Dove mangiare a Cracovia: pochi pasti ma buoni

Appena sullo schermo dell’aeroporto compare la notifica del ritardo del nostro volo penso una sola cosa: atterreremo in tempo per la cena? All’arrivo a Cracovia, un po’ imprecando contro chi ci indica la fermata sbagliata, un po’ correndo tra terminal, stazione e hotel ce la facciamo. Arriviamo in tempo per il nostro primo appuntamento con la cucina polacca. Se dovessi descriverla con un aggettivo, leggero non sarebbe sicuramente il più adatto.

Mi viene però in mente un aggettivo inglese per il quale faccio fatica a trovare un equivalente italiano: la cucina polacca è hearty. Sana, calorosa: le traduzioni più comuni non rendono l’idea. È una cucina caratterizzata dal calore: quello dei piatti che scaldano anche in pieno inverno; è sana per gli ingredienti locali che vengono utilizzati. Ma sopratutto è una cucina di cuore: proviene dal cuore della campagna, con porzioni abbondanti, e arriva dritta al cuore di chi mangia.

Dove fare colazione, pranzo e merenda a Cracovia: Cafe Camelot

A Stare Miasto, la città vecchia, c’è il posto perfetto per una pausa che è una via di mezzo tra la colazione e il pranzo. Non abbiamo molto tempo ma non possiamo rinunciare a una tappa al Cafe Camelot. Da qualche parte ho letto che è shabby chic, ma non essendo un’esperta né di stile né di moda non saprei dire se è proprio così. Sta di fatto che si entra attraverso una porta di legno viola in quello che dall’esterno potrebbe sembrare un negozio di paramenti sacri. Dentro è come se tutto si fosse fermato a un tempo in cui i pavimenti di legno consumato erano la regola, e i lampadari a gocce di cristallo pure. C’è profumo di burro e di mele cotte e rumore di cucchiaini d’argento contro tazze di porcellana. E nessun posto libero se non nel minuscolo cortile.

Purtroppo non possiamo aspettare che si liberi un tavolo all’interno, così accettiamo di sederci fuori. Non fa troppo freddo, e comunque ogni sedia è dotata di una calda coperta di pile. Il menu offre un’ottima scelta sia dolce che salata, il che rende il Cafe Camelot perfetto sia per la colazione che per il pranzo, ma anche per la merenda: torte salate, insalate, ma soprattuto la buonissima torta di mele, servita calda e accompagnata da frutta fresca.

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Non so come, ma questa volta mi sono ricordata di scattare una fotografia a tanta bontà e bellezza prima di affondare la forchetta.

Dove bere Cracovia: Ulica Krokodyli

Un bar senza troppe pretese nel cuore di Kazimierz, il quartiere ebraico. Forse non è il posto ideale per un pasto completo, ma lo è sicuramente per un paio di birre prima di cena, o per riposarsi durante l’esplorazione della città. In ogni caso non ce la facciamo ad affrontare un pasto perché abbiamo da poco comprato (e divorato) due obwarzanek. Si tratta di anelli giganti di pasta di pane ricoperti di semi di sesamo o di papavero e venduti agli angoli di ogni strada dai carretti blu elettrico degli ambulanti.

L’interno di Ulica Krokodyli è illuminato quasi esclusivamente da alcune candele sui tavoli e da poche altre luci. Tavolini di misure diverse, centrini all’uncinetto e qualche vecchia macchina da cucire appoggiata qua e là. Da non confondere con il più noto Singer Cafe proprio dietro l’angolo. Buona la scelta di birre locali e perfetta l’atmosfera molto rilassata.

Dove provare la cucina polacca a Cracovia: Nakryto

Siamo ancora a Kazimierz, il quartiere ebraico. Secondo me, è quello con l’offerta più interessante dal punto di vista gastronomico. Il tassista ci lascia poco lontani dalla nostra destinazione: si tratta di un’isola pedonale ma ci spiega come raggiungere il ristorante. La via si apre su una piazzetta decorata con luci che forse sono rimaste lì da Natale, o magari non le tolgono mai. Ci sono diversi ristoranti nel giro di pochi metri quadrati, ma la nostra scelta ricade su Nakryto. Mi aveva colpito innanzitutto il nome: nakryto do stołu in polacco significa qualcosa del tipo è pronto in tavola.

