Atene è una città bellissima

E chi dice il contrario forse ha visto un’altra città. O probabilmente l’ha vista con gli occhi foderati di pregiudizi. Prima di partire, le persone con cui avevo parlato mi avevano descritto un posto completamente diverso da quello che ho trovato, al punto da farmi venire il dubbio che stessimo parlando proprio di Atene.
Ad Atene innanzitutto non c’è solo l’Acropoli. Che poi, se anche fosse, il Partenone da solo vale il viaggio. La salita lungo la collina è una passeggiata attraverso la storia: dal teatro di Dioniso all’Odeon di Erode Attico, per arrivare fino in cima alla scalinata di marmo bianco che conduce al cospetto del Partenone, del tempio di Atena Nike e a quello di Poseidone. Monumenti che risalgono al 438 a.C. e che non possono non stupire per la perfezione con la quale sono stati costruiti. Equilibrio, eleganza, rigore e bellezza: il tutto in cima a una collina che è visibile da qualunque punto della città e dalla quale si gode di una vista magnifica su Atene.

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Dall’Acropoli si scende per viuzze tortuose e scalinate scivolose fino ad arrivare all’Antica Agora, che nel VI secolo a.C. era il cuore pulsante delle attività politiche e amministrative della città. Da qui a Plateia Monastiraki è una breve e piacevole passeggiata tra i vicoli vivaci e rumorosi che circondano la piazza. Bancarelle che preparano cibo si alternano a botteghe che vendono articoli di artigianato, sandali, abiti e souvenir lungo vie lastricate di marmo bianco, rosso, nero e giallo.

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Da questo caotico mercatino delle pulci torniamo sui nostri passi, con il Partenone a farci da stella polare. Saliamo senza fretta lungo le stradine che si arrampicano attraverso Anafiótika. Avevo letto che questo quartiere con le case avvinghiate alle pendici dell’Acropoli ricorda molto un’isola greca. E in effetti corrisponde all’idea che mi sono fatta di un’isoletta sperduta nel Mar Egeo: abitazioni intonacate di bianco, scalinate ripide, taverne con tavoli apparecchiati in bilico sui gradini. Ma a colpirmi sono i cortili che si affacciano sulle vie meno battute, con giardini disordinati e alberi di limoni un po’ ovunque.

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Senza quasi rendercene conto ci ritroviamo a Plaka, un insieme di vie pedonali, taverne, atelier di artisti, negozi. Il confine con la trappola per turisti è molto labile, ma vale la pena di camminare in questo quartiere e fermarsi per un aperitivo in un bar, in un cortile sotto una pergola.

Atene è una città dove camminare senza cartina, dove entrare in un negozio per guardare più da vicino un acquerello o, ancora, dove ordinare un sacchetto di loukoumades ricoperti di miele da mangiare in strada. Le temperature in inverno sono miti, dunque non ci si stanca mai di passeggiare, anche perché qui si ha una certezza: tutte le strade portano a piazza Syntagma. Se possibile, meglio evitare la centralissima Ermou, che non è molto diversa da tante vie dello shopping in altre capitali: negozi di catene internazionali, musica alta, ragazzine che si fanno i selfie davanti alle vetrine di Victoria’s Secret. Meglio percorrere una delle più colorate strade parallele.

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Arrivando a Syntagma qualche minuto prima dello scoccare dell’ora, si potrà assistere al cambio della guardia davanti al Parlamento: uno spettacolo curioso, con gli evzones, le guardie con il gonnellino bianco e le scarpe di legno con un buffo pon-pon (sono sicura che non si chiami così, ma non sono riuscita a scoprirne il nome) che si muovono quasi a passo di danza alternando i loro turni davanti alla Tomba del Milite Ignoto.

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Costeggiamo i giardini nazionali, passando accanto al Tempio di Zeus Olimpio e all’Arco di Adriano, e non posso fare a meno di domandarmi se chi vive qui rimanga incantato ogni giorno davanti a tanta bellezza e a tanta storia. Magari gli ateniesi sono abituati e non ci fanno più caso, anche se credo sia impossibile diventare indifferenti a un tale spettacolo. Attraversando la strada, l’Acropoli è di nuovo di fronte a noi, illuminata nel cielo che sta poco alla volta diventando scuro.

