Come fare a organizzare un viaggio a Torino

Torino è difficile da catalogare e da descrivere, perché nel corso dei secoli ha assunto tanti ruoli diversi: capitale sabauda, punto di snodo tra l’Italia e la Francia, polo industriale. Quando frequentavo l’università a Palazzo Nuovo, ricordo una Torino particolarmente anonima alla fine degli anni Novanta, epoca in cui forse si trovava in quella fase di transizione che la stava lentamente trasformando in una delle città più belle di tutta Italia.

Se ne stanno rendendo conto in tanti, da tutto il mondo: viaggiatori che sempre più spesso decidono di includere Torino tra le destinazioni da vedere nel nostro paese.
Ecco i miei consigli su come fare a organizzare un viaggio a Torino.

Come arrivare a Torino e come muoversi in città

L’aeroporto di Torino Caselle è collegato alla maggior parte degli scali italiani ed europei, sia con compagnie di linea che low cost. Dall’aeroporto è possibile servirsi dell’autobus della Sadem, che impiega quasi un’ora per raggiungere il centro al costo di 12 euro per un biglietto di andata e ritorno. In alternativa si può utilizzare il servizio ferroviario che dall’aeroporto arriva in circa venti minuti alla stazione non proprio centrale di Torino Dora.
Per chi viaggia dall’Italia, un’ottima opzione per risparmiare qualche euro è il treno: sia Italo che Freccia Rossa e Freccia Bianca permettono di raggiungere la stazione di Porta Susa, da cui partono linee di tram, autobus e metropolitana.
Per muoversi in città, è consigliabile acquistare un abbonamento settimanale oppure oppure i biglietti giornalieri (validità dalle 48 alle 72 ore) che permettono di viaggiare su tutti i mezzi urbani, compresa la metropolitana. In linea di massima Torino è una città in cui preferisco camminare: cartina alla mano, non è troppo difficile orientarsi tra le sue vie a piedi.

Dove dormire a Torino

Torino è a un’ora di macchina da casa mia quindi mi è capitato una volta sola di provare in prima persona un albergo in occasione dell’organizzazione di un evento. Pur non trattandosi di un vero e proprio hotel, il Camplus Guest Lingotto offre un’ottima sistemazione in centro a prezzi contenuti. Le camere della struttura, che in un primo momento serviva a ospitare studenti universitari fuori sede, sono state realizzate nell’ex stabilimento Fiat, ridisegnato da Renzo Piano. Lo stile è industriale, con soffitti alti e finestre ampie; l’arredamento è essenziale e funzionale.
Posso consigliare altre strutture dove ho prenotato delle stanze per alcuni ospiti in centro a Torino, di cui però non ho esperienza diretta. Per chi si accontenta dell’ospitalità senza tanti fronzoli, c’è l’Open 011, un ostello a quindici minuti di tram dalla centrale Piazza Statuto. I prezzi partono dai 20 euro a testa, con possibilità di richiedere camere doppie o singole.

Servizi di qualità superiore al Torino Très Chic, un B&B in pieno quadrilatero romano. Ci sono tre camere da letto, ognuna diversa dall’altra, con prezzi che partono dagli 80 euro a notte. Questa è un’ottima soluzione sia per il prezzo sia per la posizione in via San Domenico, da dove è possibile raggiungere le maggiori attrazioni a piedi.
Chi non sa rinunciare al confort assoluto può scegliere l’Hotel Victoria dove tutto, dal nome alle camere, sa di eleganza e di ricercatezza. Situato tra via Cavour e via Giolitti, dispone di una SPA che gli ospiti possono utilizzare gratuitamente. I prezzi sono decisamente più alti, con camere doppie a partire da 200 euro.

Dove mangiare a Torino

Il mio posto preferito dove mangiare a Torino è Cantine Risso, un locale semplice al di là del Po’, in Corso Casale. Menu stampato su tovagliette di carta, piatti piemontesi serviti nel pergolato di glicine nei mesi estivi o all’intero dell’edificio costruito nell’Ottocento come rimessa per i cavalli e punto di riposo e di ristoro per i soldati.

Ma il centro vibrante della gastronomia e della vita notturna torinese è il Quadrilatero, l’area compresa tra via XX Settembre e Porta Palazzo. Per l’aperitivo o anche per un pranzo sotto i platani di Piazza Emanuele Filiberto, mi piace tantissimo Pastis. Lo hanno già detto in tanti ma ci tengo a ripeterlo: in questo angolo di Torino si ha l’impressione di essere a Parigi, e Pastis non fa che confermare questa illusione, con le sue sedie colorate e l’aria che si respira.

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Girato l’angolo, in via Sant’Agostino, dai Tre Galli l’atmosfera è un po’ quella della vineria rilassata, un po’ del bistrot informale, mentre i piatti sono degni della migliore cucina piemontese: carne cruda, vitello tonnato, lasagne al forno, agnello. Ottima la scelta dei vini, con oltre mille etichette.