Un locale piccolo, semplice e caldo. Dove gli ospiti vengono accolti con un sorriso, dove ti chiedono se hai bisogno di qualche consiglio per decidere cosa ordinare e dove si ricordano della tua prenotazione perché il tuo nome non è tipicamente polacco e questo fa di te un ospite speciale. La loro cucina è fatta di piatti della tradizione regionale: ricca di spezie, erbe, e sottaceti; poi salumi e formaggi affumicati, come l’oscypek.
E i pierogi, che sognavo di assaggiare da tanto tempo: sono simili a ravioli fatti con una pasta molto sottile, serviti con ripieno di patate e formaggio e accompagnati da una crema alla menta. Per finire, una bistecca gigantesca di maiale con patate e salsa alle cipolle.
Tutta questa abbondanza e qualità per poco più di una trentina di euro in due.

Dove provare la cucina israeliana a Cracovia: Hamsa

La piazza sulla quale si affaccia la Sinagoga Remuh è tra le mie preferite a Kazimierz (e forse in tutta Cracovia, per quel poco che ho visto). Anche perché è proprio qui che si trova il ristorante israeliano Hamsa. Lo ammetto: la mia intenzione era quella di provare un locale che servisse cucina ebraica, ma tutti quelli che ho trovato avevano un’aria poco autentica. Ho sentito puzza di trappola per turisti e allora ho “ripiegato” su quella che è una delle mie cucine preferite e che cerco sempre quando viaggio perché nella mia città un ristorante israeliano è fantascienza ai massimi livelli. Non è la stessa cosa di quelli che cercando la cucina francese a New York, giusto? In fondo, a Cracovia la tradizione israeliana ha un perché. Ma forse sto solo cercando delle giustificazioni: la verità è che amo i piatti di questa cucina. Hummus e babaganoush per me sono una droga, quindi dovevo per forza mangiare da Hamsa. Bellissimo il locale e bellissimo lo slogan: make hummus not war.

Avete presente il profumo di spezie che si sente appena entrati in un ristorante mediorientale? Cumino, cardamomo, sesamo tostato, coriandolo… Volendo assaggiare tutto, ordiniamo più di quanto le nostre pance possano effettivamente contenere: mezze di hummus, falafel, babaganoush, sottaceti. Poi kebab di agnello e di pollo, pane laffa e bulgur.

Le persone agli altri tavoli ci guardano con stupore ma, anche se ci lasciamo prendere la mano, riusciamo a finire quasi tutto. Non rinuncio nemmeno al dolce: una tazza di malabi, simile a un gelato con acqua di rose.

Una storia breve ma intensa, quella con il cibo di Cracovia. C’è molto di più da scoprire: ristoranti e banchi dello street food da provare, piatti e ricette da assaggiare. Do zobaczenia wkrótce, Kraków.

52 pensieri riguardo “Dove mangiare a Cracovia: pochi pasti ma buoni

  1. Sono stata a Cracovia nel lontano 2009 a trovare un amico polacco e ricordo un localino stretto e colorato a Kazimierz dove abbiamo mangiato dei pirogi eccezionali. E’ ora di tornare in Polonia magari per un bel giro on the road e Cracovia e’ una tappa imperdibile. Mi sembrava di essere con voi nel Cafe’ Camelot.