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Ci incamminiamo lungo Lysikratous, la via che finisce nei giardini della chiesa di Agia Ekaterini. Qui si trova il nostro albergo. Ancora una volta, quello che mi avevano detto prima di partire per Atene si è rivelato infondato. Home & Poetry è un hotel a gestione familiare: una casa trasformata in bed & breakfast e allo stesso tempo un luogo di poesia, dove ognuna della camere è dedicata a un poeta greco. La gentilezza dei proprietari, la bellezza delle stanze e la colazione con vista Partenone, il calore degli ambienti: aspetti che ancora una volta mi convincono che una camera in hotel è molto di più di un posto in cui passare la notte.

Penso con un sorriso all’amica che mi aveva detto: “Atene è bella, ma sporchissima.” Appena la vedrò le chiederò se è mai stata nel quartiere a luci rosse di Amsterdam, dove qua e là ci sono ancora gli urinatoi dai quali emana un olezzo non indifferente. Atene non è più sporca di tante altre città italiane ed europee. Certo, sconsiglio il Varvakios Agora, il mercato centrale della carne, ai deboli di stomaco. Cancellate dalla mente le immagini della Boqueria a Barcellona o di Borough Market a Londra. Il mercato di Atene non è una zona per turisti alla ricerca di qualche scatto da migliaia di like: è il regno delle casalinghe ateniesi, che discutono animatamente con i macellai. Questi ultimi, mannaia in una mano e pezzo di carne rossa nell’altra, infieriscono sulle carcasse sbattendole senza pietà sui ceppi più insanguinati dei loro grembiuli.

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Non è tutto rose e fiori lungo le strade di Atene: bisogna essere consapevoli della profonda crisi economica che ha colpito la Grecia negli ultimi anni. Non è stata dimenticata né superata, anzi, e le tracce si vedono. Sono presenti anche nelle vie più caratteristiche e centrali, dove la vetrina di un negozio di pellicce fa a pugni con la saracinesca chiusa di una profumeria, dove un palazzo ristrutturato vive accanto a una casa che cade letteralmente a pezzi.

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Ma la gente non ti tratta male, mai. Ti fa sempre sentire il benvenuto. In questo i greci mi ricordano molto gli italiani. Soprattutto nelle taverne, ogni cameriere si fa in quattro per spiegare il menu stampato solo in greco e per dare consigli su cosa ordinare. Perché non è affatto vero che il cibo greco è solo souvlaki o moussaka.

Atene è anche una bellissima scoperta gastronomica: si mangia tanto e bene, nei ristoranti come alle bancarelle dello street food. Gli ateniesi ti accolgono alla loro tavola facendoti provare keftedes, olive, formaggi di pecora, insalate, sardine, loukoumades e kalouri.

Solo ora mi rendo conto che, dopo tutto, non abbiamo mangiato né souvlaki né moussaka. Magari la prossima volta, perché – inutile dirlo – ci sono talmente tante cose da vedere e da assaggiare ad Atene che vale la pena tornare.

64 pensieri riguardo “Atene è una città bellissima

  1. Silvia che splendido ritratto di Atene! Mi è piaciuto talmente che l’ho riletto due volte! ❤ Quindi il quartiere che ricorda le isole dell'Egeo si presenta così anche in inverno? Chissà perché me lo immaginavo meno in fermento. Che meraviglia la tua descrizione! Mi incuriosisce anche il mercato della carne che per come ne parli è un posto per veri local (a parte per duri di stomaco). E questo è l'ennesimo segno del destino in giornata…prima ho scoperto che l'oroscopo del viaggiatore di Easyjet spedisce il Capricorno proprio ad Atene! 😀 Ci voglio troppo andare! (ma non in piena estate) 😉
    Grazie per questo quadro! ❤

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    1. Ah addirittura due volte 😃 Non c’era tantissima gente a dicembre, e immagino che in estate ci sia proprio il pienone, però le piante di limoni quelle erano proprio profumatissime e piene di frutti: uno spettacolo.
      Ho visto su Instagram che hai letto l’oroscopo del Capricorno: secondo me dopo il test del DNA questo è un ulteriore segnale – devi proprio andare ad Atene ❤️