A dieci minuti a piedi, in via Monte di Pietà, un’altra destinazione da non perdere per chi vuole conoscere la tradizione piemontese è il Ristorante Consorzio, un locale che per molti versi ricorda il St. John Bread & Wine di Londra per l’attenzione dedicata agli ingredienti dimenticati. Altro aspetto da non trascurare: si mangia con meno di 40 euro a testa.

Una scoperta più recente, alle spalle della sede dell’università di Palazzo Nuovo, è la Polpetteria Norma, locale dove – come suggerisce il nome – le polpette sono il piatto forte. Di carne, di pesce, di verdure, di formaggio: polpette in tutte le declinazioni, da asporto o da consumare al bancone o nel dehors in estate.

Ultimo consiglio: un fast food, a dimostrazione che non tutto ciò che è fast è per forza junk. M**Bun si definisce “slow fast food”, perché vengono serviti piatti tipici della cucina veloce, ma con un’attenzione che è tutt’altro che fast: prodotti freschi, carni e ortaggi provenienti dall’azienda agricola dei proprietari. Rigorosamente piemontese ogni nome del menu, così come quello del locale: mac bun, “proprio buono”. Rispetto alla denominazione originale, i proprietari hanno dovuto cambiare due lettere sostituendole con degli asterischi perché i McGiganti dell’hamburger intentarono una causa contro la piccola impresa piemontese. L’insegna l’hanno dovuta cambiare, ma il locale slow-fast è ancora lì, con ben due sedi in centro a Torino.

Cosa fare a Torino

Oltre alle tappe istituzionali da prevedere per chi volesse organizzare un viaggio a Torino, è utile sapere che la capitale sabauda è un’ottima meta anche per lo shopping. A chi non piace comprare qualcosa quando visita una città?

Gli acquisti più tradizionali, per quanto mi riguarda, sono quelli dei capi di abbigliamento. Se vi piacciono i negozi dove trovare vestiti che non indossino milioni di altre persone in giro per il mondo, allora dovete fare un salto in via Dei Mille da Bagni Paloma. Un negozio bello anche solo da guardare, con gli spazi ricavati da un vecchio loft. Non solo abbigliamento, ma anche profumi, scarpe e accessori.

Torino è inoltre la sede del CoLTI, il Consorzio delle Librerie Indipendenti, che riunisce 25 librerie sparse un po’ ovunque in città. Da segnalare ai viaggiatori è Il Giramondo, specializzata in letteratura di viaggio e carte geografiche.

Per chi, come me, ama portare a casa prodotti tipici o, meglio ancora, mangiarseli prima di rientrare, ci sono alcune tappe da non perdere per lo shopping gastronomico. Torino è famosa, tra le altre cose, per il cioccolato e per la produzione dei giandujotti, i cioccolatini dalla strana forma triangolare, che si possono acquistare alla Bottega di Guido Gobino, il Willy Wonka torinese.

In Piazza Carignano, nei locali di quella che un tempo era la storica Farmacia Bestente, si trova la Farmacia del Cambio, dove comprare piccola pasticceria e piatti pronti da asporto di altissima qualità. Ultimo indirizzo, sopratutto nel periodo di Natale, è la Pasticceria Ghigo, dove è stata inventata la Nuvola: una variante del più noto pandoro, ricoperto di crema al burro e zucchero a velo.

Siete mai stati a Torino? Vi è piaciuta? Raccontatemi in un commento il vostro punto di vista sulla città!

36 pensieri riguardo “Come fare a organizzare un viaggio a Torino

  1. Come si fa a non amare Torino? È bastato un fine settimana, per innamorarmi alla follia, soprattutto perché ho trovato una città brillante! Energica, curatissima, piena di luoghi da vedere.
    Spero col tempo di poter tornare, vorrei visitare tante altre cose, partecipare magari ai tour notturni e spingermi anche nei dintorni.
    Gastronomia d’autore, splendidi negozi e piccole botteghe, per non parlare dei musei: che patrimonio! Ricordo di essere rimasta incantata dal Museo del Cinema 😍,
    Buona serata Silvia 😘.
    Claudia B.

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  2. Io ci sono stata una volta per un ultimo dell’anno ed un pomeriggio di qualche tempo dopo con un’amica fotografa, che devo dire ci fece fare un itinerario mondiale. Per farci fare un po’ di street photography ci portò addirittura al mercato di Porta Palazzo ed in un negozio di vestiti (forse proprio Bagni Paloma) al cui interno c’era veramente il mondo; per pranzo scelse Pautasso, per farci assaggiare la vera bagna cauda. Comunque io a Torino dovrei tornare, possibilmente con il sole ed il caldo, perchè ancora non mi sono fatta un’idea proprio tanto chiara di questa città.