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  2. L’hai descritta alla perfezione l’intesa che si crea con il cibo polacco…e tutto sommato credo che sia stato un bene che la relazione fosse breve ma intensa altrimenti come nel mio caso l’aereo avrebbe fatto fatica a decollare! 😂 Mi hai fatto riflettere sulla parola “calore”: siamo state a Cracovia entrambe col freddo invernale e mi domando se in pieno agosto sarebbe stato ugualmente amore a prima vista con questo cibo!? A piccole dosi forse si 😛
    Al di la di tutto coniugare la passione del buon mangiare a quella del viaggio (in qualunque stagione) è uno dei piaceri più belli della vita!
    Buon Primo Maggio Silvia! ❤

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  3. Non avevo mai sentito descrivere la cucina dell’Est o quella polacca (le metto insieme perché si somigliano per ciccionaggine) “hearty”, né sana. Però è vero che lo è 🙂 spero di riuscire ad andarci prima o poi!

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  4. Bella la definizione che hai dato alla cucina polacca e mi piacciono i posticini che hai scovato, soprattutto il locale che suggerisci per bere qualcosa (quegli anelli di pane devono essere una delizia insieme a una bella birra ghiacciata) e il ristorante israeliano, mi ha incuriosito molto. Buon primo maggio cara, alla prossima 🙂

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  5. Una delle prime cose che cerco prima di partire sono i posti dove mangiare mentre sono in viaggio.
    Non conoscevo la cucina polacca, ma trovo i posti consigliati davvero molto interessanti.

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  6. Mai assaggiato nulla della cucina polacca. Ahimè a quanto pare mi sono persa davvero delle chicche culinarie degne di nota!!! Sarei molto curiosa di assaggiare il gelato all’acqua di rose, è la cosa che più mi ha colpito del tuo articolo!! Belle foto, e bel reportage sulle prelibatezze di cracovia!

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  7. Hai ragione, la cucina polacca è sostanziosa. A me sono piaciuti molto i pierogi dolci con ripieno di mele e cannella e arricchiti con panna. Non ho provato gli anelli di pane… Che peccato! Comunque in 36 ore hai fatto il pieno di cibo!!😂😂😂

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  8. Che bello l’aggettivo che hai usato nella tua descrizione di questa cucina… calorosa! Quella polacca in sè non la conosco, ma conosco molto bene quella bielorussa. Ogni volta che sono là la sensazione che provo perennemene è proprio il calore!

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      1. Gran minestre, soprattutto di barbabietola – borsh -, involtini di riso, cavolo,e carne – galupsit -, frittelle di patate – draniki -, delle specie di crepes più spesse da riempire con strisce di carne – blinì -, panna acida – smetana-… questi sono i miei preferiti!

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  9. A me la cucina polacca è sempre piaciuta molto: di qualsiasi tipo essa sia. A Cracovia anch’io mi sono dedicata alla cucina ebraica e kosher e ho trovato davvero qualcosa di interessante.

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  10. A Cracovia ricordo di aver mangiato molto bene. Ero stata nel periodo prenatalizio e perciò c’erano in piazza molti stand con prodotti gastronomici. Io avevo provato un ristorante georgiano, sito in una delle vie centrali, che non era niente male.

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  11. in Polonia ho mangiato tantissimi pieorgi… mi piacevano tantissimo
    Anche il pane di Cracovia era una bontà: io adoravo quello con i semini di papavero

    una curiosità: hai notato se anche a te o a chi era con te hanno servito la birra con la cannuccia?

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    1. Il ristorante israeliano offriva una buona scelta di piatti vegetariani, che puoi anche trovare nel loro menu online, mentre mi pare di ricordare che da Nakryto la scelta fosse prevalentemente di piatti di carni. Prova a cercare anche un ristorante che si chiama Zalewajka: lo avevo segnato tra quelli da provare ma poi non ho avuto abbastanza tempo, e comunque mi pare che nel menu ci fossero diversi piatti vegetariani.

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  12. […] Nome diverso ma sostanza simile, perché anche gli obwarzanek polacchi sono, come i kolouri greci, degli anelli di pane ricoperti di sesamo, di semi di papavero o di sale grosso. Cambia un po’ la forma ma il risultato finale è molto simile. E anche la storia è diversa, perché pare che la ricetta sia stata inventata nel Medioevo, proprio nella città di Cracovia. […]

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