma ho già partecipato qualche mese fa! Anzi chissà perchè ero convinta che anche tu avessi già dato! 🙂 Leggo sempre con interesse le risposte quando mi imbatto in uno di questi articoli, perchè mi piace conoscere qualche curiosità in più su persone che non conosco di persona…ma che con me hanno in comune molto più che alcuni degli amici che conosco da una vita, e che non comprendono nemmeno lontanamente quanto apra la mente e migliori la vita il viaggio, ostinandosi a rimanere nel paesino…!
    Leggere le tue risposte poi, ancora meglio, perchè posso star sicura che ci sia sempre una “Norvegia” dietro l’angolo!
    Vado con piacere a vedermi gli altri blog da te consigliati, perchè gli ultimi due non li conosco.

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    1. Sì anche io ho partecipato l’anno scorso però mi diverto sempre a rispondere a nuove domande e a farne di nuove.
      Ah come ti capisco quando parli delle persone che si conoscono da una vita! Proprio sabato ho raccontato a un’amica della mia prossima partenza per Bergen e lei mi ha chiesto: “Ma cosa vai a fare in Norvegia?” 🤦🏼‍♀️

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  2. oddio Silvia io ho questo post in bozze da fine 2018…che vergogna sono da picchiare!!!! 😛
    Come ti do ragione! Le amicizie virtuali che si sono create, alcune parecchio durature, sono una perla da custodire con cura perché più invecchia e più diventa preziosa! Infatti noi saranno 4/5 anni che ci conosciamo no? Ricordo che fu proprio la Norvegia che ci fece conoscere su Twitter e ricordo (mi è rimasto impresso) che mi parlasti di una bevanda, una specie di grappa distillata dalla patata o sbaglio? 😉
    Che figata l’elicottero mi piacerebbe tantissimo volarci *_* Alcune blogger che hai nominato non le conoscevo, vado a spulciare fra i loro racconti!
    A presto! ❤

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    1. Sì credo che siano più o meno quattro o cinque anni! Ricordo che parlammo proprio dell’aquavit, che finalmente berrò di nuovo questo weekend a Bergen! Perché tra tutte le cose mi sa che mi sono dimenticata di dirti di Bergen!
      In elicottero avevo una paura che non hai idea, però dovevo fingere che fosse tutto normale 😅

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  3. Anche a me piacciono tanto queste iniziative, aiutano a conoscere meglio chi si nasconde dietro ai blog che già leggiamo o a scoprirne di nuovi! 🙂 Concordo sulle amicizie virtuali, ho scoperto e sto scoprendo persone speciali con cui ho molto in comune, poco importa se non ci siamo mai viste!

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  4. Ma che bella questa iniziativa! Da amante di viaggi da sempre e neo blogger ho letto con tantissimo interesse le tue risposte ed è stato bello vedere come su tanti aspetti ci siano delle similitudini mentre su altri un modo molto diverso di vivere una stessa passione 🙂 That’s world!

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  5. Ma che bella questa iniziativa! Da amante di viaggi da sempre e neo blogger ho letto con tantissimo interesse le tue risposte ed è stato bello vedere come su tanti aspetti ci siano delle similitudini mentre su altri un modo molto diverso di vivere una stessa passione 🙂 That’s world!

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  6. Grazie mille per avermi nominata!
    E che bella iniziativa!
    Hai proprio ragione: sotto tanti aspetti, le amicizie virtuali possono nascondere dei legami forti e duraturi tra persone con interessi affini, anche se geograficamente distanti. Noi ci conosciamo da poco (io sono entrata nel gruppo FB di TravelBloggerItaliane solo da pochi mesi) e mi approccio da “neofita disorientata” in questo complicato mondo dei blogger, eppure non posso far a meno di sentire un certo feeling .
    Sarà la passione comune per la scrittura o la curiosità innata, o forse solo il fatto che siamo degli avventurieri e sognatori?

    Grazie ancora per la nomina 😊

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  7. Molte delle risposte che hai dato avrei potute darle io tipo il non aver mai messo piede in un ostello o il fatto di odiare le persone… Ahahahah! Il bello di essere affezionata a un blog è che pian piano arrivi quasi a conoscere lo scrittore che ne è dietro e questo è uno degli aspetti più interessanti del blogging. Buon weekend cara😘

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  8. Tutte molto simpatiche le tue risposte alle domande di Paola, ti ho particolarmente adorata quando dici che detesti le comitive con più di quattro persone (anche io non sopporto chi ha gusti diversi da me in viaggio!) e quando dici che non ti piacciono i social! Anche ai miei tempi si cercava la cabina per telefonare a casa ed era bello quando non c’era bisogno di far sapere al monda cosa ti trovavi nel piatto ogni volta che uscivi a cena!

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    1. Bene, allora mi capisci! Già sul lavoro si deve sorridere anche a chi è insopportabile, per cui almeno in vacanza mi piace stare con chi conosco bene e con chi sopporto.
      Belli i tempi in cui andavi a cena e potevi mangiare senza essere “costretto” a scattare una foto del piatto 😉

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  9. Sono rimasta sconvolta dal lutefisk, non tanto perché sono vetariana quanto perché non immaginavo si potesse fermentare del cibo nella soda caustica! Mi sono divertita molto a leggere questa intervista, seguo già Paola ma ho scoperto qualcosa in più su di lei. 🙂

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