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    1. L’ultimo dell’anno in effetti può fare abbastanza freddo da queste parti e potrebbe anche essere che capita una di quelle giornate grigie e piene di nebbia… Ti consiglio se ne hai occasione di tornare in questa stagione, quando non è ancora troppo caldo. Porta Palazzo mi piace sempre un sacco! Sai che da Pautasso non ho mai mangiato, nonostante ne abbia tanto sentito parlare? Devo rimediare!
      Se torni da queste parti fammi sapere 😘

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  3. Da torinese purosangue non posso che apprezzare tantissimo questo bellissimo articolo.
    La Polpetteria Norma è da provare assolutamente, ma attenzione perché provoca dipendenza.
    Quanto alla libreria Giramondo, è un must per tutti i viaggiatori e poi… si può trovare anche il libro di un giovane e promettente autore torinese ;o))

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  4. Sob…io dovevo venirci questo mese a Torino, sarebbe stata finalmente un’occasione per incontrarci ma ilsanguedelmiosangue (mio fratello) ha deciso di saltare una gara sportiva che doveva tenere a Torino, per partecipare a quella successiva a Rimini (dove per protesta non andrò) 😛 Per noi sarebbe stato comodissimo un treno veloce Salerno-Porta Susa come dicevi tu 😉 Ecco sui biglietti giornalieri non mi ero documentata invece, comodissimi anche per raggiungere il centro e le principali cose da fare e vedere(tipo il museo egizio che mi è rimasto quà) 😉
    Che splendida immagine quella di pranzare all’ombra dei glicini *_*
    Ma cos’è il giandujotto Maximo, la versione Leader d’assalto? 😀 Sapevi che Piero Angela (da bravo torinese) ne va pazzo?
    Magari ne devo acquistare uno di questi Maximi da portare sempre dietro …non si sa mai riuscissi a conquistarlo hahahahaha! 😉

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    1. No, ma tuo fratello va punito in qualche modo perché ti ha impedito di venire in Piemonte! Mi sarebbe piaciuto tantissimo incontrare te e Orso!
      Beh ma tutto sommato anche Rimini non deve essere niente male, e poi da quelle parti mi sa che c’è Claudia se non sbaglio. E la piadina romagnola? Secondo me devi farci un pensierino 😉
      No non lo sapevo che a Piero Angela piacessero i giandujotti! Sai che l’altro ieri a Helsinki parlando con un tizio è venuto fuori il nome di Angela senior e junior? La loro fama ha superato anche i confini nazionali.
      Grazie ❤️

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  5. A me Torino è piaciuta tantissimo, sebbene il mio unico ricordo sia quello della gita che ho fatto con la scuola a 15 anni. Ma proprio per questo bel ricordo che ho, vorrei tornare per scoprirla meglio e confermare questa mia idea. Purtroppo l’anno scorso ho rinunciato a venire a Torino all’ultimo per alcuni problemi, altrimenti a quest’ora avrei già potuto dirti la mia a riguardo! 😀 Speriamo di tornare presto! ❤

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  6. Adoro questo genere di post scritto da te. Pochi fronzoli, molte informazioni succulente su dove dormire e mangiare, e la vera chicca sono stati i suggerimenti per lo shopping. Ci si fa poco caso nei post informativi, però negli ultimi anni cerco sempre qualche negozietto da visitare per comprare qualcosa di sfizioso ed è una cosa che mi piace un sacco leggere. Grazie ❤

    Ps. devo verificare bene i collegamenti da Roma, mi sa che in aereo l'unico collegamento lo fornisce Alitalia coi suoi poco economici costi. Mi converrebbe arrivarci in treno, temo.

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    1. Anche a me piace molto cercare negozi particolari quando sono in viaggio perché portare qualcosa a casa mi permette di ricordare ancora il viaggio, magari con un braccialetto, un paio di orecchini, una sciarpa o anche un’agenda.
      Da Roma mi sa che c’è Alitalia ma riuscire a trovare dei prezzi decenti non è semplice! Il treno è ottimo perché alla fine non si perde troppo tempo con gli spostamenti da e per gli aeroporti e spesso ci sono delle buone promozioni.
      Grazie Anna 😘

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  7. Torino è tra i miei Travel Dreams per quest’anno e penso proprio che ce la farò a visitarla, se tutto va bene tra non molto (appena ho la conferma ti faccio sapere!). Consigli utilissimi e w le polpette, ma che genialata è aprire una polpetteria?

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    1. Sono sicura che riusciresti a trovare un appartamentino come quelli da sogno che trovi di solito quando viaggiate: già me lo immagino, in un palazzo non troppo recente, vicino al mercato e con vista sulla Mole 😍 E mi raccomando se venite a Torino fate anche una piccola deviazione in periferia, qui dalle mie parti si mangia benissimo!

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  8. Io sono piemontese, di Biella. In effetti un tempo Torino non era granché considerata, ma negli ultimi anni per fortuna è stata rivalutata. Ormai vivo nelle Marche, ma mi piacerebbe molto tornare su e visitarla per bene. Grazie per i tuoi consigli.

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  9. Io ho abitato a Torino per tre anni (mi sono trasferita da circa 5 mesi a Padova). È una città sorprendente e bellissima!
    Siccome sono pugliese, ogniqualvolta qualcuno veniva a trovarmi e gli facevo fare un giro turistico per Torino, mi sorprendevo io stessa delle bellezze che regala… da vedere!

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