Come fare a organizzare un viaggio a Parigi

Parigi non rientra nella top ten delle mie città preferite, ma non mi dispiace tornarci di tanto in tanto, magari per un weekend. L’ultima volta ho organizzato un “blitz trip”: un viaggio di appena due notti, pianificato con pochissimo preavviso con lo scopo principale di fare shopping. So bene che la capitale francese meriterebbe ben più di un weekend mordi e fuggi, ma in mancanza di più tempo, ecco qualche consiglio su come organizzare al meglio un viaggio a Parigi.

Come arrivare a Parigi

L’aereo è sicuramente l’opzione più veloce se si hanno pochi giorni a disposizione. Dall’aeroporto di Torino c’è una scelta abbastanza ampia: Air France opera tre voli al giorno sull’aeroporto di Charles de Gaulle, e le tariffe sono in linea con quelle di altre low cost (tra cui Easy Jet, Transavia, Ryan Air e Vueling) in partenza dai principali scali italiani.

Per chi parte da Milano o Torino è molto comodo anche il TGV, che in circa sei ore permette di raggiungere la stazione parigina Gare de Lyon. I biglietti alle tariffe più convenienti tendono a esaurirsi in fretta nel momento in cui vengono messi in vendita, per cui è consigliabile prenotarli con un po’ di anticipo, acquistandoli direttamente sul sito delle ferrovie francesi o nelle agenzie di viaggio convenzionate.

Come muoversi a Parigi

Dall’aeroporto Charles de Gaulle è possibile raggiungere la Gare du Nord in mezz’ora con i treni della linea RER B, mentre dall’aeroporto di Orly si arriva alla stazione della metropolitana di Denfert-Rochereau con gli autobus Orlybus.

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I biglietti di entrambi i mezzi di trasporto sono compresi nel Paris Visit Pass che si può acquistare dal sito dell’ufficio dell’Ente del Turismo di Parigi. L’abbonamento ha validità da uno a cinque giorni e, oltre all’utilizzo di tutti i mezzi di trasporto della rete urbana, permette anche di viaggiare sui treni diretti a Disneyland e a Versailles. I pass si possono comprare direttamente a Parigi ma è possibile richiedere che vengano spediti a casa tramite posta.

Dove dormire a Parigi

Come in molte altre capitali europee, trovare una buona sistemazione a un prezzo decente a Parigi non è semplice. Dopo alcuni tentativi non molto fortunati, in occasione dell’ultimo viaggio ho prenotato una stanza all’Hotel Basss a Montmartre, a meno di cinque minuti a piedi dalla fermata della metropolitana di Abesses e non lontano da quelle di Pigalle e Blanche.

https://www.instagram.com/p/Bht7ZCDlC6w/?taken-by=hotelbasss

È un hotel di piccole dimensioni, completamente ristrutturato pochi anni fa. La facciata è classica, mentre gli interni in stile minimal sono essenziali e confortevoli. Le tariffe delle camere doppie partono da 80 euro con la colazione inclusa, e le stanze sono abbastanza spaziose per gli standard di una città come Parigi. L’unica pecca è il bagno in versione mignon con la doccia non più grande di un cubicolo.
La colazione vene servita in una lounge accanto all’ingresso, oppure in un piccolo patio nelle giornate più calde.

Dove mangiare a Parigi

Avendo due sole sere a disposizione in un periodo con molta affluenza turistica, abbiamo deciso di prenotare i ristoranti per le cene. Su consiglio di chi ci era già stato, la prima sera abbiamo prenotato un tavolo a Le Moulin de la Galette, a Montmartre. Nonostante avessimo ricevuto conferma della prenotazione via email, al nostro arrivo abbiamo trovato la porta sbarrata. Attraverso le tende socchiuse, uno scenario quasi post apocalittico: tavoli ancora apparecchiati, con tanto di bottiglie e bicchieri, e alcune sedie rovesciate a terra. Come se qualche avvenimento avesse costretto tutti, clienti e personale, a scappare all’improvviso. Non so tuttora cosa sia successo né so se nel frattempo abbia riaperto, ma la prossima volta che capiterò in zona non mi dispiacerebbe il locale dall’altro lato della strada, Le Coq Rico, specializzato in piatti a base di pollo, con particolare attenzione alle razze autoctone.

La seconda e ultima sera abbiamo cenato da Seb’ on, un minuscolo ristorante in Rue d’Orsel, a pochi passi dall’albergo. Non è semplice da individuare perché è nascosto dietro una vetrina dalle spesse tende. L’interno di Seb’ on è piccolo ma accogliente: ci sono 12 posti, più due sgabelli al bancone di fronte alla cucina a vista.

Dopo una cena parigina cosa c’è di meglio di una passeggiata tra le vie di Montmartre, appena dopo il tramonto del sole?

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Questo articolo è stato pubblicato in origine su Non Solo Turisti

27 pensieri riguardo “Come fare a organizzare un viaggio a Parigi

  1. Quanto vorrei tornare a Parigi, quanto! Ci sono stata nel 2004 e per troppo poco tempo. Ho un desiderio folle di recuperare su quelle brevissime due giornate o poco più. Posso dire che invidio (in modo molto positivo), la tua possibilità di avere vicino un aeroporto così attivo? Io per qualunque cosa devo andare a Bologna, spesso persino a Milano. Mi piace il luogo in cui hai pernottato, ha una bella atmosfera: adesso vado a vederlo su IG!
    A presto,
    Claudia B.