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  2. Ho sempre avuto l’idea sbagliata che Atene meritasse solo in estate. Il tuo articolo ricco di atmosfere ed emozioni mi sta facendo ricredere. Anche il modo in cui racconti dei colori mi ha rapita, una descrizione che me la sta facendo rivalutare molto. Certo il mercato della carne non so se riuscirei ad apprezzarlo fino in fondo ma la mia non passione per la carne in generale potrebbe influenzarmi 😉

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    1. Sarà che io non amo il caldo torrido, quindi sicuramente il fatto che questa stagione ad Atene ci siano delle temperature miti ha aiutato molto. Ma al di là di questo è una città che merita assolutamente un viaggio. Io mangio la carne ma quel mercato è stata un’esperienza un po’ estrema 😅

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  3. Atene ha sempre attirato la mia curiosità, pensa che qualche anno fa stavo per prendere anche il volo ma, tempo di ricaricare la carta, aumentò spaventosamente e si decise per un’altra meta. Bellissimo ritratto di una città vera, con i suoi pregi e difetti. Sicuramente vale la pena di raggiungerla anche solo per la sua storia ❤️

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  4. Che bella questa descrizione di Atene, molto dettagliata e di qualità. Mi hai fatto venire voglia di ritornarci. La Grecia è una scoperta continua, ci si aspetta troppo poco mentre invece vale la pena viverla.

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  5. Ciao Silvia,
    avevo già commentato il tuo precedente post (quattro cose che ho sentito dire su Atene) ed in quella circostanza, andando contro corrente, ti rassicurai dicendo che Atene ti avrebbe stupito con il suo fascino e ti avrebbe certamente regalato grandi emozioni. Come vedi non mi sbagliavo…
    Personalmente, ho messo piede in cinque continenti, passando attraverso tantissime città, ma Atene la porto sempre nel cuore 🙂

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  6. Mi hai emozionata con questo post. Sarà che Atene è tanto che dico che voglio vederla (ed anche a me ne parlano tutti malissimo), sarà che sei partita con in incipit cazzutissimo, sarà che una storia millenaria come quella di questa città deve lasciarti senza fiato per forza, sarà il clima calduccino che non guasta mai, ma mi hai messo ancor più voglia di visitarla

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  7. Atene è meravigliosa e anche molto sicura: io ci sono andato quando mia figlia aveva un anno e mezzo e no nho mai avuto la percezione del benchè minimo rischio.
    E poi una città così grande che ti permette di arrivare al mare con soli 45 minuti di viaggio sui mezzi pubblici dove la trovi. Presto o tardi (spero presto) ci tornerò!

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    1. Anche sul fattore sicurezza mi avevano detto delle cose assurde, però nemmeno noi abbiamo mai avuto la percezione di essere in pericolo o a disagio. Come in ogni grande città (ma anche qui a Bra il giorno di mercato) è meglio tenere le borse chiuse e cose simili, ma niente di più.
      Ti auguro di tornarci presto, con più tempo di quello che ho avuto io!

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  8. …Allora io mi dirigerei immediatamente al mercato ateniese, quello delle casalinghe e dei veri macellai. E chi se ne importa dei likes?! Quanto valgono? Per me pochino…Ma quanto vale, invece, un ricordo? Bellissimo il tuo ritratto di questa città.

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  9. Anche a me hanno detto che ad Atene c’è solo l’Acropoli e che è sporchissima e quando è così io mi ci incaponisco e voglio andare a toccare con mano per verificare quanto è vero e quanto è romanzato. La tua Atene, il ritratto che ne hai fatto, mi sembra interessante, una capitale vibrante e piena di contrasti. Adoro! Se riesco a convincere Vale (che la considera una meta triste) un weekend magari riesco a strapparlo😉 Ciao Silvia🙋‍♀️

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    1. No digli che non è assolutamente una meta triste! Anzi, i colori sono veramente vivaci, tra le strade con i marciapiedi colorati e le piante di aranci e limoni un po’ ovunque. E poi si può passeggiare davvero ovunque, quindi è sicuramente a misura di bambino.
      Grazie e buona giornata 😘

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  10. Sembra strano anche a me che Atene sia brutta. Eppure l’hanno detto anche a me, ma mi sembra strano e mi fa piacere leggere invece queste tue impressioni. Secondo me le città vanno viste comunque sotto una certa ottica, ognuna ha un’anima e non può essere uguale ad altre. Basta coglierla!

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    1. Chissà perché c’è questo luogo comune? Quello che mi stupisce è che mi sia stato detto da persone che effettivamente ci sono state ad Atene, per cui mi domando cosa abbiano visto. O probabilmente la domanda è: con quali occhi l’hanno vista? Se si aspettavano Parigi, allora è un’altra cosa. Sono assolutamente d’accordo con te: ogni città va vista con un’ottica diversa.
      Grazie mille e buona giornata!

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  11. Mi piace proprio questa visione di Atene da esplorare senza cartina: è bello perdersi per le vie e scoprine i piccoli tesori, magari sgranocchiando qualcosa, senza pensieri e senza avere sempre tra le mani l’itinerario! Poi spesso capita anche a me di pensare: “Ma chi ci abita, si rende conto della fortuna che ha?”…per poi rispondermi che forse no, probabilmente l’incanto dopo un po’ viene metabolizzato! Ci sono città nelle quali mi viene da pensare che, se ci vivessi, ogni giorno mi entusiasmerei per qualcosa di diverso: uno spettacolo, un museo, uno scorcio…a proposito, ma quello dell’Acropoli in notturna quanto è spettacolare??
    Atene non è nei nostri programmi, ma dopo averti letto ci faremo più di un pensiero! Si sa mai che ci scappi qualche offerta last minute! 😉
    Un abbraccio Silvia!

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    1. Forse è perché è una città che ti fa sentire come uno del posto, quindi ti invoglia e girare senza cartina e senza tanti programmi serrati. Probabilmente chi abita in un posto non si rende più conto della sua bellezza: a me capita, quando qualcuno mi dice “ma che bella la zona delle Langhe” e la prima cosa che mi viene in mente è “ah sì?”. In effetti l’abitudine non ci fa più vedere le cose con gli occhi di chi vede le cose per la prima volta.
      Se vi capita ve la consiglio come meta perché è stupenda 😊

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  12. Il leggere il tuo pensiero che ad Atene non occorra la cartina mi rincuora e non poco. Sono in piena fase organizzativa, come te le parole delle persone e tanti “si, ma…”. Tanti “è piccola”. Tanti “hai voglia se un fine settimana basta”. Google maps in mano, sembra però che ogni angolo meriti attenzione, che il centro così piccolo proprio non sia… bo, vedremo. Intanto hai confermato quello che già immaginavo. Credo mi ricorderà in qualche modo Belgrado.

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    1. Secondo me puoi tranquillamente partire senza troppi piani particolari. L’unica cosa che mi sento di consigliarti è quella di andare all’acropoli come prima cosa al mattino perché così eviti la ressa. Ma per il resto gira e vedi quello che più ti ispira. Atene non è grandissima, eppure ci sono cose che non sono riuscita a vedere, come la collina del licabetto oppure Exarcheia che ho visto solo di sera ma non alla luce del giorno.
      Fammi poi sapere se trovi delle somiglianze con Belgrado.
      Buon viaggio ❤️

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  13. Tu hai visto la vera Atene Silvia. Hai saputo guardarla al di fuori dei pregiudizi. E io lo apprezzo tanto. Posso dire che sono stanca di gente che parla per luoghi comuni? Di quelli che ti dicono: “ma che ci vai a fare, tanto non c’è nulla”. A quelli che chiedono: “ma perché vai in quel posto, tanto è uguale all’altro”.
    La verità è che bisognerebbe aprire gli occhi e osservare, imparare ad apprezzare come hai fatto tu il perfetto e l’imperfetto. Il bello e il meno bello. Ascoltare un luogo con ogni senso.
    Si, a me la tua Atene è tanto piaciuta Silvia. E non vedo l’ora di scoprire il resto, fuori dai luoghi comuni!
    A presto,
    Claudia B.

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    1. Pensa che un mio collega al mio ritorno mi ha detto: “Atene, ci sono solo delle pietre buttate lì”. Agghiacciante! E non scherzava 😱 Queste persone forse avrebbero bisogno di viaggiare un po’ di più, vedere un po’ di mondo per rendersi conto che la realtà va oltre i 100 metri quadrati dal cancello di casa loro.
      Sono felice di essere riuscita a trasmettere le sensazione che questa città magnifica mi ha trasmesso!