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    1. Anche io come te vorrei tornarci, perché purtroppo ogni volta l’ho vista per poco tempo e non sono mai riuscita a vedere cose diverse da quelle “classiche”: Tour Eiffel, Louvre, Arco di Trionfo. Mi piacerebbe avere più tempo per conoscere quartieri meno noti, fermarmi a fare colazione… insomma, sentirmi parigina per un po’.
      Torino in effetti è comodo per diverse destinazioni, e spesso ci sono anche delle buone tariffe.
      Grazie e buona giornata ❤️

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  2. Un’ora e venti praticamente una chiacchierata e sei a Parigi! Che fortuna! In tutti questi anni Parigi non mi ha mai chiamata però dopo i recenti articoli di Alessia (Ale&Vale) devo ammettere che mi è scattato qualcosa. Mi incuriosisce questa cosa che nel pass turistico ci siano anche le corse in treno. E non sapevo che a Disneyland ci si arrivasse in rotaie, fantastico! Orso mi sta mettendo in croce che vorrebbe andarci. Ma in realtà non è che mi scocci la cosa…è che ho il terrore del “corredo genetico familiare” che potrebbe portarsi dietro ahahahah 😛 ma che bastarda che sono! 😀
    Al di la di tutto una passeggiatina romantica con Orso nelle atmosfere di Montmartre me la concederei volentieri! Buon fine settimana Silvia, un bacione! ❤

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    1. Ti capisco perché anche io, pur non essendo innamorata di Parigi come lo sono di altre città, dopo aver letto gli articoli di Alessia ho pensato che il mio articolo fosse veramente “arido” rispetto ai suoi. Ora anche io ho una voglia pazzesca di scoprire soprattutto gli angoli meno noti di cui ha parlato!
      Disneyland è uno di quei posti che una volta nella vita bisogna andarci, così per vedere com’è, e una giornata è divertente (di più non ce la farei). Visto che Orso mi ricorda molto il mio Bernie: per una volta che vuole andare da qualche parte io prenoterei SUBITO un volo per Parigi 😃
      Buon fine settimana anche a te!

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  3. A me Parigi non aveva particolarmente entusiasmato, ma in futuro non mi dispiacerebbe darle un’altra chance!
    Anche perchè ultimamente sto scoprendo un pò di più la Francia.. vedi Alta Provenza, Costa Azzurra, Alsazia.. e mi piace molto! Mi ci trovo benissimo e vorrei farmi un bel tour di Bretagna e Normandia!

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    1. Nemmeno a me la prima volta aveva colpito, ma avevo qualcosa come 14 anni e il mio unico pensiero era di tornare presto al campeggio con piscina per un tuffo! Però anche io vorrei tornarci per scoprire zone magari meno turistiche.
      Va a finire che noi piemontesi snobbiamo sempre un po’ la Francia, perché “tanto è vicina” – almeno io finisco sempre per fare quel ragionamento lì. Se ti capita vai in Bretagna e Normandia perché sono zone stupende! Anzi, mi hai dato un’idea per un post su quella vacanza 😉

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  4. Sono stata a Parigi due volte e confesso che ci tornerei anche subito! La capitale francese per me resta sempre il top del romanticismo. 😍 La prossima volta però, dopo treno notturno e auto, vorrei andare in aereo, anche perché la Rer e la metro mi pare di capire che colleghino bene gli aeroporti al centro.
    Un bacione e buon weekend Silvia!

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    1. Anche io avrei voglia di tornarci! Anche per andare in una serie di panetterie che a quanto pare fanno croissant e pain au chocolat buoni da morire.
      L’aereo alla fine è la soluzione più comoda anche per me perché abitando a un’ora da Torino, alla fine per arrivare in stazione o in aeroporto non cambia molto. E sì, la Rer collega benissimo gli aeroporti al centro.
      Buon weekend anche a te ❤️

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  5. Se parli di Parigi con me sfondi una porta aperta! È bellissima la zona dove avete alloggiato e mi piace lo stile del ristorante dove avete cenato nei paraggi. Parigi ha una atmosfera unica secondo me… Una allure che difficilmente ho trovato altrove 😊😍

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  6. A Parigi sono stata alle superiori, con un interminabile viaggio in pullman 🙂 Però fu una magnifica gita: ricordo ancora che la città mi colpì moltissimo, con i suoi ponti, le luci e l’atmosfera romantica. A distanza di anni ho visitato i dintorni (Versailles, Disneyland) e ne sono rimasta altrettanto affascinata, è sempre un piacere leggerne! Buona domenica :-*

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  7. Ah Paris…c’est une ville tres charmante! 😉
    Io e Kiki ci siamo tornati ben 3 volte da quando stiamo insieme: piano piano abbiamo imparato a scoprire anche gli angoli meno turistici, ci siamo innamorati del Marais, delle vie intorno alla Sorbona, dei Jardin du Luxemburg. L’abbiamo vista d’estate e d’inverno e sempre ha un fascino unico al mondo! Grazie per i consigli, ci torneranno molto utili per le prossime fughe romantiche nella Ville Lumiere! 😉

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  8. Mi sono segnata subito gli indirizzi dei ristoranti, perché a Parigi ho qualche difficoltà a trovare posti che mi convincano davvero. La cucina francese non è esattamente la mia preferita e, paradossalmente, a Parigi non ho mai mangiato davvero bene. Anzi. Dolci a parte, ovviamente 🙂
    Ma Parigi è Parigi, e chissà come ho sempre voglia di tornarci… Buon weekend, Silvia!

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  9. Parigi è bellissima! Ci sono stata diverse volte, in treno da Milano. Confermo che è veramente comodo andarci in treno. Non conoscevo i ristorantini che hai provato tu. Prendo nota dato che vorrei ritornare a Parigi e mi piace scoprire sempre posti nuovi. 😉

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