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  14. Non sono ancora stata ad Atene, ma non perché, come successe a te, mi abbiano consigliato di non vederla; bensì il contrario. Tutti mi hanno sempre detto che per vedere Atene ci volevano gambe allenate e almeno una settimana di tempo da dedicarle “per conoscerne il cuore”.
    Leggendo il tuo articolo, ho compreso appieno il significato di quelle parole.

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  15. Sai da quanto sogno di vedere il Partenone? Dalle elementari! Non ci sono ancora riuscita, ma leggere la tua descrizione di Atene mi ha fatta viaggiare con la fantasia! Deve essere stupendo camminare respirando la storia, una sensazione che per il momento ho provato soltanto a Roma.

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  16. Oh…ad Atene c’è SOLO il Partenone?
    Ho divorato il tuo post, per rivivere ancora una delle tre volte in cui sono stata ad Atene ad ammirare SOLO quelle pietre che hanno gettato le basi della nostra cultura!
    Bah, anche io ho sempre avuto a che fare con persone che non hanno mai capito niente di Atene…vorrà dire che quando comprerò la mia villa con vista Acropoli illuminata da una parte ed Egeo dall’altra, inviterò solo te…a mangiare moussaka, ovviamente! :*
    Tanti cari baci, Silvia!

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    1. Ma sì infatti il problema è che secondo me nel mondo c’è tanta ignoranza! E purtroppo le persone con cui ho parlato associano il concetto di Grecia a quello di mare, spiaggia, sole.
      Ah ah quando comprerai la villa con vista Acropoli sarò sempre da te!
      Baci anche a te 😘

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  17. A me è piaciuta! Non mi sono innamorato di lei, e non ho desiderio di tornarci, come in altre città del resto. Ma nel complesso mi è piaciuta, soprattutto nei quartierini semisconosciuti e super pittoreschi, come Anafiotika!
    Se penso ad Atene, oltre all’odore di storia che si respira, mi ricordo anche quando eravamo appena arrivati ed affamati ci siamo presi una piccola teglia piena di gyros, nella zona del Pireo!! Avevo una fame pazzesca e sono stato ripagato benissimo 😛

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  18. Anch’io spesso ne ho sentito parlare come di una città poco interessante e caotica. Il tuo racconto mi ha fatto capire che non è proprio così, anche Lisbona, ad esempio, ha edifici abbandonati ma il suo fascino rimane immutato. Io sono stata a Rodi e ho adorato la cucina greca 🙂

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  19. Questo tuo post mi ha convinto ancora di più che partire per Atene sia un’ottima idea.
    Ho già bloccato una stanza e sono in attesa di comprare il volo…. Ancora qualche giorno(ehi stipendio, arrivi o no???) e procedo… Purtroppo potrò fermarmi poco tempo, ma mi accontento per una prima, fugace visita.

    Grazie mille per l’articolo…. È sempre un gran piacere leggerti!!!!

    Un abbraccio,
    Elena

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  20. Ma Atene è bellissima! Da archeologa semplicemente la amo e la mia passione per la città non si limita alla parte archeologica, ma si allarga a tutta la città. Ora è da una decina d’anni però che manco, quindi non posso giudicare ciò che è successo negli ultimi anni. Quando ci tornerò voglio visitare il nuovo museo dell’Acropoli.

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  21. Sono proprio contenta di aver letto questo articolo perchè a breve partirò per Atene ed ho ascoltato/letto pareri discordanti. Sono d’accordo con te che già solo per l’acropoli e per la cucina greca meriterebbe il viaggio! Concordo anche sul fatto che molte grandi città abbiano zone sporche e degradate (vedi la stessa Roma) ma il che non voglia dire che siano “brutte e sporche”

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  22. Sono d’accordo con te che Atene sia bellissima! Una città che ho visitato 5 volte e che non stanca mai, ogni volta scopro qualcosa di nuovo e non vedo l’ora di tornare. E sono anche d’accordo con te sul fatto che non è certamente più sporca del quartiere a luci rosse di Amsterdam 🙂

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